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Cantiere Di Costruzione Regio Esploratore Leone 1925, Autocostruz 1:350


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cari amici, sto provando a caricare le foto relative all'inizio di questo cantiere su tinypic, ma l'antivirus del mio computer continua a farmi uscire perché dice che il sito è pericoloso. Avete qualche suggerimento perché io possa pubblicare qui le foto del lavoro ?

 

ciao grazie a tutti :-)

 

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Carissimo Marcel buona giornata. Per postare le foto noi tutti usiamo Postimage.org Allora per postare le foto come tutti noi CHE COSTRUIAMO IL VESPUCCI, usiamo Postimage.org, quindi vai alla pagina 24 numero 1195 di questo topic (Vespucci) li troverai tutte le istruzioni postare e per inserire le foto, buon lavoro.

 

Pennabianca.

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Allora, il modellino in realtà è già un pochino più avanti e prossimo alla verniciatura. D'altra parte si tratta di un modello con pochi dettagli e semplice da costruire, per cui in effetti il tempo realmente necessario per completarlo non sarà moltissimo.

 

Ho alcuni disegni trovati in internet che ho seguito per le linee dello scafo e messo insieme circa un centinaio di foto delle tre navi della classe (Leone, Tigre, Pantera), ugualmente trovate in rete, o su cartoline storiche o su riviste illustrate d'epoca. Ho deciso di fare la nave nel 1925-1929, e in effetti non ho ancora deciso se farla in livrea grigio chiaro o scuro. Per finire possiedo anche un certo numero di foto del modello in scala 1:00 che si trova al museo storico di Venezia, che all'aspetto risale al 1924-25, ma che mostra alcune imprecisioni di cui è opportuno tenere conto. Ho a disposizione anche alcuni disegni e sezioni della nave tratti dal libro di F. Bargoni "Esploratori italiani" (Roma 1996) e un articolo tratto da una rivista russa (che una volta tanto cita le fonti italiane) di cui sono venuto in possesso grazie ad amici modellisti.

 

Presumo che siate tutti a conoscenza dell'aspetto dei "Leone", comunque ecco un link per farsi un'idea.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Classe_Leone

 

Ho cominciato come al solito con alcuni strati sovrapposti di compensato media densità. Ho sistemato la prua con il milliput (a forza di lisciare il legno non veniva più bene) e poi rivestito tutto con plasticard da 0,5 mm.

 

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Come dicevo, il modellino non è molto complicato da costruire, ma è senz'altro sensibilmente più grande dei buoni vecchi "tre pipe"... (qui con i miei due Insidioso e Schiaffino).

 

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Ho messo gli oblò sulle fiancate seguendo il disegno verificato sulle foto per il lato destro, e direttamente sulle foto per il lato sinistro. Una prima passata di primer e successiva lisciata serve a verificare che le fiancate siano lisce e senza difetti sensibili (o a correggere il necessario).

 

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La tuga è ugualmente in legno rivestito di plasticard. A differenza del modello di Venezia e di quanto sembra sui disegni, la piattaforma circolare del cannone a centro nave era vuota al di sotto, a parte il basamento sotto il cannone, almeno così vedo in alcune foto.

 

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Bene per ora è tutto, devo scappare, ma appena possibile aggiungo il resto. Ciao grazie a tutti :smile:

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Grazie :smile:

 

 

Continuiamo...

 

Ho fatto poi gli altri volumi delle sovrastrutture della coperta, qui appoggiati, sempre con blocchetti di legno o resina rivestiti.

 

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Il disegno del lato destro della plancia, tratto da un sito web russo e da me corretto con il numero giusto di finestrature, portelli. armadietti e scalette (sulla controplancia) al loro posto. Il rettangolo nero è una grata di areazione, ma foto alla mano le grate sono anche sul lato anteriore a proravia.

 

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Per le finestrature del ponte di comando, ho scelto di simularle con una decal, temo infatti che ritagliandole avrei fatto un lavoro poco preciso.

 

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I fumaioli. di forma ellissoide, sono ricavati da un tondino di legno rivestito in plasticard da 0.25.

 

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Per finire la prua che, a differenza di quanto successe per l'Audace che feci due anni fa, qui non ha misteri particolari, essendo preciso il disegno e, soprattutto, una bella foto del Leone prima del varo qui su naviearmatori

 

http://www.naviearmatori.net/ita/foto-71477-dHg9TGVvbmUmbmE9MSZpbW89MCZkYz0wJmNsPTAmYXI9MCZjYT0wJnNtPTA=.html

 

 

 

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Una vista d'insieme della nave con i volumi principali.

 

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Il casottino sulla controplancia ha le coperture delle finestrature ribaltate in basso. A proravia comunque non ci sono finestrature rettangolari ma oblò circolari oppure, forse, due chiarovisori,

 

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come si vede in questo dettaglio di foto del Leone

 

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Anche la struttura dietro il secondo fumaiolo ha un certo numero di grate di areazione

 

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Sul fumaiolo anteriore ci sono anche i tubi dei fumogeni, della stessa forma e nella stessa posizione di quelli presenti su altre navi coeve, come gli onnipresenti "tre pipe", come si vede in questo dettaglio di cartolina storica che mostra il Pantera nel 1926. Per finire ho aggiunto anche le gruette delle imbarcazioni e ho cominciato a sistemare un po' di dettagli, osteriggi, armadietti, luci etc. Da qui in poi devo pianificare cosa mettere e cosa no, in particolare devo aspettare a mettere i dettagli sui ponti perché i "Leone" avevano l'antisdrucciolo (come quello dei tre pipe) : il modello perciò va verniciato prima, poi sistemerò la decal con l'antisdrucciolo (la stessa decal usata per Insidioso e Schiaffino) e infine potrò sistemare tutti i dettagli dei ponti.

 

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I dettagli presenti sulla paratia terminale del castello sono tratti da una foto presente su questo link

 

http://www.gracesguide.co.uk/G._Ansaldo_and_Co

 

dalla rivista inglese "The engineer" del 1925.

 

 

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Ho cominciato a inserire le scalette e le battagliole, a due fili rigidi e fasciate in canapa sulle sovrastrutture. Ho usato un set RegiamarinaMas: la retinatura vista così non è molto gradevole, ma l'ho già usata sul Nazario Sauro (il ct) ed è è sufficiente una mano di vernice a smalto per dargli l'apparenza giusta di canapa a grana grossa. Le grate sopra i fumaioli sono realizzate con la rimanenza di un set GMM di panchine per i ponti del Titanic.

 

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Gli alberi sono in tondino di acciaio, a due diametri per il trinchetto (la gabbia più sottile ovviamente), un solo diametro per la maestra. L'albero di trinchetto è montato in modo inconsueto, almeno per quanto capisco dalle foto (sui disegni non si capisce). Il colombiere infatti si direbbe davanti alla gabbia e non dietro. La coffa (in carta con tetto in plastica) sembra appoggiata quindi sulla testa di moro.

 

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Nell'ultima foto, la battagliola ancora mancante a poppavia della controplancia esprime l'unico dubbio che ho sulle scalette di accesso alle sovrastrutture. Come si accedeva alla controplancia? Sui disegni non vedo traccia di scalette esterne (ci sono solo quelle per il ponte di comando) e su una foto tratta dalla rivista "The engineer" del 1925 non ci sono scalette sul lato posteriore della sovrastruttura a dx del fumaiolo. Nel modello di Venezia c'è una scaletta sul lato a sx del fumaiolo, ma non mi riesce vedere niente del genere in nessuna foto di tutte e tre le navi. In breve, sospetto che alla controplancia si accedesse tramite una scala posta internamente, dal ponte di comando. Ma se qualcuno ha informazioni diverse su questo particolare sono bene accette.

 

E a proposito di informazioni, mi avvicino al momento di inserire l'armamento. Per i pezzi binati da 120 mm ho abbastanza materiali e disegni, ma per i lanciasiluri trinati Whitehead da 433 mm ho ben poco. Qualcuno può aiutarmi con un disegno o una foto?

 

ciao grazie :smile:

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  • 2 weeks later...

In attesa di un foglio di fotoincisioni per proseguire col Leone, ho pensato di fare qualche imbarcazione che lo affianchi nel diorama finale. A suo tempo feci un trabaccolo per "fare compagnia" all'Audace. Questa volta ho deciso per una nave un po' più grande, un brigantino-goletta (non necessariamente anche a motore perché non ho documentazione sufficiente) che, in linea di massima, sarà ispirato (nelle misure e nell'aspetto generale) al motoveliero "Antonio Landi" illustrato in questo link:

 

http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it/2015/10/v-230-antonio-landi.html

 

Ho cominciato perciò con lo scafo in legno compensato sagomato e lisciato con carta abrasiva.

 

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La parte più bassa della murata l'ho semplicemente stuccata e lisciata, la banda più alta invece è fasciata con una striscia di plasticard, così come il ponte.

 

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Anche nell'unica foto che conosco del Landi (vd. il link sopra) si nota a prua un piccolo castello rialzato, qui fatto ugualmente in plasticard. Gli scalmi sono di sprue.

 

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Per non andare proprio a caso nelle dimensioni degli alberi, ho trovato in rete il disegno di un brigantino generico e l'ho riscalato a 1:350.

 

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Gli alberi sono tondini di ottone (leggermente rastremati) e acciaio.

 

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Eccolo qui accanto al Leone. L'idea sarebbe quella di mettere le due navi in navigazione mentre sfilano controbordo, il brigantino con una buona forza di vele.

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Sul castello a prua e sul coronamento di poppa ho sistemato delle battagliole prese da varie rimanenze, nello stile dei brigantini d'epoca.

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Il modellino è troppo grande per "cavarmela" con qualche filo di sprue stirato per le sartie. Utilizzerò perciò un foglio di sartie fotoincise in scala 1:350 che avevo acquistato proprio per lavoretti del genere. Ne parleremo a suo tempo.

 

Le prossime foto saranno con la verniciatura :smile:

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  • 2 weeks later...

Ho dipinto il brigantino -goletta ispirandomi all'Antonio Landi, sulla base dell'unica foto che conosco di questa nave

 

(visibile anche su questo link

http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it/2015/10/v-230-antonio-landi.html)

 

 

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Il tavolato del ponte è parte di una decals gentilmente fattami diverso tempo fa da kikko64 del forum modellismopiù (come in tutte le altre mie navi precedenti). La decal è molto trasparente e il colore può essere modificato sensibilmente cambiando il colore di fondo (in questo caso un legno chiaro con una ombreggiatura più scura sui lati).

 

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Ho dipinto gli alberi in modo classico, con i colombieri neri, il resto in legno naturale (fondo ocra e smoke Vallejo trasparente)

 

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Le varie sovrastrutture sono in plastica e rimanenze di resina (conservo le materozze in resina di modelli o figurini perché sono utili per queste cose)

 

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Il veliero accanto al Leone, con le sovrastrutture (del veliero) dipinte e incollate

 

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Un abbozzo del diorama finale, il veliero sfila controbordo al Leone (con le vele al vento).

 

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Sulle sartie ho cambiato idea, perché per aggiustare le fotoincisioni a questo minuscolo veliero avrei dovuto sciupare troppa roba e mi dispiaceva, così ho ripiegato sullo sprue stirato...

 

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Il paiolato sopra il boccaporto della stiva è la solita retina in plastica per le gonne degli abiti da sposa, che io uso per molti usi (ad esempio è un ottimo schurzen in scala 1:72 per i carri tedeschi della II gm...)

 

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Le manovre dormienti poi saranno tutte verniciate di nero ovviamente, e i vari bozzelli fatti con goccioline di vinavil.

 

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Allora, ho completato le sartie e una parte delle manovre dormienti

 

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Non si vede molto in questa foto, ma sul lato destro del castello c'è ora una scaletta di accesso con il suo corrimano.

 

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Le vele sono di carta plastificata (trielina con sprue sciolto dentro) e poi dipinta. Per il momento ho montato trinchetto e parrocchetto, più un fiocco

 

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  • 2 weeks later...

Ho finito il brigantino-goletta, almeno in gran parte. Le vele sono di carta dipinta, salvo quella di straglio di maestra fatta con la tecnica della pellicola trasparente usata anche sul Bethia. La bandiera, ugualmente di carta dipinta, è provvisoria, in realtà una nave di questa stazza doveva essere registrata nel naviglio mercantile, quindi devo mettere lo scudo sabaudo.

 

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I bozzelli sono goccioline di vinavil, e un certo numero di manovre che dovrebbero essere doppie in realtà (amantigli, scotte etc.) sono semplici per rendere più leggero il colpo d'occhio, data la scala piuttosto piccola. Per il momento mancano le mure del trinchetto, ma dicevo che non è del tutto completo, manca anche qualche masserizia sul ponte e ovviamente l'equipaggio.

 

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  • 3 weeks later...

Ho aggiunto lo scudo sabaudo alla bandiera del brigantino goletta, una nave così grossa era certamente iscritta nei registri. Alle vele non ho ancora messo le mure e poco altro, ma aspetto che siano pronte la basetta e relativa bacheca.

 

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Poi ho cominciato a dipingere il Leone. Il solito primer tamiya

 

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poi il grigio cinerino (ricetta casalinga: bianco 90% circa + nero 5% + ocean grey 5%; sì l'ocean grey ha una leggera sfumatura bluastra, ma sulle fiancate in basso vicino all'acqua non ci sta male un riflesso del genere). Poi ho modulato il colore verso l'alto con il bianco.

Le decals dell'antisdrucciolo e del nome della nave mi sono state fatte da un amico del forum modellismopiù, che me le aveva già preparate per Insidioso e Schiaffino. Per ritagliarle bene è meglio preparare delle mascherine a misura.

 

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A prua ho sistemato la stella (da un vecchio foglio di decals in scala 1:72 di alcuni aerei), in bianco si vedono le bitte ancora non colorate. Le finestrature sono fatte ugualmente con una striscia di decal grigio scuro, i montanti sono dipinti, poi i vetri li luciderò con l'attak. Si noti i chiarovisori circolari (o comunque quelli che sembrano chiarovisori) sul casottino sopra la controplancia: questo dettaglio è ben visibile in alcune foto del Leone del 1925 (per esempio quelle della rivista inglese "The engineer" appunto del 1925) ma è assente nel grosso modello del Museo della marina a Venezia (che è sbagliato in diversi particolari).

 

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Qui la nave ha ricevuto un leggero lavaggio con bruno van dick a olio. Le battagliole e le scalette sono del foglio AF038 Regiamarina mas. Le scale inclinate sono molto belle ma i corrimano è meglio tagliarli e ridimensionarli. Le due maniche a vento tra i fumaioli sono tondini di sprue piegati a caldo.

 

Alla linea di galleggiamento c'è la tradizionale banda nera, qui dipinta ad aerografo. Le strisce verticali nere che marcano la posizione degli scarichi d'acqua invece sono fatte con una strisciolina di decal nera, tagliata a misura e applicata (così da mantenere una certa precisione nelle dimensioni). Queste strisce degli scarichi sono diverse sulle due fiancate (sinistra e destra) e vanno studiate sulle foto per sistemarle bene. Le tre navi le avevano tutte dopo il varo, almeno finché sono rimaste verniciate in grigio chiaro (in pratica nel 1924-1925). Non sono visibili sulle foto con le navi in grigio scuro e comunque l'uso diventa sporadico e poi scompare negli anni '30.

 

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Le catene a prua sono fili di rame attorcigliati e schiacciati con un martellino, poi dipinti in nero lucido. La sezione grigio scuro libera dall'antisdrucciolo è ricavata pari pari dalla famosa foto del Leone sullo scalo prima del varo archiviata su naviearmatori.

 

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I timoni della timoneria ausiliaria sono di filo di rame e sprue stirato.

 

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Ho sistemato anche i dettagli a poppa, le bitte in nero, vari osteriggi e la grossa copertura (il cilindro bianco a poppa) della manovra a mano del timone.

 

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Modificato da marcel
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  • 1 month later...

In questo periodo sono andato avanti abbastanza con il Leone, nonostante il caldo... vediamo qualche aggiornamento. Per cominciare ho fatto i cannoni da 120:

 

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Per i pistoni superiori avevo solo un tondino di ottone del diametro giusto:

 

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Finalmente mi hanno fatto anche la bacheca in vetro, così ho potuto cominciare a completare il diorama.

 

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I segni a matita sul cartoncino (Fabriano artistico grana grossa da 300 gr., con una bella texture superficiale che simula benissimo le onde più piccole) indicano l'andamento delle onde principali (2-3 mm, in scala circa poco meno di 1 m di onda); le frecce indicano la direzione del vento.

 

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Ho fatto i proiettori

 

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poi ho montato tutto, comprese le battagliole (dal set Regiamarinamas AF038). Per le imbarcazioni questa volta mi sono sforzato poco, ho riciclato alcune barchette di dimensioni corrette dei miei avanzi, coprendole con i teli.

 

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Ho aggiunto le ancore (in filo metallico) al veliero

 

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e i cavi dei teli parasole sul Leone. A poppa ho cominciato a mettere i teli, simulati con colla vinavil stesa in piccoli strati sotto i cavi. A centro nave, stando alle foto di questo periodo, venivano sistemati numerose cinture salvagente sulle battagliole in particolare del cannone centrale, così le ho messe anche io, con striscioline di carta dipinte. A poppa ho messo anche gli scalandroni, ugualmente tratti dal foglio AF038. I salvagente a ciambella sulle battagliole sono in filo di rame.

 

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A questo punto ho incollato i modelli sulla basetta e utilizzato il solito gel acrilico Pebeo, che si lavora con un pennello e acqua, per le scie delle navi sul "mare". Su fondo scuro, quando è fresco, ha questa apparenza lattiginosa e permette così di visualizzare bene quello che si sta facendo (in seguito asciugando diventa trasparente).

 

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Per la schiuma ho usato anche il cotone idrofilo. E' una tecnica che devo perfezionare, il cotone rimane opaco sul mare lucido anche se coperto da diverse mani di vernidas e contrasta troppo con il bianco usato al di sotto, quindi c'è stato bisogno di qualche correzione in itinere. Per un modello successivo dovrò decidermi a fare "il grande passo" ed evitare del tutto di usare il bianco, lasciando tutto l'effetto della schiuma al cotone.

 

Gli alberi sono sostenuti da sartie basse e alte. Sul trinchetto ho sistemato le sagole delle bandiere e gli amantigli dei pennoni. Le sartie della maestra (l'altro albero a poppa) finiscono tutte sul ponte della timoneria ausiliaria (in pratica il tetto del primo livello) e non sul ponte di coperta più in basso: è strano se fossero sulla coperta l'albero sarebbe assai più stabile, comunque così è chiaramente, sia sulle foto che sui disegni.

 

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Ho sistemato un proiettore più piccolo sul lato destro della controplancia. nelle foto del 1924-25 si vede sempre, a destra oppure a sinistra. I telemetri sono coperti da un telo, è vero serve a risparmiare tempo, ma d'altra parte nelle foto li vedo sempre coperti.

 

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A centro nave mancano ancora i lanciasiluri trinati, per i quali sono ancora alla ricerca di una foto o un disegno che mi permetta di dettagliarli in modo corretto (se proprio non trovo niente, sarà giocoforza sistemare qualche telo a coprire le zone centrali dei lanciasiluri). Non posso mettere i cavi dei teli parasole lì sopra, né le antenne radio prima di questi, altrimenti rischio di strappare tutto. Sempre a centro nave, ai lati del secondo fumaiolo, mancano i cannoni AA da 76 e due paramine, che farò a breve. Sto dipingendo un certo numero di figurini Tamiya in plastica per gli equipaggi. Non avevo altro ma non sono poi così male. O meglio, avevo anche quelli in resina de l'Arsenal, ma erano talmente pieni di bave che finivo per spezzare arti e teste nel tentativo di separarli dalla materozza, così ho lasciato perdere.

 

Per ora è tutto, ciao a presto :smile:

Modificato da marcel
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Ciao Marcel

ricambio la visita!!!

 

Accidenti che lavorone...

 

Parole da aggiungere poche ma ti assicuro che mi ha affascinato in maniera importante l'emulazione dell'acqua.

 

Magari da qualche parte posterai gli stati di avanzamento con molti dettagli esecutivi???? (giusto giusto per imparare naturalmente...)

 

Ciao complimentoni

 

Dloris60

Modificato da dloris60
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  • 1 month later...

Grazie a tutti di seguire il topic :smile:

 

 

Per rispondere a Dloris60, costruzione e diorama sono tecniche che ormai uso da parecchio tempo nei miei modelli e quindi non sto a descriverle di nuovo ogni volta. Questo modello è illustrato anche in questo forum

 

http://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=136491&forum=179&start=120

 

ma non ci sono molti più dettagli rispetto a questo. Comunque, se hai domande particolari, falle pure e cercherò di rispondere.

 

Ho fatto i lanciasiluri trinati con tondini di plastica, ma non sono riuscito a trovare da nessuna parte disegni o foto dettagliate di queste armi. I tubi dei Leone erano Whitehead ex austriaci di preda bellica, ma così sistemati (tripli) dovevano avere delle strumentazioni di comando che non conosco. E' stato giocoforza perciò coprire la parte centrale con dei teli (di pellicola da cucina trasparente).

 

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Dopodiché ho sistemato i teli parasole anche a centro nave. L'unica foto che possiedo dove si vedono bene in questo periodo (anni '20) è questa:

 

 

(Leone, da "La voce del marinaio.com", nel sito e sulla foto stessa identificato erroneamente come Tigre, ma si noti la posizione del proiettore sulla controplancia: nel Tigre in quella postazione c'era il telemetro; la data, 1927, è all'incirca giusta, vista la colorazione scura)

 

Leone_186_su_Lavocedelmarinaio_com_ident

 

 

 

Uno degli ultimi dettagli del modello sono le antenne radio. Qui, come al solito, purtroppo sono costretto a semplificare la struttura delle antenne, che nella realtà sarebbero costituite da 4 fili ognuna, tenuti assieme da numerosi sostegni circolari (come si vede nelle foto qui sotto). Ho provato, anche in precedenza, a fare qualcosa del genere, ma in questa scala non riesco proprio a fare una cosa pulita e che sembri abbastanza sottile. Così ho montato delle antenne semplificate di due fili ognuna, come erano in uso su molte altre navi nel tempo.

Negli anni '20 (cioè, fino ai lavori di inizio anni '30) due antenne sono tese tra i pennoni di gabbia dei due alberi di trinchetto (davanti ai fumaioli) e di maestra (dietro i fumaioli). Altre due scendono dal pennone di gabbia di trinchetto in avanti, verso prora, fino alla punta di due candelieri alti situati all'incirca al livello degli argani delle ancore.

Questa disposizione è chiara nelle foto che metto qui sotto (ce ne sono altre, ma queste sono le più chiare che ho), ma differisce da quella riportata nei vari disegni dei "Leone" di questo periodo (cioè sempre degli anni '20), dove invece sono disegnate due antenne che scendono dal pennone di gabbia di trinchetto alla controplancia del ponte di comando (anche il modello del Museo della Marina di Venezia, che ha una configurazione da anni '20, porta due antenne con questa disposizione, ma non ho idea da dove sia stata ricavata). Infine, in altre navi del periodo che ho già fatto le antenne che scendono dal trinchetto andavano ai candelieri di prua, quindi la disposizione dei disegni - per gli anni '20 - mi sembra molto strana ed è probabilmente sbagliata.

Nelle foto seguenti ho cambiato un po' i colori per evidenziare le antenne.

(dettaglio di foto, Tigre negli anni '20 a La Spezia - è il Tigre perché sulla controplancia a poppa c'è il telemetro, ma non posso specificare gli anni perché la luce del sole è molto bassa e le navi, dietro ci sono anche Leone e Pantera, sembrerebbero scure anche se fossero ancora dipinte in grigio chiaro; su alcuni siti la foto completa, proveniente da collezioni private, è identificata come Leone 1938 a La Spezia: è possibile che sia La Spezia, ma nave e data sono sbagliate. Con i "Leone" questi errori succedono spesso, è sempre meglio verificare che si tratti della nave giusta...).

 

Leone_187_qui_Tigre_1926_1929_circa_a_La

 

 

(dettaglio di foto, Leone 1925 a Portsmouth - foto tratta da "The engineer" del 1925, questo è sicuramente il Leone per via del proiettore sulla controplancia a poppa; ho schiarito un rettangolo della foto per evidenziarlo meglio; per inciso sulla rivista la nave è indicata come "Tigre"...)

 

Leone_188_qui_Leone_1925_a_Portsmouth.jp

 

E dunque ecco le antenne, fatte con sprue filato a caldo.

 

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Ora rimane la bandiera di combattimento al picco, poi sostanzialmente abbiamo finito :smile::smile: :smile:

Modificato da marcel
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  • 4 weeks later...

Ed ecco finito il Leone ed il brigantino-goletta che lo incrocia. Rispetto alle foto precedenti c'è la bandiera di combattimento (carta dipinta a pennello) al picco dell'albero maestro del Leone.

 

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Leone_204.jpg

 

 

 

e infine qualche immagine del brigantino-goletta

 

 

Leone_199.jpg

 

Leone_206.jpg

 

Leone_207.jpg

 

Leone_208.jpg

 

 

Grazie a tutti per aver seguito il mio wip e per i consigli, suggerimenti, critiche e apprezzamenti ricevuti. Buon modellismo a tutti e alla prossima... :smile::smile: :smile: :smile::smile:

Modificato da marcel
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Marcel,

 

ti faccio ora i miei complimenti per l'eccellente riuscita di questo tuo ulteriore lavoro.

Cura del dettaglio e realismo assolutamente lodevoli.

 

Però, però... lo sai che i vizi una volta dati vanno mantenuti? :biggrin:

In tutti i tuoi precedenti lavori ci avevi deliziato con una foto in b/n dei modelli, per la quale era quasi impossibile giudicare se si trattasse di realtà o riproduzione.

Te la senti di estasiarci ancora con un'immagine del genere?

(io attendo fiducioso...)

 

:smiley19::smiley19: :smiley19:

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Grazie Marcel, e grazie Iscandar.

La conversione in bianco e nero già aggiunge molto fascino al soggetto, ma so che Marcel vorrà curare anche i minimi dettagli, magari aggiungendo un volo di gabbiani sullo sfondo... :smile: (già visto per un precedente modello, ed era bellissimo)

Io non voglio insistere, Marcel, ma se ti viene l'estro sappi che apprezzeremo assai.

Ancora complimenti.

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