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10 giugno 2021 buona giornata della Marina


Totiano

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dal sito della Marina Militare

L'impresa di Luigi Rizzo e dei suoi equipaggi, il 10 giugno 1918, rappresenta forse la più brillante ed audace azione navale della Prima guerra mondiale, compiuta da due piccole unità della Marina italiana che ottennero in Adriatico un risultato di guerra navale di grande importanza, sia sotto il profilo tecnico sia sul piano dell'impatto emotivo nei confronti degli avversari.

La sezione composta dai MAS 15 e 21, guidata dal Capitano di Corvetta Luigi Rizzo (capo sezione), e con le imbarcazioni rispettivamente al comando del Capo Timoniere Armando Gori e del Guardiamarina Giuseppe Aonzo, affondò all'alba del 10 giugno 1918 la corazzata Szent Istvan, stroncando sul nascere una pericolosa incursione che il grosso della flotta austriaca si predisponeva a compiere contro lo sbarramento antisommergibili organizzato dagli Alleati nel Canale d'Otranto, per precludere l'accesso all'Adriatico ai sommergibili tedeschi.

L'azione avvenne nei pressi della piccola isola di Premuda, nel primissimo mattino, quando le due piccole siluranti, al rientro di una delle innumerevoli azioni di ricognizione e di dragaggio delle mine nemiche avvistano, al traverso di dritta, una grande nuvola di fumo nero all'orizzonte. Ritenendo inizialmente che si trattasse di unità leggere nemiche, a caccia proprio delle siluranti italiane, il comandante Rizzo decide senza esitazione di prevenire l'attacco austriaco, dirigendo a sua volta verso l'avversario, per attaccarlo di sorpresa e aprirsi combattendo la via per il ritorno.

Avvicinandosi al nemico gli italiani si trovano inaspettatamente alla presenza di due grandi Navi da battaglia nemiche, scortate da una decina di cacciatorpediniere. I “Precetti operativi" in vigore, al giorno d'oggi verrebbero definiti Regole di ingaggio, emanati dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, prevedevano: “Abbiate qualunque ardimento, ma non vi esponete a rischio se questo … non vi ripromette un conveniente compenso. Non esitate invece a sacrificarvi quando grave danno possa venirne al nemico".

In ottemperanza alle direttive ricevute, i MAS attaccano, a distanza ravvicinata. Con una manovra abile e audace, il MAS 15 riesce ad infiltrarsi tra le navi di scorta, lanciando due siluri che colpiscono la Nave da battaglia Szent Istvan. L'altra corazzata, attaccata dal MAS 21, si salva solo a causa del malfunzionamento delle testate esplosive. Mentre la nave nemica affonda, le due piccole unità italiane sfuggono all'inseguimento da parte delle unità avversarie, riuscendo a raggiungere incolumi la base alzando una enorme bandiera tricolore, simbolo convenuto di battaglia vittoriosa.

Le imprese degli eroi della Marina, impegnati in operazioni che stupirono il mondo, sono ben note. Queste vicende sono spesso descritte privilegiando l'operato dei singoli, facendo talvolta passare in secondo piano i fattori di competenza, dedizione ed eccellenza tecnologica che sono espressione di tutta la Marina e, in ultima istanza, patrimonio comune dell'intera comunità nazionale. In realtà i comandanti e gli equipaggi sono il vertice di una struttura che include i progettisti dei mezzi così come gli operai che quei mezzi li costruiscono, i tecnici addetti alla logistica e alla manutenzione, il personale operativo che perfeziona l'addestramento e le procedure operative.

Gli uomini di punta hanno potuto operare con successo perché avevano alle spalle l'intera Marina, i cui uomini, senza distinzione di grado, corpo o specialità, supportati da tecnici e operai civili, hanno lavorato per anni con impegno e dedizione, per preparare mezzi sempre più affidabili e per addestrarsi al loro impiego con la massima sicurezza ed efficacia. Allora come oggi, nel solco della tradizionale eccellenza dell'Italia sul mare, una prerogativa unica e millenaria rappresentata, quella mattina a Premuda, da Luigi Rizzo.

 

https://portale.marina.difesa.it/Notizie/Video/10 giugno v.DR 3/10 giugno v.DR 3.mp4

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Buona festa della Marina - riporto il testo che mi ha appena mandato Angelo Vendramel - Presidente emerito del mio gruppo ANMI

 

GIORNATA DELLA MARINA -10 GIUGNO 2021 Di seguito uno scritto che riguarda la Festa della Marina Militare celebrata nel Lager di Sandbostel nel 1944, tratto dal libro di Giovannino Guareschi “diario clandestino”. Opera redatta durante la prigionia in Germania, dove l'autore rimase dal 1943 al 1945. Questo è il diario di quella prigionia, che l'autore andava componendo di giorno in giorno e, spesso, leggeva ai compagni. Una delle più belle fotografie degli appartenenti alla Marina Militare.

Colletto bianco

Un altro miracolo: qualcosa di candido, di immacolato, scintilla come se una mano - sbucando da una di queste nuvole basse - avesse spruzzato di biacca la massa bigia dei seimila uomini vestiti di stracci. Oggi, festa della Marina e messa solenne in cappella, con due guardiamarina in guanti bianchi ai lati dell’altare e l’anziano del campo in prima fila, piantato saldamente sulle gambe come se si trovasse ancora sul ponte della sua nave. I pochi portati qui con le loro cassette hanno tirato fuori la foderina bianca del berretto, la camicia bianca, la divisa buona. Gli altri , arrivati qui in maglione e in sandali, hanno frugato affannosamente nel fagottello di roba racimolata lungo il viaggio, si sono raccomandati a tutti gli amici, ma alla fine qualcosa di bianco l’avevano anche loro. Magari soltanto un colletto appuntato con gli spilli sul maglione blu. Li guardano curiosamente, ridacchiano un po’, tentano battute spiritose su quel candore che qui - in mezzo al ciarpame sordido - sembra pazzesco e insopportabile. Ma subito tacciono e si fanno seri, perché capiscono che è una cosa straordinariamente importante. Navi eternano la loro immobilità tra le alghe fluttuanti, sul fondo dell’oceano; navi fendono ancora il mare con la prora orgogliosa. E i naufraghi - gettati dalla tempesta sulla sabbia ostile d’una spiaggia inerte – attendono. E nell’attesa si ricordano del passato e dell’avvenire, dei morti e dei vivi. Si ricordano di se stessi, perché son ben sicuri d’esser vivi anch’essi, e il presente non è qui, ma fuori di qui, sotto l’antica bandiera.

Giovannino Guareschi - Festa della Marina Militare - Lager di Sandbostel – 1944

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Buona Festa della Marina a voi amici della base !!!

 

incuriosito dell'evento ho cercato sul canale youtube della MMI, una volta trovato inizia con la presentazione degli interventi, preparatevi si tratta di un video di 2 ore e 11 minuti

 

Guardatelo , sono presenti due nostri e conoscenti amici della base che saluto 

 

non ultimo la consegna della bandiera di guerra al Comando Sommergibili

 

potete vedere l'evento qui, buona visione

 

 

 

 

Modificato da darth
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