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Umberto Grosso- M.o.v.m.


Red

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Ricordiamo Comandanti, questo grande Marinaio che, con abnegazione,

coscientemente diede la vita per l'onore della propria Patria meritandosi

la Medaglia d'Oro al V.M. .

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Umberto GROSSO

Sottotenente del C.R.E.M.

(disperso)

 

Nacque a Pinerolo (Torino) il 4 ottobre 1890.

Volontario nella R. Marina all'età di 18 anni ed assegnato alla categoria Cannonieri,

al termine del corso si imbarcò su silurante di superficie con la quale partecipò poi

al conflitto italo-turco del 1911-12 come sottocapo.

 

Partecipò al primo conflitto mondiale imbarcato sulla nave da battaglia " Cavour "

e fino al conseguimento del grado di Capo di I^ Classe, ebbe lunghi periodi di imbarco

su unità di superficie, intercalati da brevi periodi a terra, presso depositi di munizioni.

Nel 1938 venne destinato all'Accademia Navale di Livorno, dove conseguì la promo-

zione a Sottotenente del C.R.E.M. e nel luglio del 1940 imbarcò sull'incrociatore " Zara ",

con il quale partecipò alle battaglie navali di Punta Stilo ( 9-7-1940 ) e di Capo Matapan

del 28 marzo 1941 nella quale l'unità, colpita dal fuoco concentrato di tre navi da battaglia

inglesi, fu gravemente danneggiata ed immobilizzata. All'ordine di auto affondamento

si portava, con il proprio Comandante in 2^, ad innescare le cariche nel deposito muni-

zioni, scomparendo nell'immane esplosione che travolse la nave.

 

Motivazione della Medaglia d'Oro al V.M. :

 

Umberto GROSSO

Sottotenente del C.R.E.M.

(disperso)

 

" Ufficiale di animo grande e di cuore generoso.

 

All'ordine del comandante di abbandonare la nave, dilaniata e incendiata

dal tiro, a brevissima distanza di una squadra nemica comprendente più navi

da battaglia, non scendeva con gli altri nelle zattere, rimaneva a bordo, perchè

alla sua nave non aveva ancora dato abbastanza di se stesso.

 

Quando il comandante in seconda chiese chi volesse scendere con lui nel depo-

sito delle munizioni per far saltare la nave, affinchè non potesse divenire preda

del nemico, egli si offrì per primo, fermo e sicuro. Non lo spingevano gli impeti

e gli entusiasmi della giovinezza, ma la fredda, cosciente volontà dell'età avanzata.

 

Nella notte illuminata dalle vampe dell'incendio seguì il comandante in 2^ giù nell'oscu-

rità della Santa Barbara : con lui diede fuoco alle cariche e, come lui non fece ritorno " .

 

(Mediterraneo Orientale, 28 marzo 1941)

(R.D.18 maggio 1942)

 

ONORI,a questo figlio della Patria !!!

:Italy::Italy::Italy:

 

RED

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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