Inquinamento e navi da crociera

[Massimiliano Naressi *]

Su 'Le Scienze' è apparso un interessante relativo all'inquinamento delle aree portuali europee legato alla presenza delle navi da crociera. In particolare si sono analizzate le produzioni di gas inquinanti, alcuni dei quali (come gli ossidi di zolfo SOx) possono avere ricadute importanti sulla salute umana. Nelle aree portuali si assiste a brevi, ma molto intense, concentrazioni anomale di questi gas, dovute al funzionamento delle macchine di bordo. Ciò è dovuto anche al fatto che la percentuale di zolfo nei combustibili marini è decisamente più elevata di quella dei combustibili da autotrazione. Solo a Venezia tali percentuali sono più basse, ma la produzione di gas  e particolato rimane un aspetto da monitorare con attenzione.

 

https://www.lescienze.it/news/2019/06/21/news/inquinamento_grandi_navi-4453766/

[Totiano*]

E' un aspetto da tempo oggetto di normative e interventi, tra cui la più importante è proprio la restrizione che sta per entrare in vigore nel Mediterraneo e già da tempo operativa nei mari del nord. La soluzione più semplice è impiegare combustibili a basso tenore di zolfo, ma costano eccessivamente. Le navi nuove stano tutte uscendo con impianti a GNL che integrano o sostituiscono l'attuale combustibile mentre per le vecchie si tende a installare degli scrubber, equivalente navale della marmitta catalitica.

Per navi minori, come i traghetti, l'idrogeno (leggi celle combustibili aperte) sembra destare molta attenzione

Tanto per parlare, la Marina non ha di questi problemi, avendo da tempo adottato combustibili NATO che hanno un tenore max di zolfo del 1%, ma sta comunque facendo ricorso al green diesel (sembra con ottimi risultati) integrati da scrubber.