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Sommergibile Veloce Progetto 1942


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Progetto "Sommergibile Veloce" 1942

SS-BN.Sommergibile.Veloce.Project.png


Caratteristiche generali di progetto:

Tipo: sommergibile di grande crociera

Dislocamento:
- in superficie: 1.136,00 t (in sovraccarico 1.205,10 t)
- in immersione: 1.344,00 t
Dimesioni:
- Lunghezza: 75,50 m
- Larghezza: 6,45 m
- Immersione: 4,48 m (in sovraccarico 4,77 m)
Apparato motore superficie: 2 motori Diesel Tosi, 2 eliche
- Potenza: 3.000 cv ciascuno
- Velocita max. in superficie: 19,50 nodi max (18 nodi continuativi)
- Autonomia in superficie: stimata in sovraccarico 17.000 miglia
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione
- Potenza: 500 cv ciascuno
- Velocita max: 7,00 nodi
- Autonomia in immersione: 76 miglia a 4,0 nodi
Armamento:
- 4 tls AV da 533 mm, 12 siluri da 533 mm
- 2 tls AD da 533 mm, 6 siluri da 533 mm
- 2 cannoni da 100/47 mm
- 4 mitragliatrici 13.2 in affusti binati a scomparsa
Equipaggio: ca. 60 uomini
Profondità di collaudo: 170 m (coefficiente di sicurezza di 2,25)

 

SS.COLORED.Sommergibile.Veloce.Project.p

 

Prendendo spunto da un interessante articolo di Enrico CERNUSCHI, pubblicato su "STORIA MILITARE" n. 260 (maggio 2015), ho realizzato questa nuova scheda su un progetto a me sconosciuto ad oggi, del cantiere Cantieri Odero Terni Orlando (OTO) del Muggiano, alla Spezia, di quattro cosiddetti "sommergibili veloci", ordinati ma mai impostati ad ottobre del 1942.

Il progetto, fortemente voluto dall'ammiraglio Antonio Legnani, si concretizzo a marzo del 1942 in una specifica per un sommergibile oceanico da "sicuri" 18 nodi di velocità di superficie continuativi. Si trattava di unità del tipo "Cavallini" a doppio scafo parziale che riprendevano le linee generali dei battelli classe "Liuzzi" ma con forme prodiere dei battelli classe "Mameli" aventi buone qualità nautiche ed evolutive, qualità migliorate aumentando la superficie del timone principale ed anche di quelli verticali.

Ma per la riuscita del progetto si puntava principalmente sull'utilizzo di nuovi motori a combustione interna più leggeri e performanti adottando le tecnologie che ormai a guerra iniziata i tedeschi avevano passato alle aziende italiane. L'ordine dei battelli era in tanto passato dai quattro iniziali a dieci da costruirsi entro il 1945, ma l'invasione anglo-americana del Nordafrica francese, fece prima riportare il numero a quattro e poi a sospendere definitivamente il progetto per un ulteriore lotto di battelli classe "Tritone" seconda serie, ritenuti di più sicura realizzazione.

In conclusione questi battelli si accomunavano a grandi linee ai sommergibili tedeschi classe IX che se realizzati già prima della guerra avrebbero fatto anche la differenza, ma nel contesto della guerra subacquea del 1943 risultavano già obsoleti, figli di una visione ancora rivolta al passato sia dei comandi navali che dell'arretratezza dell'industria cantieristica del settore.

 

 

Da "STORIA MILITARE" n. 260 (maggio 2015)

Autorizzazione alla pubblicazione del 10 ottobre 2017 da parte della Casa Editrice "Edizione Storia Militare Srl"

 

il.sommergibile.veloce.1024.jpg

Magico_8°/88

Modificato da GM Andrea
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