Underwater Lab Italiano

[magico_8°/88*]

Consiglio agli appasionati di "cose" subacquee l'articolo del C.te Minuto sulla rivista RID del mese di settembre.

 

Niente di particolarmente eclatante come forse il succulento articolo dell'Amm. Cosentino sul nuovo 212NFS sempre su RID del mese di agosto, ma molto interessante per capire come cambia l'approccio del pensiero sull'Underwater italiano nel mondo socio-economico, industriale e di forza armata.

Il suo parallelismo con il NUWC (Naval Undersea Warfare Center) mi lascia un pò interdetto dati i valori degli investimenti in gioco (un miliardo di dollari l'anno) e le strutture esistenti solo nell'abito universitario...ma già il solo interesse dimostrato negli ultimi tempi con vari simposi e conferenze a buon livello fanno ben sperare.

 

Il C.te Minuto ci crede fortemente e forse non è più il solo...

[moreno1975]

Carissimo grazie per l'attenzione. Le successiva trasformazioni del NUWC dimostrano come in futuro bisognerà riorientare il settore della ricerca underwater che non è solo droni o sonar attivi ma abbraccia tante competenze oggi fin troppo sparpagliate.. Un saluto MMM

[magico_8°/88*]

 Caro C.te Minuto come detto sopra il suo articolo che forse ingiustamente ho messo a confronto al precedente lavoro dell'amm. Cosentino (di ben altro interesse solo perchè parla apertamente di un argomento più vicino alle nostre corde 😅...)  rispecchia per me un rinnovato interesse nel settore underwater (a 360 gradi come dice lei) che fino adesso non si vedeva qui in Italia.

 

Il mio pensiero è che l'arrivo dei battelli classe "Todaro" con significative innovazioni nel settore sommergibilistico e le potenzialità degli scenari sia tecnologici che politici (ed economici...) che si sono aperti nel Mediterraneo "allargato" hanno permesso (o permetterano) di fare un salto di qualità importante a tutto il comparto.

 

Poi il suo lavoro "editoriale" e di smaliziato congressista a più livelli, incomincia a dare i suoi frutti 😉

[GFGPriaroggia]

Se il Paese vorrà porsi come riferimento anche nel settore dei sub convenzionali in modo da ampliare e completare l'offerta "politico-strategica" (oltre che economica) ora possibile solo nel settore del naviglio di suoperficie, è necessario dotarsi di strutture integrate pubblico-private di R&S in modo da poter realizzare "prodotti" all'avanguardia con significative ricadute anche per la Forza Armata. Ovvero passare anche in questo settore a realizzare una spesa militare per procurement che in tutto o in parte si autoalimenta configurandosi come investimento e volano per l'economia oltre che realizzazione della politica militare del Paese.

[magico_8°/88*]

On 6/9/2020 at 22:06, GFGPriaroggia said:

Se il Paese vorrà porsi come riferimento anche nel settore dei sub convenzionali in modo da ampliare e completare l'offerta "politico-strategica" (oltre che economica) ora possibile solo nel settore del naviglio di suoperficie, è necessario dotarsi di strutture integrate pubblico-private di R&S in modo da poter realizzare "prodotti" all'avanguardia con significative ricadute anche per la Forza Armata. Ovvero passare anche in questo settore a realizzare una spesa militare per procurement che in tutto o in parte si autoalimenta configurandosi come investimento e volano per l'economia oltre che realizzazione della politica militare del Paese.

 

Forse sarà difficile diventare un "riferimento" nella costruzione dei sub-convenzionali (per me al paese Italia non mancano le capacità tecnologiche in questo momento, ma la vera e propria volontà politica...) ma possiamo diventare un interlocutore "serio" in tutto il comparto subacqueo...ed in alcuni settori già lo siamo 😉 

 

https://www.calzoni.com/products-services/submarine-masts_2/snorkel-system-gev_13