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100 Domande A Cui Dare Una Risposta


Marco U-78 Scirè

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Sarebbe bello che in questo post fossero raccolte 100 domande a cui dare una risposta.

 

Molte volte mi accorgo che il nostro povero Dir/Luciano e altri che sono stati a bordo, vedono farsi delle lecite domande su i nostri amati battelli.

 

Sarebbe divertente che si raccogliessero 100 domande tecniche e non, per far un pò più di luce nel modo dei battelli immersi!

 

Vi pregherei di intervallare Domande e Risposte così da poter seguire un normale filo logico.

 

Se sapete la risposta, non temete e contribuite alla discussione con il Vs. intervento.

 

 

Buon Divertimento...

 

 

 

 

:s04:

 

Il moderni battelli hanno un ancora che si possa definire tale?

 

E dove viene coservata?

 

:s13:

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Top Posters In This Topic

Visitatore Pesce persico

I Sauro hanno un'ancora a fungo, collocata nella parte prodiera/inferiore dello scafo leggero (all'interno della cassa zavorra 2).

 

L'ancora, cosiddetta "a fungo" (per la sua forma), trova posto in un apposito recesso, mentre la catena viene conservata in un "pozzo" adiacente. La manovra di recupero ("spedamento") avviene utilizzando la potenza oleodinamica solitamente destinata all'azionamento dell'argano di tonneggio prodiero.

 

Inutile dire che, in omaggio alla competenza dei progettisti italiani e della mai troppo deprecata Italcantieri/Fincantieri, la suddetta ancora è pressochè inutile/inutilizzabile (come molte altre cose a bordo dei Sauro). Anzi, è già tanto se si riesce a tenerla ferma all'interno della propria sede, evitando che emetta quei rumoretti metallici tanto amati dagli altrui ecogoniometristi.

 

In passato si "delirava" a proposito della possibilità di mantenere il battello "fermo a mezz'acqua", su fondali relativamente bassi, utilizzando (non si sa bene come) proprio la suddetta ancora e la relativa catena, parzialmente filate sul fondo (un principio simile veniva applicato, ma in ben altro contesto, sui dirigibili degli anni 20/30).

 

Gli anni trascorsi tra l'inizio dell'iter progettuale (1968) e la consegna degli ultimi esemplari (1995) non hanno insegnato nulla (si veda, ad esempio, la sistemazione per lo scarico fuori bordo dei liquami).

 

Per quanto concerne i 212...di più nin zo (non credo, comunque, che vi sia un'ancora)

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Visitatore Pesce persico
visto che nessuno continua...vado avanti io.

Cosa è assolutamente vietato portarsi sul battello?

Cosa è UNIVERSALMENTE riconosciuto come porta sfiga?

 

:s11: :s11:

 

1) un ombrello

2) un prete (o suora che dir si voglia)

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visto che nessuno continua...vado avanti io.

Cosa è assolutamente vietato portarsi sul battello?

Cosa è UNIVERSALMENTE riconosciuto come porta sfiga?

 

:s11: :s11:

 

Non c'era anche l'aglio?

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Visitatore Leon X

No l'aglio si porta e si usa in cucina. Il cuoco deve avvisare che sta friggendo l'aglio così il resto dell'equipaggio non si spaventa e non lo confonde con il gas cloridrico.

Era a questo che ti riferivi?

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No l'aglio si porta e si usa in cucina. Il cuoco deve avvisare che sta friggendo l'aglio così il resto dell'equipaggio non si spaventa e non lo confonde con il gas cloridrico.

Era a questo che ti riferivi?

 

Si esatto aglio e il gas cloridrico che potrebbe sprigionarsi da una batteria che perde hanno lo stesso odore.

Pensavo fosse proprio vietato portarlo a bordo.

 

Ciao

Gil

 

Che dimensioni ha/hanno il/i bagno/i ???

Una volta espletate le funzioni, bisogna "pompare" come sulle barche più piccole o è presente uno sciaquone???

 

:s10:

 

Sul Dandolo c'e' un solo water e niente di più oltre al lavandino della cucina.

La doccia è un sogno.

Non ho visto pompe ma solo valvole quindi penso che uno sciacquone ci sia.

Ecco la foto.

 

 

VeneziaWeb18.jpg

 

Sugli U-boot WWII sapevo che vi erano due toilette a bordo, credo a prora.

Però alla partenza dalla base una era piena di viveri e quindi i 50 uomini di equipaggio dovenano usarne solo uno.

 

Ciao

Gil

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Un po di risposte, scusate il ritardo:

per l'ancora credo che pesce persico sia stato esauriente (anche se forse un po polemico ma c'è del vero in quel che dice. però un Toti all'ancora l'ho visto per cui un po deve contare...)

 

Il gasolio è praticamente quello commerciale e si potrebbe fare il pieno dovunque, se non fosse per i rischi di trovarsi delle porcherie nelle camere di scoppio. ho visto lo stato di un motore dopo un rifornumento in egitto.....

il tappo del serbatoio è mediamente all'interno e in sala macchine, ma ci sono battelli che hanno il collegamento all'esterno, sul toti era in vela assieme al tappo di scarico dell'acqua di compenso (sapete a che serve, vero?)

I casini per il rifornimento arrivano quando chiedete un pieno di idrogeno o di ossigeno.... :s03: :s02:

 

Confermo che a bordo ombrelli e preti portano sfiga, aggiungerei (con un sorriso) anche i capi gruppo sommergibili.... Non ricordo problemi di donne mentre l'aglio è un comune rimedio contro la sfga che troverete nelle camere manovra di molti battelli

 

Le dimensioni dei bagni sono variabili, ma la foto del Toti è abbastanza eloquente sulle dimensioni. le acque nere vengono accumulate in una cassa resistente alla max quota del battello che quando è piena viene esaurita fuori bordo mediante aria. su alcuni battelli moderni la tendenza è di conservare tutto a bordo e scaricare a termine missione per mantenere le caratteristiche stealth (eh sì, anche certi residui organici possono fare danno...)

 

de La Perriere lo conoscete.....

 

Ah, un ultimo appunto per pesce persico che dimostra di conoscere molto bene i battelli. fermo restando che la proboscide del pozzo nero era fonte di preoccupazioni anche per il sottoscritto, credi davvero che una normale presa a scafo sul quale è imbullonata una valvola sia + resistente della saldatura a scafo di quel tubo?

 

PS per andrega: non vedo nulla...

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Visitatore Marco U-571

Marco, un post "A domanda rispondo" era già stato aperto il 29/08/2002, per fortuna non si è perso nei meandri del forum. Mi sembra un peccato lasciarlo nel dimenticatoio.

 

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non è un domanda e rispondo storico, ricorderai che era nella Sez. Storica quello che tu mi segnali.

 

Ricordo bene il fortunato post aperto da blowballast.

 

Spero che questo in sez. Tecnica abbia lo stesso interesse!

 

:s01:

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Sui sommergibili non esiste il "Posto di Combattimento", esiste il "Primo grado di Approntamento".

La composizione dell'Equipaggio varia da Sommergibile a Sommergibile.

Sulla classe Toti, dove ci si alternava su 2 turni, con branda calda, eravamo mediamente in 18, però mi risulta che il Toti abbia navigato da Napoli a La Spezia, con solo 5 uomini.

In navigazione normale ci si alternava come ho detto su 2 turni, ma in "Primo grado di Approntamento", tutto l'equipaggio veniva interessato(Turno unico).

Tecnicamente in navigazione normale il Turno di lavoro era di 4 ore di lavoro e 4 ore di riposo, in "Primo grado di Approntamento" il turno diventava di 24 ore, tenete presente che quella situazione rappresenta sempre un emergenza, penso che durante la Seconda Guerra Mondiale, in Primo Grado di Approntamento, nessuno avesse proprio voglia di dormire.

In "primo grado di approntamento", le manovre sono affidate ai Capi Servizio, però i sottordini rimanevano pronti ad intervenire per dare una mano o sostituire.

L'Equipaggio navigante era mediamente cosi' composto:

1 Comandante in Prima

1 Comandante in Seconda

1 Ufficiale di Rotta

1 Sottordine alla Rotta

1 Direttore di Macchina (Dir)

1 Sottordine di Macchina

1 Contabile di Macchina (sottufficiale)

1 sottordine di macchina

1 Capo Elettricista (sottufficiale)

1 Sottordine Elettricista

1 Capo Ecogognometrista(sottufficiale)

1 Sottordine Ecogognometrista

1 CapoPosto RT (Abilitato alla cifra)(sottufficiale)

1 Sottordine RT

1 Capo Silurista(sottufficiale)

1 Sottordine silurista

1 Nostromo(sottufficiale)

1 Radarista (Anche l'Ufficiale di rotta ed il sottordine, svolgevano funzione di radarista)

Anche durante il"Posto di Manovra" i Capi Servizio eseguivano i Comandi principali.

Di solito in "posto di manovra" il Nostromo veniva coadiuvato dal sottordine di macchina e dal sottordine silurista, in coperta, mentre il Nostromo manovrava il Timone verticale in manovra.

Il Capo Posto RT rimaneva in Vela vicino al Comandante, con la Cuffia migrofonica in Testa, pronto a ristrasmettere i comandi in ai vari Capiposto, ed in particolare al Capo Elettricista che era alla console, da cui si dirigeva tutta la propulsione.

Come ho detto prima era una disposizione media di navigazione, come ho detto il Toti ha navigato con solo 5 Persone compreso il Comandante.

L'Equipaggio in effetti era composto da una trentina di persone, c'era anche un capo contabille (ragioniere) con il suo sottordine furiere (ragioniere), un cuoco, etc. etc., quando il Battello partiva, un certo numero di persone rimaneva a terra, per il dibrigo, delle mansioni correnti(Posta, etc.etc.)

Comunque se aspettate Totiano, che è più fresco di memoria del sottoscritto, vi potrà essere più preciso.

Ciao

Luciano

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No non si può fumare!!!

Prima di tutto si inquina l'aria dell'ambiente, poi è pericoloso, in quanto, a causa delle Batterie, ci possono

essere sacche d'idrogeno.

Di solito quando si andava a quota snorkel, e si mettevano in moto, i motori diesel, era permesso fumare una sigaretta.

Ciao

Luciano

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Non è proprio tutto esatto quanto dice Luciano circa il "posto di combattimento" ma rende abbastanza bene l'idea. purtroppo questo argomento fa parte di quelle cose che devono rimanere secretate per 50 anni per cui non posso sviscerarle fino in fondo.

 

Una correzione posso farla: il contabile è l'alter ego del direttore, posizione più elevata nella carriera di un motorista a bordo. ha la responsabilità nella contabilità dei pezzi di ricambio e nel tenre conto di gasolio, olio ecc, ma non ha un furiere alle dipendenze. solo rudi motoristi sporchi di olio e grasso :s02: :s15:

 

confermo il vietato fumare in immersione e il permesso a snorkel, anche se alcune eccezzioni sono state fatte in tempi passati...

 

francamente non so come si comportino sui 212 ma ritengo il divieto di fumare prossimo all'assoluto...

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Totiano ho scritto "Contabile" per farmi capire, ma intendevo Capo furiere adetto alle paghe, che non navigava, ma di solito stava in Ufficio per il disbrigo delle pratiche correnti.

Il Contabile di Bordo l'avevo specificato prima che era il Capo Motorista, e giustamente come hai detto l'alter ego del Dir.

Come sai ero Capoposto RT, quindi non molto addentro nelle cose Tecniche di Bordo, quando eravamo in immersione, o cucinavo oppure prestavo servizio agli orizzontali.

Qualche volta ho aiutato l'Ufficile di Rotta al tavolo tattico, a volte sostituivo l'ECG se doveva andare in bagno, insomma come tutti a bordo nei momenti liberi, davo una mano e approfittavo per imparare qualcosa di nuovo. Anche se sembra una cosa stupida a volte anche solo passare le chiavi può alleggerire il lavoro dei compagni.

Ricordo che se ero molto impegnato, a ricevere, l'Ufficiale di Rotta o il Secondo mi venivano ad aiutare con la cifra, anche se erano i miei diretti superiori.

Spero comunque di non aver rivelato cose ancora riservate.

Grazie per le correzioni

Ciao

Luciano

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spero che a nessuno di VOI sia mai capitato e molte delle mie domande si riferiscono al periodo bellico :

 

quali sono gli effetti delle bombe di profondità sul sommergibile e l'equipaggio...mi spiego l'equipaggio per effetto dell'esplosione può subire danni ai timpani?

e poi in molti film il comandante ordina di buttare fuori da un tubo di lancio un po' di cianfrusaglie, legna ,olio,nafta e (nel film commedia americano con Cary Grent Operazione Sottoveste l'intimo delle infermiere)...funzionava veramente così?per quanto potevano restare immersi per sfuggire alla caccia? e la navigazione silenziosa era veramente silenziosa sotto un termoclino?con quale strumento è possibile individuare un termoclino?

 

lo so ho fatto troppe domande,ma la curiosità è tanta!!!

grazie a tutti

ciao

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Non credo che nel dopoguerra, qualcuno abbia provato gli effetti delle Bombe di profondità, a meno che

non siano stati fatti esperimenti, che comunque penso siano stati solo strumentali, senza personale a bordo.

Al momento posso solo riferire, i racconti, che mi sono stati fatti da ragazzo, da alcuni vecchi Marescialli che avevano fatto la guerra. Loro dicevano che era come essere dentro una campana, il sommergibile scrollava e vibrava, spesso le luci si spegnevano, e a volte saltavano, delle prese d'acqua.

Penso che per avere qualche racconto di prima mano dovresti rivolgerti, al C.te Sonar, memoria Storica di Suo Padre Mimi', imbarcato sul Platino. Penso che i timpani di qualcuno ne abbiano sofferto.

Il lanciare dal tubo di lancio suppellettili, e l'espulsione di nafta era penso un escamotage, per indurre, i CT. a credere di aver colto il bersaglio, anche se non sempre l'espediente riusciva.

Circa lo strato di temperatura diversa, questo non impedisce al rumore di diffondersi, devia solo il Ping dell'ECG.

Comunque per spiegazioni più esaurienti, conviene aspettare l'intervento di Totiano, visto che è un DIR.

Circa la durata dell'immersione di un sommergibile della IIGM, mi sembra evidente, fino a che c'era ossigeno nell'atmosfera di Bordo, tieni presente che esistono sostanze che assorbono e neutralizzano il CO2 e il sommergibile è dotato di una grande riserva di Aria Compressa, dopo di chè, si poteva scegliere, tra la cosidetta "morte dolce", indotta dall'eccesso di Anidride Carbonica, e l'emersione con combattimento a cannonate, o resa.

Solitamente da quanto mi risulta i Ns Smg, della IIGM, emergevano e cannoneggiavano, fino a che o finivano affondati o affondavano il CT.

Ciao

Luciano

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provo a rispondere a das boot:

 

fino a non molto tempo fa il primo battello di ogni serie negli stati uniti veniva sottoposto ad una prova di resistenza strutturale con bombe di profondità. sembra anzi che questa sia stata una concausa all'affondamento del thresher.Nessun battello italiano dal dopoguerra ha subito attacchi con bombe di profondità, anche se fino agli anni 70 venivano impiegate delle "bombette" per simulare almeno l'effetto sonoro.

 

Buttare fuori cianfrusaglie no, ma aria si! è un modo per creare un muro su cui rimbalza il sonar e far perdere le tracce. a riguardo del quanto tempo possano stare sotto temo di non poterti accontentare...

 

sul termoclino e la navigazione silenziosa invece si. sono 2 cose differenti:

la navigazione silenziopsa o assetto silenzioso consiste nello spegnere tutte le apparecchiature non vitali per la sopravvivenza o il combattimento e altre procedure sulla propulsione, come ad esempio variare + lemtamente i nr di giri per essere sicuri di non cavitare.

 

I termoclini non sempre ci sono e difficilmente li trovi alla stessa quota. possono essere individutati con delle apparecchiature fissate sullo scafo, che sentono la variazione di velocità del suono durante una discesa o risalita in quota, o tramite apposite boette lanciate da un tubo "lanciafumate" (presente il lancia contromisure dei film americani? stessa cosa). IL tutto è comunque registrato in modo da avere questo dato sempre immediatamente reperibile. a seconda di quanto è forte lo strato (ovvero lo sbalzo di temperatura) tanto + sarà efficace a deviare il suono e quindi a nascondere sotto o sopra di esso dei rumori. i sonar a profondità variabile sono nati per questo motivo...

 

tutto chiaro?

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Visitatore auc65

Le "bombette" me le ricordo: specie se vicine facevano una bella legnata tipo mazzata su lamiera. Da quello che mi ricordo ( son passati più di 30 anni ) si diceva che fossero composte da 1 Kg di esposivo, vi risulta ??

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Bravo C.te Auc65!!!

quelle le ricordo anch'io, non so' pero' quanti kili di TNT contenessero, ricordo come tè il rumore, comunqe se ti ricordi ad orecchio attraverso lo scafo si sentiva bene anche il Ping dell'ECG.

Io sono stato imbarcato sul Bagnolini dal 67 fino a Gennaio del 1971, ero Sergente e Capoposto RT, magari ci siamo conosciuti, comunque hai sicuramente conosciuto tutti i miei vecchi amici e compagni , che erano imbarcati sul Toti.

Ciao

Luciano

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Visitatore auc65

Non mi ricordo di un Luciano R.T., io sono stato imbarcato sul Toti da luglio (?) 71 al congedo ( settembre 72 ) partecipando anche al trasferimento La Spezia - Augusta. Per quanto riguarda il Bagnolini ci ho fatto un paio di uscite, ma non ricordo se a La Spezia o ad Augusta.

Ciao

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Certo che non Ti puoi ricordare, sono venuto via dalla M.M. a Gennaio del 1971.

Comunque hai conosciuto il mio amico e Compagno di Corso Sandro, (Sgt.EL) , il amico Nostromo che era Altoatesino(siamo stati imbarcati insieme a lungo sul Tazzoli, ora purtroppo deceduto), ed il mio amico Capo Silurista, (anche Lui era stato a lungo imbarcato con me sul Tazzoli, e anche Lui purtroppo deceduto).

Loro erano rimasti in servizio sul Toti nel 1971.

 

Scusate l' OT

 

Ciao

Luciano

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Visitatore Pesce persico
Luciano accennava al fatto che durante la navigazione in immersione (e credo anche durante la carica prolungata) le batterie possono sviluppare idrogeno. La mia domanda è la seguente:

il locale batterie ha un sistema di ventilazione separato da quello del resto del battello?

Se si, l'aria circolante puo' essere depurata da idrogeno? Se si, dove viene scaricato l'idrogeno prodotto?

 

1) sì, ha un sistema sia di estrazione (prelievo di aria "idrogenosa" :s04: ) che di ventilazione (invio di aria pulita) separato

 

2) Distinguiamo tra snorkel (diesel in moto/batterie in carica o "in tampone" (cioè "neutre")) e "generica navigazione in immersione" (diesel fermi/batterie in scarica).

 

Nel primo caso, l'aria "idrogenosa" :s04: viene prelevata dai locali batterie e scaricata nel locale motori, entro il quale sono gli stessi diesel ad aspirarla (assieme a quella proveniente dallo snorkel, cioè dall'esterno) e ad utilizzarla per il proprio funzionamento (verrà poi scaricata assieme ai gas). Naturalmente la percentuale di idrogeno è così bassa da non avere la benchè minima influenza sul suddetto funzionamento.

 

Nel secondo caso, c'è poco da fare: l'aria non subisce alcun tipo di de-idrogenazione. D'altro canto, la produzione di idrogeno durante la scarica è di gran lunga inferiore a quella che si verifica durante una carica "forzata" (quale quella che si effettua a snorkel). L'aria prelevata dalle batterie viene scaricata in un locale macchinari e da qui reimmessa in circolo all'interno del battello. Certo, in una settimana di immersione continuata "nuclear-style", il battello diverrebbe comunque una bomba H, ma poichè dopo alcune ore la batteria si scarica e si è costretti a fare snorkel, il problema non si pone...

 

3) in conclusione, NO, non esistono sistemi propriamente detti di depurazione dall'idrogeno

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aggiungo qlc a quanto già egregiamente spiegato da Pesce persico:

 

esistono dei catalizzatori che bruciano l'idrogeno prodotto dalle batterie. sono proporzionati per piccole quantità e sono disposti in vari punti dell'unità. è un sistema adottato prevalentemente sui sub nucleari (anche loro hanno una batteria di propulsione, anche se la usano in emergenza). qlc di simile è anche sul 212. l'ho visto funzionare sui 206 tedeschi...

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ciao atutti, grazie per le risposte alle mie domande dei giorni scorsi,

 

ne faccio ancora una..

in qualche numero di "Aria alla Rapida" si parla spesso della fosforescenza che si produceva con il movimento delle eliche , che creava una scia del smg visibile a grande distanza, specie dall'alto.

da cosa è prodotta questa scia ? esisteva un modo per eliminarla?

 

 

alla prossima

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è un fenomeno dovuto alla presenza di particolari alghe

ma queste alche sono presenti in tutti i mari o solo in alcuni?poi ancora le alghe sono presenti a qualche particolare profondità o sono a pelo d'acqua?che tipo di fluorescenza emanano( che colore o a seconda del tipo il colore può cambiare?)

ciao e grazie

Modificato da das boot
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provo a rispondere a das boot:

 

fino a non molto tempo fa il primo battello di ogni serie negli stati uniti veniva sottoposto ad una prova di resistenza strutturale con bombe di profondità. sembra anzi che questa sia stata una concausa all'affondamento del thresher.Nessun battello italiano dal dopoguerra ha subito attacchi con bombe di profondità, anche se fino agli anni 70 venivano impiegate delle "bombette" per simulare almeno l'effetto sonoro.

 

Buttare fuori cianfrusaglie no, ma aria si! è un modo per creare un muro su cui rimbalza il sonar e far perdere le tracce. a riguardo del quanto tempo possano stare sotto temo di non poterti accontentare...

 

sul termoclino e la navigazione silenziosa invece si. sono 2 cose differenti:

la navigazione silenziopsa o assetto silenzioso consiste nello spegnere tutte le apparecchiature non vitali per la sopravvivenza o il combattimento e altre procedure sulla propulsione, come ad esempio variare + lemtamente i nr di giri per essere sicuri di non cavitare.

 

I termoclini non sempre ci sono e difficilmente li trovi alla stessa quota. possono essere individutati con delle apparecchiature fissate sullo scafo, che sentono la variazione di velocità del suono durante una discesa o risalita in quota, o tramite apposite boette lanciate da un tubo "lanciafumate" (presente il lancia contromisure dei film americani? stessa cosa). IL tutto è comunque registrato in modo da avere questo dato sempre immediatamente reperibile. a seconda di quanto è forte lo strato (ovvero lo sbalzo di temperatura) tanto + sarà efficace a deviare il suono e quindi a nascondere sotto o sopra di esso dei rumori. i sonar a profondità variabile sono nati per questo motivo...

 

tutto chiaro?

 

 

 

Avevo letto su un articolo di RID che la causa dell'affondamento del Thresher era legato al tipo di saldatura utilizzato (brasatura) ti risulta?

 

Alcuni anni fà (inizio anni 80) ricordo di aver letto un articolo sul Giornale che raccontava di una intrusione di un sottomarino sovietico classe Victor che aveva effettuato una intrusione nelle nostre acque territoriali, in prossimitò di Taranto, e che una volta individuato era stato fatto allontanare con bombe di profondità lanciate da elicotteri (credo della marina). Poi su questa vicenda calò il classico silenzio tombale. Ne sapete qualcosa? Era una panzana o c'era sotto qualcosa di reale?

 

Ciao

 

Ursus

Modificato da Ursus Atlanticus
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Visitatore Pesce persico

1) sull'affondamento del Thresher (e su quello, successivo, dello Scorpion) ne sentirai raccontare di tutti i colori, comprese alcune eccentriche tesi "ufologiche" (soprattutto nel caso del Thresher). Vale a dire: libro/rivista/documentario che vedi/leggi, ipotesi che trovi.

 

Per quanto ho letto/sentito/intuito io, a mio parere, la tesi più accreditabile rimane quella del cedimento "strutturale" di una grossa tubolatura o dell'annessa valvola di presa a scafo (o entrambe le cose, anche se è improbabile), durante uno dei test di accettazione a quota profonda. Il resto è intuibile...

 

2) Premesso che, fino a metà anni '80 (diciamo fino all'87/88), incontrare intrusi sovietici (nucleari e non) nel golfo di Taranto era una cosa "abbastanza" frequente, nel 1983 il Da Vinci rilevò un probabile SSN Victor in vicinanza di Taranto. L'intruso venne seguito per alcune ore da elicotteri ed unità di superficie, senza che si verificassero episodi di rilievo. Dopo alcune ore l'intruso alzò i tacchi ed abbandonò la zona. In sostanza, un incontro ravvicinato come ce ne sono stati tanti durante la guerra fredda (niente in confronto a quello che avveniva nel mare di Barents, negli stessi anni). Probabilmente il tizio voleva solo sondare la situazione, anche se escluderei che sia giunto al punto di farsi scoprire "apposta" per vedere la reazione: magari voleva solo registrare qualche "rumorino" sonar, poi è stato beccato, è stato lì un po' a "sfottere", ed alla fine se ne è andato.

 

Ulteriore premessa: naturalmente quando accadono queste cose l'identificazione è quasi sempre vaga: non è che si sa di preciso "tal sommergibile, tale classe, tale tipo", il sonar (almeno i nostri...) non funziona come una macchina fotografica, a meno di essere a 10 metri (brrr....). Cmq era un russo nucleare, questo sì.

 

Per quanto ne so, un paio di "incontri" Italia-Russia un po' più movimentati (ma solo per la vicinanza tra le unità e le velocità) "dovrebbero esserci stati" nel mediterraneo occidentale, non lontani da Gibilterra. Ma non pensate male: anche lì, le mie fonti dicono che non ci furono più di un paio di scambi di "ping", più per evitare un possibile "cozzo" che per fare altro.

 

Poi, naturalmente, solo chi c'era potrebbe raccontare i dettagli. Nell'episodio Da Vinci 1983, ad esempio, girava la voce del lancio di un siluro (!!!). Ebbene, credo che in tempo di pace (e, temo, anche in guerra...), un C.te italiano di oggi piuttosto che lanciare anche solo un fumogeno di propria iniziativa, va a fondo con tutto il battello (e non gli do nemmeno torto, visti alcuni precedenti...)

 

Inutile ricordare che nel 1970 l'Angelina Lauro speronò un convenzionale russo (un Whiskey, mi pare) nel golfo di Napoli... :s04:

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Quoto completamente il C.te Pesce Persico, per quanto riguarda l'incidente al Smg. Thresher, ricordo che, l'ipotesi prospettata, dopo l'inchiesta fù proprio quella del cedimento, strutturale.

Circa lo Scorpion, anche se per anni (non avendo notizie in merito) mi era rimasto il dubbio che avesse potuto essere stato colpito da un siluro Russo, ho dovuto poi ricredermi, guardando le immagini delle riprese

effettuate sullo scafo affondato da Batiscafo Trieste ed un altro di cui non ricordo il nome.

La cosa che mi ha colpito è lo stato del Periscopio e dello Snorkel (Anche i Battelli Nucleari ne sono dotati), che mi ha portato a pensare che a causa di una malaugurata fatalità, lo Scorpion si venuto a quota periscopica, impattando dal di sotto una qualche nave ferma, magari per avaria, e che non siano riusciti, a fermare l'entrata d'acqua provocata dalla rottura di questi.

Come ripeto è una mia personale ipotesi, in quanto l'inchiesta in Usa, l'aveva definito si' incidende, ma per cause ancora oggi non spiegabili.

Una specie di ripetizione di quanto accaduto all'epoca della IGM al Smg. Italiano F14.

Circa le puntate dei Smg. Russi, nel golfo di Taranto, erano abbastanza frequenti negli anni dal 68 al 70, in quell'epoca ero imbarcato sul Bagnolini, e se hai dei dubbi prova e chiedere, ai miei compagni che avete conosciuto, o qualcuno del vecchio equipaggio di allora, comunque questo non vuol certo dire che qualcuno abbia mai dovuto lanciare dei siluri, fino a che sono rimasto in Marina almeno non è mai successo.

 

Ciao

Luciano

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Visitatore Pesce persico

Per quanto ne so, l'ipotesi più accreditata per lo Scorpion è la seguente.

 

1) il battello, in procinto di andare in bacino per i "grandi lavori", era un esemplare particolarmente soggetto a vibrazioni, a livello generale (in parole povere, a certi regimi di velocità, tutto lo scafo entrava in una specie di lieve risonanza, probabilmente dovuta ad una serie di squilibri di macchinari, asse, ecc., cui era programmato di porre rimedio durante gli imminenti lavori)

 

2) in seguito si è scoperto che i siluri di un particolare lotto di produzione, alcuni dei quali imbarcati sullo Scorpion, presentavano un difetto agli involucri delle proprie batterie interne. Normalmente inattive (cioè senza elettrolita), queste batterie, se sottoposte a vibrazioni, potevano subire un cedimento, quindi un'infiltrazione di elettrolita ed un'involontaria attivazione, con fortissimo aumento di temperatura.

 

Ora l'ipotesi è che:

 

- in seguito alle vibrazioni dello Scorpion, uno o più siluri si sarebbero attivati, salendo di temperatura in maniera incontrollabile, fino ad esplodere (ciò spiegherebbe quello che si vede, o si crede di vedere, in alcune foto del relitto, con i portelli apparentemente divelti verso l'esterno). Un po' quello che sarebbe avvenuto a bordo del Kursk.

 

- vi sarebbero alcune registrazioni delle reti di ascolto subacqueo (le vecchie SOSUS, per intendersi), secondo le quali si potrebbe dedurre che lo Scorpion abbia addirittura tentato di espellere uno dei siluri ormai roventi, ma che lo stesso siluro, ormai incontrollabile e con il sistema di autoguida impazzito, abbia compiuto un giro completo ed abbia investito lo stesso battello

 

Questa è come la so io...

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Visitatore Pesce persico

Luciano, approfitto della tua anzianità :s02:

 

Sai qualcosa, sei stato in parte coinvolto, cosa si diceva all'epoca, circa l'episodio della lettera-denuncia dell'Ammiraglio Birindelli sullo stato della Marina (nel '70, mi pare), e sul quasi-ammutinamento della squadra navale a Cagliari in seguito all'avvenuto siluramento dell'Ammiraglio? (eroe di guerra, tanto per gradire...)

 

Non so se la componente sommergibili venne toccata dalla cosa.

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Circa lo Scorpion, che ho visitato a Napoli, ed al suo equipaggio che ho conosciuto, in quel frangente, posso

dirti una cosa che non tutti sanno. La settimana prima, rientrando a Napoli dopo un esercitazione, lo Scorpion era stato urtato, da un rimorchiatore proprio in uno dei timoni orizzontali di poppa, con conseguente

deformazione dell'asse del Timone. Ricordo che non avendo il pezzo di ricambio, l'asse era stato riparato, dopo aver messo il Battello in Bacino galleggiante, li nell'Officina Navale.

Mi sembra di ricordare che il Comandante dello Scorpion, mi avesse detto che avevano scaldato l'asse, lo avevano raddrizzato, controllando poi a tornio che fosse preciso.

Sai sono passati tanti anni, e la memoria incomincia a difettare, lo Scorpion lo ricordo in quanto, il saluto che ci siamo scambiati, con la promessa di ritrovarci, non ha poi avuto seguito, visto quanto è successo.

 

Circa il fatto dell'Ammiraglio Birindelli, preferisco non dire niente, su quanto è successo, forse un giorno a voce, quando ci incontreremo.

I sommergibilisti Italiani di allora erano i ragazzi di Birindelli, ci considerava quasi dei figli, ed in quel frangente eravamo tutti ripeto tutti con Lui, ma non solo noi, Tutti i Marinai d'Italia.(di qualunque grado o incarico) inviarono un telegramma di protesta al Ministro della Difesa di allora, ogniuno controfirmato dal diretto superiore o inferiore per non ricadere nel reato di ammutinamento.

L'Ammiraglio Birindelli, che conosceva bene la situazione in quanto girava da nave a nave, stufo della situazione in cui versavamo, si era limitato ad indire una conferenza stampa in cui denunciava l'estremo stato di abbandono della Marina e del suo personale.

Quello che è poi successo lo dirò a voce, posso solo dirti che personalmente ancora oggi io come tutti i ragazzi di allora, ci sentiamo ancora vicini al nostro Grande Ammiraglio.

Il mio non vuole essere un discorso Politico, non lo era neanche allora, ai Marinai non gliene mai fregato niente dei partiti, oggi non so' , ma allora eravamo davvero tutti apolitici.

L'Ammiraglio Birindelli, non è stato poi silurato, ma promosso a Comandante NATO del Mediterraneo del Sud e mandato a Malta.

Ricordo che in seguito, è poi andato in aspettativa volontariamente, e ha poi continuato la sua battaglia, in

parlamento dai banchi dell'MSI.

Non mi voglio pronunciare sui Politici di allora (alcuni sono ancora in circolazione oggi), ma ricorda che per molti di noi oggi la parola "Politico" è quasi un insulto.

 

Ciao

Luciano

Modificato da luciano46
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ed eccomi ancora per la gioia di tutti..nei miei incubi notturni mi è giunta a maturazione una nuova domanda e credo che la risposta tocchi al nostro grande DIR TOTIANO

 

PRONTO:

 

ci puoi raccontare la storia e l'evoluzione dei modi di salvataggio e e delle modalità di fuoriuscita da un sommergibile disastrato, facendo riferimento al periodo del 2 conflitto mondialee alle moderne tecniche? :s02:

 

Nel libro dell'ammiraglio Giorgerini "Uomini sul Fondo " si racconta di una particolare gabbia di salvataggio, nella quale era contenuta una pistola per l'ultimo dell'equipaggio ,che non avendo avuto modo di usarla autonomamente ,avrebbe dovuto spararsi.( che allegria)Ma che per evidenti ragioni fu sbarcata!

 

dai raccontanci

 

grazie e ciao a tutti

 

 

ps: chi avesse esperienze personali , si faccia avanti senza complimenti

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Visitatore Pesce persico

Grazie mille della risposta, Luciano! :s01:

 

Per quanto riguarda lo Scorpion, sì, sapevo dell'episodio dell'urto...chissà se ha influito.

 

Per quanto riguarda la risposta sull'Ammiraglio, capisco la discrezione...non è che ti sei commosso? :s02:

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Sai C.te Pesce persico, ho conosciuto personalmente, l'Ammiraglio Birindelli, a bordo del Bagnolini, è una Grande persona !!!

Ha sempre avuto il coraggio delle sue azioni, un vero esempio per noi giovani sommergibilisti.

Però purtroppo in questo mondo, le persone coraggiose e coerenti, non vengono capite e di solito osteggiate.

 

Circa lo Scorpion, mi ricordo che ero andato a bordo con il mio amico Arturo, che mi aveva chiesto di

accompagnarlo in quanto allora parlavo l'Inglese correntemente, visto che avevo vissuto negli USA da più giovane, frequentando la scuola pubblica ad Arlington dove vivevo.

Anche se allora erano vietate le visite ai Sommergibili nucleari, il C.te quando ho detto che eravamo del Bagnolini ha dato ordine di farci salire, e ci ha accompagnato personalmente dappertutto, tranne che nel locale motori, dove non si poteva entrare, per motivi di sicurezza.

Ricordo che tra l'equipaggio c'era un ragazzo che aveva i genitori di origine Italiana, e parlava benissimo l'Italiano al punto che dato che accompagnava Arturo, non ho avuto necessità

di fare da interprete.

Mi sembra di ricordare che l'equipaggio fosse di 92 persone, e ricordo che tranne qualche Ufficiale erano quasi tutti nostri coetanei.

Ricordo che tutti ci dicevano che avrebbero fatto una missione, in atlantico e poi sarebbero rientrati alla base, ed il Battello sarebbe andato in bacino per 6 mesi, il che per la maggior parte di Loro voleva dire a casa in Licenza.

Ma purtroppo come sai non sono arrivati da nessuna parte.

Circa l'Urto non credo che abbia influito, allora nell'Officina a Napoli c'era del personale altamente specializzato, e se ci pensi bene anche se malauguratamente si fosse bloccato un Timone, avrebbero comunque potuto emergere, bastava dare aria alle casse.

 

Ciao

Luciano

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Visitatore Pesce persico

Mi ricordo che nel '94 (o giù di lì), l'Ammiraglio partecipò ad una puntata del Costanzo Show, una di quelle speciali con un solo ospite.

 

Naturalmente Costanzo aveva preparato la solita prima fila dei soliti giornalisti all'amatriciana, tutti intenti a provocare l'Ammiraglio ed a fargli domande tendenziose.

 

Ebbene, alla fine della serata Birindelli aveva conquistato tutto il pubblico, che gli tributò un'ovazione. Ne uscì come un vero signore, un signore d'altri tempi, un figurone mai visto.

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Io purtroppo quella puntata non l'ho vista, peccato!!!

Comunque la cosa non mi stupisce, un Uomo che ha la coscenza a posto, che sà di aver fatto,

sempre il suo dovere fin in fondo, ha per conseguenza quella forza d'animo, e quel fascino.

Ricordo che quando ero ragazzo, (nel 1965 dopo il corso sommergibili, sono stato destinato al Smg. Tazzoli, fino al 1967, quando sono stato inviato a Monfalcone per il Bagnolini) il mio primo Comandante à stato Il Comandante Giuseppe Arena, (Grande Sommergibilista, che ricordo sempre con affetto), Lui a noi ragazzi diceva sempre "Al mattino quando vi fate la barba, guardate nello specchio, e cercate di vedere l'immagine che riflette, se vedete l'immagine di un Uomo allora tutto bene, ma se in quell'immagine vedete qualcosa di stonato, allora vuol dire che qualcosa avete sbagliato, tornate indietro e riprendete la retta via.

A noi ragazzi diceva che essere sommergibilista voleva dire "Rispetto della dignità degli altri", perchè ci diceva che se si rispettano gli altri, la propria coscenza consente a tutti il rispetto di se stessi.

Come ho sempre detto in Marina sui sommergibili ho conosciuto Grandissimi Uomini.

Purtroppo nella vita di tutti i giorni, spesso ci si accorge, che molti hanno perso conoscenza, di cosa davvero significhi essere un Uomo.

 

Ciao e scusa se sono andato un poco OT

 

Luciano

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Visitatore Pesce persico

Ho avuto il piacere di conoscere l'Amm. Arena, anche lui è un vero signore, niente da dire. :s01:

 

Un'unica cosa: ha un tono di voce ed un intercalare (con la erre "arrotata") che si presta molto bene ad essere imitato, ma sempre in maniera simpatica! :s01:

 

C'era un ragazzo che lo faceva alla perfezione... :s02:

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