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La Marina Argentina pensa al futuro


Totiano

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Dopo la triste perdita del San Juan, la Marina Argentina deve aver preso coscienza dello stato dei suoi battelli e, nonostante la crisi, sta pensando al futuro.

In questo interessante articolo https://www.telam.com.ar/notas/202009/510132-aniversario-armada-submarinos.html?fbclid=IwAR3I5TvchasWq4eheOTqKColOr-rbUGjAZOYjBH0TnhnnyxU13RYLF4KnOs uscito in occasione del 87 anniversario della componente sommergibilistica ci sono numerosi spunti di riflessione. Per gli interessati la traduzione dell'articolo (con google) è in calce, ma consiglio di leggere l'originale, anche per la colonna che riporta un interessante articolo sull' addestramento.

 

Comincia subito parlando di addestramento del personale e credo sia collegato all'incidente del San Juan

Poi afferma che sarà acquistata un'unità di seconda mano per addestrare il proprio personale e questo ci dice:

1. i battelli dell'Armada non sono piu affidabili

2. forse presuppone anche un forte cambio di tecnologia e, considerando che i battelli attuali sono tedeschi, potrebbe guardare alla Svezia, alla Corea o alla Cina (che ha forti interessi espansionistici in sud amarica)

3 la ricerca verte su  un battello diesel elettrico (non parla di AIP)  con 90 gg di autonomia. Potrebbe essere un 209/1400, una delle ultime evoluzioni dei Kilo russi o, nuovamente, i battelli cinesi tipo 039 (ad esempio

4 ultimo dato è la volontà di riqualificare le maestranze arsenalizie, costruendo in casa parte dei futuri battelli, come fecero a suo tempo per i vecchi 209 cl Salta.

 

Le materie prime dell'Argentina sono molto interessanti e, tra queste, spicca il Litio che, come noto, serve per le nuove generazioni di batterie. L'Italia è arrivata tardi sul mercato dei mezzi elettrici ma potrebbe rapidamente riguadagnare una fetta con dei buoni accordi con l'Argentina....

A voi le conclusioni

 

  Visualizza immagine di origine

 

  

Traduzione dalla pagina Fb dell'Armada Argentina

Piano Genesi - La ricostruzione dell'arma sottomarina
La Marina argentina sta attualmente lavorando ad un piano d'azione per ricostruire la forza dei sottomarini chiamato ′′ Piano Genesis ".
Così lo ha confermato il comandante dell'area navale atlantica e ispettore dell'arma sottomarina, Commodoro di Marina Gabriel Eduardo Attis, nelle dichiarazioni all'Agenzia del News Télam.
Come parte di questo piano si procederà a ′′ rivalutare tutta la dottrina e le procedure, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, e rivertare tutto ciò che abbiamo scritto per stabilire quali sono le condizioni che la sesta generazione di sottomarini della Marina argentina ′′ deve soddisfare ′′ ha affermato Il Commodoro di Marina Attis.
Inoltre, come parte di questo piano, la Marina cerca l'opportunità di ottenere uno dei sottomarini che saranno congedati da altre marine nei prossimi mesi per utilizzarli come strumento di addestramento della navigazione in immersione al fine di poter sostenere la istruzione dei sottomarinisti fino a quando non si concretizza l'aggiunta di unità di nuova costruzione.
′′ Il periodo fino all'arrivo nel paese della prima unità della nuova generazione di sottomarini è un periodo di transizione in cui uno degli obiettivi è quello di incorporare un sottomarino che verrà congedato essendo ancora in grado di operare affinché le nostre equipaggi non perdete l'esperienza di andare in immersione e navigare in sicurezza ′′ ha affermato il Commodoro di Marina Attis
Allo stesso modo l'ufficiale navale ha accennato che ′′ l'estensione del Mar Argentino rende necessario pensare che la nuova generazione di sottomarini abbia una buona autonomia per le pattuglie di almeno 90 giorni, dispongano di propulsione diesel-elettrica e idealmente si inseriscano sei unità per poter sostenere la sua presenza nelle tre grandi aree focali strategiche della nostra piattaforma marittima sotto la premessa di un sottomarino in pattuglia e l'altro in arruolamento o riparazioni ".
La nuova richiesta mantiene la necessità di unità che possano sostenere pattuglie di almeno tre mesi nei 1.783.278 chilometri quadrati del Mar Argentino e incorpora quasi cinquant'anni di avanzamenti tecnologici, soprattutto in materia di elaborazione dei dati, telecomunicazioni, elettronica e capacità di motori e batterie.
Il Commodoro de Marina Attis ha anche menzionato che ′′ L ' Argentina ha dimostrato con le successive riparazioni dei sottomarini e la mezza vita del sottomarino ' San Juan'che nel cantiere navale statale Tandanor ha tutte le capacità professionali e le conoscenze tecniche necessarie per affrontare la costruzione di sottomarini a partire dall'ingegneria che fornisce un cantiere navale esterno, ma è fondamentale valutare le condizioni economiche per realizzare il progetto ′′
In questo senso, il marinaio ha precisato che ′′ per costruire sottomarini in Argentina prima bisogna fare un forte investimento per rimettere in condizioni ottimali il cantiere navale, comprare i macchinari e allenare il personale ". E ha aggiunto: ′′ Forse, quando arriverà il momento, si può pensare di costruire le prime unità all'origine e poi completare la serie nel paese ".
′′ La formalizzazione dell'ingiunzione tecnica per la nuova generazione di sottomarini è prevista per essere presentata alle autorità della Marina e del Ministero della Difesa entro la fine di quest'anno, ma bisogna vedere se in questo particolare contesto di pandemia è possibile sostenere questo calendario ′′ ha concluso Attis.
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Sbaglierò nell'essere troppo pessimista, ma temo che l'Argentina non abbia, e non avrà, le risorse economiche per potersi permettere un'Arma subacquea degna di questo nome. Non si tratta solo di averle per acquistare una o più unità moderne (che in ogni caso costano moltissimo), ma di mettere anche a disposizione soldi, capacità cantieristiche, maestranze e tutto quanto serve per mantenerle in efficienza. A questo proposito, personalmente resto convinto che la tragedia del San Juan sia strettamente legata proprio alla qualità dei complessi lavori di refitting dell'unità portati avanti dalla cantieristica nazionale. L'idea di mettere fuori servizio le unità attuali e di acquistarne una o più usate per mantenere un minimo di addestramento dei sommergibilisti è chiaramente una soluzione-ponte in attesa di tempi migliori. Il problema è che non vedo proprio all'orizzonte, per l'economia Argentina, "tempi migliori" tali da consentire spese folli per rinnovare la componente subacquea (in realtà, più o meno le stesse considerazioni si potrebbero fare in parte anche per quella di superficie). La dico chiara per come la vedo: a mio parere, l'Argentina sta andando incontro alla progressiva depauperazione e quindi alla futura e totale sparizione della propria Arma subacquea. E probabilmente lo stesso succederà ad altri paesi dell'area latino-americana. 

Modificato da Thresher593
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Forse troppo pessimistica la tua visione anche se in gran parte è condivisibile...la differenza oggi come oggi la può fare solo la Cina che per entrare nel mercato sudamericano potrebbe proporre un pacchetto di offerte chiavi in mano sia per battelli sottomarini che per unità di superficie a prezzi "cinesi"...poi bisogna vedere cosa ne penserebbe l'Armada e la classe politica-economica Argentina...

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Un articolo di El Snorkel che commenta le dichiarazioni del Commodoro Attis ci fornisce il motivo della necessità di un nuovo battello: quelli attuali non sono ritenuti sicuri e impiegati solo per esercitazioni in banchina

 

https://www.elsnorkel.com/2020/09/Estiman-llegada-proximo-submarino-operativo-para-Argentina-demorara-de-cinco-a-seis-anos..html

 

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