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Totiano

Museo Navigazione Antica - Santa Severa (Rm)

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Il Museo del Mare e della Navigazione antica si trova nel castello della piccola città di Santa Severa, lo ho raggiunta da Roma con circa un'ora di treno e 10 minuti a piedi. Dentro al castello, in realtà un borgo fortificato medievale che giace sui resti della città romana a sua volta edificata su quella etrusca, esisto diverse realtà museali e il consiglio è di visitarle tutte quante. Nel museo del territorio, ad esempio, oltre alla visita al bel castello vero e proprio vi è una bella esposizione museale che termina con una esperienza interattiva da brividi, specie quando sembra di essere in navigazione su una nave etrusca.

 

 

La struttura museale è realizzata per avvicinarsi con semplicità al mondo degli antichi marinai tramite diorami, ricostruzioni funizionanti di macchinari ed esposizioni di cimeli, capaci di stimolare l’interesse e la curiosità verso il mondo della nautica del Mediterraneo antico. Devo essere sincero: per quanto estremamente interessante, l'esposizione comincia ad accusare gli anni.

E' stato insignito dal 2005 del marchio di qualità regionale e illustrato più volte al pubblico italiano da note trasmissioni televisive come Linea Blu, Geo&Geo e Superquark di Piero e Alberto Angela; proprio grazie a questa trasmissione sono venuto a conoscenza del museo e mi sono fatto obbligo di visitarlo.

 

Ed ora entriamo nel museo (tutte le foto provengono dal sito del museohttp://www.museosantasevera.it/ )

 

Dopo la biglietteria e bookshop, con personale gentile, disponibile e preparato (non è scontato) e simpatici gadget si entra nella prima sala, che illustra l'esplorazione sottomarina e i vari tipo di anfore. Il diorama con il subacqueo sopra il relitto è di effetto e aiuta a introdurre nelle altre sale con la coscienza che molto è frutto di un attento lavoro di archeologi subacquei e rischi connessi.

 

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La seconda piccola sala, poco più di un disimpegno, ha invece una carta molto interessante, che da evidenza dei viaggi e delle esplorazioni sui mari delle popolazioni antiche. Si scopre cosi che gli egizi erano quasi di casa in India e probabilmente sono arrivati in Cina, i fenici circumnavigarono l'africa e, forse, arrivarono in america del sud, i Greci arrivarono al circolo polare artico.

 

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La terza sala è tra le più interessanti in assoluto. Integrate dal video di Alberto Angela che ne spiega i dettagli, sono presenti le modalità costruttive degli antichi, ovvero lo scafo cucito e quello assemblato con mortase e tenoni. Ricostruzioni, schemi e cimeli sono alla portata dei più piccoli e si scoprono tante cose interessanti sulle modalità di assemblaggio e sigillatura degli interstizi.

 

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La quarta piccola sala ospita i sistemi per esaurimento delle sentine, con le ricostruzioni delle varie pompe effettivamente funzionanti e molto ben spiegate anche senza la presenza di una guida, specie la pompa a bindolo.

 

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La quinta sala, anche questa poco più di un corridoio, è destinata alle maniovre con le vele a a quanto il vento influisca sulla navigazione, con un bel platico di un porto e un simulatore (non funzionante, purtroppo) di come il vento agisca su una vela quadra. Stranamente non viene trattato quel modo di navigare trasformando la vela quadra in una specie di vela latina (non ricordo il nome), ma rimane il fatto che è tutto interessante e ben piegato (stavolta una guida è utile, per chi non mastica di navigazione a vela)

 

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La sesta sala è dedicata alla vita a bordo della navi romane e, più dei pannelli e della grande dolia, mi ha profondamente colpito la ricostruzione della stiva di una nave romana, con lo scafo ben sezionato e mortase e tenoni ben in vista assieme al piombo quale antivegetativo, anfore, un piccolo fuoco, la pompa a bindolo... davvero suggestivo oltre che istruttivo.

 

La settima sala, dedicata al relitto di Pirgy (antico nome di Santa Severa), non era accessibile... sarà la scusa per tornare!

 

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Edited by Totiano

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Pur vivendo a Roma e andando spesso al mare a Santa Marinella (accanto a Santa Severa) non ho mai visitato il polo museale del castello.

Una buona scusa per andarci

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E certo, perché il grande ammiraglio Totianus vuole recuperare i ricordi della sua antica flotta... :smile:

 

Invece, a parte gli scherzi, ti ringrazio dell'interessantissimo report. Ti invidio un po': certamente una visita a quel museo mi avrebbe dato qualche ispirazione per i racconti in latino e per il ligneo Toti...

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Eh, si i doveri del Servizio.... anche se è per una classis in particolare, dovefvo proprio apporfondire alcuni dettagli!

 

Devo dire che il doppio scafo poteva suggerirci qualcosa di interessante per il ligneo Toti, e forse anche la sala dedicata all'idraulica. Magari faremo un ligneo Sauro in futuro, chissà

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