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E se facessimo un Delfino per Maricosom?


Ocean's One

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Cari Comandanti,

 

forse qualcuno di voi si sarà chiesto perché si fosse fermato il mio thread sulla costruzione del modello del Delfino in 1:24.

Ebbene, ora vi posso rispondere: ha avuto la precedenza la realizzazione di un modello simile, appena più piccolo ma ugualmente dettagliato, da completare in tempo per il nostro raduno di Taranto.

 

In quell'occasione, come avete visto dal post del Comando Flottiglia di Betasom, faremo dono del modello del Delfino al Comando Sommergibili della nostra Marina.

Evidentemente, questo manufatto ha avuto la priorità, ed eccomi quindi a parlarvi della sua realizzazione, con una certa inevitabile differita nei tempi, ma con tutta l'intenzione di condividere appieno quello che vuol essere il "nostro" dono a Maricosom.

 

Anche se il sottoscritto è il principale artefice, si tratta di un lavoro di squadra, sia per la stampa 3D (a cura del buon Mascal), che per la ricerca storica (supportata dal Dir, da Magico 8/88 e da Lazer One, nonchè dai molti altri che in questi ultimi anni hanno postato commenti ed info in varie parti di questo Forum.

________

 

Veniamo ora al modello, stampato in 3D in scala 1:35 da Mascal (che spero voglia scrivere qualcosina in questa discussione...)

La stampa ha riguardato 6 sezioni di scafo unite poi tra loro, più tutti i dettagli sagomati a parte ed aggiunti in seguito.

Per ora vi mostro alcune foto del lavoro:

 

Delf-35-1-1.jpg

 

Delf-35-1-2.jpg


Ed anche una chicca, sempre ideata da Mascal, relativa ad originali staffe di supporto, da integrare nel piedistallo del modello:

 

Delf-35-1-3.jpg

 

Per ora è tutto.

Seguiranno a breve altri dettagli della costruzione.

Ciao!

 

 

 

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On 9/20/2019 at 2:34 PM, Ocean's One said:

Veniamo ora al modello, stampato in 3D in scala 1:35 da Mascal (che spero voglia scrivere qualcosina in questa discussione...)

 

In effetti non c’è molto da dire... Il modello mi è stato passato e più che decidere come stamparlo non c’era molto altro da fare.

 

Per chi fosse interessato a qualche dettaglio in più, posso dire che è stampato in abs. Pur avendo diverse problematiche nella stampa 3D, questo materiale si lavora davvero benissimo dopo la stampa, soprattutto quando si deve usare la carta vetrata. Inoltre per incollare in modo davvero solido due pezzi basta un velo di acetone sulle superfici da attaccare. 

Anche la verniciatura è facilissima, visto che questo materiale accetta praticamente qualunque acrilico senza avere bisogno di primer. E poi è molto resistente. 

Queste caratteristiche lo rendono ottimo per realizzare modelli anche molto grandi. 

 

Se volete potete anche andare a vedere sul mio blog il lavoro che sto facendo attualmente e che non è proprio un giocattolino:

https://rpi2d2.blogspot.com

La scala di questo modello è 1:1 e se ve lo state chiedendo, si è un po’ da pazzi...🤪

 

Per le due staffe ho dovuto lavorare un minimo in più. Dopo avere trovato il modello della sirena l’ho modificato per incurvarlo all’indietro e poi ho aggiunto il resto del supporto e ho stampato. La parte più complicata, viste le dimensioni, è stato dare il colore oro con il pennello. 

Modificato da mascal
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La Forza scorre potente nel Maestro Mascal.

 

Lui l'ha presentata come una cosa molto semplice, ma i pezzi che mi ha realizzato erano di ottima fattura e mi hanno facilitato molto il lavoro. 

Oltretutto, Carlo aveva già assemblato le due metà dello scafo, curando molto bene l'allineamento delle parti con opportune spine di centraggio.

 

Rngraziato ancora una volta il Maestro Obi Wan Mascal, passerò a brevissimo a mostrarvi le foto dello scafo dopo le chiodature.

Ciao!

 

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Vi risparmio tutti i singoli passi della costruzione, nonché tutte le valutazioni sulla struttura (già fatte per il modello in 1:24).

 

Qui vedete qui lo scafo già completo dei dettagli e di tutte le chiodature.

In questa scala i chiodi sono circa 650, rispetto ai 1100 del modello  nella scala più grande: in pratica, ho comunque voluto riprodurre tutte le chiodature per completezza di particolari.

Il numero di chiodi era invece minore: visto che non si poteva ridurre in scala le teste dei chiodi, ho preferito spaziarli un po' di più, piuttosto che avere un effetto troppo "affollato" e meno realistico.

Vi chiederete se abbia fatto tutto ciò in due giorni... :blink:   Ovviamente no, questo thread è in differita rispetto ai veri lavori.

 

Ho anche aggiunto i golfari di sollevamento, in tondino di alluminio piegato,...

Delf-35-2-1.jpg

 

... i montanti a supporto dei piani AV, fatti in plasticard,...

Delf-35-2-2.jpg

 

... la deriva poppiera, contornata da un ulteriore tondino di alluminio piegato a dovere,...

Delf-35-2-3.jpg

 

... e gli scalini in torretta, in filo di acciaio.

Delf-35-2-4.jpg

 

Si noti che le tre eliche, stampate 3D, sono un altro ottimo lavoro di Mascal.

Non avrei creduto fosse possibile realizzarle con la tecnica di stampa FDM, ma lui è uno tosto e ce l'ha fatta!

_____________

 

Gli oblò, il portello di torretta e i suoi contrappesi non sono mostrati qui, ma li vedrete più avanti.

Rispetto a queste foto, a completare la costruzione mancano anche le eventuali armi e i loro supporti,

Come sapete, per il Delfino la situazione "siluri" è piuttosto complessa e legata all'anno di riferimento:

 

- nel 1893 furono progettati i tubi interni gemelli da 356 mm, che però non vennero mai installati e quindi non ha senso riprodurre.

- nel 1895 (anno della consegna alla Marina, 125° anniversario nel 2020) c'erano le colonnine di supporto dei lanciasiluri esterni, e forse anche gli stessi siluri da 356 mm.

- nel 1900 le colonnine erano state tolte, come pure le rotaie esterne.

- nel 1901 probabilmente c'era già il tubo interno da 450 mm.

 

Scelta ardua, ma qui ho subito "forti pressioni" :biggrin: da un altro membro del team.

Il suo nome è Magico 8/88...

 

 

Modificato da Ocean's One
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Membro minore del team che chiede solamente 😁 e fa lo "sborone" sul lavoro degli altri...e poi io non ho fatto pressioni su nessuno, :cool: ho solo detto che il Delfino con i siluri in bellavista sarebbe stato molto più aggressivo come modello ed avrebbe rispecchiato in toto il disegno originale del 1895...quindi che aiuto ho dato al povero Ocean's One e  Mascal gli ho solo complicato ulteriormente la vita :tongue:

 

Invece sul modello di siluro imbarcato all'epoca, ho fatto una scoperta (forse) interessante e proposta al gruppo di lavoro che benignamente ha accettato il "consiglio" ma lascio a Marco continuare il discorso ed interverrò solo al momento dell'inserimento delle immagini dei siluri a bordo...

 

 

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Bene, Fabrizio, ti lancerò un ping al momento giusto.

 

Per ora proseguo raccontando gli eventi, che hanno visto quasi subito l'affermarsi della scelta del modello 1895.

Infatti, questa è la data della consegna alla Marina, di cui ricorre proprio il 125° anniversario nel 2020.

Questo ha certamente sensibilizzato Il nostro caro Dir, molto sensibile alla celebrazione delle nostre passate glorie subacquee.

Totiano mi ha scritto che era bene farlo diverso dal Delfino in 1:24 datato 1900, ma già percepivo la sua "lacrimuccia virtuale" al pensiero di decantare cotanta gloria attraverso il nostro dono a Maricosom... 

Giusto, Marco? :wink:  

 

Per i siluri, oltre ai "discreti suggerimenti" di Magico, io stesso mi sono un po' esaltato all'idea.

Realizzate le quattro colonnine di supporto, necessarie per la versione 1895, mi sono fatto prendere la mano ed ho fatto una prima ipotesi di armamento con due siluri modello "BIC".

Così, tanto per vedere l'effetto che fanno... :biggrin:

 

Delf-35-3-1.jpg

 

La definizione del tipo di siluri ha comportato poi ulteriore ricerca storica,  con il colpo di scena finale di cui ha scritto Magico, di cui vi parleremo fra un paio di post.

______________

 

Nel frattempo, il modello è proseguito come vedete qui sotto, con i contrappesi del portello e gli oblò della torretta, stampati secondo la corretta sagoma trapezoidale (anzi dovrei dire "a spicchio di corona circolare"),  forma condizionata dalle spazzole tergivetro di cui gli oblò erano dotati.

Fra l'altro, la conferma di questa forma mi ha costretto a togliere e ristampare anche gli oblò di torretta del modello in 1:24, ma ve ne parlerò in altra sede.

 

Infine la scelta del colore, fra i 4 rappresentati qui sotto.

Il grigio scuro è certamente idoneo per la versione 1900, quello più chiaro per l'anno 1905 dopo ricostruzione, mentre il blu scuro appariva in un disegno del battello sempre dopo modifiche.

L'azzurrino più chiaro è il candidato: la sua luminosità è esattamente quella della foto in b/n del Delfino appeso alla gru, mentre la sfumatura sull'azzurro è un ipotesi fatta in diverse sedi, condizionata dalla poca esperienza dell'epoca sui colori idonei per i battelli sott'acqua.

 

Delf-35-4-1.jpg

 

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Ed ecco il modello verniciato in azzurro uniforme.

 

Delf-35-5-1.jpg

 

Qui sotto invece una prima prova di invecchiamento.

I colori della foto non rendono bene l'idea dell'azzurrino dello scafo, che resta comunque abbastanza azzurro anche se qui sembra più un grigio.

(più avanti cercherò di postarvi più foto più rappresentative.)

 Come vedete, al "committente" piace una tinta un po' irregolare e slavata, ma ho il veto assoluto su RUGGINE :blink: e sporcature eccessive.

Del resto, sapete,  al Comando Sommergibili hanno il palato fino...

 

esempi-sfum-2.jpg

 

A questo punto, si è trattato di disegnare i due "gingilli" da montare sulle rotaie lanciasiluri.

Il buon Magico, sempre coinvolto, ne ha calcolato le esatte dimensioni a partire dalla tavola originale: 356 mm x 4620 mm di lunghezza.

Partendo da queste misure, ho preparato il CAD in scala e ho lanciato le stampe 3D

 

Schwarzkopf-B20.png

 

Delf-35-6-1.jpg

 

Qui vedete i pezzi dei siluri ancora divisi, in attesa di confermarne esattamente la lunghezza.

Magari un paio di cm di lunghezza reale possono scappare, ma qui siamo bel po' fuori!

Ora vi spiego.

 

Spulciando nei ricchissimi dati che Magico ci ha portato sulla produzione Whitehead,  il modello di siluro che più si avvicina è il seguente:

    Whitehead A22 o A23 356x4450 mm

Tuttavia, anche questo siluro resta 17 cm più corto di quanto il disegno faccia supporre, ovvero 5 mm in scala 1:35, palesemente troppo per essere ignorato!

Nella produzione Whitehead, però,  nient'altro era si avvicina maggiormente alla lunghezza desiderata.

E allora, in tutto questo impasse, il buon Magico ha fatto l'ipotesi che la "Testa" non fosse affatto "bianca" ma di un altro colore.

Vero, Fabrizio? :biggrin:

 

 

 

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On 26/9/2019 at 13:17, Ocean's One said:

Totiano mi ha scritto che era bene farlo diverso dal Delfino in 1:24 datato 1900, ma già percepivo la sua "lacrimuccia virtuale" al pensiero di decantare cotanta gloria attraverso il nostro dono a Maricosom... 

Giusto, Marco? :wink:  

 

Che dire, di questo progetto sono convinto innamorato fin dalla nascita della mostra itinerante "Sommergibili in Adriatico" (ed era il 2007!). Vedere finalmente la nascita del gruppo di lavoro, approfondire ogni dettaglio di storia e tecnica, elaborare i dati per individuare quanto ormai non più disponibile su storia e tecnica del battello non poteva che essere meraviglioso.   Quando è stata suggerita l'idea di donarlo al Comando Sommergibili ero preoccupato, ma il buon Ocean's se ne esce affermando "qual'è il problema, ne facciamo uno apposta per loro!". Tanta dedizione al dovere deve essere evidenziata ai betasomiani, sono qualità ormai rare!

Poi il secondo colpo: facciamolo come era nel 1895, coi siluri in coperta.... 

E sia, potremo avere due delle tante conformazioni che questo battello dalla incredibile storia ha subito. Mi consolo pensando che andrà a fare bella mostra di se nella sala storica dei sommergibilisti, a fianco a reliquie di valore, a insegnare ai futuri sommergibilisti. E il Direttore della Scuola ne avrà sicuramente cura, essendo anche lui betasomiano.   

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Che simpaticone il buon Ocean's One :tongue: no, non si tratta di una "Testa bianca" ma di una "Testa nera"...non parliamo della testa del siluro ma del nome del produttore delle armi che hanno in comune una particolarità nel nome...

 

La ricerca dell'arma da predisporre sulle colonnine di lancio inizialmente non sembrava così complessa, stante l'unico produttore di siluri presente in quegli anni, ma da una più attenta ricerca, prendendo come riferimento i disegni originali i conti non tornavano...le dimensioni del siluro erano pari ad un diametro di 356 mm ed una lunghezza di 4620 mm

image.png

Comparazione tra il disegno originale dell'epoca (1895) e la sovracoperta di V.M.Gay dal testo del Sommergibili e mezzi d'assalto subacquei italiani

di Turrini-Miozzi-Minuto - USMM 2010

 

ma dall'elenco dei siluri Whitehead forniti alla Regia Marina dell'epoca reperito dal testo "WASS 133 anni di storia" di Benito Petrucci - 2008  gli unici siluri da 356 mm (14" secondo la numerazione dell'epoca) disponibili erano troppo corti (si parla delle armi modello A22 e A23 con lunghezza pari a 4.450 mm, mentre gli altri erano troppo lunghi, 5 m.)

WASS.133.anni.di.storia-1.078_logo.jpg

 

Nel testo, venivano anche citati i vari concorrenti di Whitehead tra cui l'unico vero contendente, l'ingegnere tedesco Schwartzkopff che prima in germania e poi addiritura in italia, a Venezia, produceva direttamente per la R.M. altri siluri molto simili ma che al posto dell'acciaio nella realizzazione delle armi utilizzava il bronzo "fosforoso" non soggetto alla salsedina e completamente inossidabile.

Tra queste abbiamo rintracciato due armi, che riportiamo nelle immagini sotto, delle giuste dimensioni ed aquistate nel 1884, la B43x356x4.620 e la B57x356x4.620 dove il primo numero (43 o 57) indicano il peso della carica esplosiva.

I primi siluri Schwartzkopff si dimostrarono buone armi precise e di facile manutenzione e vennero usate fino agli inizi del 1900, mentre succesivamente i rapporti tra l'azienda tedesca e la R.M. si fecero difficili per gli iniziali inconvenienti con le armi da 450 mm.

 

WASS.133.anni.di.storia-1.128_logo.jpg

 

Da qui l'idea che le armi di prima dotazione del "nostro" Delfino siano quelle di Schwartzkopff sopramenzionata...con una buona "approsimazione"... invece sul colore esterno delle stesse armi, le immagini del testo ci hanno fatto propendere nella scelta del bronzo/dorato al posto del più spento grigio, ma qui si è trattato di una scelta forse controcorrente ma accettata da tutti 😉

 

PS. Il simpatico umorista Ocean's One :laugh: nel citare la "testa" delle armi nel msg. precedente intendeva mettere in evidenza la similitudine dei nomi dei due Inventori/produttori dall'inglese Whitehead (testa bianca) al tedesco Schwartzkopff (testa nera)...e poi non bisogna credere alle coincidenze 😅

Modificato da magico_8°/88
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Beh, Magico, lasciami scherzare un po’ sulla strana similitudine dei colori delle due “Teste”, è troppo invitante…

E’ anche emblematico il fatto che, vent’anni dopo, le “Testebianche” abbiano combattuto contro le “Testenere” nella 1GM: il lato buono della Forza contro quello Oscuro? (tanto per tirare in ballo nuovamente Mascal…)

 

Invece, ai tempi del Delfino, Schwarzkopf era un fornitore plausibile, che anzi aveva attivato uno stabilimento di produzione a Venezia, e la scoperta che Magico ha fatto non è da poco.

Abbiamo imparato ancora qualcosa sul Delfino, da unire alle varie informazioni che la nostra Base sta accumulando negli ultimi anni riguardo a questo originale battello.

Apprezzo quindi il rigore di Magico 8/88, che fra l'altro non ha scritto proprio tutto sulla verifica della lunghezza dei siluri: c’è un ulteriore episodio che mostra quanto il suo lavoro di ricerca sia stato accurato: Fabrizio, lasciamelo raccontare…

 

Una volta chiarito che il fabbricante poteva anche non essere Whitehead ma Schwarzkopf, Magico ha identificato il loro modello B20 con dimensioni 356x4580 mm.

La lunghezza era di 458 cm contro i 462 cm dedotti dal disegno, ma una piccola imprecisione ci poteva anche stare, avendo misurato la lunghezza su un vecchio disegno in scala.

“Bene”, rispondo io, “c’è un minimo errore ma è trascurabile. Domani procedo a limare di 1 mm in scala la sezione maestra, prima di unire le due metà del siluro. No problem…”

Poco dopo è arrivata la rettifica di Magico, che evidentemente aveva spulciato i dati dell’intera produzione Schwarzkopf:

“Ocean's One non "grattare" via niente!!! Va bene così … la misura corretta è quella di un B43 o B57 pari a 4.620 mm”

Quindi, Magico aveva trovato altri due modelli Schwarzkopf che rispettassero esattamente la lunghezza a noi nota.

Così, anche il singolo millimetro della riproduzione in scala è stato rispettato! Apprezzate cotanto rigore e “potenza di fuoco”? :smile:

____________

 

Sul Delfino stiamo imparando sempre di più, confermando le caratteristiche del nuovo modello anche dal punto di vista storico.

Oltre alle dimensioni, restava infatti anche il secondo aspetto legato ai siluri, ovvero il loro colore.

In rete si trovano alcuni disegni del battello con i siluri colorati in arancione, oppure in azzurro come lo scafo; in alternativa, si potrebbero ipotizzare verde scuro come quelli del museo di La Spezia.

Invece, l’opzione Schwarzkopf ci toglie ogni dubbio: il siluro è lasciato nel colore naturale del “bronzo fosforoso” di cui è fatto, e io lo dovrò riprodurre esattamente di quel colore.

Fra l’altro, questa soluzione è la più logica per un battello subacqueo con lanciasiluri esterni. Le armi erano costantemente esposte all’acqua di mare e agli spruzzi in emersione, così che la loro resistenza alla corrosione doveva necessariamente essere eccelsa.

Le armi Whitehead erano verniciate, idonee solo a brevi esposizioni in acqua, ma quelle Schwarzkopf erano di un materiale inossidabile e quindi certamente da preferire per un battello sottomarino.

Bene, tutto torna.

 

Giustificata la scelta anche sul piano operativo, vi mostro ora i due Schwarzkopf B43 dipinti in bronzo:

 

Delf-35-6-2.jpg

 

 

EDIT: vedo ora che oggi è il compleanno di Magico 8°/88:  tanti auguri, Fabrizio!

Modificato da Ocean's One
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Grazie Marco, sei stato fin troppo preciso nell'esposizione...io volevo solo dare i riferimenti storiografici senza tediare ulteriormente in ns. amici che seguono questo tuo post sul Delfino per MARICOSOM.

 

Effettivamente, come detto anche con il Dir, ormai la base di Betasom si può permettere di parlare di questo battello come se fosse cosa nostra, visto la mole di informazioni e documentazione prodotta a livello digitale e adesso anche con la riproduzione di "modelli" statici e perchè no in futuro anche RC 😉 ...però personalmente senza togliere niente agli altri  continuo a complimentarmi con Ocean's One per la mole di lavoro prodotta sul progetto "Delfino"  in tutte le salse , a cui noi della base dobbiamo dire GRAZIE :smiley19::smiley19::smiley19:

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11 hours ago, Iscandar said:

Ragazzi... specialmente tu Vate MonoPelagus, che tanti lustri hai dato alla categoria, perché non fai un piccolo trattato sul Delfino? tipo "costruendo il Delfino" dove narri la genesi del modello, le ricerche fatte e le difficoltà costruttive

...😅 in corso...

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Sì, ha ragione Magico: già a Taranto vedete qualcosa... :wink:

Però riguarderà solo la tecnica del Delfino e le nostre ricerche.

Gli annessi e connessi al nostro lavoro di team li tratteremo sempre qui sul forum (come per esempio scrivere Delfino in corsivo! Finalmente ho imparato, vero Fabrizio? :biggrin: )

__________

 

Adesso direi di continuare a parlare della costruzione del modello.

Fatti i silurini, servivano le loro rotaie di lancio.

Per i disegni non c'erano problemi, ho solo dovuto decidere la modalità di esecuzione dei pezzi. Avrei potuto stampare ancora in 3D, ma parti così sottili sarebbero risultate un po' fragili; allora ho preferito usare il metodo classico, basato su plasticard, taglierino, lima e trapanino.

Vedete qui sotto le due rotaie, complete delle loro tenaglie e di ulteriori dettagli, con i siluri già installati.

(n.b. foto fatta prima di verniciare i siluri.  Lo so che non ho rispettando la sequenza corretta rispetto alla foto precedente. Perdonatemi.)

 

image.jpg

 

Qui invece siluri e rotaie sono del colore giusto.

Vi piace? Direi che ha ragione Magico: così il Delfino è molto "aggressive"!
 

Delf-35-7-1.jpg

 

 

Modificato da Ocean's One
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19 hours ago, Ocean's One said:

Sì, ha ragione Magico: già a Taranto vedete qualcosa... :wink:

Però riguarderà solo la tecnica del Delfino e le nostre ricerche.

Gli annessi e connessi al nostro lavoro di team li tratteremo sempre qui sul forum (come per esempio scrivere Delfino in corsivo! Finalmente ho imparato, vero Fabrizio? :biggrin: )

__________

 

Adesso direi di continuare a parlare della costruzione del modello.

Fatti i silurini, servivano le loro rotaie di lancio.

Per i disegni non c'erano problemi, ho solo dovuto decidere la modalità di esecuzione dei pezzi. Avrei potuto stampare ancora in 3D, ma parti così sottili sarebbero risultate un po' fragili; allora ho preferito usare il metodo classico, basato su plasticard, taglierino, lima e trapanino.

Vedete qui sotto le due rotaie, complete delle loro tenaglie e di ulteriori dettagli, con i siluri già installati.

(n.b. foto fatta prima di verniciare i siluri.  Lo so che non ho rispettando la sequenza corretta rispetto alla foto precedente. Perdonatemi.)

 

image.jpg

 

Qui invece siluri e rotaie sono del colore giusto.

Vi piace? Direi che ha ragione Magico: così il Delfino è molto "aggressive"!
 

Delf-35-7-1.jpg

 

 

Marco queste  foto del Delfino mi erano sfuggite...veramente belle...la torretta con gli oblò, le chiodature dello scafo, le  rotaie di lancio con le ganasce di chiusura...spettacolari.

 

In merito all'uso del corsivo per i nomi delle unità navali ho capito...ho rotto abbondantemente le scatole 😁 ma è ben poca cosa al confronto dei tuoi tanti lavori sul Delfino 😉

Modificato da magico_8°/88
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Sì, effettivamente ce l'hai ricordato più volte :biggrin: , ma alla fine abbiamo capito...

 

Infatti, ecco la scritta Delfino in corsivo sulla targa preparata per il modello.

Testo a cura di Totiano, Magico, Lazer One.

Il laserante Lazer One si è anche prestato ad incidere (ovviamente a laser!) il testo su un foglio nero adesivo, che poi andrà montato sul piedistallo.

Ecco il risultato:

 

Delf-35-9-4.jpg

 

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On 29 settembre 2019 at 20:45, magico_8°/88 said:

 

image.png

 

Oltre al piedistallo, c'è ancora da finire un altro dettaglio, certamente presente secondo i disegni ufficiali.

Come vedete sopra, nel precedente post di Magico 8/88, mancano ancora i due coni abbattibili, posti a protezione degli acciarini dei siluri esterni.

Si tratta dei due elementi conici qui disegnati in posizione alta (sopra) ed abbattuti (sotto).

Ho scelto quest'ultima configurazione, per lasciare per lo meno un po' di "libertà" agli aggressivi siluri.

Ciononostante, l'effetto estetico non è ottimale, come vedete nella foto qui sotto, con i pezzi ancora non verniciati:

 

image.jpg

 

Per dirla con il buon Magico: "ma quanto sono brutti!"

La tentazione di non montarli in effetti c'è, alla faccia della riproduzione fedele....  :thumbsdown:

Modificato da Ocean's One
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Riproduzione fedele che io avevo fortemente richiesto proprio in virtù del disegno originale 😅 (effetivamente sono proprio "brutti" ) ma tant'è ...il "design" italiano richiede ogni tanto un "sacrificio" :tongue:

Modificato da magico_8°/88
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Effettivamente sembrano tozzi, ma devi considerare che la scala è molto diversa da quanto siamo abituati (tipicamente almeno 1:72)

Anche i siluri ingannano un po’’ nelle proporzioni, perché noi siamo abituati ai 533 ma i 356 sono molto più piccoli.

 

In 1:35, una colonnina da 1,5 mm è larga solo 5 cm nella realtà, e quindi già abbastanza sottile.

Piuttosto, magari è il colore verde scuro che dà un’impressione peggiore?

 

Avendoli già verniciati, vi mostro una foto: Sono migliorati un po’? Secondo me sì...

 

Delf-35-8-1.jpg

 

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Grazie Iscandar.

 

Allora, ormai il modello è praticamente finito, dopo aver verniciato anche le eliche di bronzo ed aver fatto un ulteriore piccolo lavaggio in grigio scuro negli interstizi più marcati. (nulla che costituisse sporcatura eccessiva, comunque)

 

A questo punto, l'ultimo passo della realizzazione riguarda il piedistallo.

Vedete qui un rendering della soluzione, con due spalle stampate 3D e connesse da quattro tiranti in ottone.

Su due di questi tondini si monta poi la targa che avete già visto.

piedistallo-190822.png

 

In merito alla forma delle spalle, c'è stata un po' di discussione all'interno del team di progetto.

Ecco la prima serie di ipotesi, con spalle di forma tonda o più squadrata.

 

piedistallo-190823.png

 

Inutile dirlo, non eravamo d'accordo. Al Dir e a Lazer piaceva la forma tonda (A), a Magico e al sottoscritto la forma più squadrata e "meccanica" (D, ma anche B e C)

A questo punto, abbiamo accettato l'arco stondato esterno, ma aggiungendo qualche dettaglio per movimentare e dare un aspetto più variegato:

 

piedistallo-190823-a.png

 

Non paghi, abbiamo revisionato ancora il disegno, tenendo l'arco esterno che piace a Totiano e Lazer ma aggiungendo una travatura reticolare interna gradita agli altri.

Quest'ultima struttura riporta anche due spianate su cui applicare l'adesivo Betasom.

Ecco quindi la soluzione finale, già stampata ed assemblata: vedete le spalle come appena descritte, i supporti con le polene realizzati in precedenza da Mascal, il montaggio con quattro tondini trasversali M6 che scorrono entro tubetti in ottone lucido.

 

399-D07-BA-65-EF-4514-8220-73-CE57-EF6-A

 

Nel prossimo post vi mostro il tutto verniciato in nero, con applicata la dedica di Betasom.

Dopodiché, finalmente, possiamo concludere e pensare al raduno di settimana prossima...

 

Modificato da Ocean's One
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Verniciato ed assemblato il piedistallo. Direi che la bulloneria in ottone fa un buon contrasto con il nero delle spalle.

Anche le polene di Mascal sono una bella chicca.

 

Piedistallo finito e targhetta applicata (nella seconda non ho ancora rimontato i supporti con le polene)

 

image.jpg

image.jpg

 

Domani ultimo giro con le foto finali del modello. Ciao!

 

Modificato da Ocean's One
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Standing Ovation, Vate!👏👏👏

Giusto per u aggiornamento il Delfino ha iniziato il suo viaggio inaugurale da Milano a Taranto e dopo essere stato consegnato da Ocean's a Lazer, giusto ieri sera è approdato a Ravenna, proprio come il suo originale fece nel 1918... 

Modificato da Totiano
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Grazie, grazie a tutti! 

In effetti, il "nostro" Delfino non poteva trovare posto migliore.

È stato emozionante consegnarlo alla prestigiosa Scuola.

(per inciso, anche il lavoro di ricerca storica svolto dal nostro team è stato adeguatamente presentato all'Illustre pubblico...)

 

Centurio Vigilis, peccato non esserci rivisti a Taranto, mi avrebbe fatto molto piacere!

 

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