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Quando Betasom Diventa Catalizzatore


Totiano

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Dopo ormai 15 anni di vita betasomiana ancora rimango stupito delle capacità della nostra base di realizzare eventi per ricordare il passato.

Non ricordo neanche più, lo confesso, come ci siamo incontrati con al signora Marisa Appi, figlia di quel C° Appi imbarcato a bordo del Giuliani in viaggio per l'estremo oriente. Ma è grazie a lei che, al raduno di Venezia che aveva la Scuola Navale Mlitare Morosini come target primario, siamo entrati in cotatto con Massimo Betto e suo figlio Leonardo, allora ancora studente al Nautico Venier.

Da quel momento una rappresentanza di ragazzi del Nautico spesso ha presenziato ai nostri raduni, o organizzato eventi in collaborazione con Betasom sotto lo stesso motto "per non dimenticare" .

 

Cosi, quando a Cordenons (terra natia delle famiglie Appi e Betto) si è deciso di ricordare la prima guerra mondiale Betasom era praticamente già coinvolta e, a partecipare, viene chiamato l'amm Sauro (conosciuto grazie a Betasom) e il sottoscritto, ma con l'iprimatur della Marian Militare.

 

Un evento speciali, ragazzi attenti e interessati a qualcosa che aveva coinvolto i loro bisnonni, e loro ne erano consci...

 

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(Foto Massimo Betto)

 

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Ho conosciuto Massimo Betto nel novembre 2016 in occasione della visita a Nave Italia ormeggiata a La Spezia. Massimo era a capo di un gruppo di studenti del Nautico di Venezia, tra i quali suo figlio Leonardo che allora frequentava la quinta.

 

Dopo la visita pranzammo tutti assieme in un ristorante nei pressi dell'Arsenale e, vista la composizione del gruppo ed il mio passato in marina mercantile, era naturale che la conversazione vertesse sui compiti dell'allievo ufficiale nella vita di bordo che avrebbe coinvolto la maggior parte di quei ragazzi di lì a pochi mesi.

 

Massimo rimase favorevolmente impressionato da quella chiacchierata, tanto di chiedermi insistentemente di fare più o meno gli stessi discorsi, ampliando e approfondendo gli argomenti, agli studenti delle quinte classi del Nautico di Venezia. A nulla valsero le mie riserve, trattandosi di un'esperienza che non mi era mai capitata in passato.

 

E qui torno alla capacità di catalizzazione di Betasom, unita alla determinazione di Massimo che portò il suo progetto alla direzione dell'Istituto, ottenendone la condivisione. Il successivo mese di febbraio tenni due giorni di conferenza supportata da audiovisivi che fu molto apprezzata sia dai ragazzi che dai docenti.

 

Questo dimostra che esistono gli strumenti - nel caso nostro Betasom - ma è la dedizione e l'entusiasmo delle persone come il nostro dir. Totiano e Massimo Betto che consentono la realizzazione di eventi che sembrerebbero impensabili.

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