Pirandello e i sommergibilisti tedeschi

[malaparte*]

Ho appena finito di leggere una biografia di Pirandello, "Vita segreta di Pirandello" di Federico Vittore Nardelli, che ne fu intimo amico.

A pag. 165-166 si dice che il primogenito , Stefano, catturato dagli austriaci durante le I^ GM, fu internato prima a Mauthausen poi a Plan in Boemia. Essendosi ammalato gravemente per gli stenti, il padre si decise a muovere tutte le sue pedine sperando in uno scambio di prigionieri.

Il direttore del Corriere d'Italia, Matteo Gentili, parlò a una guardia nobile del Papa, che si rivolse al cardinale Gasparri, che mise in campo il Papa. Costui scrisse di suo pugno una lettera di intercessione. Dopo parecchio tempo, arrivò la risposta: data la fama del padre, gli austroungarici erano disposti a uno scambio uno contro tre, e venivano indicati i nomi dei prigionieri da scambiare.

Pirandello andò dal presidente del Consiglio, altro siciliano, Orlando, il quale gli mise sott'occhio il rapporto sui tre da liberare in cambio di Stefano.

 

Si trattava di tre nobili (tutti "von") , accaniti e fra i più temerari, della Marina austroungarica, imbarcati su sommergibili, noti per azioni di guerra. Uno di loro, pare, aveva partecipato all'affondamento dell'Ancona ( v. https://www.velaemotore.it/storia-il-relitto-della-nave-ancona-vela-6612

Orlando si appellò ai sentimenti patrii dello scrittore. "Ecco, fa' tu". E Pirandello, discendente da avi risorgimentali e garibaldini, se ne andò, rifiutando lo scambio.

 

Chissà chi erano i tre: il libro non lo dice.

 

 

[danilo43*]

Non per fare il guastafeste, ma non vorrei che l'autore, per dar maggior lustro all'insigne amico, oppure lo stesso Pirandello avessero infiocchettato, perlomeno in parte, l'episodio relativo alla proposta di scambio dei prigionieri.

Premesso che non ci è dato sapere chi siano gli ufficiali in oggetto, leggo che uno di loro, pare, aveva partecipato all'affondamento dell'Ancona .

Il Piroscafo Ancona venne silurato e affondato l'8 novembre 1915 dal battello tedesco della Kaiserlichemarine U-38 al comando del Kapitänleutnant Max Valentiner. In primis Valentiner non era di famiglia nobile, suo padre Otto Friedrich Valentiner era, infatti, un semplice pastore luterano. Vero è che a seguito di molteplici episodi della guerra sottomarina, divenuta ormai senza restrizioni, Valentiner venne considerato come criminale di guerra ma nè il comandante, poi insignito in patria delle massima decorazioni tra le quali l'ordine  Pour le Mérite, nè alcun membro dell'equipaggio del U-38 o dell'U-157, l'altro battello comandato da Valentiner, venne mai preso prigioniero nel corso del conflitto. Non mi risulta neppure, ma mi riservo di controllare meglio, che alcun alto ufficiale sommergibilista della Marina austroungarica sia mai stato preso in prigionia dagli italiani. Uno scambio dunque di pura fantasia ?

https://uboat.net/wwi/men/commanders/373.html

https://en.wikipedia.org/wiki/Max_Valentiner

Modificato 31 Maggio, 2021 da danilo43

[malaparte*]

Accurata  relazione e il sospetto l'avevo avuto, ma mi pareva un'occasione per introdurre un nuovo tema di ricerca sul forum.. Inoltre, come sai, con un "pare" uno se la cava sempre...

L'episodio è riportato anche nell'altra biografia "Biografia del figlio cambiato" di Camilleri. Ma, a dire il vero, è riferita in maniera talmente simile al testo di Nardelli che è chiaramente il classico copia-incolla.

Modificato 1 Giugno, 2021 da malaparte

[Iscandar]

Camilleri, poi, non era amico "diretto" del Pirandello, data la differenza di età, era la nonna amica, ma lui ebbe sempre rapporti con la famiglia di lui.