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Il Calvario Dei Sottomarini Spagnoli S-80


Regia Marina

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Prendo spunto da un articolo trovato oggi su un giornale online italiano che parla dell'ennesima disavventura progettuale vissuta dai nuovi Sottomarini dell'Armada Spagnola S-80 che dovrebbero sostituire i vecchi Agosta attualmente in servizio.

 

L'articolo è il seguente:

http://www.lastampa.it/2018/07/18/esteri/il-nuovo-sottomarino-della-spagna-troppo-grande-e-non-entra-nella-base-xva8sISJY43UMWODFwMIeK/pagina.html

 

Sembra essere l'ennesima disavventura di questo progetto che sta costando alla Spagna diversi milioni di euro e ancora non hanno potuto metterne in linea nemmeno una unità.

 

Si è iniziato con un problema di stabilità di galleggiamento dovuto ad un errore di stima del peso che ha portato quindi ad un errata distribuzione del peso (in pratica hanno progettato la distribuzione dei pesi basandosi su un dato di partenza errato e alla fine si sono ritrovati con un battello più pesante del previsto e quindi sbilanciato).

Problema che sembrava essere stato risolto aggiungendo una sezione di 10 metri che portava l'unità dagli iniziali 71 metri ai finali 81.

Solo che a seguito di questa aggiunta sembra che ora l'unità non sia più "compatibile" con la banchina dove solitamente vengono ormeggiati e questo richiederà una ristrutturazione (e ulteriori costi) dell'intera base per permettere l'ormeggio in sicurezza dei battelli.

 

Quello che mi chiedo è come mai una Marina Militare come quella Spagnola che ha esperienza con unità non progettate da loro (gli S-70 odierni sono Agosta francesi costruiti solamente in Spagna ma non progettati) non abbiano tentato una collaborazione con qualche altra marina come quella Italiana, tedesca o svedese per le sue nuove unità invece di lanciarsi in un progetto che sta portando costi in salita vertiginosa e successi non paragonabili ai costi.

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Eh, in effetti questa telenovela, nata peraltro da comportamenti più simili a un programma sudamericano che non a un procurement europeo, è ben curiosa.

 

Non si è mai capito, infatti, perchè non si andò sullo Scorpene, che era già stato praticamente scelto e lo si doveva solo costruire in Spagna, per andarsi ad infilare in una costruzione in autonomia in cui, evidentemente, mancava totalmente il know-how.

 

Qui un po di storia della faccenda:

 

http://www.navantia.es/eng/files/Articulo_S80_Consejeros_EN.pdf

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Su un altro sito, pero non ricordo quale, si parlava di una scelta forse complicata anche dal voler inserire il sistema di combattimento statunitense su un battello di derivazione francese che doveva fornire le basi del progetto, quando nel 2007, le cose sono cambiate e la spagna ha voluto fare di testa sua (o forse i francesi volevano imporre troppo la propria tecnologia...)

 

Il mio pensiero, la Marina Spagnola spinta forse da Navantia (e governo in carica...) ha fatto il fatidico passo più lungo della gamba pensando che ormai la cantieristica spagnola era pronta (o così gli hanno fatto credere...) ad inserirsi nel novero degli stati che possono costruire da zero un moderno sommergibile (mentre l'Italia forse con più lungimiranza e sicuramente più esperienza si è rivolta all'estero) .

 

Molti dettagli in più sul sito spagnolo https://elpais.com/politica/2018/07/17/actualidad/1531846944_777118.html

 

tra l'altro sul sito si parla anche dei problemi del sistema AIP/Fuel Cell spagnolo e che le prime due unità saranno operative "senza" AIP da "inserire" poi nei lavori di mezza vita...ora mi chiedo cosa inseriranno nei 10 metri in più di scafo?

 

magico_8°/88

 

PS Il sito di riferimento è www.portaledifesa.it

Modificato da magico_8°/88
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Temo che il vero problema dei 10 metri di scafo sia il risolvere la questione del galleggiamento... tutto il resto viene dopo!

esattamente, hanno allungato 10 metri di scafo per risolvere il galleggiamento, poi cosa hanno messo lì dentro non lo so

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La Francia ha un pessimo modo di trattare con i clienti e l'orgogliosa Spagna a un certo punto penso fosse davvero stanca di essere trattata da terzo mondo. Perchè non si è rivolta ad altre nazioni non saprei dirlo, ma probabilmente i cantieri spagnoli si sentivano pronti a questo balzo. E di esperienza di navi di superficie ormai ne avevano.

Sul problema delle dimesioni eccessive per l'ormeggio non mi sento di colpevolizzare totalmente: la serie di emergenze che hanno coinvolti i battelli spagnoli non ha consentito il contatto tra parte operativa e quella logistica. Accade anche a Marine più blasonate... Ma potrebbero essere semplicemente in ritardo coi lavori e i giornali ci stanno speculando.

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