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I 30 di Buccari....


Messaggi raccomandati

non facile da reperire....

 

se non sapete nulla della "Beffa"....ditelo... :s02:

 

IL PRIMO EQUIPAGGIO.

 

Il capitano di fregata COSTANZO CIANO da Livorno.

Il capitano di corvetta LUIGI RIZZO da Milazzo.

Il volontario motonauta ANGELO PROCACCINI da Mestre.(m. 12.4.1982)

Il capotorpediniere GIUSEPPE VOLPI da Viareggio.

Il sottonocchiere BENEDETTO BELTRAMIN da Donada. (m. 25.10.1973)

Il marinaio scelto GIUSEPPE CORTI da Ponza.

Il fochista scelto EDMONDO TURCI da S. Arcangelo di Romagna.

Il fochista MENOTTI FERRI da Massa Fiscaglia.

Il torpediniere ACHILLE MARTINELLI da Montalcino.(m. 13.2.1967)

Il volontario marinaio GABRIELE D'ANNUNZIO da Pescara d'Abruzzi.

 

 

IL SECONDO EQUIPAGGIO.

 

Il tenente di vascello PROFETA ODOARDO DE SANTIS da Chiusi.

Il capotimoniere GINO MONTIPÃ’ da Sas suolo. (m. 27.12.1961)

Il capotorpediniere ARTURO MARTINI da Napoli.

Il marinaio scelto SALVATORE GENITIVO da Favignana.

Il marinaio RAFFAELE ESPOSITO da Conca Marini.

Il cannoniere scelto GALLIANO FURLANI da Fano.

Il torpediniere ONIGLIO CALZOLARI da Pitelli.

Il fochista scelto ANTONINO MACALUSO da Palermo.

Il fochista VIRGILIO GADDONI da Massa Lombarda. (m. 3.11.1964)

Il torpediniere VINCENZO GAGGERI da Casale Monferrato. (m. 13.12.1978)

 

 

IL TERZO EQUIPAGGIO.

 

Il sottotenente C. R. E. ANDREA FERRARINI da Mantova.

Il capotimoniere VINCENZO LAZZARINI da Viareggio.

Il sottonocchiere EMILIO DAVIDE da Finalmarina.

Il marinaio PAOLO PAPA da Trapani.

Il sottocapo torpediniere CESARE DAGNINO da Sestri Ponente.

Il sottocapo torpediniere DOMENICO PICCIRILLO da Vietri sul Mare.

Il cannoniere scelto UMBERTO BIANCAMANO da Gallipoli.

Il cannoniere scelto ANGELO RITTORE da S. Bartolomeo del Cervo.

Il fochista SAVERIO BADIALI da Spezia.

Il fochista MARIO ALLEGRETTI da Terni.

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ammetto la mia ignoranza...conosco poco i particolari di questo episodio...se non quello già citato da Gotrek, ma mi fermo lì.

 

:s06:

 

Keltos

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:s02:

 

L’azione si è svolta nella notte sull’11 febbraio del 1918, ed è annoverata tra le azioni più audaci della guerra. Al comando della spedizione è Costanzo Ciano, tra i partecipanti abbiamo Luigi Rizzo e, volontario, Gabriele D’Annunzio i MAS impiegati sono in tutto 3: il 94, 95, 96 i quali erano del tipo “Orlando 12t” una versione modificata dello “SVAN 12t” che avevano un apparato ausiliario per la marcia silenziosa a bassa velocità.

I MAS partono nella mattina del 10 rimorchiati ciascuno da una torpediniera, scortati da unità leggere, alle 22 iniziano il loro pericoloso trasferimento dalla zona compresa tra l’isola di Cherso e la costa istriana sino alla baia di Buccari; dove dovrebbero trovarsi navi mercantili austriache. L’audacia della missione sta nel fatto di aver attraversato per 50 miglia il sistema di difesa costiero austriaco che non si è accorto di nulla, i Mas hanno attaccato senza successo ma sono rientrati eludendo la sorveglianza così come avevano fatto per entrare, rivelando le deficienze delle difese imperiali. Inoltre D’Annunzio gettò in mare davanti alle coste nemiche tre bottiglie ornate di nastri tricolore contenenti questo messaggio: “In onta alla cautissima Flotta austriaca occupata a covare senza fine dentro i porti sicuri la gloriuzza di Lissa, sono venuti col ferro e col fuoco a scuotere la prudenza nel suo più comodo rifugio i marinai d’italia, che si ridono di ogni sorta di reti e di sbarre, pronti sempre ad osare l’inosabile. E un buon compagno, ben noto, il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro, è venuto con loro a beffarsi della taglia”.

Ovviamente la presenza del poeta ha molto amplificato la portata della cosa dato anche che lo stesso con la sua abilità propagandistica è riuscito a dare grande risalto all’impresa, portandola alla conoscenza della gran parte dell’opinione pubblica non solo nazionale. In quella occasione poi D’Annunzio conia quel motto, utilizzando la sigla di quei mezzi, che diverrà il motto dei MAS e che ancora oggi e il motto delle forze veloci costiere italiane, “Memento Audere Semper”, “RICORDATI DI OSARE SEMPRE!”.

 

Dasin.jpg

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:s02:

 

L’azione si è svolta nella notte sull’11 febbraio del 1918,

...omissis...

"... il nemico capitale, fra tutti i nemici il nemicissimo, quello di Pola e di Cattaro, è venuto con loro a beffarsi della taglia”.

...omissis...

 

Aggiungerei che la taglia di cui parla D'Annunzio era di 20.00 corone ed era posta sulla sua medesima testa. Come sottolinea lui stesso il ricercato che entra nella tana del cacciatore aggiunge beffa alla beffa!

 

lo ricorda anche il sito della marina :

http://www.marina.difesa.it/palazzo/percor...rso/buccari.htm

 

ciao

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