serservel Inviato 22 Novembre, 2016 Segnala Share Inviato 22 Novembre, 2016 (modificato) Curiosando nel sito della Marina ho notato alcune piccole differenze nelle schede tecniche tra BATCH 01 (Todaro e Sciré) e BATCH 02 (Venuti e Romei), ovvero: Dislocamento in superficie: 1450 t --> 1500 tons Dislocamento in Immersione: 1830 t --> 1800 t Lunghezza: 56 m --> 57 m Velocità immersione: 20 nodi --> 18 nodi Il Batch 02 risulterebbe più lungo di 1 metro e più lento di 2 nodi. Considerando che in termini di velocità e di profondità raggiungibile sicuramente non è noto il preciso dato, è possibile che il Batch 02 sia più lento e più lungo e, allo stesso tempo, avere un dislocamento maggiore in superficie e più inferiore in immersione? Oppure è un errore di chi ha riportato i dati? Per piacere, astenersi commenti tipo "io non discuterei questi dati nel forum": sono dati riportati nel sito della Marina Militare Modificato 22 Novembre, 2016 da serservel Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ocean's One* Inviato 25 Novembre, 2016 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2016 (modificato) Serservel, probabilmente, nessuno ti ha ancora risposto per il dubbio di addentrarsi in temi classificati. Però, visto che questi numeri sono liberamente divulgati, penso di poter esprimere una mia opinione, nata unicamente dalla passione per le tematiche più ingegneristiche, e non certo dal desiderio di fare le pulci a questi battelli. Anzi, diciamo che ti risponderei allo stesso modo anche se si trattasse di modelli radiocomandati, una volta sostituiti i grammi alle tonnellate e i cc ai metri cubi ___________ Ecco le mie note sulle incongruenze emerse: 1) Maggiore lunghezza ma minore velocità: Un metro di lunghezza è praticamente ininfluente sulla velocità. Tu pensa alla ben maggiore differenza che cera fra le corazzate e gli incrociatori da battaglia della 1GM (ed anche così i secondi avevano comunque bisogno di apparati motori ben più potenti) Invece, qui penso che il dato di velocità si porti addosso una serie di assunzioni difficilmente verificabili e spesso variabili (stato di pulizia dello scafo, potenza "nominale"), o che addirittura sia un dato approssimato o volutamente dichiarato in maniera cautelativa. Quindi, no comment. 2) Maggiore lunghezza ma minore dislocamento in immersione: I volumi, e quindi i dislocamenti, non dipendono tanto dalla lunghezza totale, quanto dalle dimensioni dello scafo resistente. Se il metro in più fosse rappresentato da un'estensione dei compartimenti a libera circolazione, non ci sarebbe alcuna sensibile differenza di dislocamento (il peso del "ferro" aggiuntivo sarebbe compensato da qualche altra riduzione, visto che la spinta totale rimarrebbe circa la stessa) 3) Maggior dislocamento in superficie ma minore dislocamento in immersione. Questo è spiegabile. Lo faccio con un singolo esempio, senza pretendere che sia la verità, né tantomeno che si traggano congetture più o meno verosimili sulle caratteristiche di questi battelli. Supponiamo, in via puramente teorica, che il Batch 2 abbia minori volumi posti all'esterno dello scafo resistente (vedo per esempio le riserve esterne di O2, ma qui lo dico e qui lo nego: è solo per esemplificare). Se così fosse, il volume totale risulterebbe minore del Batch 1 e lo stesso sarebbe per il dislocamento immerso. Simultaneamente, però, potrebbero essere minori anche i volumi da far emergere dall'acqua, magari perché abbiamo proprio ridotto qualcosa che in emersione si troverà sopra la linea di galleggiamento (per esempio le riserve di ossigeno che NON ho citato) Di conseguenza, per raggiungere il corretto assetto in emersione, occorrerebbe alleggerire meno il Batch 2, che quindi avrebbe un maggiore dislocamento in emersione, magari potendosi permettere anche un po di carico "pagante" in più. In questo modo, l'arcano potrebbe essere spiegato. (Tanto per fare un po' il filosofo, posso anche dire che la tendenza alla riduzione dei volumi emersi è una costante nella storia dei battelli: dalla riduzione delle torrette nella 2GM, fino al passaggio dal sommergibile al sottomarino nel dopoguerra) Tornendo ai 212, noi non conosciamo il volume delle casse di immersione, né l'esatta riserva di spinta (e meno male! Lasciamo stare questi dati classificati). Teoricamente possiamo affermare che le casse possono perlomeno imbarcare acqua per 1830-1450 = 380 t per il Batch 1 e 1800-1500 = 300 t per il Batch 2, ma in realtà sarà sicuramente di più per vari motivi. E vero che da questi numeri il Batch 2 avrebbe bisogno di casse un po' più piccole, ma non vedo un reale vantaggio in questa riduzione. Al contrario, posso pensare che i battelli più nuovi abbiano casse uguali e quindi un'ulteriore riserva di spinta non dichiarata, utile per maggiore sicurezza o per consentire un maggior sovraccarico rispetto ai battelli della serie precedente. E questo in effetti andrebbe visto come un miglioramento. ___________ Serservel, ti ho dato una possibile spiegazione, soddisfacendo l'impulso "ingegneristico" che questi numeri mi suscitavano. Cosa succeda veramente su questi battelli, però, lo lascio agli addetti ai lavori. Io termino qui, nella speranza di non aver scritto nulla di compromettente. Per sdrammatizzare, però, ti propongo l'ultimo dubbio: e se 1500 e 1800 fossero semplicemente gli arrotondamenti al centinaio dei precedenti 1450 e 1830?!? . Modificato 25 Novembre, 2016 da Ocean's One Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 25 Novembre, 2016 Segnala Share Inviato 25 Novembre, 2016 Credo dovremo andare a Taranto a chiederlo... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serservel Inviato 7 Febbraio, 2017 Autore Segnala Share Inviato 7 Febbraio, 2017 Nel sito della MMI è comparso l'articolo riguardo il primo approdo del Venuti a Taranto. Guardando le foto non ho potuto fare a meno di notare le aste alzate: Sbaglierò, ma non sono 2 i periscopi sollevati? Eppure ero convinto che il BATCH 02 avesse eliminato una delle due aste dei periscopi in favore di un sistema diverso (una telecamera issata con cavo o qualcosa di similare. Nessuno a dati in merito? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 8 Febbraio, 2017 Segnala Share Inviato 8 Febbraio, 2017 Il periscopio optronico è una telecamera è montata all'interno della parte finale di un periscopio (sto semplificando) e il suo vantaggio sta nel non essere penetrante a scafo, poterne regolare la quota e non occupare spazio all'interno. Osserva la testa del periscopio di scoperta, noterai cheil mast è profilato pe rimanere nella stessa direzione, facendo ruotare solo la testa con un buon vantaggio in termini di riduzione di scia. Interessante, no? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serservel Inviato 8 Febbraio, 2017 Autore Segnala Share Inviato 8 Febbraio, 2017 Decisamente! Grazie per la spiegazione. In effetti non riuscivo a far coincidere la presenza in vela dei due mast con le foto che ho della camera di manovra, dove c'è una sola aste per periscopio e un solo pozzetto sul pavimento. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 9 Aprile, 2017 Segnala Share Inviato 9 Aprile, 2017 Stavo pensando di separare le discussioni, portando in tecnica la parte non direttamente inerente la storia dei battelli, che ne dite? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 9 Aprile, 2017 Segnala Share Inviato 9 Aprile, 2017 Stavo pensando di separare le discussioni, portando in tecnica la parte non direttamente inerente la storia dei battelli, che ne dite? Questo è il VERO 20millesimo !!! :smiley19: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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