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Blitz Inglese Per Liberare Nave Italiana


malaparte

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Ormai è noto che ieri notte, per 14 ore, una nave mercantile battente bandiera italiana, la Grande Tema, della Grimaldi, è stata prima tenuta in ostaggio da 4 clandestini nigeriani, poi liberata da Special Boat Services inglesi (chapeau)

Restano alcuni dubbi: ben quattro clandestini salgono a bordo (come? con l'appoggio eventuale di chi?), vengono scoperti e "ospitati" in una cabina (non esistono cabine di sicurezza o era roba che risaliva ai tempi dei pirati dei Caraibi? Eppure, data la situazione attuale, strano che non esista almeno una cabina di sicurezza..) Dalla quale cabina, a quanto pare, escono con facilità al momento per loro opportuno e mettono sotto scacco l'equipaggio. Non con armi, ma con sbarre di ferro. Nessuno nell'equipaggio è armato.

C'è qualcosa che non mi torna o sbaglio?

https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/liberata_la_nave_italiana_dirottata-4190226.html

 

https://www.ilgazzettino.it/esteri/migranti_nave_cargo_regno_unito_nigeria-4188899.html

e molti altri siti

 

Ah....mi pare di ricordare il caso di un mercantile italiano protetto con armi di kattivi fucilieri che hanno avuto e stanno avendo dei bei problemi....

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oramai è diventata prassi comune calare le braghe, perchè è politicamente corretto, il lavaggio del cervello di tutti questi anni sta cominciando a fare effetto, se volevano l'equipaggio li metteva in condizione di non nuocere, ma poi sarebbero stati bersagliati come razzisti ed altro, che schifo di mondo che sta diventando......

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Scusate, ma perchè tutta questa polemica? Prendiamo dal Gazzettino, il link di cui sopra:

 

E anche quattro migranti, che sono riusciti a introdursi non visti nella stiva, approfittando di tre giorni di sosta, oppure nelle tre brevi soste africane che l'hanno preceduta. Il 17 dicembre, al largo delle coste marocchine, i quattro sono stati scoperti e rinchiusi in una cabina, dove ricevevano cibo e acqua, secondo le regole internazionali, come ha assicurato il portavoce della Grimaldi Lines, Paul Kyprianu. Ieri mattina, ha quindi spiegato Kyprianu, «sono riusciti a forzare la porta e hanno raccolto dei tubi di metallo con i quali hanno iniziato a minacciare l'equipaggio, chiedendo al capitano di avvicinarsi alla costa», per consentire loro di tuffarsi in mare e di raggiungere la costa inglese. Per diverse ore la Grande Tema ha tracciato dei ghirigori in mare al largo di Margate, nel Kent, fra la Manica e la foce del Tamigi.

L'equipaggio è quindi riuscito a mettersi al riparo nella sala di comando e da lì ha lanciato una richiesta di aiuto. «La nave era sotto controllo, tranne per quei quattro intrusi che giravano brandendo spranghe di metallo. Ma non c'è stata alcuna violenza, nessun tafferuglio, nessun ferito», ha detto il portavoce della Grimaldi. Alle 23 circa della scorsa notte, quando in Italia era da poco passata la mezzanotte, sono entrati in azione gli uomini delle forze speciali britanniche: 25 'incursorì degli Special Boat Services (Sbs), l'equivalente britannico dei Navy Seals Usa, che si sono calati con la corda da elicotteri sulla nave, della quale hanno preso il controllo completo in meno di mezz'ora senza che nessuno restasse ferito. I quattro migranti sono stati arrestati sulla base della legge sull'immigrazione. La nave è quindi approdata a Tilbury, nell'Essex, alle 4.20 (5.20 italiane).

 

Questa la cronaca. Quindi, i clandestini sono stati scoperti, RINCHIUSI, con la sorveglianza dell'equipaggio (lo dice il link del Mattino), poi hanno forzato la porta, han preso delle armi improprie e hanno minacciato l'equipaggio. Il resto è storia.

 

Ora:

 

- l'equipaggio ha fatto quello che deve fare: presi, rinchiusi, rifocillati. Che si pretenda che su un mercantile ci sia la galera, francamente mi pare troppo

- Su di un mercantile, notoriamente, non ci sono armi: quindi che dovevan fare, prendere anche loro dei tubi, o i coltelli dalla cucina, e dare addosso ai 4? Signori, ma in che film?

- Mi pare che abbian fatto esattamente quello che si doveva fare: si sono messi in sicurezza e hanno temporeggiato per consentire alle FFOO incaricate (nel caso, gli inglesi visto che si era li) e la cosa è finita benissimo.

 

Cui prodest??

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Che si pretenda che su un mercantile ci sia la galera, francamente mi pare troppo

Madmike, tranquillo. Nessuno pretende nulla. Mi meraviglia però che in tempi vagamente calamitosi come questi, non esista a bordo dei mercantili una zona di sicurezza in cui sistemare con tranquillità quattro signori saliti a bordo ILLEGALMENTE e che si presuppone quindi propensi all'illegalità. Che siano stati sistemati in una cabina senza misure evidenti di sicurezza (armi comprese) mi lascia perplessa.

Sì, sono perplessa sul fatto che su un mercantile che viaggia in zone notoriamente a rischio (la Nigeria non è propriamente l'isola d'Elba) non esistano misure di sicurezza proporzionate. Il film , per fortuna, è stato fatto dalle forze di sicurezza inglesi; il "cui prodest" non lo capisco.

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Sono tranquillissimo, Malaparte. certo è che a volte mi pare che si pretenda un po troppo: peraltro, il detenere qualcuno è un compito delicato, e prevedere, lo ripeto, delle celle su delle navi civili è una cosa che pone stretti problemi anche per il Codice della Navigazione.

 

Da come la vedo io, l'equipaggio si è comportato in modo ineccepibile, rifocillando i clandestini e mettendoli in sicurezza (da cui, ricordo, sono usciti sfondando la porta), e non andando ad assumersi rischi quando la situazione è degenerata, che non è compito certo di un marittimo mettersi a fare il poliziotto o la testa di cuoio.

 

Allertate le autorità competenti, la cosa è finita.

 

Il 'cui prodest' è appunto riferito a questo: tutto è andato liscio, di cosa ci lamentiamo?

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Non metto in dubbio, Madmike, che l'equipaggio si sia comportato in modo estremamente professionale. Il mio dubbio è questo: sei al comando di una nave con milleMIlima quintalate di merce. quattro deficienti ( o uno solo, non importa) decidONO di fare il delinquente. stai costeggiando zone notoriamente fuori da ogni legge .

nON HAI NULLA CON CUI DIFENDERTI? cOSA FAI? Aspetti di essere in costa britannica?

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Come hanno fatto a nascondersi sulla nave quattro uomini?

Ma l'avete vista nelle foto? La Grande Tema un bestione che stazza 71.543 t, è lungo 236 m, porta circa 2000 containers ed ha un equipaggio di soli 27 (diconsi 27!!) uomini. Non credo che ci voglia molto a salire a bordo e trovare un nascondiglio, magari in uno dei containers...

Come si sono comportati comandante ed equipaggio?

Ha ragione Madmike, si sono comportati correttamente, alla luce delle norme di legge che disciplinano casi come questo.

Certo, con il senno di poi si può anche pensare per il futuro a dotare una o due cabine con serrature doppie e rinforzate.

Salvo, nel caso di avervi rinchiuso dei clandestini, impedendo loro di uscire, che questi "ragazzi" trovino poi un buon avvocato ed un giudice italiano che applica la legge italiana o le convenzioni internazionali (una per tutte, quella di Londra del 9 aprile 1965, recepita dal Decreto Ministeriale 432/2000 e successive modificazioni).

Se vi va, andate a leggervi su http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2004/05/07/04A04769/sg la lettera C del Cap.. 4 (troppo lungo per riportarlo qui) e vedersi denunciati per sequestro di persona...

Non ci credete? leggete qui: http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/immigrati-3/clandestino-prigioniero/clandestino-prigioniero.html

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ha stupito pure me che 4 balordi siano stati in grado di intimidire un equipaggio intero. Però quel che ho pensato non mi pare sia stato evidenziato da nessuno: se questi fossero stati decisi non ad andare in Inghilterra, ma avessero dirottato la nave verso porti dove il diritto internazionale diventa difficilmente applicabile, o dove non possono intervenire corpi speciali europei? Potenzialmente avevano 27 ostaggi....

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  • 3 weeks later...

Ho la fortuna di esssere buon amico di un comandante della Grimaldi, attualmente imbarcato sulla GRANDE COTONOU. gemella della GRANDE TEMA. Attualmente fa la linea East Coast USA - W Africa e proprio in questi giorni ha iniziato la serie di scali africani. Ho pensato che sarebbe stato interessante sentire il suo parere su quanto avvenuto sulla GRANDE TEMA e gli ho mandato via mail l'articolo apparso sul Gazzettino. Ecco la sua risposta.

 

Ho letto quanto scritto dal Gazzettino circa il fatto accaduto alla GRANDE TEMA.

Normalmente, come sa, i giornalisti tendono ad ingigantire le notizie per creare una sorta di scoop del quale potersi vantare e magari avere qualche bonus in più dai loro capi redattori. 

Sì, le confermo che il rischio clandestini qui in West Africa è altissimo, ma lo è ancor di più quello dei pirati del quale, però, nessuno parla; eppure ci sono stati, in questo caso sì, equipaggi sequestrati, comandanti e direttori di macchina perfino uccisi, abbordaggi con sparatorie ecc ... ma di questo, ripeto, non ne parla nessuno. Peccato!  

In questo caso, il vero scandalo, come le dicevo, è che è stata data una notizia senza senso. Comunque i fatti, come li abbiamo saputi noi qui, si sarebbero svolti nel modo seguente. 

La TEMA ha preso sì i clandestini, ben quattro, ma non sono saliti a bordo per “le vie normali”; si sono invece arrampicati su per la rampa. Le rampe di queste navi servono, quando sono aperte a caricare/scaricare merce, ma quando sono chiuse, sono delle vere e proprie scale e nicchie dove potersi nascondere. Noi abbiamo delle procedure che attuiamo ad ogni partenza da ogni porto africano che sia esso ad alto, medio e persino a basso rischio clandestini. Guardiamo dappertutto, controlliamo la nave in tutti gli spazi esistenti e quando dico “tutti”, sono veramente TUTTI. 

Partendo da Lagos, io normalmente faccio rimanere il posto di manovra sia di prora che di poppa (maggiormente quello di poppa) presidiato, in modo che i miei guardino e si facciano notare da chi è sulle canoe e barchette varie che gironzolano passando a breve distanza dalla nave in uscita dal canale. 

Potrebbe essere successo che questi quattro sventurati siano riusciti a salire sulla GRANDE TEMA durante l'uscita nel canale di Lagos, avvicinandosi alla “spiaggetta” che si trova in corrispondenza della rampa di poppa. Da lì, poi, avrebbero potuto arrampicarsi lungo la rampa usandola come scala senza che chi era a poppa se ne accorgesse. Peggio sarebbe stato se il posto di manovra fosse già stato privo di persone … e forse è accaduto proprio questo, ma chi lo può dire???  

Le dico questo per certo perché è solo da lì che si possono prendere i clandestini, e non dall'interno come ha voluto far credere il giornalista. 

La rampa di questa classe di navi, cui appartiene anche la GRANDE COTONOU, si ferma (quando è chiusa) ad un ponte sul quale le porte stagne che danno all'interno sono lucchettate. Quindi l'equipaggio ha notato la presenza dei quattro solo dopo essersi lasciato alle spalle definitivamente Lagos, ossia dopo alcuni giorni. 

Che sia una bufala lo rivela anche il fatto che il giornalista scrive che i quattro sono stati scoperti al largo delle coste marocchine. FALSO!!! I clandestini portano con sé a malapena qualche cosa da mangiare e da bere. Difficilmente stanno rintanati a lungo. Se sono saliti a Lagos, saranno usciti allo scoperto sicuramente dalle parti di Tema/Abidjan, che da Lagos distano più o meno tre giorni. Essere stati scoperti al largo delle coste marocchine avrebbe significato questi si sarebbero dovuti portare dietro un carretto di provviste, non poche e semplici cose. Spero di essere riuscito a farle capire il concetto. 

Volevo ricordare una cosa. Dall'Africa, e soprattutto da Lagos, non si imbarca nulla, e tanto meno macchine e containers come ha affermato lo “scoopista” (se mi concede il termine). 

Ovvio che una volta scoperti a bordo siano stati messi in una cabina, ma contrariamente alle consorelle più piccole, tipo GRANDE BENIN, questa classe non ha una vera “cabina clandestini”, ma solo cabine normali. 

Lagos, poi, è l'ultimo porto che si scala in West Africa e quindi se non si fa una ricerca anticlandestini approfondita è ovvio che poi esca la sorpresa. 

Io penso che una volta in arrivo dalle parti della costa inglese, i quattro, visto che non avevano nulla da perdere, abbiano forzato la porta della cabina e si siano impadroniti di qualcosa, magari divellendo qualche suppellettile della cabina stessa per usarla come clava.  

Sia i filippini che noialtri, quando siamo minacciati, pensiamo bene di farci i fatti nostri, e quindi ecco perché si sono barricati tutti nel ponte di comando da dove hanno chiesto aiuto via radio alle autorità inglesi.  

Quindi, in conclusione, lo “scoopista” ha usato il termine "nave dirottata"...ma io direi:  dirottata da chi? Questa persona sa la differenza che c'è tra un dirottatore ed uno sventurato che minaccia qualcuno con un bastone? Non credo si trattasse di sbarre di ferro, anche perché non ne abbiamo a bordo.

Le uniche cose vere che ha scritto sono i dati della nave: lunghezza, tonnellaggio, compartimento di iscrizione. Usando la parola ... anzi il parolone “colosso del mare” mi ha fatto anche sorridere. Cosa dire allora di una nave, vero colosso del mare, come la TA'KUNTAH, di proprietà della Pemex (Petroleos Mexicanos), attualmente utilizzata come storage ship nel golfo di Campeche in Messico? E’ una 380 mila (confermo: trecento ottanta mila tonnellate....altro che 71 mila e spiccioli), qualcosa come come 365 metri di lunghezza circa e di circa 60 di larghezza e che a pieno carico aveva a bordo più di 4.500.000 barili di greggio! Io su quella storage ship ci sono stato e quindi mi lasci (anche qui) passare il termine ... colosso. Da scarica era semplicemente mozzafiato. Una montagna, verrebbe da dire. Meno male che ci si arrivava in elicottero, altrimenti glielo raccomando a salire per lo scalandrone! Bei tempi quelli! Parlo del 05 marzo del 2002, quando sono salito a bordo per la prima volta come 1° ufficiale addetto alla sicurezza delle operazioni. 

 Questo è il mio pensiero su come credo siano andate veramente le cose. Certo, l'intento dei quattro era quello di arrivare in Nord Europa, non importa dove, e scappare a terra a nuoto, ma quello che più mi fa specie, è che davanti ad un'arma da fuoco, ovviamente c'è poco da fare; però (almeno io) davanti ad un bastone, non mi tiro indietro.

 Come ho già detto, dipende sempre da chi si ha a bordo. I Filippini di natura sono paurosi, così come molte altre persone. Ma se ai clandestini fossero stati dati un paio di ceffoni, non ho dubbi che sarebbero venuti a più miti consigli. Infatti, davanti alle forze inglesi intervenute, (ovviamente armate), non hanno potuto far altro che arrendersi senza opporre la minima resistenza; del resto che potevano fare? Inoltre "brandendo" (come scrive sul Gazzettino questo pseudo giornalista) le spranghe di metallo, come mai non hanno rotto i finestroni sul lato di poppa del ponte di comando? Sarebbero entrati agevolmente e, forse, cercato veramente di dirottare la nave.

 Mi creda, quando leggo cose simili mi viene solo da ridere al pensiero di come una realtà possa essere stravolta e distorta in questo modo.

 Sarebbe come dire, per chi come me ha la passione per il tuning, che organizza o partecipa a gare clandestine. Se per strada trovo uno scapestrato che crea un incidente e magari mio malgrado mi trovo coinvolto, vedendo la mia macchina elaborata ecco comparire lo scoop .... “gara clandestina di auto truccate sulla tangenziale finita in tragedia” .... e non penso di dire fandonie!

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Non mi meravigliano le parole del comandante, che ringrazio per avercele donate. Infinitiringraziamento anche a Max per l'iniziatva!

Su una cosa mi soffermo perchè àa collego ad un articolo letto recentemente in cui si dava una situazione della pirateria nel globo e, a fronto di una dimnuzione dle fenomeno al largo della Somalia, il trend generale sta crescendo e succede sopratutto per l'aumento di casi nel golfo di Guinea. 

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