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SIAI Marchetti SF-260 1/72 ed 1/48 Kp


avio72

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Completata la falda spiovente, l'hangar in 1/72 pur ancora allo stato grezzo, inizia a rivelarsi un bel set fotografico. Il Siai Marchetti SF-260 è più piccolo di uno Spitfire. L'aborto in vacuform potrebbe tornare utile per realizzare una cellula di SF-260 completamente smantellata da piazzare in un angolo sugli appositi Cavalletti, necessiterà di parecchie modifiche usando il modello KP come riferimento. Stesso discorso per le ali, con qualche modifica e plasticard un modello orrendo potrebbe diventare un complemento di arredo.

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3 hours ago, Ocean's One said:

La tua lamiera ondulata è BELLISSIMA.

 

Per ora “spara” molto, ma immagino che poi la opacizzerai ed invecchierai un po’, giusto?

(p.s. sarei anche curioso di sapere come l’hai realizzata. Non è di commercio, vero?)

Ovviamente, andrà tutto verniciato, invecchiato con varie zone arruginite come erano le lamiere. Per farlo ho usato del lamierino di alluminio facilmente reperibile in cartoleria, oppure da vaschette per cibo di alluminio. Nello specifico ho usato una porzione tettoia di plastica in 1/87 che ho usato come matrice, vi ho poggiato sopra un rettangolo di alluminio della stessa larghezza 32 mm e lungo circa 150 mm che poi ho ritagliato in base alla lunghezza che mi serviva. Con la punta della matita ho esercitato una pressione sufficiente da piegare il lamierino nei solchi della matrice. Si può creare la matrice dal nulla incollando una decina di stuzzicadenti affiancati su un blocco di legno con della colla epossidica. Per farlo in 1/48 basta usare gli spiedini per cuocere gli alimenti al barbacue. O cilindri di diametro e lunghezza adatti.

Più facile a farsi che a dirsi. Le varie lastre poi si incollano parzialmente sovrapposte dal basso verso l'alto (circa 2 mm)come le tegole.

 

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  • 3 weeks later...

Visto che mi hanno procurato una bella teca dopo aver rimosso la parete di plexiglas nera solidale al basamento, ho dovuto ridurre l'altezza a 120 mmIMG_20210623_175954.thumb.jpg.d2d2e0a3f8920c5c42658605f316d3c3.jpgIMG_20210624_101223.thumb.jpg.189ee9d7b758e64c68201bd0bd64ccbd.jpg

naturalmente le dimensioni della nuova teca mi hanno costretto a fare un nuovo piazzale.IMG_20210625_112231.thumb.jpg.5d90b188e6ac53ca5ff62a800687a26f.jpg

il 260 in 1/48 ci sta giusto giusto.IMG_20210625_112246.thumb.jpg.48e8bf71149415a243ddfecc65faa5b9.jpgIMG-20210625-WA0006.thumb.jpeg.cc3bc97330ea59ca07e87d355c3f721f.jpeg

ovviamente l'altra porzione di teca sarà usata per un altro modello 😉IMG-20210624-WA0013.thumb.jpeg.96196fcb5f9d5a4e5d1684350d8bd12d.jpeg

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Sai che mi sembrava un po’ meno “vissuto” il precedente piazzale?

Questo è piuttosto sporco.

Ma magari è solo l’effetto dato dal minor numero di giunzioni dei lastroni, che ora lascia correre di più l’occhio sulla superficie della pavimentazione?

Comunque il realismo c’è tutto...

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8 hours ago, Ocean's One said:

Sai che mi sembrava un po’ meno “vissuto” il precedente piazzale?

Questo è piuttosto sporco.

Ma magari è solo l’effetto dato dal minor numero di giunzioni dei lastroni, che ora lascia correre di più l’occhio sulla superficie della pavimentazione?

Comunque il realismo c’è tutto...

In effetti non ha i crateri del precedente, ho cambiato materiale usando il forex al posto del polipropilene, per cui la vernice grigia di fondo ha aggrappato meglio e non si strappava via come avveniva sul polipropilene. Per il resto ho usato la medesima tecnica con risultati leggermente diversi. Visto che con lo spazio ridotto cambiava l'angolo del parcheggio del modello, non potevo ridurre l'altro piazzale col rischio di rovinarlo. Ho preferito rifarlo sacrificando del forex che mi serviva per altro, che ritagliarmi dell'altro polipropilene decisamente meno lavorabile. Probabilmente con il forex sarebbe meglio fare dei chiazzoni irregolari di lattice di gomma prima di andare a dare il fondo, da rimuovere prima di una seconda o terza mano.

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Dopo un fondo grigio, ho dato a pennello in maniera disuniforme una prima mano di nero metallico a cui seguiranno altre mani di grigi metallizzati e ruggine. In questo caso l'aerografo avrebbe un effetto troppo uniforme, mentre le lamiere non verniciate mostrano vari toni a causa dell'orientamento dei cristalli laminati dell'acciaio. 

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Dopo aver fatto la pavimentazione interna, ho rimontato il tutto tramite le viti, per prendere le misure per la parte dei finestroni. C'è ancora un bel po' di lavoro da farci. 

Il prossimo hangar sicuramente sarà fatto col computer e tagliato a laser.

Il grigio è ancora quello di fondo, ma non é detto che resti cosi.

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On 4/7/2021 at 11:06, Ocean's One said:

Ottimo.

in quanto a servizi, però, ti potrei consigliare almeno un quadretto con qualche presa elettrica industriale, o magari anche una discesa di un tubo dell’aria compressa.

 

Invece, ti posso chiedere cosa c’è nell’angolo a destra? Un tombino?

.

Grazie per il suggerimento.

In merito ai servizi, dipende dal contesto storico rispetto al quale andrà inserito l'Hangar. In epoca moderna avremo una linea aria compressa centralizzata con vari punti di prelievo. In un vecchio Hangar un compressore mobile potrebbe essere più adatto, Idem per la corrente elettrica. 

 

Nello specifico intendevo porre il quadro elettrico generale sull'angolo del portaleIMG_20210704_114448.thumb.jpg.d08fe3857d06ff2f40f63b01291b2450.jpg

Sulla parete libera del bagno volevo inserire una bacheca con una tabella ed un telefono da muro. Non mancherebbero orologi, poster ed altri accessori da usare, vecchie parti di modelli rottamati ali, motori, ecc. Una volta finita la parte "strutturale" sceglierò l'allestimento.

 

Il tombino non è un tombino ma una targhetta con il mio logo personale che poi andrà dipinto teoricamente in verde/nero o semplicemente in gun metal per non sparare troppo.

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Modificato da avio72
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  • 1 month later...

Negli ultimi mesi ho dovuto un po' rallentare i lavori, tra impegni di lavoro e studio (si non si finisce mai di studiare...)

Tuttavia ho mandato avanti il modello 3d, ho praticamente completato il nuovo abitacolo, francamente non é stato facile, paradossalmente ho diversi libri sul soggetto ma non riesco a metterci mano perché sepolti sotto scatole e scatoloni...

 

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Nel frattempo ho un nuovo gioccattolo che mi permetterà di fare molte cosucce. L'incisore laser con cui potrò finalmente farmi un Hangar più realistico rispetto ai modelli che avete visto.

 

prova hangar2.jpg

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La fregatura è che i materiali contenenti PVC come il Forex non possono essere lavorati a laser cosi come i vari polimeri che contengono cloro perché sviluppano Diossine ed altri gas cancerogeni. Percui dovrò trovare dei materiali economici alternativi, ma sicuramente non voglio fare le cose in cartoncino vista l'umidità di sta palude!

Modificato da avio72
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  • 2 weeks later...
58 minutes ago, Ocean's One said:

In pratica, può sostituire la fotoincisione con migliori risultati, mi pare di capire.

Dico bene, Avio?

 

Non proprio. La vecchia tecnica del sandwich aggiornata, si tratta di porre il pannelo inciso sotto il pannello strumenti stampato in 3d. Solo che prima dovevo inciderlo a mano. Con il laser é decisamente piu preciso. Poi per un modello in 1/72  si può usare tipo fotoincisione. Dipende dal modello l'incisore e uno strumento in più che offre un ventaglio di opportunità.

 

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  • 4 weeks later...

Oggi giornata dedicata alla pulizia e manutenzione della mia Mars dopo quasi un anno di fermo.

Ho completato finalmente tutti per lo SF-260 sono pronti per la stampa.

É stato un lavoraccio, non mi sono arrestato nella progettazione 3d finché non ero sicuro che quello prodotto non si avvicinasse alle foto del vero.

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  • 2 weeks later...

In primi pezzi sono stati sfornati. Mi sono dimenticato di stampare i sedili. Mi li farò al prossimo giro. Sti pezzi serviranno anche per valutare eventuali modifiche per adatattarsi meglio al modello. Spero di riuscire a completare il primo SF-260 entro sto mese o comunque entro Natale. Mentre per il mio in manutenzione posso prendermela con più calma 

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screenShot_260.png

Modificato da avio72
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  • 2 weeks later...

Ora per montare il nuovo abitacolo é necessario fresare via la zona posteriore dei pannelli laterali che andranno rimpiazzati. Di fatto le scatole laterali sono piu avanti di quanto dovrebbero essere.

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Naturalmente passare dal disegno al modello richiede qualche adattamento, nulla di drammatico, un po di stucco risolverà i segni di montaggio

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Modificato da avio72
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Poiché il pezzo sostitutivo é stato concepito col il longherone che supporta alettoni e flaps. É necessario rimuovere un altro millimetro dal bordo di uscita a partire dalla linea di separazione dei flaps/alettoni lungo l'ala. Devo ammettere che in fase di disegno dei pezzi ho creato un livello di dettaglio decisamente spinto che in fase di stampa e montaggio é andato perduto. Sicuramente occorrerà aggiustare il tiro sul prossimo. Sarebbe stato più adatto alla scala 1/32 più che 1/48.

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Io direi anche 1:24!
 

Ma ormai, con tutta la cura che sai mettere nel disegno e nella stampa, perché non pensi ad un bel soggetto autocostruito da zero in stampa 3D, senza dipendere dai kit disponibili?
 

Ne saresti ampiamente in grado e comunque, a quanto vedo, dei kit già salvi si e no il 20%... :wink:

Un elicottero, un autogiro, anche un pezzo d’artiglieria se ti piace. Insomma, qualcosa che metta in evidenza dei minuti dettagli meccanici che puoi stampare in 3D!

_______
 

PS: Opinione personale e piccola divagazione su ciò che farei io se fossi in te.

Ora però continua a deliziarci con l’ottimo SIAI Marchetti, e pazienza se è “solo” in 1:48...

 

 

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Beh si, prima o poi arriverò a fare un soggetto da zero, anzi é il mio obbiettivo, ma da autodidata di pane da mangiare ne ho parecchio. Nel frattempo le tecnologie della stampa 3d si evolvono rapidamente, nel giro di un anno ci sono macchine che hanno il doppio della risoluzione della mia e sono piu veloci. 

É chiaro che un modello va pensato come un compromesso tra la fedeltà della scala e la possibilità di essere maneggiato senza danni e deformazioni. Le parti piccole é sottili in resina sono veramente troppo delicate.

Modificato da avio72
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Vista la necessità di accellerare un po la costruzione del modello che voglio finire prima di natale, porto avanti il secondo kit con un mix di lavorazione tradizionale su ali e piani di coda e parti 3d degli interni gia pronte. Mentre come ho detto flap ed alettoni saranno modificate per consentire una maggior robustezza strutturale, ho già trovato la soluzione, ma tra disegno e stampa ci vorrà tempo. Finisco il 260 poi riprenderò lo SSBN per cambiare uno po'...😂

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  • 2 weeks later...

Anche se vado a rilento, il modello procede. Ho aggiunto la guarnizione tra fusoliera e tetticcio che si vede in alcune foto del velivolo vero. Si tratta di incollare con la cianoacrilca un piccolo spezzone di cavo elettrico di segnale sottile, il colore é irrilevante tanto sarà verniciato comunque di nero semilucido.

A confronto il modello con i piani di coda in resina e quello con i piani originali incisi deflessi e fissati in posizione col milliput.

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Continuo a seguire con molto interesse.

E proprio perché stimo molto il tuo rigoroso lavoro, mi sento stavolta di porti una questione specifica.

Vedo che hai posizionato i timoni di profondità deflessi, il che penso sia corretto perché questa è effettivamente la posizione che assumevano in parcheggio.

Ma per i flaps? Non è che dopo l'atterraggio vengono riportati in posizione retratta?

Questo certamente lo vedo sugli aerei di linea dopo l'atterraggio, ma per i piccoli addestratori o i velivoli dell'aviazione generale non saprei.

Tu hai qualche foto del velivolo che ti conferma che i flaps rimanevano abbassati durante il parcheggio?  

(oppure, in alternativa, stai prevedendo una situazione di manutenzione in cui le superfici sono abbassate per qualche particolare controllo?)

 

Naturalmente questa non vuole essere una critica, ma il suggerimento di una verifica più completa.

Dopo tutto il rigore modellistico che ci hai dimostrato, io cercherei una conferma anche di ciò.

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Si anche flap venivano lasciati abbassati in parcheggio come riportato anche sul manuale di volo e piu nel dettaglio quello di manutenzione, e qualche foto reperita in rete. Quando ho iniziato la ricostruzione del pannello strumenti dello SF-260 AM  seguendo lo schema riportato sul manuale di volo dell'Aeronautica Militare in uso dal 1976, dalle foto mi sono accorto che nel soggetto che dovevo fare la disposizione della strumentazione era diversa essendo un velivolo costruito a metà anni 80 secondo lotto acquistato con un'avionica più evoluta rispetto al primo lotto. Se riesco a procurarmi i manuali seguo quelli, ma faccio un controllo con le foto. Però i manuali sono veramente utili.

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Inizio col dipingere i vari particolari prima dell'assemblaggio dell'abitacolo, colori dominanti il nero semilucido dei pannelli laterali, grigio del pavimento, zinc cromatate per l'interno della fusoliers, ottenuto dal giallo trainer 24 humbroll ed una punta di nero (ho il colore ma non sono riuscito a trovarlo sarà in qualche scatola in garage.) Ancora non ho finito la colorazione IMG_20211109_101843.thumb.jpg.9b577d94d3591b4896d912a454873273.jpg

La vera sfida sarà dipingere il pannello strumenti. Inoltre vista la delicatezza di pedaliere e cloche in resina li monterò ad abitacolo chiuso prima di incollare anche il tettuccio assieme ai sedili con le cinture.IMG_20211109_065700.thumb.jpg.273db5cba488b9e76c47b320e0bdc5bc.jpgIMG_20211109_102109.thumb.jpg.51173fd4ab523d5fadeec0f2d794db7f.jpg

 

 

 

 

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Confronto tra il pezzo originale e quello stampato in resina.IMG_20211110_091145.thumb.jpg.3400b4f594d0cf265e419719df2b0e5a.jpg

Ovviamente c'è un notevole miglioramento, anche se le dimensiini non rendono la mole di lavori fatti.

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Ho tagliato via la porzione sinistra (destra nella foto)il simulacro del motore per incollarla leggermente piu arretrata per inserire frontalmente il piccolo radiatore dell'olio, ho anche limato la sua sede nella presa d'aria della naca. La sede del faro é stata scavata con una fresetta conica per alloggiarvi la lente del faro e riprodurre la parabola. Anche le due prese circoloari del riscaldamento abitacolo andranno forate. Da la si collecano dei tubi corrugati che  entrando in uno scambiatore di calore cilindrico coassiale ai tubi di scarico del motore portano aria calda in abitacolo. Sistema semplice a recupero di calore, cosi come si faceva sulle auto. Poi si sono fissati con il piu pesante dispendioso climatizzatore....

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  • 2 weeks later...

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