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Delfino Virtuale Secondo Ocean's One


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Carissimi Comandanti, eccomi di ritorno sulle pagine del concorso.

 

Non per riprendere a parlare del modello già stampato in 3D e consegnato a Genova al Dir, con grande soddisfazione di questultimo, né per proporvi un altro modello fisico (so che qualcun altro lo stamperà, ma non vi voglio rovinare la sorpresa)

Invece, sto nuovamente disegnando in 3D per modificare il disegno già usato per la prima stampata.

Vorrei affinare il tutto con l'aggiunta di piccoli dettagli, in modo che il disegno stesso possa concorrere nella sezione riservata ai modelli virtuali, ma non solo: sto modificando il disegno in modo da riprodurre il Delfino nellultima sua versione, dopo le corpose modifiche di mezza vita.

 

Infatti, inizialmente il battello poteva essere considerato come un vero sottomarino, con scafo idrodinamico ottimizzato per la navigazione sommersa, sovrastrutture minuscole e propulsione soltanto elettrica; dopo modifiche, invece, assunse le caratteristiche del sommergibile, con struttura prodiera a libera circolazione per migliorare la navigazione in emersione, che diventava prevalente grazie anche al motore termico installato a poppa (con relativo scarico e presa d'aria).

Questa è la versione che ho iniziato a disegnare, come vedete qui sotto:

 

Delfino_mod_170429.png

 

Non vi nascondo che trovo molte difficoltà nel definire bene le modifiche da apportare, anche a causa delle minime fonti di cui dispongo finora.

In pratica, mi sto basando sui disegni disponibili in rete, anche se probabilmente dovrei decidermi ad acquistare qualche tavola fatta come si deve (a meno che qualcuno di voi possa supportarmi direttamente in altro modo).

 

Da quanto ho capito, oltre alla realizzazione della sovrastruttura prodiera e della nuova torretta, le modifiche riguardarono l'aggiunta di un motore termico con un lungo scarico e l'installazione di un periscopio, probabilmente fisso, circondato da una piattaforma che sembrerebbe abbattibile sui lati. Questa versione è visibile qui, con riferimento alla foto datata 1904:

http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/sommergibili/storia/Pagine/Iprimibattelli.aspx

 

Dopodiché deve essere successo ancora qualcosa, perché ho trovato il disegno del Delfino ulteriormente modificato:

http://www.culturanavale.it/documentazione.php?id=218

Qui vedo la riduzione del tubo di scarico del motore a scoppio, e ulteriori modifiche nella zona del periscopio.

Tendenzialmente, questa è la versione che vorrei riprodurre, ma come potete capire ho bisogno di ulteriori certezze. Qualcuno mi può dare qualche dritta?

___________

 

Poi, volendo sognare un po, potrei pensare di riprodurre in 3D tutta l'evoluzione del battello, che deve aver visto almeno 4-5 fasi

- progetto iniziale

- modifiche ai lanciasiluri (ho visto qualche disegno che mostrava almeno 1 siluro esterno)

- ricostruzione (1900?)

- modifiche di cui sopra (1904)

- rimozione delle eliche di spinta verticale (1911)

 

Non so fin dove potrò arrivare: come minimo vorrei ultimare il modello 3D della versione finale, che potrei anche rendere disponibile a chi lo vorrà stampare in 3D (o glielo stampo io?), ma non sarebbe male riuscire a riprodurre tutte le fasi di sviluppo del battello e magari includerli in una demo passo-passo virtuale.

Vedremo...

 

.

Modificato da Ocean's One
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Grazie alle preziose foto ricevute dal Dir, sono riuscito a riprodurre abbastanza bene le aree con i fori di libera circolazione.

Lo stesso valga per la torretta, definita nella forma ma ancora da migliorare nei dettagli.

Per ora il risultato è il seguente:

 

Delfino_mod_170506.png

 

Come vedete, c'è ancora da fare: oltre alla foratura del ponte, che meriterebbe un approfondimento, mancano ancora diversi particolari, fra cui l'importantissimo "cleptoscopio". :smile:

(però, se qualcuno volesse cimentarsi nella stampa 3D di questa versione, autocostrendosi i dettagli mancanti, il file di stampa è già abbastanza definito...)

 

Modificato da Ocean's One
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Eccellentissimo Dir dall'occhio acuto, hai ragione!

In effetti, finora ho usato le tue foto per sistemare la sovrastruttura e la torretta, ma non ho ancora avuto modo di rivedere i portelli.

Il portello di torretta manca completamente, mentre quello a mezzanave è ancora tondo e solo abbozzato, giusto per fissare la sua posizione.

Dovrò ridisegnarli completamente entrambi, rispettando la forma ovale e le corrette dimensioni, che sono soltanto 50x70 cm esterni e 40x60 interni (piccoli, vero? Tutti magri, sul Delfino? :smile: )

Comunque, posso ricavare tutti i dettagli dalle tue foto, quindi non avrò problemi a riprodurre esattamente i due portelli.

_______

 

Invece, e qui lo chiedo un po' a tutti, non mi è chiara la presenza o meno dei contrappesi per l'apertura, ovvero di quelle "orecchie" con contrappesi tondi montati al termine di corte aste ricurve, posti su entrambi i lati del portello e che si estendono dal lato opposto rispetto alla cerniera.

Presumo che all'epoca non ci fossero molle montate sulle cerniere, quindi i contrappesi servivano per limitare lo sforzo di apertura dei pesanti portelli.

 

Osservando le foto, nell'unico portello del Delfino ante-modifiche i contrappesi sono in effetti presenti.

Nelle foto del Delfino modificato, invece, i contrappesi appaiono sul portello in torretta ma mancano nel portello al termine della sovrastruttura.

Mi chiedo come mai, ma soprattutto mi domando se questa situazione sia rimasta stabile nel tempo, oppure se i contrappesi siano stati aggiunti o tolti ad un certo punto della vita del battello.

(Come sapete, vorrei disegnare le diverse versioni del battello e quindi mi piacerebbe capire bene come sia stata l'evoluzione dei vari particolari costruttivi)

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Il lavoro prosegue.

Grazie alle ottime immagini fornitemi da Totiano, ho potuto sistemare e dettagliare i portelli, ora della corretta forma ovale e dotati di cerniere (mancano ancora le maniglie).

Ho anche aggiunto ulteriori dettagli e rivisto la foratura della struttura a libera circolazione.

 

Inoltre mi sono accorto di un grosso errore contenuto in uno dei disegni esistenti in rete: l'errata posizione longitudinale del portello di mezzanave.

Inizialmente, basandomi su un disegno esistente, io avevo collocato il portello esattamente a metà lunghezza; tuttavia, esaminando una provvidenziale foto fornitami da Totiano, ho realizzato che il portello si trovava più a poppavia di circa 1,2 metri, e quindi la sovrastruttura prodiera era più lunga di quanto io l'avessi disegnata.

Urgeva una correzione, e così è stato. Il risultato lo vedete qui sotto: la differenza non è eclatante, ma ora le dimensioni corrispondono alla realtà.

Nota: del resto, ho capito che il portello di poppa, dopo le modifiche, si trovava nella stessa posizione della torretta della versione iniziale. Effettivamente, quest'ultima non si trovava a centronave ma era posta più a poppavia (come sul modello, correttamente riprodotto, ora in mano al nostro Dir), il che spiega la leggera discrepanza.

 

Alla via così, quindi. Arrivederci al prossimo aggiornamento!

(e prima o poi arriverà anche il "cleptoscopio"...).

 

Delfino_mod_170513.png

 

 

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Grazie, Dir. Ecco allora l'ultima versione; ora è praticamente finito.

 

Ci sono anche le eliche, ma ho un serio dubbio sull' "elica di affondamento" di prua. Quella di poppa c'è, ma quella di prua esiste ancora?

Presumo che dopo modifiche sia rimasta, anche se coperta dalla sovrastruttura: in caso contrario, l'utilizzo di una spinta così sbilanciata sarebbe stato assurdo.

 

Quindi, immagino che il flusso d'acqua passi dalle due aperture semicircolari a lato della struttura a libera circolazione dietro gli anelli di sollevamento, per poi uscire (o entrare in caso di emersione) dai fori del ponte, davanti alla torretta.

Io non so dire che forma abbiano questi fori. O meglio: lo so per tutte le altre superfici, visto che molti fori tondi si vedono in diverse tue foto.

Tuttavia, in corrispondenza della posizione dell'elica anteriore forse intravedo qualcosa di più complesso, magari addirittura un'apertura circolare grande come l'elica (che quindi non era affatto coperta dal ponte).

Però quest'unica foto è molto laterale e sinceramente non si vede bene cosa ci sia sopra l'elica anteriore.

 

E' l'ultimo grosso punto da chiarire, poi direi che la riproduzione sarà completa. Qualcuno mi può aiutare? Grazie.

 

 

https://postimg.cc/image/xle06nbcb/]

Delfino_mod_170517.png

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Grazie, Dir. Ecco allora l'ultima versione; ora è praticamente finito.

 

Ci sono anche le eliche, ma ho un serio dubbio sull' "elica di affondamento" di prua. Quella di poppa c'è, ma quella di prua esiste ancora?

Presumo che dopo modifiche sia rimasta, anche se coperta dalla sovrastruttura: in caso contrario, l'utilizzo di una spinta così sbilanciata sarebbe stato assurdo.

 

Quindi, immagino che il flusso d'acqua passi dalle due aperture semicircolari a lato della struttura a libera circolazione dietro gli anelli di sollevamento, per poi uscire (o entrare in caso di emersione) dai fori del ponte, davanti alla torretta.

Io non so dire che forma abbiano questi fori. O meglio: lo so per tutte le altre superfici, visto che molti fori tondi si vedono in diverse tue foto.

Tuttavia, in corrispondenza della posizione dell'elica anteriore forse intravedo qualcosa di più complesso, magari addirittura un'apertura circolare grande come l'elica (che quindi non era affatto coperta dal ponte).

Però quest'unica foto è molto laterale e sinceramente non si vede bene cosa ci sia sopra l'elica anteriore.

 

E' l'ultimo grosso punto da chiarire, poi direi che la riproduzione sarà completa. Qualcuno mi può aiutare? Grazie.

 

 

[url=https://postimg.org/image/xle06nbcb/]

Delfino_mod_170517.png

 

E' Bellissimo e ne verrà sicuramente una volta costruito un lavoro spettacolare

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Grazie, Regia.

In realtà, in questa sezione volevo concorrere per il modello virtuale, presentandolo nella forma che vedi, quasi definitiva, insieme ad altre 3-4 viste che ne rappresentano l'evoluzione nel corso degli anni (questa è la penultima versione).

Il tutto, se ce la faccio, integrato in una presentazione interattiva o filmato che spieghi passo passo le modifiche al battello nel corso degli anni.

 

Certo che, come scrivi tu, a vederlo così la voglia di stamparlo è tanta!

Solo che dovrei stamparlo togliendo i dettagli piccolissimi, da ricostruire poi a mano, insieme alla stuccatura e alla verniciatura che portano via anche loro un po' di tempo.

Entro la fine del concorso preferisco portare a termine il lavoro virtuale; non credo di farcela a fare anche il modello reale. A meno che io stampi e qualcun altro lo finisca: ti vuoi candidare tu? :smile:

_________

 

P.S. Certo che mi resta ancora il dilemma dell'elica di prora. Nessuno ha una foto del ponte davanti alla torretta, anno circa 1906? Grazie.

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Comandanti, eccovi un piccolo aggiornamento sul mio impasse relativo all'elica di immersione prodiera.

 

Come vedete qui sotto, ho provato a disegnarla supponendo che uscisse leggermente da un'apertura circolare praticata a livello del ponte.

La cosa non è affatto certa, ma mi è stata suggerita dalla foto che vedete subito sotto, gentilmente fornitami dalla formidabile ditta Totiano & Co.

Come segnato nel circolo rosso, si vede "qualcosa" che sporge dal ponte proprio al di sopra alle aperture semicircolari laterali.

Verosimilmente, queste ultime consentono il flusso dell'acqua verso il basso, quindi c'è da presumere che siano connesse all'apertura entro cui lavora l'elica di spinta verticale. La parte superiore di questo canale potrebbe quindi essere aperta in corrispondenza del ponte, con l'elica visibile se guardiamo dall'alto.

 

Purtroppo, è solo una mia speculazione.

L'alternativa, più semplice, è che l'elica si trovi nascosta sotto il ponte e che spinga l'acqua attraverso i numerosi fori di cui il ponte è dotato proprio in questa posizione.

(Questo caso era rappresentato dalla mia precedente versione del disegno, che vedete più sopra).

 

Purtroppo ora sono in difficoltà, in assenza di informazioni più precise.

Vorrei finire di disegnare seguendo la soluzione corretta, ma non ho idea se il ponte avesse un'apertura oppure no. Cosa si vede nel circoletto rosso? E' l'elica di spinta che fuoriesce leggermente, per cui l'apertura c'è davvero?

Grazie in anticipo a chi potrà risolvere questo mio dilemma...

 

Delfino_mod_170524.png

 

 

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Grazie Iscandar della tua opinione, che mi spinge a pensare di averci visto giusto: le cose non succedono per caso, vero?

Bene, probabilmente comfermerò questa versione con elica prodiera visibile, anche se mi piacerebbe aspettare ancora qualche giorno, nella speranza che magari qualche benefattore estragga una foto chiarificatrice...

Arrivederci a presto.

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Grazie Iscandar della tua opinione, che mi spinge a pensare di averci visto giusto: le cose non succedono per caso, vero?

Bene, probabilmente comfermerò questa versione con elica prodiera visibile, anche se mi piacerebbe aspettare ancora qualche giorno, nella speranza che magari qualche benefattore estragga una foto chiarificatrice...

Arrivederci a presto.

 

Guardando diverse foto tra quelle presenti qui su Betasom e le altre pochissime disponibili in rete si possono notare che a volte quella elica sembra essere "affiorante" e in altre foto non è presente eppure le foto sembrano essere del medesimo periodo di servizio.

 

Potrebbe essere che quell'elica verticale fosse richiudibile (o perlomeno poteva essere issata o ammainata).

 

Ovviamente parlo da profano della materia essendo ancora nel piano delle ipotesi

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Non è richiudibile, sono sempre le stesse.da infromazion che ho acquisito sembra che le eliche,, o meglio, solo l'elica di poppa, sia stata conservata come pezzo di ricambio (quindi non connessa a meccanismi di movimento) mentre l'elica di prora sia stata eliminata

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Ottimo! Grazie a tutti, ora la situazione si sta delineando molto meglio.

Sulla base dei vostri suggerimenti/informazioni ho potuto procedere con la mia analisi e riscostruire come sono andate le cose (almeno credo).

Innanzitutto, come ha scritto Regia Marina, partiamo dal fatto che esistono alcune foto in cui lelica prodiera è visibile ed altre no. Quindi, devesserci stata una fase in cui questelica è stata rimossa, che diversi testi riportano nellanno 1904.

Ma aveva senso mantenere la sola elica poppiera? Io pensavo di no, ma Totiano mi ha fatto capire che la cosa era sensata, pensando ad una parte di ricambio trasportata dal battello (visto che probabilmente lelica di propulsione era identica a quella di spinta poppiera).

 

A questo punto, si è trattato di dare un ordine temporale alle cose.

La ricostruzione è durata dal 1902 al 1904, ma in realtà il Dir mi ha fatto capire che su questo battello le modifiche sono state continue, spesso inframmezzate a prove in mare per verificare le soluzioni apportate. Pertanto è possibilissimo che, dopo linstallazione della sovrastruttura prodiera, della torretta e del motore termico, il battello abbia preso il mare a fine 1903 inizio 1904 per ulteriori prove e collaudi.

Questi ultimi avrebbero dimostrato linutilità delle eliche di spinta verticale, per cui lelica prodiera sarebbe stata rimossa nel giro di un anno, a fine 1904, prima che il battello entrasse definitivamente in servizio nel 1905 e fosse trasferito dalla Spezia alla sua base operativa.

 

Ci sono diversi indizi che provano la cosa; li ho ricavati esaminando diverse foto e ricostruendo la cronologia delle modifiche dopo ricostruzione. Eccovi i dettagli, nellordine temporale che ho ricavato.

Subito dopo la ricostruzione, il battello:

- conservava lelica prodiera

- NON aveva la piattaforma ripiegabile attorno al cleptoscopio.

- aveva una manichetta flessibile montata sul cleptoscopio, destinata probabilmente allaerazione interna

- NON aveva lestensione in altezza dello scarico del motore termico, né della canna per la sua presa daria

 

Nel corso del 1904 sono state apportate le seguenti modifiche, in questordine:

1) lelica prodiera è stata rimossa

2) lo scarico e la canna di aspirazione del motore termico sono state elevate

3) la manichetta flessibile di ventilazione è stata rimossa

4) al suo posto è stata introdotta una canna rigida parallela al cleptoscopio

5) infine, è stata costruita la piattaforma ovale abbattibile attorno al cleptoscopio.

 

Sapendo che la modifica 5) era sicuramente conclusa nel 1905, è evidente che tutte le altre sono avvenute nel 1904.

In particolare, ci deve essere stato un momento nel 1904, documentato da alcune foto, in cui il battello ha preso il mare nella seguente configurazione:

- elica prodiera: presente

- scarico ed aspirazione del termico: bassi

- manichetta flessibile sul cleptoscopio: presente

- piattaforma abbattibile attorno al cleptoscopio: assente.

 

Questa è proprio la configurazione mostrata da alcune foto passatemi dal Dir.

Quindi, ho deciso di disegnare esattamente questa configurazione, che voglio battezzare 1904 (ma sarebbe più corretto dire inizio-1904), in cui lelica prodiera è ancora presente.

Eccovela più sotto, come rendering 3D.

___________

 

Dopidiché, mi piacerebbe riprodurre anche gli altri stadi dellevoluzione, che finalmente conosco con maggiore certezza:

- la versione 1905, con tutte le modifiche di cui sopra già apportate, che rimase operativa fino al 1911

- la versione 1911, con lelica poppiera rimossa, che poi rimase invariata fino a tutto il periodo bellico

- ed ovviamente anche alcune versioni del primo Delfino ante-ricostruzione, che definirò a breve.

 

Per ora è tutto.

Ribadisco ancora il mio apprezzamento per i vostri ottimi contributi, che mi hanno aiutato a ricostruire in maniera abbastanza affidabile levoluzione di questo nostro primo battello.

Ed ora, per gradire, ecco una vista del Delfino 1904 praticamente finito. Ciao!

 

Delfino_mod_170527.pnghost immagini

 

 

 

 

 

 

Modificato da Ocean's One
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Ottimo! Grazie a tutti, ora la situazione si sta delineando molto meglio.

Sulla base dei vostri suggerimenti/informazioni ho potuto procedere con la mia analisi e riscostruire come sono andate le cose (almeno credo).

Innanzitutto, come ha scritto Regia Marina, partiamo dal fatto che esistono alcune foto in cui l’elica prodiera è visibile ed altre no. Quindi, dev’esserci stata una fase in cui quest’elica è stata rimossa, che diversi testi riportano nell’anno 1904.

Ma aveva senso mantenere la sola elica poppiera? Io pensavo di no, ma Totiano mi ha fatto capire che la cosa era sensata, pensando ad una parte di ricambio trasportata dal battello (visto che probabilmente l’elica di propulsione era identica a quella di spinta poppiera).

 

A questo punto, si è trattato di dare un ordine temporale alle cose.

La ricostruzione è durata dal 1902 al 1904, ma in realtà il Dir mi ha fatto capire che su questo battello le modifiche sono state continue, spesso inframmezzate a prove in mare per verificare le soluzioni apportate. Pertanto è possibilissimo che, dopo l’installazione della sovrastruttura prodiera, della torretta e del motore termico, il battello abbia preso il mare a fine 1903 – inizio 1904 per ulteriori prove e collaudi.

Questi ultimi avrebbero dimostrato l’inutilità delle eliche di spinta verticale, per cui l’elica prodiera sarebbe stata rimossa nel giro di un anno, a fine 1904, prima che il battello entrasse definitivamente in servizio nel 1905 e fosse trasferito dalla Spezia alla sua base operativa.

 

Ci sono diversi indizi che provano la cosa; li ho ricavati esaminando diverse foto e ricostruendo la cronologia delle modifiche dopo ricostruzione. Eccovi i dettagli, nell’ordine temporale che ho ricavato.

Subito dopo la ricostruzione, il battello:

- conservava l’elica prodiera

- NON aveva la piattaforma ripiegabile attorno al cleptoscopio.

- aveva una manichetta flessibile montata sul cleptoscopio, destinata probabilmente all’aerazione interna

- NON aveva l’estensione in altezza dello scarico del motore termico, né della canna per la sua presa d’aria

 

Nel corso del 1904 sono state apportate le seguenti modifiche, in quest’ordine:

1) l’elica prodiera è stata rimossa

2) lo scarico e la canna di aspirazione del motore termico sono state elevate

3) la manichetta flessibile di ventilazione è stata rimossa

4) al suo posto è stata introdotta una canna rigida parallela al cleptoscopio

5) infine, è stata costruita la piattaforma ovale abbattibile attorno al cleptoscopio.

 

Sapendo che la modifica 5) era sicuramente conclusa nel 1905, è evidente che tutte le altre sono avvenute nel 1904.

In particolare, ci deve essere stato un momento nel 1904, documentato da alcune foto, in cui il battello ha preso il mare nella seguente configurazione:

- elica prodiera: presente

- scarico ed aspirazione del termico: bassi

- manichetta flessibile sul cleptoscopio: presente

- piattaforma abbattibile attorno al cleptoscopio: assente.

 

Questa è proprio la configurazione mostrata da alcune foto passatemi dal Dir.

Quindi, ho deciso di disegnare esattamente questa configurazione, che voglio battezzare “1904” (ma sarebbe più corretto dire “inizio-1904”), in cui l’elica prodiera è ancora presente.

Eccovela più sotto, come rendering 3D.

___________

 

Dopidiché, mi piacerebbe riprodurre anche gli altri stadi dell’evoluzione, che finalmente conosco con maggiore certezza:

- la versione “1905”, con tutte le modifiche di cui sopra già apportate, che rimase operativa fino al 1911

- la versione “1911”, con l’elica poppiera rimossa, che poi rimase invariata fino a tutto il periodo bellico

- ed ovviamente anche alcune versioni del primo Delfino ante-ricostruzione, che definirò a breve.

 

Per ora è tutto.

Ribadisco ancora il mio apprezzamento per i vostri ottimi contributi, che mi hanno aiutato a ricostruire in maniera abbastanza affidabile l’evoluzione di questo nostro primo battello.

Ed ora, per gradire, ecco una vista del Delfino “1904” praticamente finito. Ciao!

 

Delfino_mod_170527.pnghost immagini

Rinnovo la meraviglia gia espressa

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Grazie ancora, cari amici.

 

Un breve aggiornamento. Ormai mi sono posto l'obiettivo di realizzare i modelli di tutte le versioni del Delfino: tre dopo ricostruzione (1904, 1905, 1911) e tre della versione non modificata (disegno originale, 1895,1901).

Per i modelli dopo ricostruzione ormai è facile: sto modificando la versione 1904 per ottenere le altre due e ce la farò a breve.

Invece, per i primi tre della serie, dovrò riprendere il modello da cui ho stampato il Delfino del Dir, e modificarlo opportunamente.

Ho ancora un mese di tempo, visto che la consegna lavori è a fine giugno, e ce la dovrei fare...

___________

 

Ora però voglio condividere con voi qualcosa di più.

Per il modello virtuale, il bando del concorso incoraggiava una buona interattività con l'utente, per cui seguirò questa strada.

Mia intenzione è di realizzare un PowerPoint interattivo, in cui l'utente si muove avanti ed indietro nel tempo fra le varie versioni, potendo anche cliccare sui dettagli delle parti per maggiori info, oppure richiamando i dati tecnici di alcune versioni.

Eccovi l'anteprima di una schermata della presentazione, con i rispettivi pulsanti di azione per interagire con l'utente.

Per ora è solo una demo, ma ci sto lavorando e vi terrò aggiornati.

 

 

Delfino_mod_170601.png

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Comandanti,

 

eccovi ora l'ultimo aggiornamento sul Delfino ricostruito.

Ormai ho finito i tre modelli virtuali delle versioni 1904, 1905 e 1911. Come vedete in figura, ci sono state piccole evoluzioni: la versione 1905 ha introdotto la piattaforma pieghevole attorno al cleptoscopio e le altre modifiche già spiegate in precedenza, mentre il modello 1911 ha come principale differenza la rimozione dell'elica di affondamento poppiera.

Inoltre, guardando le foto disponibili del Delfino nella fase finale della sua carriera, è presente il cavo che vedete tesato fra la prua e la torretta.

Secondo voi, era l' "aereo" della radio? Mi verrebbe da dire di sì, ma all'epoca si usavano già le radio sui battelli?

 

Intanto, eccovi i tre fratellini:

 

Delfino_mod_170608.png

 

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Potrebbe essere. E consuetudine impiegare l'unità più vecchia per sperimentare nuove soluzioni a favore delle future unità (ricordate il periscopio optronico del DaVinci, oggi realtà su Venuti e Romei?). Se ben ricordo i primi battelli a montare "di serie" la radio furono i cl. "F", impostati di li a poco....

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  • 2 weeks later...

Bene, allora farò l'assunto che quella sia proprio l'antenna della radio. Grazie Dir.

____________

 

Comandanti, eccovi un ulteriore aggiornamento sul mio lavoro, che ora riguarda il battello in configurazione originale.

Fermo restando che buona parte del lavoro era già stato fatto per la stampa 3D del modello del Dir, mi sono concentrato sui lanciasiluri (prima 2 esterni, poi 1 interno a prua) e sulle modifiche apportate nel periodo dal varo al 1902, anno della grande ricostruzione.

 

Come sapete, inizialmente cera la predisposizione per due lanciasiluri esterni con armi da 350 mm e sistema di rilascio a tenaglie.

Da quanto si vede nella foto 1), che mostra il battello in configurazione prettamente originale, erano presenti 4 colonnine destinate a sostenere i due lanciasiluri, come illustrato anche dalle frecce rosse del disegno di figura 2). Io non sono sicuro che i lanciasiluri esterni siano mai stati installati, visto che diverse fonti parlano soltanto di predisposizione: pertanto nella mia prima versione datata 1092 io vorrei disegnare le sole colonnine, aggiungendo però un disegno di dettaglio per illustrare linstallazione prevista per le armi esterne.

Quest'ultimo è già stato realizzato, come vedete dal modello 3D di figura 3).

Queste prime tre figure rappresentano la versione allatto del varo, che dovrebbe essere rimasta più o meno inalterata fino al 1895.

 

Dopodiché, sembra che le colonnine predisposte per i lanciasiluri esterni siano state rimosse.

La foto 4), che dovrebbe posizionarsi verso il 1896 o subito dopo, mostra il battello privo dei suddetti supporti, mentre non è possibile verificare se disponga già del lanciasiluri interno prodiero da 450 mm.

Questultimo dispositivo viene invece mostrato dalla freccia verde nel disegno numero 5), che mostra anche lassenza delle colonnine (croci rosse), con possibile datazione compresa fra il 1896 e il settembre 1900.

n.b. Questultima data lho ricavata sempre dal thread di discussione Betasom, dove il Dir riporta un documento di un tecnico dellArsenale della Spezia, tale Sig. La Pietra, che nel settembre 1900 si occupò delle prove di resistenza del Delfino alle esplosioni subacquee. Fu verificato il tubo lanciasiluri interno, che quindi era certamente presente in tale data (certo, il La Pietra parla di tubi al plurale, ma voglio credere che si tratti di uno dei vari errori di scrittura presenti nel documento...).

 

Infine, con il tubo lanciasiluri certamente installato, il battello è ritornato in servizio nel 1901, facendo proprio in quellanno una dimostrazione di lancio di siluri alla presenza dei nostri Reali.

In questultimo periodo il Delfino risultava ulteriormente modificato, come mostrato dalle frecce gialle della figura 6), datata fine 1901: erano comparse due strutture metalliche a protezione delle eliche di immersione ed una canna verticale (forse per aerazione) posta subito dietro alla torretta. Chiaramente, da tempo non erano più presenti le colonnine di supporto degli originali lanciasiluri esterni (croci rosse).

 

____________

 

A questo punto, per il mio lavoro ho previsto tre sotto-versioni della configurazione originale:

- anno 1892 (subito dopo il varo) = Colonnine presenti, predisposizione per lanciasiluri esterni

- anno xxxx = Colonnine rimosse, installato tubo lanciasiluri interno, battello come da disegno numero 5)

- anno 1901 (data della dimostrazione al Re) = Presente lanciasiluri interno ed anche ulteriori modifiche, come da foto 6)

 

Come vedete, è quasi tutto ok.

La ricostruzione della successione degli eventi è a buon punto, ma qualcuno ha unidea di quale sia lanno xxxx? :smile:

Esattamente, quando è stato installato il lanciasiluri interno?

E lultima cosa che mi manca da chiarire, poi tutti i miei disegni risulteranno correttamente datati e ve li potrò mostrare.

 

 

Delfino_mod_170619.png

(tutte le foto sono tratte dalla discussione sul Delfino postata qui su Betasom)

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Le fonti consultate mi dicono tutte la stessa cosa, dal 1895 al 1900 l'unità è rimasta inattiva in attesa di decidere cosa farne. Non lavori, semplicemente "immagazzinata".

L'installazione del tubo, che mi era sempre sfuggita (come data) consente una differente lettura di quel periodo: probabilmente proseguirono gli studi e tentarono nuove sperimentazioni per capire come impiegare questa nuova arma.

Ipotizzo che l'installazione sia stata effettuata nel 1900, però, perché le novità "succose" erano immediatamente mostrate ai regnanti e al governo (presente il Duce sul H3 per lo snorkel di Ferretti?).

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Ottima informazione, Marco. Apprezzo.

In effetti, ci rimane sempre il dubbio sulla data di installazione del tubo, ma direi che a questo punto l’ipotesi 1900 sta prendendo forza. Non solo per la tua osservazione sulle novità succose da mostrare subito alle autorità, ma anche per questioni più oggettive: l’installazione di un tubo interno richiedeva una buona dose di lavoro, poco probabile nel periodo di “immagazzinamento” (1895-1899); inoltre, non vorrei nemmeno dimenticare la possibile influenza delle altre costruzioni di questo periodo. Queste ultime erano la classe Holland britannica (1901) e lo USS Holland statunitense (1900), che disponevano entrambe di un singolo tubo lanciasiluri prodiero. Mi chiedo se le informazioni in merito a questi battelli non siano arrivate fino in Italia, dando conferma che anche sul Delfino un singolo tubo interno prodiero fosse la soluzione più logica e condivisibile.

Se sì, la cosa dovrebbe essere avvenuta nel 1900, o in data molto vicina…

 

Ciò detto, il problema del rigore storico comunque non si pone, visto che ho la libertà di definire le date di riferimento dei miei modelli virtuali: per fugare ogni dubbio, decido quindi di datare proprio nel 1900 la versione intermedia (= quella con tls interno ma senza ancora i paraeliche nè la canna di ventilazione).

Se poi il tubo lanciasiluri fosse stato installato qualche anno prima, poco male: nel 1900 sicuramente c’era ancora, e quindi il modello sarà fedele.

Ecco quindi la lista dei tre “fratellini” ante-ricostruzione:

- Anno 1892: subito post-varo, con predisposizione per siluri esterni

- Anno 1900: tolte colonnine lanciasiluri esterne, installato tubo interno

- Anno 1901: aggiunte strutture paraeliche e canna di ventilazione vicino alla torretta.

 

Finalmente il tutto è definito.

Penso di postare domani le foto di questo trio di modelli. Non lo faccio ora perché mi sono accorto di aver sbagliato la posizione degli occhioni di sollevamento, che vanno portati circa un metro più a centronave.

Lasciate che li corregga, e poi vi posterò le immagini degli ultimi modelli 3D.

Saluti!

 

 

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Eccovi allora l'immagine dei tre bambini affiancati.

Come vedete, ci sono differenze abbastanza limitate fra queste prime tre versioni, sostanzialmente limitate al diverso tipo di armamento.

 

Con questo ho finito il mio lavoro di modellazione 3D, avendo riprodotto le sei versioni che mi proponevo, relative agli anni 1892, 1900, 1901, 1904, 1905 e 1911.

Come vi ho anticipato, ora sto raccogliendo immagini e viste varie in una presentazione interattiva in PowerPoint, di cui vi ho già parlato nel post 25.

Ci lavorerò sopra ancora per una settimana, in modo da ultimarla entro la fine del mese e poi mostrarvela.

__________

 

Ho solo un dubbio: come mostrarvi un PowerPoint in questa sede?

Potrei farne un filmato e caricarlo in rete, oppure caricare solo alcune immagini e trasferire il file completo soltanto a chi è interessato, via mail.

Inoltre, a rigore, il materiale prodotto durante il concorso rimarrà di proprietà Betasom, che magari potrà usarlo in altra sede, se può interessare.

Probabilmente dovrò sentire il Dir sul da farsi; intanto io lavoro ancora un po' alla presentazione, e poi vi saprò dire...

 

 

 

Delfino_mod_170620.png

 

 

 

(EDIT: per inciso, il file ppt verrà sui 6-7 mega)

Modificato da Ocean's One
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sei un MITO, Marco!

La presentazione ppt non è caricabile, dovra essere realizzato un filmato.

Il filmato lo pubblicheremo sul nostra canale youtube, ma prima dovra avere i nostri loghi in modo da mantenerne l'esclusiva. ciò che hai realizzato è un pezzo unico. Anzi, le foto dovrebbero avere il logo betasom in un angolo o in trasparenza proprio per evitare che "girino troppo"...

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Comandanti,

a conclusione del concorso sono a congedarmi da voi, nella speranza che abbiate potuto apprezzare il video e i modelli 3D che ho prodotto.

 

Vi devo dire che non pensavo di arrivare fino a questo punto.

Inzialmente la mia idea era di realizzare un semplice omaggio al Dir per il raduno di Genova, modellato e stampato in 3D, ma in breve la modellazione del Delfino mi ha coinvolto pienamente, anche grazie alla vostra calorosa partecipazione.

Questo glorioso tubetto di acciaio di 24 metri, carico di storia e di italico ingegno, è riuscito a farmi appassionare fino a modellarlo in ogni forma e versione.

Ma a spronarmi di più, oltre all'indubbio fascino della nostra prima unità subacquea, sono stati i vostri contributi, il vostro entusiasmo e la vostra partecipazione alla ricerca storica.

Lo ripeto: Betasom è una base meravigliosa, condividere con voi la mia passione è stato un gran piacere.

Sono lieto di lasciare alla Base questo mio lavoro, nella speranza che il video o il PowerPoint possano servire per qualche futura attività divugativa.

 

Grazie a tutti. Viva il Delfino, viva Betasom.

 

 

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