fanghino Report post Posted October 2, 2018 Al fine di migliorare le mie capacità di controllo e gestione del somm, ho alzato la difficoltà al 75% ed intrapreso qualche missione senza alcun obiettivo se non fare formazione. Se ho ben capito, sulla rosa dei venti il giglio indica la mia prua, convenzionalmente a Nord. L'anello più esterno permette mediante il cursore rosso di impostare una rotta. Ad esempio un rilevamento a 270° lo vado ad intercettare ponendo il cursore su tale angolo. Il somm vira su tale rotta. A quel punto avrò il bersaglio dritto in prua e continuerò a modificare la rotta in base al rilevamento idrofonico che dovrebbe trovarsi sui 360° Giunto nelle vicinanze della nave, passo al controllo diretto dei timoni, diciamo quando la vedo sul TDC, e a quel punto inizio a preparare l'attacco E' corretta tale operatività? Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 2, 2018 Se ho ben capito, sulla rosa dei venti il giglio indica la mia prua, convenzionalmente a Nord. L'anello più esterno permette mediante il cursore rosso di impostare una rotta. Ad esempio un rilevamento a 270° lo vado ad intercettare ponendo il cursore su tale angolo. Il somm vira su tale rotta. A quel punto avrò il bersaglio dritto in prua e continuerò a modificare la rotta in base al rilevamento idrofonico che dovrebbe trovarsi sui 360° Giunto nelle vicinanze della nave, passo al controllo diretto dei timoni, diciamo quando la vedo sul TDC, e a quel punto inizio a preparare l'attacco E' corretta tale operatività? Prendendo come riferimento la tua immagine, il valore sull'anello esterno letto sul N (Nord) o freccia nera dell'anello interno, indica la tua rotta. In questo caso la tua prua punta a 240 gradi……...per essere proprio grossolani rispetto alla mappa tu grossomodo ti stai dirigendo a sinistra, ad Ovest Sud Ovest. Se l'idrofonista ti avvisa che hai un rilevamento a 270° questo è rispetto alla tua prua e non rispetto al Nord !!! Se tu selezioni 270° (freccia rossa), andresti nella direzione sbagliata. Il rilevamento a 270° lo devi leggere nell'anello interno e la direzione da prendere sarà a circa 150° (anello esterno). Per semplificare ulteriormente, se l'idrofonista di avvisa di un rilevamento a: - 0° (360°) = il tuo contatto lo avrai davanti alla prua - 90° = il tuo contatto lo avrai a destra - 180° = il tuo contatto lo hai dietro - 270 ° = il tuo contatto lo hai a sinistra Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 3, 2018 Grazie! Infatti non capivo come mai giravo attorno al targhet, che ovviamente è in movimento pure esso. Sbagliavo identificando tutto sull'anello esterno. Sono a 18 ore giocate. Imparerò prima che finisca la guerra... Share this post Link to post Share on other sites
nostromodiroma * Report post Posted October 3, 2018 nella fase di intercetto si deve tener conto dello spostamento che potrebbe compiere il bersaglio e quindi la modifica del rilevamento polare. il rilevamento polare è: posto come zero la prua/prora del battello, il rilevamento polare è compreso tra lo zero e la direttrice del segnale acustico; esso è compreso tra 0 a 180° a sinistra o tra 0 a 180° a dritta. nel tempo si occorre eseguire più rilevamenti per confrontarli tra loro, in tal modo sarà possibile conoscere se il target guadagna (ovvero se dalla posizione iniziale si sposta verso lo zero/prora del battello) o scade (ovvero se dalla posizione iniziale si sposta verso i 180°/poppa del battello). mi auguro di non aver aggiunto confusione. Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 3, 2018 nella fase di intercetto si deve tener conto dello spostamento che potrebbe compiere il bersaglio e quindi la modifica del rilevamento polare. il rilevamento polare è: posto come zero la prua/prora del battello, il rilevamento polare è compreso tra lo zero e la direttrice del segnale acustico; esso è compreso tra 0 a 180° a sinistra o tra 0 a 180° a dritta. nel tempo si occorre eseguire più rilevamenti per confrontarli tra loro, in tal modo sarà possibile conoscere se il target guadagna (ovvero se dalla posizione iniziale si sposta verso lo zero/prora del battello) o scade (ovvero se dalla posizione iniziale si sposta verso i 180°/poppa del battello). mi auguro di non aver aggiunto confusione. Abbastanza chiaro. Si, eseguo più rilevamenti, per tracciare la sua posizione comprensiva di spostamenti. E' anticiparlo che non mi riesce. Detto ciò, mi par di capire che la mia manovra dovrà essere attuata in modo che il target si muova verso lo 0° andando quindi a posizionarsi davanti ai miei tubi di lancio. Se scade, lo sto perdendo di poppa. O comunque devo lanciare quell'unico siluro di cui dispongo. Tutto giusto? Share this post Link to post Share on other sites
nostromodiroma * Report post Posted October 3, 2018 (edited) Corretto. Per sapere dove va puoi tracciare una rotta indicativa sfruttando la carta nautica. L' ideale è l'agguato sotto costa, in modo da avere il mercantile su rotta individuabile.Il segnale più è forte e parimenti indica un avvicinamento o viceversa. In questo modo comprendi se la distanza varia e se vale la pena un inseguimento o la possibilità di intercettarlo assumendo una rotta ad anticipare il moto. Mai puntare dritto sul bersaglio acustico, ma aprire l'angolo di rotta in modo da tenere il ping sempre sullo stesso rilevamento ma con intensità maggiore. Unico modo per essere certi della rotta di collisione: rilevamento costante e distanza in diminuzione. Edited October 3, 2018 by nostromodiroma Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 4, 2018 "Mai puntare dritto sul bersaglio acustico, ma aprire l'angolo di rotta in modo da tenere il ping sempre sullo stesso rilevamento ma con intensità maggiore. Unico modo per essere certi della rotta di collisione: rilevamento costante e distanza in diminuzione. " Questo passaggio non mi è chiaro. Mi sono fatto qualche disegnino, ma non ne vado a capo. Sottocosta è più intuitivo, è come se la nave fosse in un canale, una sponda è la costa, l'altra il mio somm. Può procedere solo dritta... Share this post Link to post Share on other sites
nostromodiroma * Report post Posted October 4, 2018 se dirigo verso la provenienza dell'eco, senza correggere la rotta, mi troverò dove il bersaglio era inizialmente. se seguo la provenienza dell'eco, correggendo la rotta, mi ritroverò a descrivere una curva e, comunque ad allungare il percorso. altrimenti, se dopo i primi rilevamenti mi accorgo che il segnale diventa più forte, posso correggere la rotta in modo da tenere quel segnale sempre sullo stesso rilevamento e in modo che aumenti il segnale acustico. Esempio: se in movimento puntassi un oggetto, dallo stesso mi rileverebbero sempre con lo stesso angolo ma con distanza in diminuzione; oppure: arrivando ad un incrocio in contemporanea ad un altro veicolo che proviene da destra/sinistra, se la distanza diminuisce e non varia in modo apprezzabile il rilevamento, l'urto è certo. occorre farsi trovare sul punto dove si troverà il bersaglio, non seguirlo. Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 4, 2018 Mi sono fatto un veloce schizzo per capire il concetto, e ho dedotto che ipotizzando di essere su rotta 360°, un rilevamento a 80°, poi uno a 45° mi devono portare ad una nuova rotta di pochi gradi, e non ad una virata verso il bersaglio. Nel caso 2 varierò la rotta mantenendo il segnale sull'angolo R virando verso ovest, però cambia l'angolo di tangenza fra il somm e il target. Chiaramente, il bersaglio non deve cambiare rotta. Se vira bruscamente ad est, tutto cambia... Esatto? Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 4, 2018 se dirigo verso la provenienza dell'eco, senza correggere la rotta, mi troverò dove il bersaglio era inizialmente. se seguo la provenienza dell'eco, correggendo la rotta, mi ritroverò a descrivere una curva e, comunque ad allungare il percorso. altrimenti, se dopo i primi rilevamenti mi accorgo che il segnale diventa più forte, posso correggere la rotta in modo da tenere quel segnale sempre sullo stesso rilevamento e in modo che aumenti il segnale acustico. Esempio: se in movimento puntassi un oggetto, dallo stesso mi rileverebbero sempre con lo stesso angolo ma con distanza in diminuzione; oppure: arrivando ad un incrocio in contemporanea ad un altro veicolo che proviene da destra/sinistra, se la distanza diminuisce e non varia in modo apprezzabile il rilevamento, l'urto è certo. occorre farsi trovare sul punto dove si troverà il bersaglio, non seguirlo. Il problema è che, trattandosi di un simulatore di Uboot, ed utilizzando l'idrofono (e quindi si va "ad orecchio") spesso non si riesce a quantificare la forza del segnale acustico e nemmeno a capire (ovviamente dipende dal movimeto del bersaglio) se il rumore delle eliche stia aumentando o meno. L'unico sistema è l'utilizzo del "metodo dei 4 bearing", basato completamente sulla trigonometria, con il quale si riesce a: al 3° rilevamento capire la rotta del bersaglio (ma non la distanza) ed al 4° anche quest'ultima. Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 4, 2018 (edited) ….. …… Dall'immagine si deduce in modo chiaro che se la chiavetta USB continuasse su quella rotta farebbe una strage di Cabernet Sauvignon e Soave classico (perdonami l'off-topic) Edited October 4, 2018 by Von Faust Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 5, 2018 Caro Von Faust, sarà il mio destino di comandante... finire alcolizzato al bancone del bar, col berretto di lana in testa a raccontare di improbabili gesta eroiche, compiute solo fra i flutti di una ondosa memoria e le nebbie di antichi ricordi.... anche i 4 bering mi metti adesso.... se faccio 4 birre vale ugualmente? Dai, cortesemente delucidami su questo metodo di intercettazione. Altrimenti dovrò inseguire navi per mezzo atlantico, e non hai idea di quanto beve un sommergibile... Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 5, 2018 Caro Von Faust, sarà il mio destino di comandante... finire alcolizzato al bancone del bar, col berretto di lana in testa a raccontare di improbabili gesta eroiche, compiute solo fra i flutti di una ondosa memoria e le nebbie di antichi ricordi.... anche i 4 bering mi metti adesso.... se faccio 4 birre vale ugualmente? Dai, cortesemente delucidami su questo metodo di intercettazione. Altrimenti dovrò inseguire navi per mezzo atlantico, e non hai idea di quanto beve un sommergibile... Ogni scusa per bere è buona Ti preparerò qualcosa. Share this post Link to post Share on other sites
nostromodiroma * Report post Posted October 5, 2018 Il problema è che, trattandosi di un simulatore di Uboot, ed utilizzando l'idrofono (e quindi si va "ad orecchio") spesso non si riesce a quantificare la forza del segnale acustico e nemmeno a capire (ovviamente dipende dal movimeto del bersaglio) se il rumore delle eliche stia aumentando o meno. L'unico sistema è l'utilizzo del "metodo dei 4 bearing", basato completamente sulla trigonometria, con il quale si riesce a: al 3° rilevamento capire la rotta del bersaglio (ma non la distanza) ed al 4° anche quest'ultima. Mi spiace che non sono riuscito spiegarlo al meglio. Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 5, 2018 Mi spiace che non sono riuscito spiegarlo al meglio. No no, anzi, ti sei spiegato molto bene ed è interessantissimo (anzi, ogni fonte di conoscenza a riguardo è per noi oro colato). Più che altro mi riferivo che Silent Hunter, rispetto alla realtà, ha i suoi limiti e non sempre è possibile applicare nozioni reali. Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 6, 2018 Effettivamente in un U-Boot credo che gli effetti acustici fossero ben udibili. In acqua le onde sonore (che sono onde di pressione) si trasmettono in modo assai più efficiente che in aria. Quindi suppongo che le eliche di una nave si sentissero a scafo anche ad una rispettabile distanza, e si capisse in che direzione. Per non parlare del ping e dello schiaffo delle cariche di profondità che colpivano l'acqua. Nessun gioco può farlo, e forse neppure i simulatori più avanzati. Share this post Link to post Share on other sites
Von Faust* Report post Posted October 9, 2018 Effettivamente in un U-Boot credo che gli effetti acustici fossero ben udibili. In acqua le onde sonore (che sono onde di pressione) si trasmettono in modo assai più efficiente che in aria. Quindi suppongo che le eliche di una nave si sentissero a scafo anche ad una rispettabile distanza, e si capisse in che direzione. Non ne ho idea, la portata dell'idrofono era sui 20 Km sulla singola nave e fino (credo) a 90 Km per dei convogli. Ad orecchio direi poco ed anche sulla direzione non so ma non credo. Per non parlare del ping e dello schiaffo delle cariche di profondità che colpivano l'acqua. Nessun gioco può farlo, e forse neppure i simulatori più avanzati. Le pingate, quando arrivavano dovevano mettere i brividi, giusto l'altro giorno ascoltavo quanto riporterò sotto e credo che trovarsi all'interno di un sommergibile e sentirsi la pingata mette non poca ansia. Share this post Link to post Share on other sites
fanghino Report post Posted October 10, 2018 Caspita, non serve neppure esser esperti per capire quando l'onda riverbera sul sommergibile. Cambia nettamente la frequenza di ritorno. La domanda è come potesse il somm sgusciare fuori dalla traccia. Dubito che scendere a 150 mt potesse esser efficace. Intravedo un vantaggio nel tempo superiore che le cariche impiegavano a calare a quella profondità, fornendo tempo prezioso per tentare delle manovre. Ma quando hai sopra 2 o 3 CT che ti braccano con un tappeto di bombe.... Share this post Link to post Share on other sites