Urso de Segestro Report post Posted February 19, 2022 In vari Testi ho letto (ma mai in modo esauriente) di navi carboniere italiane fermate e sequestrate dalla RN durante periodo della non belligeranza, sopratutto marzo '40,si parla di 13 navi sequestrate e dirottate in porti inglesi un evento non certamente leggero vista la situazione di allora. Qualche Comandante è in grado di fornire notizie su questi avvenimenti? Come si risolse la questione? Le navi furono poi rilasciate? Share this post Link to post Share on other sites
LColombo Report post Posted March 7 A me risulta quanto segue: il 1° marzo 1940 entra in vigore il divieto, imposto dai britannici, sull'esportazione di carbone tedesco verso l'Italia , che avviene attraverso il porto di Rotterdam (in quel momento si trovano a Rotterdam ben 17 navi italiane intente a caricare carbone: il 60 % del carbone importato dall'Italia proviene dalla Germania); pena per i trasgressori l'intercettazione in alto mare, sequestro della nave e confisca del carico come preda bellica. Nella prima settimana di marzo vengono fermate e dirottate da unità britanniche nella rada delle Downs (al largo di Deal, Kent, dove la Royal Navy ha stabilito una base per i controlli sul contrabbando da parte dei mercantili neutrali) ben quindici navi mercantili italiane, tra cui la motonave Loasso ed i piroscafi Absirtea, Liana, Orata, Caterina, Rapido, Ernesto, Felce, Pozzuoli, Ischia, Integritas, Pamia, San Luigi e Semien. Il governo italiano invia una nota di protesta a Londra, i giornali italiani si dividono tra chi condanna senza appello e chi auspica una soluzione che non danneggi i rapporti tra Italia e Regno Unito, quelli britannici parte rivendicano il diritto britannico ad interdire le esportazioni di carbone tedesco e parte prospettano una crisi con l'Italia, quelli tedeschi parlano di furto e pirateria. A Venezia un gruppo di studenti organizza sotto il consolato del Regno Unito la prima manifestazione antibritannica dai tempi della guerra d'Etiopia, venendo dispersi da polizia e carabinieri. Alla fine tutte le navi vengono rilasciate, ma solo dopo aver sbarcato il carico, che viene confiscato dai britannici: in tutto, oltre 100.000 tonnellate di carbone. Unica eccezione la Loasso, che avendo caricato il suo carbone prima dell'entrata in vigore del divieto, viene lasciata partire con il carbone ancora a bordo. Share this post Link to post Share on other sites