ammiraglia88* Report post Posted June 26 Ho appena finito di leggere un interessante e particolare libro. Avevo letto una vecchia recensione nel Notiziario della Marina che mi aveva incuriosito. Ve la allego come immagine . Il libro è: "Caimano 69 - sabbia e polvere" – di Mario Chima Il mio parere. Il libro è stato scritto da “uno di loro”, un ardito incursore! Sono proprio “arditi”! Senza nulla togliere agli altri uomini e donne della nostra Marina Militare, sicuramente arditi anche loro, chi più e chi meno, nel loro “settore”, ma questi è proprio giusto definirli: Forze Speciali. Dopo una dura selezione iniziale per riuscire a guadagnarsi l’ambito “basco verde”, ci saranno costanti severi addestramenti, saranno richiesti disciplina, forza, dedizione, lucidità, prontezza, efficienza e professionalità. Alla base di tutto questo non c’è mai il singolo che si vuole distinguere, che vuole “farsi vedere”, ci sono “solitari insieme”. Ognuno con il suo “coppio” e tutti facenti parte comunque del gruppo. Il gruppo esiste solo perché ci sono i singoli che lo compongono! I singoli sono però umili, non si vantano della loro preparazione o del fatto che fanno parte delle Forze Speciali, perché non si devono mai sentire (o credere di essere) preparati a sufficienza. Queste caratteristiche peculiari si percepiscono dalla lettura dei racconti di missione, perché si riesce a partecipare con il gruppo alle azioni, non sono vantate dall’autore che anzi non si “dà arie” e ci mostra solo uomini (mariti e padri). Molto particolari e non certo da “super eroe” sono anche le descrizioni della natura e dell'ambiente, ci mostra proprio il lato “umano” degli incursori (pensieri, paure, come ogni essere umano). Una delle tante belle descrizioni/riflessioni che fa è quella in cui paragona due situazioni in cui si è trovato: la prima gli si è presentata quando “i nemici” gli hanno sparato contro e sul loro mezzo sono rimasti i buchi dei proiettili … come nella Settimana Enigmistica sembrava che unendo i punti si potesse comporre un disegno! La seconda, in un momento di ricerca di relax, necessario dopo una missione pericolosa, stava guardando le stelle. Anche qui gli è venuto spontaneo cercare di unire i punti … ma questa volta stava guardando le stelle e il risultato finale (il disegno) era … la VITA! Non vi svelo altro … Personalmente avrei preferito parlasse di più dell’ambiente marino, dell’acqua, come ha fatto nelle prime pagine … ma resta comunque un interessantissimo libro! Storie vere, e di persone umili, e non romanzi di fantasia! Share this post Link to post Share on other sites