danilo43* Report post Posted June 16, 2022 (edited) Complimenti all'instancabile ing. Guido Gay. Mi lascia però perplesso lo svarione in cui spero non sia incorso l'Autore dell'articolo, il valente storico Alessandro Marzo Magno, bensì qualche meno informato correttore di bozze , se esistono ancora. ...Giace a 930 metri di profondità, al largo di capo Linguetta, nelle acque albanesi del canale d’Otranto, il relitto della “Principe Umberto”, la nave da trasporto silurata l’8 giugno 1916 che, con 1926 vittime, costituisce la più grave tragedia navale italiana di sempre. La nave è stata individuata un mese fa da Guido Gay... Ricordo, purtroppo, che le vittime italiane del piroscafo Oria nella seconda guerra mondiale furono oltre 4000 e quelle del Petrella circa 2600 , limitandoci al solo Mediterraneo. https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/piroscafo_affondato_1916_1926_morti_521_soldati_trevigiani_guido_gay-6755694.html?refresh_ce Edited June 16, 2022 by danilo43 Share this post Link to post Share on other sites
LColombo Report post Posted June 16, 2022 Immagino intendesse come "riguardante una nave italiana". Oria e Petrella erano navi tedesche, anche se le vittime degli affondamenti furono italiane. Share this post Link to post Share on other sites
Massimiliano Naressi * Report post Posted June 17, 2022 (edited) Ecco l'articolo in questione. Edited June 17, 2022 by Massimiliano Naressi Share this post Link to post Share on other sites
danilo43* Report post Posted June 18, 2022 Non per fare polemiche, ma dal mio punto di vista quella dell'p.fo Oria è sicuramente la maggior tragedia navale italiana per numero di vittime, indipendentemente dalla bandiera che quell'unità batteva al momento del disastro. L'aggettivo "navale", in questo contesto, ha il significato di "avvenuto a bordo di unità navale". Altrettanto vale per Petrella, Nova Scotia, Arandora Star e altri casi simili che ugualmente sono purtroppo da considerare come tragedie italiane. Share this post Link to post Share on other sites