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8 maggio 1943 : la Xª MAS attacca Gibilterra.


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I Padroni del Mediterraneo colpiscono ancora

E’ la sera del 7 maggio 1943 e nella Baia di Gibilterra il mare è in burrasca, tanto da sconsigliare anche ai pesci di affrontare onde e correnti marine. 

Ma il cielo è particolarmente buio e la notte è oscura, proprio come piace a loro... quindi, 6 stelle pronte a liberare il proprio bagliore, iniziano il sacro rito di vestizione dei loro indumenti di assalto, disposti a tutto e pronti a coronare il loro sogno di patrioti.

Si, sono proprio loro, i famigerati palombari italiani, "quelli della Decima", oramai famosi in tutto il mondo. 

Seguendo le orme dei loro magnifici predecessori, oggi vivono il loro momento, quello sognato per mesi. Con il cuore gonfio di orgoglio e di timore, fuoriescono dalla base segreta della Xª Flottiglia MAS, ricavata nei meandri dello scafo sommerso della nave Olterra, internata nella rada di Algesiras in territorio spagnolo, immergendosi nelle acque tanto agitate almeno quanto i loro cuori di temerari.

Nel buio pesto della notte, in interminabili ore di faticosissima navigazione, affrontano le intemperie, le fortissime correnti e le più disparate ostruzioni, a cavallo dei loro 3 micidiali “maiali”, i Siluri a Lenta Corsa ideati dal prodigioso genio italico di Teseo Tesei ed Elios Toschi. 
Dirigono le 3 prue proprio verso le fauci del lupo, incontro alle trappole mortali disseminate dagli inglesi, in direzione dei mercantili ancorati in rada e carichi di preziosi rifornimenti.

Dopo i clamorosi successi ottenuti dalla più letale unità di assalto subacquea di tutti i tempi, gli inglesi avevano rafforzato le difese passive ed attive in tutte le proprie installazioni costiere. Si pensi solo che in ogni porto ed in ogni rada, ogni appena 6 minuti (6 MINUTI !!!), venivano fatte deflagrare una serie infinita di bombe di profondità, al fine di neutralizzare eventuali possibili attacchi dei micidiali palombari italiani, divenuti un vero incubo per qualsiasi Ammiraglio inglese !

Addirittura, per contrastare i disastri materiali ma soprattutto quelli ancor più pesanti inferti dalla "Decima" al morale dei marinai inglesi, venne istituita una apposita unità di contrasto, chiamata “Underwater Working Party”, affidata al comando del valente ufficiale Lionel Crabb, il più grande ed esperto studioso della Xª MAS, per le cui azioni e per i quali palombari, egli nutriva una profonda e sconfinata ammirazione. 

Nonostante le enormi difficoltà meteorologiche, che si aggiungevano alle fatiche necessarie per eludere le ostruzioni e soprattutto scampare alle continue esplosioni delle bombe di profondità, alle ore 06,15 della mattina dell’ 8 maggio 1943, la prima devastante esplosione gettava nello scompiglio l'intera Baia di Gibilterra. 

Immediatamente, tra centinaia di deflagrazioni di contrasto, provocate ora dagli uomini di Crabb, tra mercantili e navi da guerra che si spostavano in tutta fretta verso i bassi fondali, nel tentativo di scampare od almeno tamponare eventuali affondamenti, in successione, alle ore 06,35, alle 06,50 ed infine alle ore 07,30 altre 3 terribili esplosioni mandavano a picco 20 mila tonnellate di naviglio inglese !

Era appena sorta l’alba, la notte oscura aveva celato le scie luminose delle 3 comete italiane; oramai il campo vedeva solamente l'isterico e frenetico lavoro degli inglesi che tentavano di venire a capo del terribile caos creato dai 6 super uomini italiani. 
Decine di rimorchiatori erano alacremente all'opera; ricognitori e navi erano impegnati alla ricerca del sommergibile avvicinatore, mentre ai rottami, al fumo, al panico si aggiungeva soprattutto la desolante consapevolezza inglese di essere sempre e costantemente vulnerabili, quando in acqua si immergeva anche un solo palombaro della Xª Flottiglia MAS.

I sei valorosi sabotatori, nel frattempo, erano incredibilmente riusciti a rientrare tutti ed incolumi, nelle segrete stive della nave Olterra, proprio sotto il naso degli inglesi, impegnati invece a cercare il sommergibile avvicinatore e sapientemente depistati da alcuni indumenti subacquei, lasciati sulla costa da un agente segreto italiano.

Nessuno di noi ricorda il nome di questi 6 Uomini, che hanno dato tanto lustro alla nostra Patria, inducendo ammirazione e rispetto anche nel proprio nemico, e insinuando in Lionel Crabb, un solo fondato sospetto:

- Questi possono affondarci quando vogliono, perché la guerra la vinceremo noi, ma i Padroni del Mediterraneo resteranno per sempre loro : i palombari della Xª Flottiglia MAS  -

A questi immensi Uomini, ammirati e temuti dall’acerrimo nemico, onorati in eterno nel Paradiso degli Eroi, noi oggi vogliamo restituire il nome, sicuri che molti di Voi lo conserveranno gelosamente e con amore, in quell'angolo nascosto e forse impolverato del Vostro cuore.

Quell'angolo di cuore presente in ogni Patriota; quell'angolo di cuore ove si percepisce, ancora fortissimo, il magico ed inebriante profumo della rosa rossa.

Onori a :

- Capitano di corvetta Ernesto Notari
- 2° Capo palombaro Enrico Ario Lazzari
- Tenente Genio navale Camillo Todini 
- Sotto Capo palombaro Salvatore Mattera
- Sotto Tenente Armi navali Vittorio Cella
- Sotto Capo palombaro Eusebio Montalenti

UN MARINAIO CAMOGLINO.pdf

Modificato da Visitatore
Un Amico illustre, mi ha inviato questo file... Moolto interessante
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