malaparte* Inviato 16 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 16 Dicembre, 2018 Questo settembre in Islanda sono rimasta colpita dall'enorme quantità di cinesi che ho incontrato e mi sono chiesta cosa ci facessero lì, soprattutto così numerosi (la mia amica e io siamo state pure inserite in un docufilm girato da una troupe cinese che alloggiava nel nostro stesso Bed and Breakfast, ovvero l'unica sistemazione presente in quell'area: stavamo chiacchierando con i due protagonisti, che a quanto ci ha detto il regista sono attori famosissimi in Cina, quando ci siamo accorte che gli operatori stavano registrando!! Spero bene che abbiano tagliato la scena in fase di montaggio... ) . Ho scoperto da questo articolo http://www.difesaonline.it/geopolitica/analisi/i-progetti-di-pechino-nella-regione-artica che l'Islanda è base fondamentale di appoggio per la creazione della cosiddetta via della seta artica: addirittura, la Cina starebbe acquistando un porto in quello stato. In pratica, mentre noi ci stiamo creando problemi per il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci ecc., la Cina aspetta solo che lo scioglimento aumenti per potere creare un veloce passaggio mercantile verso l'Europa, oltretutto tagliando fuori lo stretto di Malacca, di controllo USA.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 16 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 16 Dicembre, 2018 La rotta polare artica è una realtà che la Russia sta perseguendo/gestendo da molto tempo. L'innalzamento delle temperature, con il conseguente riduzione dello spessore e della durata del ghiaccio, favorirà la situazione ma non è il fattore principale. La Russia si sta attrezzando sempre più per operare nelle regioni artiche, dalla costruzione di navi rompighiaccio convenzionali e nucleari alla costruzione di una centrale nucleare galleggiante prototipo di una serie di unità da dislocare in aree dove non sarebbe possible costruire centrali "tradizionali". Peraltro ha anche delle nuove unità militari preposte ad operare in artico... Segnalo un paio di leggerezze/superficialità dell'articolo: la foto riportata è del vecchio Xue Long (Dragone di ghiaccio) ma nel 2019 ci sarà lo Xue Long 2°, costruito interamente in Cina. Inoltre gli Stati Uniti hanno 2 (e non otto) unità rompighiaccio delle quali la Polar Star, unica "pesante" ovvero in grado di operare con ghiaccio molto spesso, praticamente moribonda: l'anno scorso ha avuto diversi incidenti durante la sua missione in Antartide dei quali uno relativamente complesso con allagamento di alcuni compartimenti. Quest'anno ritornerà in mare dopo le riparazioni in bacino e si spera che ce la faccia a compiere la sua missione. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 16 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 16 Dicembre, 2018 Lazer, tu che sei sai, l'Italia ha un unità per questo genere di missioni o no? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 16 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 16 Dicembre, 2018 Lazer, tu che sei sai, l'Italia ha un unità per questo genere di missioni o no? Bella domanda!!! Oggi l'Italia non ha nessuna nave per supportare le ricerche in Antartide visto che l'Italica è stata dismessa (e demolita in India). Tra le nuove unità della MMI ci potrebbe/dovrebbe essere una nave con capacità artiche ma, secondo me, una nave plurivalente della MMI sarà difficilmente destinabile a missioni di supporto da 3-4 mesi ciascuna con cadenza fissa (tra dicembre e febbraio di ogni anno). E' interessante notare che la Francia si è dotata l'anno scorso di una nuova unità di supporto logistico, iscritta tra le navi miliari, in sostituzione della precedente che invece era civile. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 16 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 16 Dicembre, 2018 e la nostra base in Antartide come fa? andiamo a scrocco? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
madmike Inviato 17 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 17 Dicembre, 2018 si, andremo con dei mercantili noleggiati. Ma non è che possiamo fare diversamente: la nostra è una base per ricerche scientifiche come quelle di molti altri paesi, la militarizzazione dell'artico è fuori dalla nostra portata. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 17 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 17 Dicembre, 2018 si, andremo con dei mercantili noleggiati. Ma non è che possiamo fare diversamente: la nostra è una base per ricerche scientifiche come quelle di molti altri paesi, la militarizzazione dell'artico è fuori dalla nostra portata. L'Antartide è de-militarizzato intendendo che non ci sono installazioni militari e/o armi. Di fatto operano unità civili oppure militari non armate. Ad esempio gli US hanno la vecchia Polar Star della CG (che all'occorrenza potrebbe essere armata...) e con aerei gestiti dalla Guardia Nazionale. In ogni caso venne noleggiato lo svedese Oden quando la Polar Star era ferma. L'Astrolabe P800 è un pattugliatore della MN apparentemente disarmato. PS: nella nostra base operano diversi militari a supporto delle attività, incursori, nocchieri, ranger alpini e meteorologi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
madmike Inviato 17 Dicembre, 2018 Segnala Share Inviato 17 Dicembre, 2018 Si Lazer, lo so. Infatti le uniche navi 'armate' usate come rompighiaccio (intendo armate pesantemente) erano le russe, in tempi recenti, anche i futuri pattugliatori canadesi non vanno oltre la mitragliera da 25. Il fatto che ci siano nostri militari, è noto, questo non toglie che per una nazione come la nostra, visti i numeri in gioco, pensare a una rompighiaccio dedicata sarebbe uno spreco inutile. tutto qui. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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