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[Cantiere Kilo Class Trumpeter 1/114] Conversione RC


Call_Me_V

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22 hours ago, Ocean's One said:

Peccato però che molti fornitori non dichiarino la potenza massima, che è il dato più interessante dopo i giri/min.

 

Ocean's One, sono d'accordo con te ma considera che purtroppo avevo recuperato questi motori dalla Cina (con prezzi veramente irrisori) e quindi privi di ogni caratterizzazione decente.....infatti come da te sottolineato mancano i paramenti principali che realmente servono per una progettazione fatta "ad arte", la caratterizzazione del punto di lavoro e/o informazioni legate alla massima efficienza e così via....e in più quelli che ci sono, sono da interpretare come il parametro dell'assorbimento (che sinceramente credo sia legato a un assorbimento a vuoto)!!

 

La mia scelta fatta del motore 3, semplicemente legata alla corrente era funzione del fatto che non immaginavo servisse una potenza maggiore di 1W e con un motore che dichiara correnti minori con stessi rpm e tensioni, garantisce minori consumi di batteria e minore calore.

In più non avendo ancora definito il pacco batteria e le tensioni in gioco, il numero 3 forniva una margine in più rispetto agli altri.....ma alla luce delle tue considerazioni sulla necessità di avere 2-2,5W, il discorso cambia come ben illustrato nel tuo precedente post e sfido a trovare un size 130 con questi watt ......e devo dirti che la cosa si fa molto interessante:wink:, non avendo nozioni legate alla progettazione navale e il dimensionamento di motori/eliche mi piacerebbe approfondire l'argomento partendo da quanto da te detto

 

22 hours ago, Ocean's One said:

Ci sono tabelle e calcoli precisi, ma oggi è Pasqua e mi perdonerai se faccio un paragone approssimativo.

 

hai qualche riferimento da cui poter partire per approfondire questi conteggi precisi?:cool: Ci sono considerazioni di questo tipo anche sul libro di Bruggen?:biggrin:

 

A questo punto, viste le potenze in gioco ti direi che più che cambiare l'elica (che già trovarne una da 20mm sarà un'impresa), cercherei un altro motore (qualcosa di decente e caratterizzato a dovere)....guardo cosa riesco a reperire in tempi umani e ti dico, ma probabilmente bisognerà cambiare size e passare da un 130 a qualcosa come un 180 o simile, e questo mi preoccupa un po' perché potrei non riuscire ad agganciarlo al tappo e stavo pensando di fare qualcosa di simile

 

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inserendo il motore in interferenza con la plastica e fissandolo con due viti M2 in alto mediante una stampa in plastica flessibile (TPU). Però come potete vedere sono già molto risicato con gli ingombri e manca anche il foro per il passaggio cavi. Ho provato a farne anche una sezione per capire la fattibilità

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non è male....ma ne riparliamo dopo aver identificato il motore, perché potrebbe no essere la giusta via!!

 

 

19 hours ago, gepard said:

Riguardo a mettere il motore fuori da WTC, altri l'hanno fatto con successo senza particolari precauzioni né preoccupazioni.

 

Grazie Gepard per gli ottimi consigli e accortezza da tenere, soprattutto relative all'uso del WD-40 :wink:

 

Per quanto in ritardo, visto che ormai siamo in dirittura d'arrivo.....buona Pasquetta a tutti.:biggrin:

 

_______________________________________

 

P.S.: Libro di Bruggen ordinato, lo consegnano entro fine mese :thumbsup:

 

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23 minutes ago, Call_Me_V said:

hai qualche riferimento da cui poter partire per approfondire questi conteggi precisi?:cool: Ci sono considerazioni di questo tipo anche sul libro di Bruggen?:biggrin:

 

Allora vai sull'ottimo sito dell'Amon, alla pagina della doc tecnica:

http://www.nonsolovele.com/2013Tecniche.shtml

e vedi nella sezione "Sommergibili" il punto "Programma per la scelta dell'elica e motore elettrico per modelli dislocanti" che ti consente di fare un download con il foglio di calcolo in Excel.

Io l'ho usato qualche volta in passato e ho fatto anche qualche modifica per adattarlo alle mie esigenze, visto che all'epoca avevo in mente di fare un sottomarino acrobatico (!!!) con 400W di potenza e 1 kg di spinta.

Parliamo però di più di 10 anni fa e sinceramene di quel file non mi ricordo quasi nulla. So solo che è proprio questo che ti segnalo ora.

 

Comunque, se ti piacciono i temi elettrici, fai bene a smanettarci.

La mia stima di potenza di 2W era solo un paragone teorico, quindi è bene verificarlo con qualcosa di più scientifico.

Facci sapere, ciao!

 

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2 hours ago, Ocean's One said:

Io l'ho usato qualche volta in passato e ho fatto anche qualche modifica per adattarlo alle mie esigenze, visto che all'epoca avevo in mente di fare un sottomarino acrobatico (!!!) con 400W di potenza e 1 kg di spinta.

 

Spettacolo, un missile....ma avresti utilizzato sempre uno scafo acquistabile o auto-costruito?

 

2 hours ago, Ocean's One said:

La mia stima di potenza di 2W era solo un paragone teorico, quindi è bene verificarlo con qualcosa di più scientifico.

 

Ottimo punto di partenza e le tue spiegazioni ulteriori hanno reso bene l'idea e la corretta linea guida da seguire....non la stima "a muzzo" :biggrin:

 

2 hours ago, Ocean's One said:

Allora vai sull'ottimo sito dell'Amon, alla pagina della doc tecnica: http://www.nonsolovele.com/2013Tecniche.shtml

 

Wow è fatto molto bene, approfondisco meglio e ne riparliamo presto.....ora ricordo che ti avevo già fatto questa richiesta ma poi non ero più riuscito ad approfondire......gli anni passano e la vecchiaia aumenta 🤦‍♂️ grazie per la pazienza :biggrin:

 

Stavo vedendo sulla stessa pagina che hai consigliato anche un'ulteriore guida interessante, quella relativa alla "tenuta a grasso".....io sto prevedendo di mettere i soffietti (come potete notare nelle immagini precedenti del modello del tappo) perché ne avevo già acquistati e si trovano bene con le dimensioni degli assi acquistati ma non sarebbe neanche male provare a realizzare con la 3D la tenuta a grasso, ci farò un pensierino ma l'unico dubbio per le eventuali prove potrebbe essere la tipologia di grasso, deve essere molto molto denso?

 

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Partendo dal sito di nonsolovele ho scaricato il file Excel di cui parlava Ocenas' One e letto qualche informazione aggiuntiva per poterlo tarare al meglio e senza considerare nessun rapporto di riduzione, realmente andrebbe montato un motore 280 o al massimo un 260. La cosa interessante del file è anche tutta la parte del calcolo dei parametri del motore, è fatto veramente bene 😎

Tenendo come riferimento i vari "ordering code" del sito Mabuchi e considerando sia motori tondi (round) che piatti (flat) in realtà solo una parte di essi è reperibile in commercio (RC-RK-FC-FK) senza attendere tempi disumani e senza rientrare in part number custom, ma anche in tal caso cercando tra vari siti per l'acquisto, visto il periodo, non ci sono molte possibilità. La cosa non è migliorata allargando la ricerca ad altri fornitori di motori 260 e 280......

 

Quindi riguardando tra le varie opzioni dei motori già disponibili e riconsiderandoli alla luce delle potenze in gioco, sono d'accordo con Ocean's One, il motore 6 potrebbe essere quello più usabile, che comunque è un 260. Quindi ho ricontattato il rivenditore del tempo, da cui avevo comprato il motore e richiesto maggiori dettagli o eventualmente il datasheet con le caratterizzazioni del motore (visto che continua a vendere lo stesso modello) ma le uniche info che sono riuscito a ricevere sono legate alla corrente di stallo dell'ordine dei 3A e la possibilità di utilizzo del motore anche per tensioni di 9V. Vista l'attendibilità delle informazioni fornite in principio e quanto mi ha risposto ora......direi che per il momento mi accontento del suo utilizzo senza farmi altre domande aggiuntive, in una fase successiva o magari dopo i test in acqua vedrò se realmente necessita di una sostituzione. Capisco che non è un approccio ingegneristico ma mi sento di posticipare la cosa a tempi migliori 🤦‍♂️ e con maggiori approfondimenti dal punto di vista "nautico". 

Un'ulteriore considerazione è legata alla dimensione, anche se in questa prima fase considero il suo utilizzo, essendo un 260 con diametro 23.5mm, il passaggio a un 280 con un diametro di 24mm non sarà sconvolgente, continuerò a tenerlo a mollo risistemando il tappo stampato in 3D.


In ogni  caso ho fatto qualche misura di assorbimento e considerando i consumi a vuoto si ha circa 50mA@3.7V, con l'elica montata ma non in acqua saliamo a poco meno di 70mA@3.7V, mentre mettendolo in acqua siamo poco sopra i 100mA@3.7V. Passando a una batteria due celle, i consumi sono diventati, circa 80mA@7.2V, con elica circa 100mA@7.2V e in acqua siamo a circa 450mA@7.2V.

Ovviamente sono molto riduttive misure di questo tipo senza altri dati attendibili a cui associarle, come rpm, coppia e via dicendo e ci sarebbero da fare miriadi di considerazioni, però fuori tutto e considerando solo i 3,24W nell'ultimo caso, anche se non lo farò lavorare in continua a 7.2V ma magari lo piloto in PWM per dagli una tensione media minore e stare nelle specifiche di utilizzo (se così si possono chiamare), i 2W dovremmo averli......nessuno saprà gli RPM e/o la coppia corrispondenti ma per il momento meglio di così non se po' fa'. :biggrin:

 

Quindi con il motore 6, il tappo risistemato verrebbe così

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ho messo il motore il più centrale possibile rispetto al tappo per far risultare il "mozzo" del motore il più possibile allineato con l'asse dell'elica, faccio qualche prova per capire come ottimizzare questo allineamento e vi dico.

 

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On 16/4/2020 at 08:52, Ocean's One said:

Ineccepibile.

:thumbsup:

 

Un po' di aggiornamenti......finalmente è arrivata un po' di ferraglia per i collegamenti....un po' di scorta :biggrin:

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Grazie alla disponibilità dei vari assi sono anche riuscito a fare qualche prova aggiuntiva ma andiamo per gradi.

Ho stampato il tappo del post precedente e devo dire che come soluzione non mi dispiacerebbe

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bisognerà fare qualche ottimizzazione dimensionale e spostare/aggiornare alcuni dettagli ma direi che siamo sulla giusta strada, ho previsto il foro per il passaggio cavi ma andrà meglio definito successivamente, mancherebbe solo il foro per un'eventuale "presa a mare"......ma di questo ne parliamo definendo il meccanismo di immersione :cool:

 

Per rendere stagni gli assi dei piani di profondità e timone avevo previsto di fascettare i soffietti sulle torrette del tappo ma pensandoci bene e lasciandomi trasportare da qualche riflessione sulla "tenuta a grasso" ho pensato di sostituirli con delle stampe in TPU che non vadano proprio in battuta con la parte superiore delle torrette ma che abbiamo una mini camera in cui poter inserire il grasso, certo per poterlo rabboccare andranno smontati e rimontati ma alla fine non risulta un lavorone complicato. In più come vedete dalle foto, si riesce a realizzare un foro leggermente in interferenza con l'asse, così come i soffietti......devo solo fare qualche prova di reale tenuta ma credo che non si avranno problemi!!!

 

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Nell'immagine ho inserito entrambe gli assi per farvi notare che già sulla plastica rigida si riesce ad avere una quasi interferenza con l'asse, in aggiunta si "caletta" la torretta flessibile....:biggrin:

 

Per non farmi mancare nulla, ho fatto anche la prova di stampa dell'evoluzione tappo/camera stagna e il risultato è il seguente

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La prova di tenuta stagna con un tappo poppiero normale e questo tappo prodiero ha dato esito positivo, ho lasciato il WTC in completa immersione una nottata e non ha avuto nessun problema di tenuta :smiley27:

Bisognerà ancora capire come posizionare il WTC nel semi-scafo e come distribuire i pesi globali......e da queste considerazioni quanto potrà essere lunga l'estensione del tappo, in ogni caso è un margine in più che sicuramente aiuta nel complesso!!

 

Perciò come primo alloggiamento nel semi-scafo.....rullo di tamburi.....

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vista tappo poppiero

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20200416_104618.jpg

 

Per quanto le torrette in TPU si tengano bene sulle torrette in PLA, dovrò comunque fascettarle per garantire una maggiore tenuta.

 

Che ne dite? Può funzionare? :biggrin:

 

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16 hours ago, Iscandar said:

Ti dirò...    ha il suo fascino

 

Speriamo funzioni :biggrin:

 

On 3/4/2020 at 22:22, Ocean's One said:

hai mai pensato a stampare il tappo non piano, ma a Forma di calotta sferica?

 

Volevo solo aggiungere che ho fatto alcune prove per realizzare il tappo prodiero con una forma di calotta semi sferica ma diventa più complesso a livello di stampa e volevo evitare di complicarmi ulteriormente la vita.....perciò lo lascerò piatto in punta!! In ogni caso ottima dritta!!

 

Andando oltre, stavo provando a valutare dove far passare l'asse per i piani di profondità poppieri  

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come da foto pensavo di farlo passare il più possibile verso l'estremità sinistra come da frecce

 

On 9/4/2020 at 14:04, Totiano said:

C'è un ulteriore vantaggio con quanto suggerisce Ocean's: se valuti bene dove mettere il fulcro avrai un timone completamente compensato con minimi sforzi per l'attuatore (o servomotore che dir si voglia) 

 

se ho interpretato bene il post di Totiano, questo dovrebbe dare una maggiore manovrabilità......se ho interpretato bene!!:dry:

 

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E' proprio così, Call_Me_V: come dice Iscandar,  l'effetto benefico si ha sulla "compensazione" dei piani di profondità, ovvero sulla riduzione dello sforzo necessario per il loro azionamento.

 

E' vero invece che manovrabilità e l'efficienza dei timoni non cambiano al variare della posizione dell'asse di rotazione, se ti riferisci allo stesso timone completamente mobile di superficie assegnata, ed in assenza di evidenti scie generate da parti poste più a proravia (com'è in questo caso).

 

Ma la posizione dell'asse di rotazione incide sulla forza di azionamento necessaria.

Come puoi immaginare, la porzione di timone dietro all'asse ha effetto stabilizzante, perché la spinta dell'acqua tende a riportare il timone nella sua posizione neutra. Al contrario, a timone angolato, la parte del timone davanti all'asse  tenderebbe a ruotare ancora di più sotto la spinta dell'acqua.

Abbiamo quindi un effetto raddrizzante ed un effetto ribaltante: se imposti i due su valori simili (ossia li compensi), potresti diminuire la forza richiesta al servocomando fino quasi ad annullarla.

 

Quindi, è benefico avere una certa parte della superficie del timone davanti all'asse, ma in ogni caso non più del 50%. Un buon compromesso è 30-40% davanti e 70-60% dietro, per non pregiudicare la capacità del timone di auto-riallinearsi.

Quindi, se arretri ancora un po' l'asse per ripartire le aree come sopra fai la cosa migliore. Però, se anche tieni la disposizione della foto non è un dramma: richiederai solo più forza al servo ma l'efficienza dei timoni sarà comunque molto simile.

Che servo userai? Uno molto... gracilino?

 

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Grazie per le ulteriori spiegazioni, ora il fenomeno è chiaro!! :wink:

 

Asse arretrato leggermente

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comincio a forare le parti!!🤞

 

Riguardo l'attuatore che intendevo utilizzare, avrei voluto acquistare qualcosa di più robusto/migliore ma immediatamente disponibile ho il modello SG90 🤦‍♂️

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con caratteristiche del tipo:

  • Tensione di funzionamento: 3,5 V ~ 7,2 V.
  • Tensione operativa: 4.8V DC
  • Frequenza operativa: 1μs

  • Configurazione della banda morta: 4 microsecondi.

  • Coppia @4.8V: 1.2 kg-cm

  • Coppia @6V: 1.6 kg-cm

  • Velocità @4.8V: 0.12 sec/60°(senza carico)

  • Velocità @6V: 0,13 s / 60 ° (senza carico).
  • Coppia di bloccaggio: 1.98 kg · cm (4.8 V)
  • Temperatura di funzionamento: -30 ~ + 60 °C.
  • Dimensioni dell’articolo: 2,3 x 2,2 x 1,1 cm (L x l x A).
  • Peso netto: 9 g.

è abbastanza piccolino ma dovrebbe farcela....avete qualche indicazione in particolare, in base a esperienze passate?

 

In più vi volevo chiedere in anticipo alle attività, per ancorare/fissare l'asse in ottone alla plastica, secondo voi la colla più indicata è la bi-componente o utilizzo il classico attak?

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Modificato da Call_Me_V
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Per la colla, io preferisco l'epossidica bicomponente, che per me è più indicata se le superfici sono un po' rugose, come quelle ottenute da stampa 3D (a questo punto, darei una passata con carta grossa anche all'ottone per renderlo un po' più scabro ed ottenere più ancoraggio).

Il cianoacrilato comunque non è male, ma in questo caso invece le superfici vanno rese lisce per accopparsi senza gioco.

Sentiamo però cosa ne pensano anche gli altri su questo tema...

_____

 

Leggo: coppia del servo = circa 1 kg*cm se lavori a 3,7V (caso peggiore).

Assumendo che il braccio di leva dei timoni sia di 1 cm o meno, il servo può vincere una resistenza fino ad 1 kg.

Io non credo che su quei piccoli timoni ci sia una spinta di 1 kg, che fra l'altro è più del peso dell'intero modello! Sarà magari 1-2 etti, quindi il servo ce la fa benissimo. Direi che non è affatto gracilino per questo uso.

(piuttosto, bisognerà fare attenzione agli urti sui timoni che si possono ripercuotere fino al servo, quello sì. Però non è un problema serio, a patto di pilotare nei dovuti modi...)

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Dopo tanta teoria, misure, conteggi, considerazioni....un po' di "attività" sul modello :biggrin:

 

Mi sono dedicato principalmente ai due timoni prodieri, carteggiandoli internamente per avere una maggiore presa della colla. In foto vedete a destra gli originali e a sinistra i carteggiati

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poi ho eliminato i "gancetti plastici" per poter far passare l'asse in ottone, il foro è stato allargato leggermente con un trapano a mano

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Visto che sono riuscito a recuperare varie dimensioni di assi, ho fatto qualche prova per capire quale potesse essere il più indicato. Ho testato quello da 1mm di diametro e quello da 1,5mm.

Il primo mi è sembrato il più indicato, visto che il foro non è eccessivamente largo, si riesce ad avere la presenza dell'asse per quasi tutta la lunghezza del timone e come vedete nelle varie foto si ottiene un timone con le due parti che combaciano perfettamente

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Considerando un asse da 1,5mm, per poter chiudere le due parti del timone e farle combaciare bene bisogna far arretrare l'asse di parecchio

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Non ne parliamo provando l'asse da 2mm....anche considerando di allargare eccessivamente il foro il discorso non cambiava molto rispetto all'asse da 1,5mm.

 

Perciò ho montato l'asse da 1mm e il risultato è il seguente

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Grazie Ocean's One per le dritte sulla colla, partendo dalle tue considerazioni ho approfondito l'argomento, trovando anche qualche spunto in un post della base un po' vecchiotto ma comunque molto interessante

Anche se guardando sul sito della Prochima, nella pagina della colla epossidica "5 minuti" si legge che è più indicata per il modellismo statico

 

"non ha grande elasticità; pertanto è impiegata soprattutto nel modellismo statico"

Rif.: --> Prochima - Colla epossidica 5 minuti

 

ho voluto provarla per incollare internamente i due timoni precedenti (carteggiando che gli assi in ottone come da te indicato), per poi utilizzare il cianoacrilato come "stucco" esterno rinforzando su tre lati i timoni....dopo che tutto si è asciugato alla perfezione ho leggermente carteggiato la colla per avere le superfici uniformi e ben lisce!!!

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A questo punto prima di fissare le boccole sul semi-scafo superiore, mi sono occupato di trovare una soluzione per il loro fissaggio.....e visto che la 3D e le viti M2 sono mie amiche :biggrin: ho pensato di non usare grani e/o altro ma realizzare qualcosa di questo tipo

 

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Praticamente una "U" che mediante le viti M2 stringe le sue estremità e fissa i due assi dei timoni al suo interno, la stampa viene così

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Ho tarato l'alloggiamento dei bulloni per poterli incastrare bene e anche se le viti vengono estratte totalmente i bulloni non cadono, così in caso di tarature non ci sono problemi nel doverli mantenere!! Il foro quasi centrale lo utilizzerò per agganciare l'asse di movimentazione timoni. Montando il tutto all'interno dell semi-scafo

 

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Ovviamente in una fase finale andranno tarati e fissati come si deve ma comunque stringendo bene le viti, gli assi vengono ancorati all'interno della "U" senza problemi.

Mi sono accorto però che se cerco di ruotarli sforzando abbastanza, possono leggermente spostarsi perdendo l'assetto stabilito....ma direi che se venisse applicata una tale forza per ruotarli non sarei in un laghetto ma alle cascate del Niagara :biggrin:

Ora passo a occuparmi del fissaggio boccole e inversione del pilotaggio timoni prodieri....vi aggiorno presto!!

 

Visto che sono in vena di "manomissione" kit volevo chiedervi un consiglio riguardo le aperture per avere una libera circolazione dell'acqua nello scafo, dove le applichereste sul semi-scafo superiore?

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Faccio tutte le aperture cerchiate in rosso su entrambe i lati del semi-scafo? o convengono quelle cerchiate in giallo? o tutte le cerchiate in rosso e in giallo? .....ma in questo caso ultimo avrei uno scolapasta :biggrin:

 

Sulla vela pensavo sia l'apertura quadrata che ho cerchiato in arancione (tanto non andrà montato nulla al suo interno) che un ulteriore foro nel punto indicato della freccia blu...

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Mentre per il semi-scafo inferiore valutiamo successivamente!!

 

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Tieni presente che ti serve un foro di maggiori dimensioni in basso e minori in alto  per consentire l'afflusso dell'acqua che ha maggiore densità dell'aria che deve defluire.

il foro quadrato in vela (che corrisponde alla plancia) dovresti tagliarlo a filo con la superficie superiore per evitare che in vela rimangano bolle d'aria (che darebbero problemi seri di assetto). Se fai ampi fori in prossimità della chiglia sull'opera morta saranno sufficienti quelli cerchiati in rosso. 

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In aggiunta all'ineccepibile contributo del Dir, devo solo metterti in guardia in merito ad un possibile ulteriore inconveniente, che non succede nei battelli veri ma nei modelli sì.

Immagina che l'immersione avvenga con il modello appruato o appoppato: intrappoleresti dell'aria dentro lo scafo, verso prua o verso poppa, più o meno nel punto dove la parte superiore dello scafo inizia la sua curvatura.

In questo caso, quest'aria non può sfogare attraverso la torretta ma richiede uno specifico sfiato. Ti consiglio quindi di aggiungere anche un singolo foro a prua ed uno a poppa, in corrispondenza dei cerchietti gialli più vicini alle bitte. Quello è il punto più alto dove si accumulerebbe aria a scafo inclinato.  

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Grazie per le dritte e la guida costante in questo cantiere:captain-smiley-emoticon:.....mi state salvando da errori disastrosi.....siete unici!!! 

 

Ho sforacchiato un po' il modello partendo dalla vela

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sono riuscito a portare "a filo" della plastica l'apertura....non è venuto un lavoro proprio pulito ma vista la zona non sono riuscito a carteggiare, ho passato solo una piccola raspa per eliminare le pareti e "pareggiare" l'apertura.

Riguardo lo scafo, le cose si sono un po' complicate, perché con delle aperture così piccole da fare mi sono trovato un po' in difficoltà. Ho pensato a vari modi per poterle realizzare ma quello più sensato mi è sembrato il seguente: 

 

Fase 1 :biggrin:

Sforacchiare tutte le aperture con trapano a mano

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Fase 2

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ripassare internamente le aperture con il saldatore per eliminare un po' di plastica ma facendo molta attenzione a non tenere troppo la punta (a 300 gradi) vicino la plastica....perciò passate immediate!!

 

Fase 3

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infine ho ripassato l'amica raspa per rifinire le aperture.....di sicuro l'avreste fatto diversamente per essere più precisi ma non mi venivano in mente altri modi :blush:

......magari non sarà un lavoro di fine ma spero sia almeno funzionale :cool:

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Che ne dite? può andare? posso eventualmente rifinire le aperture in altro modo?

 

Ocen's One, solo per maggiore conferma di aver capito bene....:doh: ti riferisci al numero 2 e 4?

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....non vorrei sforacchiare il modello senza aver compreso bene il tuo suggerimento :happy:

 

Modificato da Call_Me_V
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Io pensavo 3 e 4, ma forse va bene il 2.

Non è indispensabile essere precisissimi.

Ad ogni modo, angola lo scafo di una decina di gradi a scendere e fora verso poppa nel punto più in alto, poi rifai lo stesso angolando di circa 10 gradi a salire.

 

Ti consiglio anche di fare una prova per vedere se le bollicine escono da quei fori. Non serve farli grandi, ma se li fai troppo piccoli, da solo mezzo millimetro, le bolle magari non escono, per via della tensione superficiale dell’acqua.

 

 

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1 hour ago, Ocean's One said:

Ad ogni modo, angola lo scafo di una decina di gradi a scendere e fora verso poppa nel punto più in alto, poi rifai lo stesso angolando di circa 10 gradi a salire.

Ti consiglio anche di fare una prova per vedere se le bollicine escono da quei fori. Non serve farli grandi, ma se li fai troppo piccoli, da solo mezzo millimetro, le bolle magari non escono, per via della tensione superficiale dell’acqua.

 

A occhio i punti più alti sembrano 2 e 4, passo alla foratura con punta da 3 mm.....non dovesse bastare in una seconda fase posso anche pensare di fare delle apertura grandi quanto le incisioni rettangolari fatte sullo scafo.....anche se non so quanto sarebbero belle poi a vedersi :rolleyes:

 

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37 minutes ago, Iscandar said:

altro metodo era dei fori da 1mm negli angoli e via di archetto...

....maremma non ne conoscevo neanche l'esistenza dell'archetto :doh::biggrin:

 

15 hours ago, Ocean's One said:

Non serve farli grandi, ma se li fai troppo piccoli, da solo mezzo millimetro, le bolle magari non escono, per via della tensione superficiale dell’acqua.

Fori effettuati e testati, immergendo il semi-scafo si vedono le bollicine fuoriuscire dai fori.....se poi escono tutte le bolle non saprei.....per sicurezza posso allargare per tutta la dimensione delle incisioni o dite che sarebbe troppo?

magari non risulta neanche troppo bello a vedersi?!?!

 

Passando oltre, volevo aggiornarvi sulla situazione dei tanto amati tappi per il WTC :cool:

Sono andato avanti con le prove/test e solo dopo quasi 20 versioni di progetto a CAD e 5 stampe :dry: dovrei aver trovato la quadra per un tappo stampato in PLA :thumbsup:

Riprendendo l'idea di ancorare il motore sul tappo di poppa per averlo direttamente in acqua, sono ripartito da quanto postato in passato affinando il tappo come segue

 

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di sicuro lo spazio a disposizione non è molto (visto il diametro utile che ne risulta), perciò mi sono ingegnato un po' per risolvere il problema.

Nella prima immagine frontale, in alto, potete vedere le due torrette che ospiteranno gli assi da 1.5 mm, il loro diametro interno è praticamente a filo con gli assi ma senza strozzarli troppo altrimenti potrebbero sorgere problemi nel pilotaggio (del tipo sforzo per il servo e/o "scatti/impuntamenti").

Su tali torrette ho inserito poi delle stampe in materiale flessibile (TPU), parzialmente cave in modo da innestarsi sulle torrette dei tappi. Per dargli rigidità, la parte "finale" è stata riempita fino al diametro dell'asse da 1.5 mm, in quest'ultima parte la stampa è in battuta con l'asse come vedete nell'immagine in trasparenza

image.png.8dcb9691027626a04f703aebfa139c95.pngimage.thumb.png.df65bcf61286bdee8dbc3165a9ad7db0.png

 

Pensando alla tecnica di "tenuta a grasso" del sito di Nonsolovele, le torrette in TPU non le ho inserite in battuta sulle torrette in PLA del tappo ma distanziate qualche millimetro, inserendo nella cavità ricavate del grasso siliconico idrorepellente di questo tipo

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e devo dire che una tale soluzione ha fatto la differenza!!! La sto cercando di affinare per aumentarne l'efficienza (visto che è prevista/implementata con metalli mentre io la sto realizzando in plastica stampata) ma già quanto appena descritto ha garantito un WTC stagno rispetto alla movimentazione degli assi per i timoni!!:beer:

 

Tornando all'immagine del tappo, nella parte centrale ho previsto il motore selezionato, ovvero il 260, realizzando delle pareti con delle aperture per recuperare spazio ma anche per permettere al motore un contatto diretto con l'acqua per un maggiore scambio termico.

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Sulle due pareti ho previsto delle strutture laterali per poter avvitare una futura striscia di TPU e tener fisso il motore nella sua sede. 

Infine, all'interno delle pareti ho inserito dei supporti che non permetto al motore di andare in battuta con il tappo......questo spazio sottostante il motore lo utilizzerò per collegare la sua alimentazione e avere il passaggio cavi all'interno del WTC:wink:

 

Nell'immagine si vedono anche le sedi per i bulloni M3 che fisseranno le barre filettate all'interno del WTC, per il momento credo che due barre bastiono, in futuro vedremo!! Finalmente ieri mi sono state consegnate le barre filettate, avevo acquistato le M2, le M3 e le M4, ma considerando lo spazio a disposizione e la rigidità che vorrei dare alla struttura interna al WTC, le M3 sono le più indicate......le M2 sono troppo sottili e facili da piegare per una lunghezza di 300 mm, mentre le M4 sono troppo ingombranti :biggrin:

 

Il tappo finito viene così

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Con il motore inserito

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Il foro per le barre filettate l'ho realizzato leggermente più piccolo per poterle avvitare all'interno, andranno rese stagne all'esterno del tappo ma è comunque una riduzione giochi che migliora il tutto.

 

Infine il foro in basso sotto al motore è per un'eventuale "presa a mare" per l'immersione statica....ma ne riparliamo più avanti!!

 

Fatto ciò mi sono dedicato a qualche prova, ho isolato prima tutti i vari fori con del mastice per verificare la tenuta degli o-ring e dopo una giornata di immersione completa non ci sono stati problemi.

Poi ho tappato tutti i fori, inserite le torrette in TPU (di colore blu), le ho isolate alla base con il mastice nelle parti in cui andranno fascettate/incollate e  inserito il grasso nella camera di tenuta a grasso ricavata tra le due torrette dello stesso asse, per poi inserire gli assi

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fatto ciò, ho messo un po' di ferraglia nel WTC (per tenerlo sul fondo) e lasciato in ammollo per un giorno e mezzo

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.....il risultato finale è stato positivo, non c'è stata entrata di acqua di nessun genere :beer:

Anche se la situazione è quasi statica, tengo a precisare che ho movimentato gli assi una cinquantina di volte a WTC immerso e comunque non ci sono stati problemi di nessuna sorta perciò direi che la cosa è fattibile!!! :thumbsup:

 

Per fare una prova dinamica e stressare il sistema, realizzo i sostegni per i due servo all'interno del WTC, inserisco una batteria, un po' di elettronica e faccio andare il tutto per una giornata in immersione con movimentazioni costanti.....questo darà una conferma definitiva alla soluzione....vi aggiorno nel breve!!

 

Per il momento è tutto.....:cool:

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Ciao Call_Me_V.

Dopo qualche giorno di assenza, eccomi ad ammirare i tuoi aggiornamenti.

Devo dire che stai approcciando il tutto in modo molto scientifico: ti faccio i miei complimenti, sono sicuro che otterrai buoni risultati.

 

Fra le tante ineccepibili informazioni che ci passi, posso solo richiamare l'attenzione sulla necessità di rendere stagne le barre filettate. Tu ne sei già al corrente, come hai scritto, ma vorrei scrivere qualcosa in più sull'argomento.

Infatti, le viti passanti attraverso lo scafo di poppa hanno fatto dannare anche me, quasi 20 anni fa, quando ero alle prese con il mio modello del Bruggen Delta.

 Montavo le viti, mettevo un bell' O-Ring della misura giusta sotto al dado, poi immergevo e invariabilmente dopo qualche ora mi ritrovavo un piccolo quantitativo di acqua all'interno.

Anche se la poca acqua non comprometteva le capacità di emersione, era comunque preoccupante.

Alla fine ho capito il problema, che posso spiegarti ora.

 

E' una criticità che esiste sempre se hai una parte filettata che attraversa il tappo, chiusa da un dado esterno, e vuoi comunque mantenere la possibilità di smontare il tutto. Certo, se abbondi di colla e blocchi il tutto definitivamente risolvi la cosa, ma immagino che tu voglia mantenere la possibilità si smontare le barre filettate dal tappo di poppa, o sbaglio?

 

Allora, lasciami spiegare con la seguente figura, in cui mostro nella parte alta una tipica situazione con un tondino filettato (giallo) che attraversa il tappo (rosso) ed è bloccato da due dadi (arancio). Di questi, il dado esterno comprime un O-Ring (grigio) che dovrebbe garantire la tenuta all'acqua, o almeno io mi illudevo che così fosse...

Come vedete, l'acqua vuole passare da destra dentro lo scafo, a sinistra nel disegno.

Per farlo, ha due strade:

 

A) Si infila all'esterno del dado e prova a passare all'interno, ma trova l' O-Ring che garantisce una buona tenuta. Bene.

 

B) Però, anche se non ci credevo, ho verificato che l'acqua può seguire il filetto della vite e passare all'interno bypassando l' O-Ring. Non entra un grosso quantitativo, ma comunque entra. Ecco il problema!

 

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Come possiamo risolvere?

Certamente si possono fare i fori del tappo molto precisi, con interferenza, ma poi bisogna inserire le barre filettate avvitandole, cosa che preclude l'estrazione del telaio interno dei componenti lasciandolo integro, senza smontarlo.

Avresti qualche difficoltà anche se "inondi" di frenafiletti la  filettatura della barra; forse con il grasso va un po' meglio ma ti richiede un controllo e un ripristino periodici.

 

Posso invece segnalare una soluzione definitiva, che ho applicato con successo su modelli più grandi (c'è qualche componente in più e quindi dovrai verificare ingombri e pesi.)

Allora, se guardi la figura in basso vedi che si può sostituire il dado esterno con una vite a testa esagonale (verde), che schiaccia lo stesso O-Ring del caso precedente (grigio).

Già così vedi che l'acqua non può entrare: il percorso A) è bloccato, mentre il percorso B) non esiste più!

E poi come prosegui il montaggio? Al posto del dado interno metti un manicotto filettato M3 (rosa), con esterno esagonale per manovrarlo con la chiave e serrarlo contro il tappo (rosso).

Sul manicotto filettato si impegna anche la barra filettata M3 (gialla), bloccata da un controdado (arancio).

A questo punto, se vuoi separare il telaio dei componenti, allenti i controdadi, sviti i manicotti filettati facendoli correre sulla barra 8-10 mm verso sinistra, e hai separato le barre filettate con tutto ciò che è montato sopra, senza farle ruotare e senza smontare nulla di ciò che gli hai assemblato sopra.

________

 

Se poi vuoi fare una cosa ancora migliore, metti un ulteriore controdado prima del manicotto filettato, a diretto contatto con il tappo da lato interno: svitando i manicotti, manterresti comunque la stessa compressione dell'O-Ring, che quindi non soffrirebbe affatto dei ripetuti cicli di smontaggio che potrai fare in futuro.

 

Bene, spero di avetti detto qualcosa di utile: visto che io anni fa ci avevo sbattuto la testa, vorrei evitare di farlo fare anche a te.

Poi, non è detto che seguirai questa soluzione elaborata e un po' pesante. Basta che tu tenga presente il problema e definisca un modo per risolverlo.

Ciao!

  

Modificato da Ocean's One
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Ciao Ocean's One,

mi fa piacere che hai sollevato e chiarito un'accortezza importante da tenere nella realizzazione di un WTC, dettagliando una soluzione "di fino" a un problema che potrebbe sembrare banale ma in realtà non lo è per niente. Garantire una reale tenuta stagna del WTC in qualsiasi condizioni non è semplice...come facevi notare tu, bisogna fare attenzione a ogni dettaglio, senza lasciare nulla al caso ma valutando/analizzando e risolvendo tutto, un passo dopo l'altro.

 

Considera che in una prima fase avevo pensato ti non far attraversare alle barre filettate tutto il tappo ma procedere come in alcune implementazioni con i tappi in plexiglas, ovvero filettare in qualche modo il tappo stampato in 3D e avvitare la barra fino a circa la metà del tappo, ancorandola senza farla uscire dall'altra parte.

Però pensandoci un po', la consistenza di una filettatura fatta su una stampa 3D (seppur con strati pieni e con infill-riempimenti al 100%) non mi allettava molto per la sua affidabilità soprattutto nel tempo, se poi aggiungi vari monta/smonta la cosa peggiora inesorabilmente; in più complicarsi la vita nel fare una stampa che potesse ospitare qualche sorta di vite interna non mi sembrava il caso, perciò ho deciso di tenere la stampa del tappo il più semplice possibile (da un punto di vista di stampabilità) e quindi forare il tappo per ritrovarmi le due barre filettate M3 all'esterno del WTC, con un ulteriore problema da risolvere!!:rolleyes:

 

Comunque, tornando a quanto proposto, l'idea è ottima e robusta.....dovrei avere qualche manicotto a disposizione per poterla già provare ma non so se sono M3...vedo se riesco a trovarli e ti dico!!

Per provare a risolvere la problematica io avevo pensato invece a dei dadi ciechi M3 come da immagine

 

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Riprendendo una delle tue precedenti immagini e modificandola leggermente

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Questo dovrebbe eliminare il percorso B garantendo la tenuta stagna del WTC, in più si dovrebbe riuscire anche a montare/smontare facilmente il tutto. Sul tappo ho previsto delle sedi esagonali per ospitarli ma non avendoli ancora ricevuti non sono riuscito a dimensionarli come si deve, sia per quanto riguarda la sede che per l'inserimento immediatamente sotto la parete che sorregge il motore. Dovrebbero consegnarmeli entro il fine settimana, così posso testare la reale efficacia di tale soluzione!!

Credi che possa essere una valida alternativa a quanto proposto da te?

 

_____________________________________________

 

Tornano al tappo di poppa, sono riuscito a fare qualche test mettendo nel WTC una batteria un po' di elettronica e i due servo.....e il risultato è statooooo....vi spiego prima va....non saltiamo alle conclusioni :biggrin:

 

Come vi anticipavo nel precedente post, per quanto la soluzione andasse bene non avendo riscontrato acqua nel WTC dopo il test di immersione completa, mi sembrava comunque abbastanza statica come cosa, diciamo che mancava un test reale di movimentazione assi che potesse stressare/confermare la tenuta delle torrette in TPU (materiale flessibile), mixata con la tenuta a grasso, ma anche la conferma che lo stesso grasso scelto fosse adatto.

Perciò l'unica strada percorribile era mettere il WTC a mollo e movimentare gli assi.....ma non volevo pilotarli di continuo con il mio (un po' retrò) Optic 6, perciò molto banalmente ho pensato a qualcosa di automatico.

In una fase iniziale avevo in mente di mettere un piccolo display per vedere il numero di cicli effettuati dai servi in tempo reale e che in presenza di acqua nel WTC segnalasse la cosa, un'accensione/spegnimento magnetico...un intelligenza artificiale, un reattore nucleare e via dicendo :doh: poi mi sono un po' ridimensionato visto che dovevo solo fare un test di movimentazione assi in modo automatico, perciò mi sono ri-tarato su qualcosa di molto semplice ma efficace, una batteria, due servi, un Arduino e una "sonda" per rilevamento acqua nel WTC.

 

Partiamo dai servi, come detto in precedenza ho due SG90, che devo dire ci calzano a pennello nella camera stagna e vista la loro compattezza si riesce anche a fare una buona gestione in altezza, infatti sfalsandoli un po' tra loro, sono riuscito a collocarli uno accanto all'altro

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Mandando tutto in stampa e assemblandoci i servo

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dalla foto si vede che non ho previsto un foro passa-cavi (avendo fatto tutto al volo), perciò li ho fissati con il mastice, in più non ho voluto tagliare gli assi non avendone molti a disposizione e non avendo definito ancora la posizione dei servo all'interno del WTC. I due assi sono anche stati "giuntati" con assi più piccoli....mi sono però accorto in saldatura che erano stagno-repellenti:wacko:, infatti mi sono venute delle "gnocche" di stagno non indifferenti per tenerli fermi. Comunque ho messo i servi in posizione, un po' distanti dal tappo....ma per il test corrente è andato bene così!! 

 

Per la batteria ho utilizzato un bel "candelotto" due celle da 3,6V l'una, che saldate in serie mi hanno dato una tensione di 7,2V, utile per alimentare la poca elettronica interna. Le due celle sono paragonabili alle 18650 da 3000 mAh, dettaglio di poco conto per questo test visto che la cosa più importante da considerare non era la corrente ma avere a disposizione una tensione sopra i 6V per alimentare il tutto.

 

Infine l'onnipresente Arduino ha fatto la sua parte, grazie al quale ho scritto un firmware piccolissimo che prevedesse la movimentazione dei due servo di 90 gradi per poi tornare nella loro posizione iniziale, perciò in totale uno spostamento di 180 gradi. In più ho inserito due cavi da usare come sonda acqua, ovvero da un pin dell'Arduino ho imposto una tensione e dall'altro pin la sua lettura; in caso di presenza acqua che li mette in corto riesco a vedere la tensione imposta dal pin di lettura e discriminare la presenza acqua nel WTC . In tal caso il firmware smette di movimentare i servo e accende l'unico LED (chiamato L nella foto seguente) a disposizione sull'Arduino nano. Un metodo molto rudimentale ma semplicissimo che mi ha permesso si non avere complicazioni aggiuntive. I due pin potete vederli attaccati con il mastice al tappo poppiero orientati verso il fondo del WTC visto che per il test è stato immerso al contrario.

 

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Ho lasciato tutto volante, tanto si trattava di un test rapido da condurre, infatti ho anche nastrato l'Arduino con il nastro isolante :biggrin:

 

Il nano permette un'alimentazione esterna dai due seguenti pin

 

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che deve essere minimo di 6V, per cui i 7,2V del pacco batteria vanno benissimo.

 

Cablando tutto e immergendolo in acqua, il risultato è il seguente

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con il peso appiccicato sotto al WTC non sono riuscito a tenerlo sul fondo e mi è stato d'aiuto lo schiaccianoci, che cavalca il WTC in foto:biggrin:

 

Dopo un po' di suspense, posso svelare che il tutto è andato bene, la prova è stata superata con successsssssooooooo :beer:

 

Ho lasciato il WTC in immersione 5 ore, il ciclo dei due servi che si muovono in sincronia è di 3 secondi totali per ruotare da un punto zero fino a 90 gradi e tornare indietro (per darvi un'idea ogni asse fuoriesce dalla torretta in TPU di 15 mm e rientra di 15 mm ogni movimentazione completa). Perciò ogni servo fa 20 movimentazioni in un minuto che in 5 ore sono 6.000 movimentazioni e 12.000 per entrambe i servo....direi che sono abbastanza come prova dinamica :biggrin: 

 

Dopo le 5 ore nel WTC non era presente neanche una goccia d'acqua!!! Direi che come soluzione può essere adottata....perciò alla via così :thumbsup:

 

Spero di non avervi tediato con troppi dettagli :cool:

 

 

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Grazie ragazzi....:smiley27::smiley27::smiley27:

 

 

Allora ne approfitto per aggiungere un ulteriore dettaglio legato alle torrette in TPU :cool:

Per quanto non sia strettamente necessaria la cosa visto che la prova dinamica ha confermato la possibilità di utilizzare delle torrette in TPU con una camera di tenuta a grasso anche di 2-3 mm, seguendo i consigli della guida di nonsolovele, maggiore è la lunghezza della camera, migliore è la tenuta.....se a questo ci aggiungete che una camera più lunga da la possibilità di avere più grasso al suo interno in modo tale da non doverlo caricare così di frequente, mi sono organizzato per portarla a 10 mm, come nell'immagine seguente 

 

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la lunghezza totale della torretta è di 28 mm, con la zona "piena" di colore arancione (dove scorre solo l'asse) da 8 mm in altezza. Dei 20 mm rimanenti, per 10 mm sarà innestata sulla torretta del tappo (in blu) e la restante parte interna sarà la tenuta a grasso da 10 mm (in verde). Diciamo che è un'ottimizzazione.:wink:

 

Volevo rendervi partecipi anche di un altro dettaglio relativo sempre alle torrette in TPU, ovvero mi sono accorto che nei vari monta/smonta sulle torrette del tappo, dopo un po' alcune micro parti dei layer si sono leggermente staccati facendo fuoriuscire una quantità piccolissima di grasso......come se le torrette trasudassero grasso!!! Questo è un problema intrinseco nella tecnologia di stampa 3D, perché il pezzo viene realizzato sovrapponendo layer aggiuntivi.

Perciò le soluzioni applicabili potrebbero essere due, a mio avviso, la prima è cercare di non effettuare troppi cicli di montaggio/smontaggio delle torrette, non fletterle, non schiacciarle e via dicendo...trattarle bene diciamo....controllarle costantemente e se con il tempo si danneggiano sostituirle del tutto. La seconda strada, che ho applicato e che applicherò in futuro è passare il laterale (non la punta) del saldatore (va bene anche a 250-300 gradi) su tutta la superficie esterna della torretta in TPU in modo tale da saldare/sigillare esternamente i layer in modo definitivo :biggrin: con questa soluzione non si avranno più problemi di sorta!! 

....è una soddisfazione unica avere una soluzione auto-costruita, alternativa ai soffietti o alternata a qualsiasi altro pezzo acquistato :thumbsup:

 

P.S.: alla fine del cantiere, quando tutto sarà stabile e funzionante vi posterò i vari link per scaricare i modelli CAD dal sito di Thingiverse...magari potranno servire a qualcuno in futuro!!

_________________________________________________

 

Invece una considerazione in più rispetto l'alloggiamento dei servo, intanto vi giro qualche foto in più

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ho trovato molto comodo avere dei tubi attorno alle barre filettate, sia per il centraggio del particolare pezzo e sia perché in una fase definitiva di progetto, realizzando tante parti fatte così, si potrebbe limitare di molto il numero di dadi da avvitare lungo tutta la barra filettata ma basterà solo infilare le varie parti, farle andare in contrasto tra loro e poi fissarle solo alle estremità con i dadi.....spero di essermi spiegato bene!!:blush:

Perciò tutto ciò potrebbe implicare

  • la possibilità di poter rapidamente ricollocare le parti lungo le barre filettate (positivo principalmente in una fase iniziale)
  • forse, ma non è detto, meno peso dovuto a eliminazione dadi e strutture varie per reggere i componenti interni (tenete presente che il pezzo nelle immagini pesa poco più di 3 g - un dado M3 circa 0,4 g)
  • cosa da non sottovalutare, poter collocare in modo ottimizzato tutti i componenti all'interno del WTC.....pensate per esempio ad un vano collocazione batterie o come lo stesso porta servi.

Proverò a perseguire tale strada e vedremo dove mi porterà!!:rolleyes:

 

___________________________________________

 

Infine, una considerazione riguardo il motore e il suo alloggiamento.

Nella progettazione del tappo di poppa, la disposizione dei fori per i timoni, la presa a mare, i fori per le viti M3 e il foro di passaggio cavi motore sono stai vincolati e fortemente condizionati dal cercare di posizionare il motore il più centrale possibile rispetto al tappo; questo per permettere un allineamento ottimale tra l'asse del motore e l'asse dell'elica, come potete vedere nelle immagini successive 

 

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e posso dire che sono quasi perfettamente allineati :biggrin: ....anche se dovrò ancora valutare come collegarli!!

 

Come vedete dalle varie foto non c'è molto spazio per tutti i collegamenti, sono abbastanza "al pelo" ma in qualche modo farò....volevo chiedervi qualche info riguardo l'incollaggio dello scafo, secondo voi:

  1. conviene inserire il timone di direzione già fissato al suo asse prima di incollare le due parti dello scafo? 
  2. mentre per i timoni di profondità, faccio un asse unico incollato nei due timoni? o conviene dividere l'asse, incollare le due parti all'interno dei due timoni e poi fissarli tra loro all'interno dello scafo?

 

 

Modificato da Call_Me_V
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Secondo me:

per la prima domanda la risposta è si;

per la seconda dipende dalla spazio di manovra che hai all'interno dello scafo, se lavori comodo asse diviso, altrimenti asse unico e lavori fuori dallo scafo.

 

In ogni caso penso che dei modellisti pagherebbero per avere le parti che tu stampi con la 3d, solo solo  per risparmiare le meningi

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2 hours ago, Iscandar said:

per la prima domanda la risposta è si;

per la seconda dipende dalla spazio di manovra che hai all'interno dello scafo, se lavori comodo asse diviso, altrimenti asse unico e lavori fuori dallo scafo.

 

ok per il timone di direzione, comincio a tagliare l'asse e fissarlo sul timone

 

Riguardo lo spazio di manovra, direi che è abbastanza poco perciò propenderei per l'asse unico....d'altro canto, l'idea di un unico asse che mi vincola a montare volanti i timoni di profondità non mi alletta molto....devo prendere bene le misure dell'asse unico, incollare un timone, far passare l'asse nelle scafo e incollare l'altro timone in sospensione....non so se rendo l'idea....comunque prendo due misure e vi dico!!

 

2 hours ago, Iscandar said:

In ogni caso penso che dei modellisti pagherebbero per avere le parti che tu stampi con la 3d, solo solo  per risparmiare le meningi

 

Se avete necessità di stampare qualsiasi cosa ditemelo pure, non ci sono problemi, mandatemi i CAD e vi stampo tutto....il costo della plastica è irrisorio, dovete principalmente considerare i costi per la spedizione :wink:

 

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Io non ho esperienza alcuna, e resto meravigliato da tanta micro ingegneria, che scaturisce trovando soluzioni valide ad ogni nuovo problema. Avete davvero la mia ammirazione più sincera. Che bello deve essere veder diventare materia solida una idea! Bravi, vi seguo

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3 hours ago, fanghino said:

Io non ho esperienza alcuna, e resto meravigliato da tanta micro ingegneria, che scaturisce trovando soluzioni valide ad ogni nuovo problema. Avete davvero la mia ammirazione più sincera. Che bello deve essere veder diventare materia solida una idea! Bravi, vi seguo

Fangfhino, questa è una delle forze di Βsom, spesso e volentieri il progetto diuno diventa il progetto di molti.

Uno per tutti, anzi due, i racconti del Vate MonoPelagius.

Modificato da Iscandar
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6 hours ago, fanghino said:

Un pool di persone con competenze notevoli, passione e obiettivi ben chiari. I risultati sono sbalorditivi.

 

....speriamo che alla fine tutto funzioni....:biggrin: 

 

Qualche progresso sul timone direzionale, ho preso un po' di misure per il taglio dell'asse, in modo tale che non sia troppo a ridosso con l'asse dell'elica

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Tagliato e limato, mi sono tenuto un po' più distante perché in futuro non si sa mai, magari devo variare la posizione del motore o cambiarlo del tutto e/o altro.....comunque così non dovrebbe dar fastidio.

Un particolare del pre-taglio asse

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un post-taglio asse

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Dovrò carteggiarlo ancora un po' per renderlo il più uniforme e liscio possibile ma partiamo già da una buona situazione.

Nella foto ho anche inserito il tirante che sarà collegato all'asse per poterlo muovere, dalla foto si apprezza poco ma vi posso garantire che è moooolto piccolo

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Sia il timone che il tirante li ho stampati completamente pieni per dargli una certa rigidità/robustezza!!

Per le dimensioni del tirante, con un ragionamento empirico e senza fare troppe considerazioni aggiuntive, con 1 cm di "spostamento lineare asse" dovrei poter far fare al timone almeno un 150 gradi totali anche se credo che ne servano meno per per la gestione del sottomarino....se non ricordo bastano 45 gradi per lato, per poterlo "manovrare" bene

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Perciò la posizione per incollare il tirante è a 90 gradi rispetto al timone, più o meno come nella foto successiva

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Considerando tutto all'interno delle scafo, direi che ci siamo quasi

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devo farlo solo un po' più sottile, poi incollo tutto.....speriamo bene!!

 

Un'ultima cosa, ho stampato un timone più lungo rispetto a quanto mostrato nei post in precedenza per sfruttare tutta la lunghezza utile fino all'elica, come potete vedere nella foto successiva, sono abbastanza a ridosso con quella in plastica (la situazione con quella in ottone non sarà molto diversa) ma considerando di inserire qualcosa per distanziarle rispetto allo scafo, non dovrei avere problemi

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Quindi in definitiva la lunghezza del timone diventa 41 mm

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Paragonandolo agli altri timoni, come potete vedere è molto più lungo

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paragonandolo solo rispetto all'originale non ne parliamo, è quasi il doppio

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Speriamo che così la manovrabilità sia di molto migliorata!!!🤞

 

Vi aggiorno presto sul resto.....:cool:

 

Modificato da Call_Me_V
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Ciao ragazzi,

il cantiere sta procedendo, sto facendo un po' di attività a corredo in questi giorni, tipo inserimento boccole, sistemazione e incollaggio timoni e via dicendo......ma volevo intanto discutere con voi uno dei punti principali di tutto il cantiere, ovvero la tecnica da utilizzare per l'immersione statica!!:thumbsup:

 

Dopo essermi rifatto una cultura sul post di andreavcc di tutte le varie possibilità da poter adottare, volevo provare a mettere in pista qualcosa di non eccessivamente complicato e che potessi realizzare "con poco" per evitare complessità aggiuntive in questo mio primo sviluppo :biggrin:

 

Perciò tra tutte le varie opportunità, direi che una bella pompa peristaltica con un palloncino in gomma potrebbe fare al caso mio, questo mi permetterebbe di avere un motore in prua nell'elongazione del WTC collegato a un meccanismo "peristaltico", un pallone e un tubetto in gomma

 

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....manca il tubo in gomma ma ci sto lavorando :cool:

é solo una prima idea, l'implementazione sarà abbastanza diversa ma la filosofia è quella. Nella foto vedete una prima prova di un congegno peristaltico ma lo sto modificando pesantemente per avere qualcosa di più usabile ed efficiente!!

Comunque con un po' di elettronica e in modo abbastanza semplice, gestendo le fasi del motore potrei riempire e svuotare il pallone a piacimento, se a questo si aggiunge che scegliendo la tipologia di motore e il suo controllo potrei essere anche mooolto preciso nel riempimento/svuotamento (ma a questo ci arriveremo) direi che la strada potrebbe essere tracciata!

Ultima ma forse più importante considerazione da fare, è legata alla dimensione in grammi da poter gestire, ovvero avendo ipotizzato una camera d'immersione di circa 50 g, con questa tecnica non vedo grossi problemi a gestirli.....anzi dalle prime prove fatte dovrei arrivare serenamente anche a più del doppio :biggrin:

 

Voi che ne pensate?

Attendo pareri per proseguire......:wink:

 

__________________________________________________________

 

Finalmente è arrivato......non ho ancora avuto modo di leggerlo ma comincerò presto :dribble::dribble::dribble::dribble:

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Accidenti, Call_Me_V, che velocità!

 

Io ancora mi preparavo a risponderti al precedente post sui rinvii dei timoni, e già hai introdotto un nuovo argomento! Cercherò di risponderti ad entrambi, ma per il sistema di immersione aspettiamo anche i commenti di qualcun altro.

 

Ho visto il tuo lavoro sull’asse del timone di direzione e sulla sua squadretta, o “tirante” come lo definisci tu, fatta tutta da stampa 3D.

E’ una soluzione per me nuova, perché io ho sempre lavorato ottenendo questi componenti da lamierino di ottone e tubetti dello stesso materiale, saldati a stagno ed abbondantemente limati e forati per dare loro la forma giusta.

(Con abbondante uso di pasta-salda, l’acciaio delle aste non rifiuta lo stagno e puoi saldarlo alle squadrette in ottone).

Comunque non dico che il mio sia il metodo migliore, visto che tu ti trovi bene con la stampa 3D: vorrei solo richiamare la tua attenzione su alcune necessità di esecuzione.

 

La prima è che, nella vita del modello, prima o poi arriverà un colpo al timone dato dall’esterno, che rischia di rompere la squadretta se questa è troppo debole. Magari non è un vero problema del tuo pezzo stampato 3D, però comunque valuta bene la cosa.

 

La seconda necessità è quella di mantenere un collegamento smontabile, perché ti servirà separare le aste dai timoni per estrarre il WTC.

Puoi usare diverse strade: Andreavcc aveva separato l’asta di rinvio in due parti, che poi collegava tra loro con un piccolo magnete, ma potresti anche collegare i due monconi di asta con un mammut.

Hai presente le morsettiere “mammut” per collegare i fili elettrici? Prendine una di taglia molto piccola, elimina la plastica esterna e tieni solo uno dei blocchetti in ottone con le due viti: ha un diametro appena più grande delle aste in acciaio, per cui puoi inserirgli dentro i due spezzoni di asta, ciascuno impegnato su metà della lunghezza e serrato da una delle due viti del mammut.

Poi allenti una vite e puoi separare le parti.

 

Un’altra strada è usare un uniball sulla squadretta del timone di direzione.

Esistono degli uniball (snodi sferici) molto piccoli, diciamo con “pallina” di diametro 2,5-3 mm e filettature M2, che puoi avvitare sulle squadrette dei servi, ma anche sulla tua squadretta stampata 3D per il timone di direzione per rendere smontabile il collegamento.

Gli uniball sono normali prodotti per il modellismo: dovresti trovarli in rete ora che non puoi andare nei negozi. Fra l’altro, dovrebbero essere reperibili anche le aste in acciaio con l’estremità filettata, da avvitare nell’uniball femmina (ma se non li trovi usa un raggio da bicicletta, come facevo io trent’anni fa…)

 

Altro tema critico: braccio di leva della squadretta ed angoli di rotazione dei timoni.

Hai scritto che ottieni fino a 150 gradi totali di rotazione, ovvero +/-75 gradi, che è assolutamente troppo.

Oltretutto, se consideri anche la rotazione aggiuntiva dovuta al trim, rischi veramente di arrivare alla massima corsa e piegare le aste o rompere qualcosa.

Qui bisogna proprio allungare il braccio di leva della squadretta dei timoni, che adesso mi sembra di circa 5 mm ma ti consiglio di portare fino a 10 mm, spazi permettendo.

Se non ce la fai, poi potrai usare un buco più interno sulla squadretta lato servo per ridurre il movimento totale.

Comunque, l’obiettivo è di avere circa +/-35-40 gradi di escursione per lato, che già sono tantissimi (come ti potranno dire i veri sommergibilisti), potendo arrivare fino a +/-45 gradi azionando tutto il trim. Più di così, però, non farlo, perché non avresti più un timone, ma un freno.

 

Ti ho detto già molte cose, ma ne devo aggiungere ancora una: attenzione al timone di direzione molto esteso! E’ senz’altro un bene, ma arrivare a soli 2 mm dall’elica può essere un problema: considera che l’elica gira in un senso preciso, e l’acqua che le passa attorno non ha un flusso simmetrico ma probabimente un po’ a spirale.

Potrebbe darsi, ma sottolineo potrebbe, che una delle due facce del timone sia più caricata dell’altra, per cui il modello non va più dritto oppure reagisce in maniera diversa ai comandi dati nelle due direzioni.

Però potrebbe anche darsi che questo non sia affatto un problema: l’idrodinamica è una scienza complessa e qui su due piedi non lo possiamo dire.

Potresti tenerti il timone così, ed eventualmente limarlo o ristamparlo dopo le prime prove (quindi non verniciarlo subito, questo è l’unico vero consiglio…)

_______________

 

Bene, come vedi ho già scritto un romanzo sui timoni, e ora sarò sintetico sul sistema di immersione.

Innanzitutto la scelta fondamentale, perché dobbiamo essere chiarissimi:

- palloncino esterno al WTC, da gonfiare con aria secondo il sistema RCABS(R) descritto da Andrea.

oppure:

- pompa peristaltica che riempie di acqua una sacca in gomma interna (che però deve essere più robusta di un semplice palloncino).

 

Da questa scelta dipendono poi altri temi, come per esempio l’elettronica di controllo, che deve avere necessariamente un fail-safe per riemergere a batteria scarica, ma anche leggere il segnale di un pressostato di troppo pieno, altrimenti fai scoppiare la sacca o il palloncino e perdi il battello.

Anche il tubo in gomma è importante, perché se usi la pompa peristaltica il tubo deve essere morbido per essere schiacciato dai rulli della pompa stessa.

 

Come vedi, mille temi anche su questo.

Poi, se sceglierai la pompa peristaltica io ti potrò aiutare, mentre per sul sistema RCABS non ho esperienza e sarebbe meglio il supporto di Andreavcc (se può, ma temo sia molto impegnato) o eventualmente Bilanciozero.

 

Per ora è tutto. Buona domenica.

Modificato da Ocean's One
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14 hours ago, Ocean's One said:

Accidenti, Call_Me_V, che velocità!

 

Ciao Ocean's One.....perdona, hai perfettamente ragione :doh: :doh::doh:

scusatemi ma stavo affrettando un po' le cose perché a breve ripartirò con varie attività lavorative che inevitabilmente rallenteranno un po' il cantiere e volevo solo capire se per quanto riguarda il discorso immersione statica ero sulla giusta via per cominciare ad approfondire l'argomento nei ritagli di tempo!!!

In ogni caso sono d'accordo con te, andiamo per gradi e sistemiamo una cosa per volta :cool: perciò tralasciamo il discorso immersione per il momento e torniamo sulla sistemazione dei timoni/assi.

 

Direi che per uniformare la discussione, per evitare fraintendimenti ma soprattutto perché il nome con cui ho "battezzato" la squadretta in tirante è un nome mio personale :biggrin: da questo momento in poi la chiamerò squadretta :biggrin:

 

14 hours ago, Ocean's One said:

E’ una soluzione per me nuova, perché io ho sempre lavorato ottenendo questi componenti da lamierino di ottone e tubetti dello stesso materiale, saldati a stagno ed abbondantemente limati e forati per dare loro la forma giusta.

........

La prima è che, nella vita del modello, prima o poi arriverà un colpo al timone dato dall’esterno, che rischia di rompere la squadretta se questa è troppo debole. Magari non è un vero problema del tuo pezzo stampato 3D, però comunque valuta bene la cosa.

 

La soluzione con lamierini e tubetti è sicuramente quella più robusta rispetto a una stampa 3D incollata in qualche modo all'asse in ottone ma volevo comunque perseguire la strada della 3D per avere quanto più possibile tutte le parti del sottomarino in plastica stampabile e modelli condivisibili.

Facendo seguito al tuo discorso sui colpi al timone, provo a ripensare/irrobustire maggiormente il modello della squadretta, magari inspessendo le pareti e recuperando tutti gli spazi per renderla più "spessa" possible.

Una prima idea è quella di renderla uniforme in larghezza facendola tutta 5 mm e passando la sua altezza a 1,2 mm a 2 mm

 

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In più, una volta stampata posso aggiungere della colla sui laterali per renderla un po' più robusta pur rimando lontani dalla tua soluzione....

Per quanto riguarda la sua lunghezza non riesco a modificarla perché sono già rischiosamente sul bordo interno dello scafo

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eventualmente potrei pensare di utilizzare i 90 gradi (un po' meno) che ci sono dalla posizione nella foto precedente fino alla rotazione massima in senso orario della squadretta (di 90 gradi) ma questa possibilità non mi alletta molto anche se si potrebbero coprire i 90 gradi da te richiesti nel post precedente. A quel punto non avrei più come riferimento la parete laterale dello scafo e potrei allungare la squadretta di qualche millimetro.....ma per recuperare qualche millimetro mi vincolerei molto, soprattutto nel caso in cui mi servisse qualche grado in più del previsto (30-35 gradi)!! Perciò provo ad applicare le precedenti modifiche e procedere in tal senso sperando che il "futuro" sia clemente in fatto di urti :dry:

Resta il fatto che non risulterà mai robusta come la soluzione adottata da te ma se posso permettermi una considerazione aggiuntiva, nel mio caso, se dovessi sperare che dopo un colpo qualcosa del sottomarino si debba rompere per forza....spererei che si rompa un pezzo stampato in 3D come la squadretta, così posso ristamparlo e risistemarlo in qualche modo :rolleyes:

 

14 hours ago, Ocean's One said:

Altro tema critico: braccio di leva della squadretta ed angoli di rotazione dei timoni.

......

Qui bisogna proprio allungare il braccio di leva della squadretta dei timoni, che adesso mi sembra di circa 5 mm ma ti consiglio di portare fino a 10 mm, spazi permettendo.

 

Confermo il braccio di leva è da 5 mm ma visto il discorso precedente, purtroppo non riesco a farlo più lungo di così, mi spiace dirlo ma ci aggiusteremo solo con i servo!!!

 

Dai ragionamenti fatti, credi che stia prendendo qualche altro pendio disastroso? :sad:

 

14 hours ago, Ocean's One said:

Comunque, l’obiettivo è di avere circa +/-35-40 gradi di escursione per lato, che già sono tantissimi (come ti potranno dire i veri sommergibilisti), potendo arrivare fino a +/-45 gradi azionando tutto il trim. Più di così, però, non farlo, perché non avresti più un timone, ma un freno.

 

Grazie per la considerazione, approfondirò il tema :wink: e ti faccio una richiesta un po' OT alla fine del post.

Con i 150 gradi io stavo pensando di fare un po' di drifting in acqua e qualche derapata :biggrin:

 

14 hours ago, Ocean's One said:

Ti ho detto già molte cose, ma ne devo aggiungere ancora una: attenzione al timone di direzione molto esteso!

 

Considerazioni giustissime.....non avevo pensato all'eventuale problema flussi!!

Dritta utilissima, lo ristampo arretrandolo di circa 3 mm in modo tale da portarlo un millimetro dentro la terminazione dello scafo, diciamo più o meno dove indicato dalla linea gialla

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Questo perché volevo "inglobarlo" nella chiusura del semi-scafo, ovvero incollare l'asse nel timone, incollare la squadretta all'asse, riporre il tutto in una parte del semi-scafo e poi incollare la seconda parte del semi-scafo. Tutto questo renderà il timone direzionale non più toccabile e non saranno molto agevoli modifiche eventuali, perciò qualsiasi attività/considerazione preferisco valutarla e metterla in pratica ora :wink:

 

14 hours ago, Ocean's One said:

La seconda necessità è quella di mantenere un collegamento smontabile, perché ti servirà separare le aste dai timoni per estrarre il WTC.

Puoi usare diverse strade: Andreavcc aveva separato l’asta di rinvio in due parti, che poi collegava tra loro con un piccolo magnete, ma potresti anche collegare i due monconi di asta con un mammut.

 

Ultimo argomento, la divisione dei collegamenti. Ho avuto modo di apprezzare nei vari sviluppi visti in rete la praticità e la semplicità dei magneti, anche applicata a battelli grandi, se a questo ci aggiungi che posso rapidamente stampare dei tondini porta magneti in 3D da incollare sugli assi.....direi che la scelta non può che essere questa :cool: 

 

Spero che con il tempo tutte queste parti stampate in 3D si rivelino positive e non disastrose, considera che ho avuto modo di testare il PLA stampato completamente pieno (con qualche accortezza riguardo le temperature) e devo dirti che non è così gracilino come potrebbe sembrare.

 

________________________________________________________________

 

P.S.: passando all'argomento OT, avresti qualche libro da consigliare, che sia di facile comprensione, sui vari tecnicismi dei sottomarini?

Stavo pensando di acquistare "Siluro in Acqua" di Galluccio (anche se un po' datato) ma magari c'è qualcosa di migliore...

 

 

Modificato da Call_Me_V
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Ciao Bilanciozero, avere dei complimenti da te è il massimo, ho visto tutte le tue creazioni e i tuoi modelli......semplicemente super spettacolari!! Grazie ancora e volevo anche sottolineare che mi fa un enorme piacere che puoi/potete trovare interesse in un cantiere con una rilettura fortemente orientata al 3D. Speriamo che tutta l'attività vada "in porto" senza problemi :cool:

 

Tornando al discorso del PLA, confermo che è un materiale biodegradabile, ma non del tutto, ovvero per farla breve è insolubile e ha necessità di condizioni particolari per innescare dei processi di "auto-distruzione" e quindi diciamo di cedimento. Le due caratteristiche principali sono: umidità superiore al 95% e se consideriamo di usarlo in acqua non aggiungo altro; secondo parametro importante è la temperatura oltre i 65 gradi; ci sarebbe anche un terzo parametro che sono i raggi UV ma mi sento di tralasciarli per prove sul campo:wink:.  Tornando al discorso temperatura, questo parametro garantisce che a temperatura ambiente il PLA sia assolutamente STABILE e che non si inneschino effetti biodegradabili, perciò il materiale non si distrugge/deteriora in alcun modo. Questo perché è vero che il PLA è composto da materiali naturali e derivati dal mais ma non completamente, infatti ci sono aggiunte di altri composti di tutti i tipi a seconda anche del particolare fornitore di PLA. 

In ogni caso, tengo a sottolineare che l'associazione "il PLA è biodegradabile e quindi si scioglie in acqua" non è corretta. Si possono realizzare pezzi di tutti i tipi e tenerli in ammollo costante senza superare la temperatura di cui parlavo sopra e non si hanno problemi di sorta. Io stesso negli anni ho realizzato parti che ho tenuto e tengo ancora in giardino per irrigazione, acquari di amici, vasi per piante e via dicendo.......e a oggi non ho avuto alcun problema di degradazione delle parti, neanche tra i vari layer. 

 

Passando al secondo argomento, ovvero l'assorbimento dell'umidità, sui rocchetti di filo (ancora da stampare) il problema dell'umidità è reale, perché la stampa viene il più precisa possibile se si hanno dei controlli estremi su tutto, anche sulle variazioni minime di spessore del filamento, perché se si necessitano accuratezze elevate (considerando estrusori da 0,4-0,2, con layer da 0,2 e via dicendo) anche la variazione minima (e magari non uniforme) dello spessore del filo può comportare problematiche di vario genere e qui ci sarebbe da fare un trattato ma eviterei di dilungarmi eccessivamente.....dico soltanto che l'umidità comporta problemi noti di vario genere in una fase di stampa ma in una fase di "pezzo stampato", la cosa che potrebbe creare maggiormente problemi è la variazione di tolleranza dimensionale del pezzo, però anche in tal caso queste variazioni sono pressoché trascurabili e non apprezzabili.

 

Per evitare di essere prolisso e ripetere cose scritte molto meglio da altri:biggrin:, vi posto un articolo molto ben fatto sul PLA e la sua biodegradabilità, con anche riferimenti di vario genere a case produttrici: PLA e biodegradabilità

 

Posso garantirti che anche dopo anni di immersione in acquari vari le parti che ho stampato sono rimaste della stessa consistenza originaria, non hanno mostrato segni di alcun cedimento!! Perciò per rispondere alla tua domanda, non terrò particolari accortezze per le varie stampe riguardo l'umidità e/o l'acqua ma certamente terrò accortezze riguardo la particolare stampa; mi spiego meglio. Per evitare problematiche di vario tipo, i pezzi che andrò a realizzare saranno tutti pieni, ovvero con un infill del 100%, questo per evitare che dopo le immersioni ristagni acqua nelle varie parti, che non ci siano cambi di peso non voluti, che il pezzo abbia una certa consistenza e via dicendo, oppure mantenere delle temperature di stampa leggerete più alte per avere una migliore fusione dei layer, oppure per i tappi, ho stampato i layer paralleli all'azione degli o-ring e non ortogonali.....e così via!!

 

Chiudo il poema con un eventuale problema che potrebbe" presentarsi, ovvero se il motore per la propulsione si surriscaldasse eccessivamente....ma da alcune considerazioni sul suo assorbimento e da vari test che sto facendo di stress del motore.....la cosa non accadrà :biggrin:

 

 

Modificato da Call_Me_V
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Considera che sono una scarpa nella modellazione meccanica.....

 

Comunque generalmente uso il software Tinkercad che è molto semplificato e abbastanza immediato per le strutture da stampare in 3D, per cose per me un pochino (ma giusto un pochino) più complesse utilizzo Freecad.

 

Invece come slicer mi trovo divinamente con Cura della Ultimaker, è software molto completo e stabile. Però per ottenere dei risultati migliori ho dovuto caricare vari configurazioni per la stampante Prusa I3 MK3.

 

Tu che stampante hai? e che software utilizzi?

 

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13 hours ago, bilanciozero said:

questi sono farina del mio sacco per modellazione e stampa 3d, poi resi Rc ( il bronzo è fermo da anni...)

 

i mie complimenti, modellare e convertire un sottomarino è il massimo a cui si possa aspirare, se a questo ci aggiungi la realizzazione magistrale.....rimango a bocca aperta!!:smiley19:

 

Riguardo le stampanti, negli anni ne ho prese, modificate, assemblate, sventrate di tutti i tipi ma alla fine ti posso dire che acquistando una Prusa ho smesso di cercare altro!!!

Dei due programmi citati, conosco solo Fusion360 ma principalmente per la gestione di PCB in 3D mediante EGALE, non mi ci sono mai cimentato per la modellazione. Mentre per gli slicer, concordo con te, la funzionalità di Simplify3d è unica, per realizzare qualche stampa particolare è il massimo.

 

___________________________________________________________

 

Un po' di avanzamenti riguardo i timoni.

 

Sono ripartito da quello di profondità, ho riutilizzato quanto avevo già stampato e condiviso in precedenza, che aveva una lunghezza totale di 36 mm invece che 41 mm e come vedete dalla seguente foto è abbastanza arretrato rispetto l'elica

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con un po' di olio di gomito e carta da 120, ho scartavetrato a umido il timone rendendolo il più liscio possibile.

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dopo averlo passato a dovere, con anche il suo asse da 1,5 mm, sono passato a incollare tutto come da foto e visto che sarà una parte mobile mi sono occupato di fargli anche la sua boccola da fissare allo scafo per evitare che i continui movimenti futuri possano distruggere la plastica in sua assenza.

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Ma avendo un timone da 1,5 mm e una boccola da 3 mm, non essendo riuscito a recuperare un tubetto in rame che potesse ospitare l'asse in modo migliore, per ridurre i giochi tra asse e boccola ho fatto una leggera passata di stagno sull'asse e poi l'ho levigato

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questo ha reso l'asse un po' meno mobile all'interno della boccola ma con mio grande stupore.......nella prova di inserimento nello scafo mi sono accorto che non poteva funzionare......

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anche eliminando della plastica lateralmente non riseco a chiudere lo scafo decentemente  :wacko: :doh:

Perciò, visto che una boccola voglio piazzarla sullo scafo perché l'idea di avere l'asse direttamente in rotazione sulla plastica non mi piace.....dovrò passare a un asse da 1 mm e boccola da 2 mm.....ristampo l'ennesimo timone e vi faccio sapere!!!

 

Altro avanzamento riguarda l'inserimento delle boccole sui timoni prodieri del ponte.

Vista la lunghezza dell'asse, ho tagliato a 5mm la boccola e dopo aver preso le misure.....

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....ho sclerato per tagliare i tubi così sottili senza deformarli e/o renderli inutilizzabili, perché sono "al pelo" con l'asse20200501_110039.thumb.jpg.ebf752df8f460f5f2a5456f6ab424d4e.jpg

 

infatti dopo i tagli li ho ripresi leggermente internamente con il trapano a mano per dargli una forma giusta e permettere l'ingresso dell'asse, a lavoro finito si presentano così

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Quindi sono passato ad allargare leggermente i fori del semi scafo superiore in modo tale da poterle inserire in leggera interferenza

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nella seconda foto precedente vedete l'interno del semi-scafo, con i due timoni montati. Ho lasciato le boccole leggermente più lunghe per dare una migliore guida agli assi nel cercare di tenerli il più dritti possible!! Il risultato finale dopo aver incollato le boccole è il seguente

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Mentre la colla asciugava ho cercato di tenere le boccole dritte con il timone inserito e devo dire che è servito, i due timoni sono allineati e planari!!

 

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Nella seconda foto si vedono anche i fori sul ponte per la circolazione dell'acqua, sono da 3 mm.

 

Per non farmi mancare nulla ho anche matematizzato i timoni nel caso in cui per qualsiasi motivazione dovesse servirne una copia :biggrin:

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stavo pensando soprattutto a quando gli esili timoni prenderanno qualche duro colpo o magari si steccheranno per scivolare via sul fondo di qualche laghetto.....anche se in verità stavo pensando di saldare una goccia di stagno in punta ai due assi in modo tale che se anche dovessero sfilarsi dal fermo per la loro movimentazione per cercare di scivolare via, con questa piccola modifica non potrebbero sfilarsi del tutto ma dovranno obbligatoriamente rimanere attaccati al modello :cool: a meno che non venga via anche la boccola....ma li sarebbe il disastro!! Si avrebbe un duplice effetto, infatti con una punta di stagno riuscirei anche a ridurre/eliminare le piccole rotazioni che potrebbero avvenire tra assi e fermo stampato in 3D (ve ne avevo accennato qualche post fa), faccio qualche prova e vi dico meglio.

 

.......e ora si passa ai timoni di profondità poppieri.....

 

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appena incollati, continuo i lavori e vi aggiorno :cool:

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Vi posto un breve aggiornamento su qualche minimo sviluppo.....principalmente perché ho provato e riprovato questi passaggi, cercando di pensare alle soluzioni migliori per poter procedere, visto che non si torna più indietro!!!

 

Partiamo dal timone di direzione, ho ristampato il timone aggiornando il foro dell'asse per avere il meno possibile di giochi tra essi e in base alle considerazioni del post precedente, volendo inserire una boccola sull'asse, sono passato a 1 mm di asse e 2 mm di boccola.

Nelle prima foto vedete la lunghezza dell'asse, nella seconda ho inserito la misura del taglio della boccola, praticamente poco meno di 10 mm; nella terza si vede il lavoro finito......asse e boccola da calzare sul timone!! Nell'ultima foto, ho fatto qualche prova di inserimento della boccola sullo scafo e come potete notare ho dovuto scaricare un po' di plastica sui laterali per permettere un inserimento ottimale.

 

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A questo punto ho incollato l'asse nel timone e la squadretta sull'asse a 90 gradi rispetto al timone.

Ho fatto qualche modifica/aggiornamento della squadretta come vi anticipavo nei precedenti post, allargando di poco le pareti, ridimensionando i fori e inspessendola in altezza, dopo averla incollata sull'asse ho passato un po' di colla aggiuntiva lateralmente per provare a irrobustirlo maggiormente......ovviamente in questo passaggio ho inserito la boccola che andrà poi incollata allo scafo

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Un'ulteriore boccola voglio inserirla nella parte bassa dell'asse, perché anche in questo caso l'asse ruoterebbe direttamente sulla plastica.....per quanto vincolato dalla sede superiore.....ma gli spazzi sono veramente risicati, la boccola dovrebbe essere di circa 2 mm:wacko:, faccio qualche prova aggiuntiva e vi dico!! Speriamo bene.

 

A questo punto non rimane altro che inglobarlo nello scafo e incollare tutto.....ma prima ho pensato di sistemare ancora qualcosina, ovvero i timoni di profondità. Intanto ne ho fatto una "brutta copia" a CAD :biggrin:  in modo tale da averli

 

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anche se una brutta.... ma almeno per le eventuali evenienze posso ristamparli.

Poi ho preso un po' di misure riguardo il passaggio dell'asse e le boccole da inserire, cercando di posizionare l'asse come da vostri precedenti consigli nel bilanciarlo rispetto al timone, perciò una giusta posizione mi è sembrata questa

 

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Anche in questo caso ho utilizzato un asse da 1 mm e boccola da 2 mm, questo mi ha permesso di non allargare eccessivamente il foro sullo scafo ma anche sui timoni. Però osservando il laterale dei timoni, avere delle aperture tanto lunghe, non mi sembrava "bello", anche ripensando alla storia di flussi eventuali che potrebbero formarsi in prossimità del timone (correggetemi se sbaglio) e quindi ho sventrato parte dello stampo

 

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e ricavato delle superfici piatte da incollare sullo scafo per chiudere tutta l'apertura e poi riforare dove necessario, perciò con l'aiuto della colla Tamiya Cement extra forte, ho "fuso" le vari parti di plastica per richiudere lo scafo

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Dopo aver scartavetrato il tutto, ho fatto i fori con il trapano a mano per avere una leggera interferenza con le boccole, facendo attenzione ad averle il più in asse possible

 

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e direi che il lavoro non sembra venuto male!! Infine, ho tagliato le boccole di circa 5 mm l'una

 

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e piazzate sullo scafo, incollandole con il cianoacrilato ma avendo l'accortezza di tenerle in asse mediante l'asse.....perdonate il gioco di parole :biggrin:

 

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Con il seguente risultato finale

 

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A questo punto sono passato a incollare il primo timone di profondità......dopo "ore" passate a centrarlo e cercar di capire come farlo venire bene :dry:.......durante le varie prove mi è venuta la preoccupazione che con il tempo, un asse così sottile potesse staccarsi internamente al timone e non permetterne più la sua rotazione, perciò l'ho grattato per bene con la raspetta e poi ho pensato di dargli una forma non regolare in modo tale che anche se la colla cedesse leggermente all'interno del timone, comunque l'asse non potrà ruotare vista la sua forma irregolare e quindi l'amico saldatore mi ha dato una mano :biggrin:

 

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Con una forma di questo tipo dovrei evitare la rotazione dell'asse nel timone anche se la colla dovesse cedere.....diciamo un'equivalenza di fissaggio con i grani....più o meno!! 

A questo punto ho incollato l'asse con il cianoacrilato e con la Cement i bordi dei timoni in modo tale da fondere la plastica e sperare di avere un corpo unico, sperare...e sperare.... Il risultato finale è questo

 

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messo sullo scafo

 

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qualche immagine dei collegamenti in formato "volante"

 

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sistemo un po' meglio e faccio qualche foto più decente (al sole) dei collegamenti.....comunque non dovrei avere problemi di spazio!!!

 

Un po' a rilento ma il cantiere procede....:cool:

 

Modificato da Call_Me_V
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Indubbiamente un ottimo lavoro, la cura dell'esecuzione si vede in ogni passo.

 

Call_Me_V, se posso, vorrei richiamare la tua attenzione su un paio di azioni o verifiche sull'argomento timoni.

La prima riguarda il senso di rotazione dei timoni di profondità. Come hai scritto, tutti i timoni sono mossi dallo stesso servo: quelli poppieri direttamente, quelli prodieri con un rinvio che li collega a quelli poppieri e da qui al servo. Abbiamo quindi il vincolo di quest'unica asta che scorre verso poppa o verso prua, comune ad entrambe le coppie di timoni, che lega il senso di rotazione dei timoni stessi.

Come ci aveva già segnalato il Dir, la condizione ottimale è quella di timoni discordi: se per esempio angoli i timoni prodieri a scendere, dovrai angolare i timoni poppieri a salire, ovvero a sollevare la poppa per dare al battello quell'assetto appruato che aiuta la discesa.

Ciò comporta rotazioni opposte dei timoni. Al comando di discesa, guardando per esempio dalla fiancata destra, i timoni prodieri devono ruotare in senso orario, mentre quelli poppieri devono ruotare in senso antiorario.

E visto che i timoni sono tutti comandati dalla stessa asta, ciò è possibile solo se le squadrette sono posizionate su lati opposti rispetto ai rispettivi assi. Per esempio, se la squadretta dei timoni prodieri si estende al di sotto dell'asse, l'altra squadretta dovrà essere posizionata al di sopra dell'asse dei timoni poppieri.

Non avendo tu ancora incollato le squadrette, sei in tempo a tenerne conto.

Magari mi dici che era inutile avvisarti perché la cosa ti è già ben chiara, ma a scanso di equivoci e "dolorosi" rimedi postumi ho preferito avvisarti comunque...

 

La seconda cosa, ma per ora non lo possiamo sapere con certezza, è che magari il motore avrà così tanta coppia che per bilanciarla dovrai usare un trucchetto idrodinamico: tenere i due timoni di profondità poppieri non perfettamente planari, ma angolarli di circa 5° fra di loro, in modo da imprimere una rotazione sull'asse del modello che compensi la coppia motrice, quando viaggi a buona velocità.

Non è detto che serva (è anche un po' antiestetico), ma tienilo presente come ultima ratio. 

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Grazie mille per l'incoraggiamento ragazzi!!! :wink:


Prima di aprire il discorso timoni di profondità volevo solo aggiornarvi su una verifica rimasta in sospeso del post precedente ovvero la boccola lato inferiore del timone di direzione.....ho fatto l'orologiaio:doh:, ma alla fine ho deciso di metterla 

 

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Dalla foto potrebbe non notarsi bene ma è veramente piccola, poco meno di 2 mm di lunghezza.....e per evitare che un tubo da 2 mm di diametro si potesse piegare leggermente nel taglio di una boccola così piccola ho tenuto non poche accortezze:cool:!!! Comunque direi che ne è valsa la pena, dalla foto vedete il suo posizionamento nello scafo che è stato leggermente allargato per poterla ospitare

 

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Ho preferito incollarla prima della chiusura dello scafo visto che sarà già un'impresa chiuderlo senza altre aggiunte

 

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Il "trattamento stagno" non si rifiuta a nessuno :biggrin:.....perciò per evitare che con gli usi futuri possa ruotare nella sua sede senza far ruotare il timone, ho fatto due misure e reso l'asse irregolare per poi incollarlo nel timone

 

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Per non farmi mancare nulla, ho anche fissato la boccola con tutto il timone direzionale allo scafo, facendo attenzione al suo centraggio/allineamento

 

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Dalla foto potete notare che ho preferito incollare la squadretta alzandola leggermente dal lato scafo in modo tale da recuperare qualcosina nella sua rotazione e questo mi ha permesso di stamparla un po' più lunga (da 8 a 10 mm), non è tanto ma ho aumentato un pochino il braccio di leva come consigliato da @Ocean's One.
 

C'è un però in quest'ultimo passaggio, ovvero, nell'incollare leggermente con il cianoacrilato la boccola superiore, la colla si è infilata un po' ovunque anche facendo estrema attenzione....in più forzando leggermente il timone tende a staccare la boccola dallo scafo. La soluzione non migliorerebbe sostituendo il cianoacrilato con la bi-componente, perché una volta uniti i due semi-scafi inferiori dovrei aggiungere colla attorno la boccola superiore per sigillarla completamente tra i semi-scafi ma questo farebbe si che la colla penetri un po' ovunque.......spero di aver reso l'idea complessiva, perciò tale strada non mi entusiasma!!! 

Nel cercare qualcosa di alternativo, sempre pensando che la boccola non debba ruotare tra i semi-scafi, ho saldato pochissimo stagno su un laterale dandogli una forma schiacciata per adagiarsi sullo scafo

 

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e ora invece di utilizzare qualche tipo di colla per fissarla allo scafo, preferisco usare la cement e colmare gli spazzi attorno alla boccola con plastica di scarto dello stampo (come per le aperture dei timoni di profondità sui laterali dello scafo ).....faccio una prova e vi dico meglio :wink:

 

Perdonate l'utilizzo continuo di saldatore e stagno ma essendo un ing. elettronico non ne posso fare a meno :dribble:

 

.....a questo punto, visto che siamo in tema di boccole, considerando la propulsione con il suo asse, sto cercando di inserire una boccola molto lunga per poter avere un sostegno esterno per l'asse e poterlo centrare meglio con il motore......sono ancora in una fase di studio soluzione ma direi che la strada potrebbe essere tracciata

 

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Vorrei inserire un cono nella parte poppiera terminale dello scafo (da stampare in plastica flessibile - TPU) che possa sorreggere l'asse della propulsione e poi una seconda stampa (non presente nella foto perché in progettazione) poco più avanti per centrare l'asse dell'elica con quella del motore e rendere un po' tutto solidale con lo scafo. 

Nella foto seguente vedete come lo spazio sia risicato e non posso estendere troppo il cono altrimenti rischierei di "cozzare" contro la squadretta del timone di profondità (anche se in una posizione eccessiva) e/o il suo asse o altro.....

 

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quindi pensavo di fermarmi all'altezza degli incastri stampo dello scafo, diciamo qualcosa di simile20200513_230311.thumb.jpg.2692a39cffd576aa65484932ef74514d.jpg20200513_230341.thumb.jpg.e42188ea8635bff6cd0c8748f03c2b14.jpg


Considerate che il foro passante del cono è un po' più largo per avere un po' di giochi nel primo centraggio con il motore, poi i vuoti li colmerò con la colla. Il tutto sarà da tenere in formato 'volante' fino alla prime prove in acqua, perché non sapendo se devo cambiare il motore passando a un 280 invece che un 260 direi di aspettare a incollare.....quindi manterrò le parti (cono e asse) assieme con mastice (quello per i piani cottura delle cucine tanto per intenderci) e dopo le varie verifiche incollerò il tutto o alla peggio mi dovrò organizzare per sostituirle:doh:!!! Approfondisco e vi aggiorno!!

 

Che ne dite? Val la pena fare un sostegno per l'asse di propulsione?

 

 

Dopo questo "breve" :biggrin: preambolo torniamo a noi, confermo che l'idea è quella di utilizzare un singolo servo per la movimentazione sincrona dei timoni di profondità 

 

On 12/5/2020 at 13:44, Ocean's One said:

Call_Me_V, se posso, vorrei richiamare la tua attenzione su un paio di azioni o verifiche sull'argomento timoni.

La prima riguarda il senso di rotazione dei timoni di profondità.....

 

@Ocean's One grazie per la dritta, le tue spiegazioni chiarificatrici aiutano sempre a comprendere il dettaglio delle situazioni e affrontarle nel migliore dei modi :wink:  il concetto è chiaro e cristallino!!!

 

On 12/5/2020 at 13:44, Ocean's One said:

E visto che i timoni sono tutti comandati dalla stessa asta, ciò è possibile solo se le squadrette sono posizionate su lati opposti rispetto ai rispettivi assi. Per esempio, se la squadretta dei timoni prodieri si estende al di sotto dell'asse, l'altra squadretta dovrà essere posizionata al di sopra dell'asse dei timoni poppieri.

 

ho però qualche problema nell'implementazione pratica.....perché con gli spazi risicati l'estensione sotto l'asse ci può stare, mentre la movimentazione sopra l'asse è un po' complicata, sia da un lato che dall'altro; perciò continuando sempre con il tuo ragionamento di inversione, stavo pensando di fare qualcosa del genere, incollare nella parte interna dello scafo superiore una torretta porta dado M2

 

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e su tale torretta avvitare (magari anche mettendo un po' di frena filetti) una squadretta da 4

 

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per poi collegare gli assi sui lati opposti

 

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questa dovrebbe essere equivalente come inversione, permettendomi di avere solo movimentazioni sotto gli assi (dove è presente più spazio di manovra) e in più mi darebbe un margine aggiuntivo per la "taratura" della movimentazione, utilizzando i vari fori della squadretta. Provo a stampare qualche pezzo e capire la reale fattibilità anche riguardo la disponibilità delle altezze che ci sono tra scafo superiore, WTC e via dicendo!!

 

Come la vedi come soluzione? credi possa funzionare?

 

 

Infine, riguardo il tuo secondo punto

On 12/5/2020 at 13:44, Ocean's One said:

La seconda cosa, ma per ora non lo possiamo sapere con certezza, è che magari il motore avrà così tanta coppia che per bilanciarla dovrai usare un trucchetto idrodinamico: tenere i due timoni di profondità poppieri non perfettamente planari, ma angolarli di circa 5° fra di loro, in modo da imprimere una rotazione sull'asse del modello che compensi la coppia motrice, quando viaggi a buona velocità.

 

credi sia il caso di non incollare ancora il secondo timone di profondità e fare qualche prova in una fase finale tenendolo "volante"?

o posso provare a fare qualche altra prova empirica per capire come procedere?

 

.......altrimenti al massimo comincio a incollarli a 5 gradi tra loro per avere maggiore stabilità.....tanto l'elica più performante devo acquistarla, il motore non dovrebbe essere proprio scarso e anche se lo farò andare un po' più veloce almeno sarà stabile :biggrin:

 

spero di non aver scritto cavolate vista l'ora....:happy:

 

Modificato da Call_Me_V
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Se non si può trovare una soluzione più semplice, la squadretta a quattro bracci può certamente funzionare, a patto che non nascano giochi eccessivi sulle aste (fori precisi e non abbondanti).

Tuttavia, sarà bene verificare dove la posizioni, per non interferire con i componenti che devi ancora montare.

Per esempio, ti stai già orientando su un sistema di immersione in particolare? La sacca con pompa sarebbe tutta interna, ma se pensi al palloncino RCABS, quello lo devi invece installare esterno sopra al WTC, e potrebbe interferire con la squadretta e i suoi rinvii.
Valuta bene...

 

invece, per i timoni già incollati com angolo di 5 gradi fra loro, non sono così sicuro.

Magari sarebbe una correzione eccessiva, e poi il modello con i timoni un po’’ “svergoli” temo non sia così bello a vedersi.

Invece, non c’è modo di installare i timoni dritti in modo abbastanza stabile e provare  poi il modello, potendo eventualmente correggere in seguito?

 

In effetti un calcolo teorico sulla stabilità sotto motore si potrebbe anche fare, ma occorrerebbe sapere l’altezza metacentrica con esattezza, e la coppia motrice ancora più esattamente.

immagino di chiedere troppo, specialmente per la coppia, vero?

 

 

 

 

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12 hours ago, Ocean's One said:

Se non si può trovare una soluzione più semplice, la squadretta a quattro bracci può certamente funzionare, a patto che non nascano giochi eccessivi sulle aste (fori precisi e non abbondanti).

 

Ok allora utilizzerò la squadretta che viene fornita con i servi evitando di stamparla con la 3D.....perciò direi che dovremmo essere tutelati per la bontà dei fori e la loro precisione

 

12 hours ago, Ocean's One said:

Tuttavia, sarà bene verificare dove la posizioni, per non interferire con i componenti che devi ancora montare.

Per esempio, ti stai già orientando su un sistema di immersione in particolare?

 

Giusta osservazione e facendo un po' seguito agli scambi avvenuti in qualche post fa, 99 su 100 utilizzerò una pompa peristaltica. La principale motivazione è che la sto realizzando con la stampante 3D e riesco a gestirla in modo semplice all'interno del WTC ma avremo modo di fare tutte le analisi del caso una volta "chiuse" le attività sui collegamenti :wink:

In ogni caso, per il momento non incollo nulla ma faccio qualche prova volante con il mastice per verificare le interferenze con il WTC e null'altro!!

 

12 hours ago, Ocean's One said:

Invece, non c’è modo di installare i timoni dritti in modo abbastanza stabile e provare  poi il modello, potendo eventualmente correggere in seguito?

 

Da quello che stavo pensando, la cosa che si potrebbe fare è stampare un timone con la 3D, incollarlo con pochissima colla e poi in una fase successiva farlo saltare con la tronchesina....ho già fatto pratica con altre parti, tipo il timone di direzione e la cosa è fattibile :thumbsup:

Perché l'altra strada sarebbe fissare il tutto con il mastice ma potrebbe non essere così attendibile se (il mastice) lo uso all'esterno del timone modificandogli la forma, oppure potrebbe essere rischioso che lo uso solo all'interno del timone perché le due parti potrebbero staccarsi durante le prove e le perderei sul fondo di qualche laghetto.....altre idee?

 

12 hours ago, Ocean's One said:

immagino di chiedere troppo, specialmente per la coppia, vero?

 

con il motore che ho........lasciamo perdere :doh::biggrin:

 

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Perdonate il doppio post, resto comunque in attesa di consigli/pareri riguardo i post precedenti, ma volevo rettificare un'info data precedentemente ovvero la squadretta del timone di direzione :doh:

 

Andiamo con ordine, dopo aver stagnato la boccola, l'ho inserita sull'asse e incollato la squadretta leggermente inclinata, poi ho posizionato tutto nello scafo e prima di passare al suo fissaggio definitivo, ho incollato (con la cement) sul lato destro della boccola un po' di plastica ricavata dagli avanzi dello stampo; questo mi ha permesso di avere la boccola in battuta sul laterale e quindi poter centrare bene l'asse del timone

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fatta qualche prova per la richiusura delle due parti del semi-scafo (senza rilevare alcuna problematica).....ho dato anche una pesata per avere qualche riferimento in più in una fase futura

 

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A questo punto ho voluto fissare definitivamente il timone sullo scafo e visto che il cianoacrilato e/o la bi-componente non mi sembravano la migliore soluzione per ancorarlo saldamente allo scafo, come vi anticipavo ho preferito utilizzare parti dello stampo per farlo. Per prima cosa ho tagliato un pezzo lungo dallo stampo, poi ho reso molle una delle due estremità con un accendino "anti-vento" facendo attenzione a non far bruciare la plastica e a questo punto ho "creato un calco" della boccola

 

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ho tagliato la parte in eccesso e rifinito il pezzo con la raspetta fino a renderlo abbastanza sottile da entrare tra i due semi-scafi. A questo punto, una volta messo in posizione la Tamiya Cement ha fatto il suo ancorandolo allo scafo, visto che tale colla scioglie leggermente la plastica e la "fonde", il risultato finale è il seguente

 

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Diciamo che ho "co-stampato" la boccola :biggrin::biggrin: e tra i due scafi non c'è spessore e si chiudono senza problemi

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certo mi direte che non è bello a vedersi, tra la plastica sciolta e il cianoacrilato che sporca tutto con i suoi residui, di certo non è un bel vedere :sad:.....ma credo che almeno sia funzionale!!!

 

Passando oltre ho preso un po' di misure per il supporto boccola propulsione (in TPU)

 

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e anche con tutto montato sembrava che la cosa funzionasse......quindi ho allargato il foro di uscita dello scafo per ospitare la boccola da 3 mm

 

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ho preso due misure per il taglio boccola per evitare di arrivare troppo a ridosso della squadretta del timone direzionale

 

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......e a questo punto prendendo una sezione del semi-scafo, mettendoci dentro il WTC e provando i collegamenti :doh::doh::doh: mi sono accorto che collegando l'asse della propulsione al motore ancorato al WTC, la squadretta cozzava con l'asse :thumbsdown:

 

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e non potete immaginare gli scleri dopo tutte le prove che ho fatto prima di incollarla in quel modo.....comunque con "anima e coraggio" ho fatto saltare solo la squadretta dall'asse con la tronchesina, poi ho passato leggerete la raspa sull'asse e ho incollato una nuova squadretta completamente planare e non orientata in su!!!

 

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Direi che ora ci siamo, non c'è molto spazio tra l'asse e la squadretta ma dovrebbe bastare

 

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Vi avrò tediato con i dettagli degli ultimi post :biggrin:.......perciò promesso non parlerò più del timone di direzione :closed:

 

Torniamo pure a parlare di timoni di profondità.....:cool:

 

Modificato da Call_Me_V
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Solo una domanda: ma vedo male, o l’asse dell’elica è angolato verso l’alto, andando da prua a poppa?

 

Non sarebbe ottimale, perché la spinta dell’elica genererebbe una tendenza ad alzare la prua quando il modello procede immerso.
Se questo effetto non è tanto, si può compensare dando un po’ di timoni a scendere per procedere dritti, ma non è il massimo.

 

Però, come stanno veramente le cose?

Ho visto male io? 
Ma se invece ho visto bene, mi dispiace essermene accorto solo ora... :sad:

 

 

p.s. però magari le forme di scafo del Kilo rendono il modello poco sensible alla spinta decentrata (ammesso ci sia), e la cosa funziona comunque bene.

Non sarebbe male sentire anche l’opinione di Bilanciozero, che già conosce il comportamento dinamico del Kiletto...

 

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18 hours ago, Ocean's One said:

Solo una domanda: ma vedo male, o l’asse dell’elica è angolato verso l’alto, andando da prua a poppa?

 

No, vedi benissimo:biggrin:, l'asse ha una piccola inclinazione, ho provato ad alzare il più possibile il motore in precedenza centrando il suo asse con quello del tappo ma a quanto pare non è bastato.....

 

18 hours ago, Ocean's One said:

Non sarebbe ottimale, perché la spinta dell’elica genererebbe una tendenza ad alzare la prua quando il modello procede immerso.
Se questo effetto non è tanto, si può compensare dando un po’ di timoni a scendere per procedere dritti, ma non è il massimo.

Però, come stanno veramente le cose? Ho visto male io? 
Ma se invece ho visto bene, mi dispiace essermene accorto solo ora... :sad:

 

Non immaginavo creasse problemi visto che l'elica sarebbe non perfettamente dritta ma orientata di poco e quindi non gli ho dato il giusto peso, fortuna il tuo occhi da "lince" e la tua esperienza :cool:

Ora che descrivi il fenomeno e mi ci fai pensare, la situazione è chiara.....e visto che ci potrebbe essere un possibile rischio ho indagato meglio.

Premettendo che la posizione del WTC nello scafo ancora non l'abbiamo fissata ma ipotizzando io una posizione possibile di questo tipo

 

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per avere l'asse della propulsione perfettamente dritto, l'asse del motore dovrebbe alzarsi di circa 5 mm e quindi di conseguenza il motore dovrebbe alzarsi di 5 mm :blink:, maremma mezzo centimetro quando già ero risicato con tutto.....

 

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comunque ripensando in modo ottimizzato al tappo ho fatto un po' di spostamenti e ho tolto qualche margine che mi ero preso, realizzando il seguente modello

 

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praticamente ho spostato sui laterali i fori d'uscita dei timoni che ospiteranno gli assi da 1,5 mm, diminuendo un po' le dimensioni delle varie torrette (sia rigide che flessibili) e ho creato lo spazio per l'inserimento delle fascette per fissare le torrette in TPU sul tappo!! Come potete immagina, non riesco a spostare ancora più esternamente i vari fori perché altrimenti avrei problemi con la sezione di inserimento dell'o-ring, anzi sono già rischiosamente sul bordo come potete vedere dal seguente slice del tappo (altezza o-ring)

 

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i fori più piccoli sono quelli dei timoni, i due grandi laterali sono quelli per le barre filettate che attraversano il WTC, il foro più grande è la presa a mare (il meno problematico perché lontano dal bordo e con pochi vincoli).

 

Qualche foto fugace durante la stampa, su entrambe i laterali

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A questo punto alla fine della stampa rapida (con anche il motore installato)

 

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l'ultima con il dado cieco installato!!

 

Comunque posizionando il tappo con il WTC nella sezione di scafo la situazione è la seguente

 

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direi che potrebbe bastare, magari quando fisseremo il WTC definitivamente nello scafo faremo ancora qualche check per chiudere la faccenda!!!

 

A questo punto però devo sistemare le uscite dei due timoni che già così sono in interferenza con il motore....ora mi invento qualcosa!! :sad:

 

Che ne pensate?

 

18 hours ago, Ocean's One said:

Non sarebbe male sentire anche l’opinione di Bilanciozero, che già conosce il comportamento dinamico del Kiletto...

 

Assolutamente si, attendiamo anche qualche altro parere :happy:

 

 

Modificato da Call_Me_V
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Per collegare il motore e l'asse elica non allineati tra loro puoi utilizzare un giunto cardanico oppure un giunto flessibile realizzato con uno spezzone di tubo di silicone (li puoi trovare da Amati).

 

La distanza tra l'asse del motore e l'asse dell'elica deve essere tale da fare in modo che la giunzione flessibile abbia un angolo sufficientemente piccolo ma non sia troppo lunga.

 

Usando del tubo in silicone dal dimetro esterno di 4mm e diametro interno di 1mm (vado a memoria), con un interasse di 5 mm tra asse motore e asse elica, puoi provare con uno spezzone di tubo lungo 25 o 30 mm.

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Ti riferisci a qualcosa di simile? Dici che regge bene le rotazioni del motore e non fa sfilare l'asse dell'elica?

 

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Link Amazon

 

Perché non sarebbe male utilizzare questa tipologia di connessione nell'ultima configurazione postata, ovvero senza nessuna inclinazione tra i due assi!! Semplice e pulita.

 

 

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Mi hai convinto, ottimo suggerimento, la soluzione mi piace anche per la sua facilità di utilizzo...procedo all'acquisto, grazie @gepard per la dritta, i cantieri di  @andreavcc sono una fonte inesauribile di ottimi spunti!!

 

In questi giorni sono stato un po' assente perché preso da vari impegni, in ogni caso nei ritagli di tempo ho chiuso le stampe di varie parti, prima fra tutte la stampa in TPU per sorreggere e centrare la boccola della propulsione e di conseguenza l'asse dell'elica, come vi anticipavo ho utilizzato un banale cono tronco 

 

image.png.0c9a14cecc76d20faa4403d79547f7f7.png20200522_213346.thumb.jpg.817eb3f3648c6477e5efa32785ef51c8.jpg 20200522_213419.thumb.jpg.bcbbda003e981c5c35cf9a6acdb1b0a5.jpg

 

ho lasciato il foro leggermente leggermente più largo per avere un minimo di tolleranza in più da giocarmi nel caso in cui debba (per l'ennesima volta) spostare di poco il motore (speriamo anche di no)....in fase definitiva, riempirò i vuoti tra stampa e boccola con la colla bi-componente per fissare il tutto!! 

Il cono incollato su un laterale dello scafo

 

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ho scelto di incollarlo prima della chiusura del semi-scafo per decidere con più accortezza dove posizionarlo.

 

Seconda parte stampata, la squadretta per i timoni di profondità poppieri

 

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non ho riscontrato problemi nel posizionamento/rotazione perché ha sicuramente meno vincoli rispetto alla squadretta per il timone direzionale......manca solo incollarla!!

 

Terza stampa riguarda il fissaggio per la squadretta da 4 per la gestione dei timoni di profondità prodieri, nulla di trascendentale 

 

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la posizione in cui andrò a incollarlo è la seguente

 

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fortunatamente non da problematiche di interferenza in altezza con il WTC, in ogni caso la fisso dopo aver chiuso il meccanismo di immersione.....non si sa mai, come consigliato da Ocean's One!!

 

Con la quarta stampa ho cominciato a definire la connessione tra gli assi 

 

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ho della calamite diametro 6 mm spessore 2 mm e ho considerato di usare loro....le connessioni mi sono venute molto ingombrati ma avendo il motore parecchio in altro, la parte bassa dello scafo è abbastanza libera, vediamo dopo qualche prova.

 

Infine ho stampato il secondo timone di profondità da utilizzare per le prove che dicevamo riguardo "l'angolo di 5 gradi tra i due timoni"  

image.png.6065197b29f20f914b936c2b435b04a3.png

 

20200522_222644.thumb.jpg.e92d78f3536d565e4c0ec13862a592f6.jpg 

20200522_222632.thumb.jpg.17a36629d31025652a8007c082d0dfa8.jpg20200522_222637.thumb.jpg.8f32ba89bae09d464ad49d953d601f52.jpg

 

 

 @Ocean's One credi possa andar bene? Li incollo il più in asse possibile?

 

 

 

 

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