Il successo delle FREMM

[Totiano*]

La vendita alla US Navy ha portato alle fregate prodotte da Fincantieri un interesse che mancava dai tempi delle Lupo. Prima di riportarvi lo stringato ma pregnante articolo di RID al link  RID - Rivista Italiana Difesa Vi propongo una riflessione che, magari, potrebbe anche essere utile a chi gestisce le sorti della nostra nazione: Lupo e FREMM sono nate, come idea, presso i Reparti dello SM della Marina frutto di un momento storico particolare ovvero le cd Leggi Navali, fondi dedicati a recuperare le potenzialità della squadra navale. Entrambi i progetti sono stati concretizzati da Fincantieri, anche se il secondo ha visto la collaborazione francese. Quindi, se il mio ragionamento ha senso, se ci sono opportune risorse le idee e le capacità non mancano per essere davvero competitivi, nonostante una certa assenza di quella parte di Governo che dovrebbe promuovere i prodotti. 

 

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FREMM, dopo l'Indonesia si guarda a Grecia e Marocco, ma non solo

| PIETRO BATACCHI

La FREMM si è ormai affermata come prodotto di riferimento per il mercato mondiale delle fregate. Il recente successo in Indonesia – con la vendita di 6 unità, 4 da prodursi in Italia e 2 nei cantieri indonesiani PT-Pal – ha fatto salire a 30 il numero delle unità, tra ordini e opzioni, del modello prodotto dalla “nostra” Fincantieri:10 per la Marina Americana, 2 + 2 per la Marina Egiziana – a proposito: le 2 opzioni egiziane sono in variante antisom – e le 10 (8 già in servizio più le 2 sostitutive di quelle cedute all’Egitto già in costruzione) per la Marina Militare. Ma le buone notizie per le FREMM non finiscono certo qua. Il Marocco che, ricordiamolo, ha in servizio una FREMM francese, vorrebbe acquistare altre 2 unità, ma questa volta in configurazione italiana (antisom). L’interesse è concreto e le discussioni con Fincantieri sono in corso. Poi c’è la gara in Grecia, alla quale Fincantieri prende parte, per 4 fregate “subito” e fino ad un totale di 12. Ma anche il Canada ha fatto un pensiero alle FREMM – sull’onda della vittoria nella gara per l’US Navy – ed ha chiesto più di un’informazione a Fincantieri. Insomma, ad Ottawa si guardano intorno dopo un vertiginoso aumento dei costi del programma Global Combat Ship, basato sul design delle britanniche Type 26. Il Parlamento non è per nulla contento, e non vuole un bagno di sangue per il contribuente canadese

 

 

A quanto sopra credo debba essere aggiunto che la sosta a Gdnya (Polonia) della FREMM Marceglia ai primi di giugno  non sia stata del tutto casuale visto la proposta di PPA come dal seguente [lungo] articolo intervista al link Italian commitment on the "Miecznik” program [INTERVIEW] - Defence24.com di cui riporto solo l'incipit

 

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Italian commitment on the "Miecznik” program [INTERVIEW]

he Leonardo and Fincantieri companies are planning to propose to the Polish Navy their new PPA (multifunctional patrol vessel), which according to the Italian companies meets the requirements set for the coastal defense ship set out in the "Miecznik” program. Details on this unit were presented by Italian specialists in an interview for Defence24.pl., hereby reported.

Marco Lupo, President of Leonardo Poland and GianFranco Abbrescia, CCO Naval Product Marketing and Strategic Campaigns, Leonardo: Why are Leonardo and Fincantieri companies offering Poland their new PPA (Pattugliatore Polivalente d'Altura) multifunctional patrol vessel in the Miecznik program, instead of the Bergamini FREMM frigates? After all, it is the FREMMs, and not PPAs, that serve as the basis for the construction of the new American FFG (X) Constellation Class frigates.

Maksymilian Dura, Defence24.pl: To this end, the PPA is designed to be fully modular, i.e. it can be configured, with a scalable platform and ship combat system components, to higher configurations in a very short time.

Three versions of the PPA are being developed to meet the requirements of the Italian Navy, designated "Light", "Light Plus and “Full". The last one has full combat capabilities, while the first two lack of some equipment that can be easily installed (fitted for level one) to be upgraded to the "Full" configuration,. This approach reduces the initialprocurement costs, increases the flexibility, and facilitates the introduction of new technologies, in the future.

Furthermore, the PPA design includes two modular areas (one amidships and one astern, below the flight deck) capable to receive the so-called “additional mission modules”. If necessary, they allow adapting the ships, e.g.:

to carry out humanitarian missions and provide assistance during natural disasters (by assembling HADR modules - Humanitarian Aids and Disaster Relief);
to carry out operations with unmanned systems (by assembling modules with surface and underwater vehicles)
to support special forces operations (through the installation of RHIB’s and specialized commando equipment).
All these modular features make the PPA operationally flexible, making it able to be tailored to a wide variety of missions. Hence its name: "multi-role."

[continua]

 

 

 

[Iscandar]

Un appunto sui Canadesi, avevano già rifiutato la FREMM nella gara vinta dalla nave inglese, hanno preferito una nave di carta, un po' come gli Aussie.

[Totiano*]

D'altronde il legame "coloniale" è ancora molto forte e credo che la scelta sia comprensibile, per certi versi. Un o come quando acquistarono i battelli classe "U" per una cicca, ma credo gia sapessero a cosa andavano incontro.

Una cosa sembra certa: quando il mercato non è "drogato" politicamente il nostro know how suscita ben piu che interesse

[Iscandar]

Perfettamente d'accordo @Totiano, del resto la RAN aveva mooolto interesse per le nostre FREMM, ma la politica ha deciso altrimenti