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Raduno Sommergibilisti Gaeta


Totiano

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Da oggi fino a domenica Gaeta veste il Delfino, e in effetti è da un po che se ne parla.

Per chi volese partecipare allego una piantina con i siti di interesse, ricordando che in banchino sono ormeggiati il sommegribile Venuti e la fregata Libeccio. Alla mostra della Marina sarà presente il nostro Regia Marina che, quale istruttiore di Dangerous Waters, gestirà lo consolle di simulazione

 

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E' stato un evento interessante e, n alcune parti, perfivo esaltante. Ma procediamo con ordine e l'inizio è sicuramente questo

 

e proseguiamo con la giornata di Venerdi, che ha visto la deposizione di corone e l'inaugurazione della mostra che noi betasomiani conosciamo bene, come, del resto, non ci è sconosciuto l'interno dei battelli classe Todaro, che si intravede nella parte finale del video

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E ora il rapporto.

(ringrazio Umberto Nacchia per alcune foto)

Arrivo Venerdi e il primo contato è con Regia Marina, che arriva una mezzoretta prima ma manifesta ... qualche problema di alloggio. Tutto risolto e ci incontriamo alla mostra, trovando anche i vecchi amici Carbotti e Caputi e qualche nuovo acquisto ...

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Vista la mostra e fatti i complimenti agli allestitori, salutata la nostra vecchia consolle che faceva bella figura lascio Alessandro e dirigo per il sommegibile Venuti per salutare qualche vecchio amico e quelle lamiere che hanno gia sentito il calore della notra Base in più di una occasione.

 

Si presenta una occasione rara (e non sarà la prima), un anziano signore si avvicina e rappresenta che c'è il figlio di una MOVM che vorrebbe salire a bordo, se è possibile saltare la fila....

Odio i favoritismi ma le orecchie "mi fischiavano": guardi, non solo del battello ma se attende un attimo chiedo, chi sarebbe la persona? Il figlio del comandante Longobardo . Devo avere come minimo sussultato! Una persona piaceolissima, di cultura superiore e con un solo rimpianto: no avere fatto il sommergibilista perchè categoricamente proibitogli dalla madre. Eccocoi in manovra del battello

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Penso di essermi preso qualche accidente dalla fila, ma ne valeva la pena.

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La sera un impegno di "lavoro" mi impedisce la cena con gli amici aituali: sono i primi accordi per la nascita della nuova associazione sommergibilisti, al momento nota come CNS. Fate attenzione a questi Sommergibilisti, sono pericolosi!

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Il giorno dopo la parte ufficiale: riunione a palazzo della cultura alal presenza del decano dei sommergibilisti, Amm. Arena, vine firmata la dichiarazione di intenti propedeutica alla nascita di statuto e associazione.

 

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Poi sfilata per il lungomare fino al nuovo monumento e nel menre ci si prepara mi viene presentato un arzillo vecchietto (gli davo 70 anni) che mi dice avere partecipato all'ultima guerra sul CB6 in Mar Nero. Io e Cesare Manstretta, grande amico di Betasom e redattore di Aria alla Rapida rimaniamo prima soprpresi e poi lo tempestiamo di domande

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neanche il tempo di finire che vengo chiamato dall'amm Pagnottella che mi presenta il sig Di Biagio (perchè il nome mi dice qualcosa?). Si presenta subito, è nipote di uno dei superstiti dello Jalea affondato nella prima guerra mondiale e anche lui ha la sua storia da raccontare.

 

Parte il corteo all'inno dei sommergibilisti e si sfila sul lungomare per arrivare al monumento e alla sua inaugrazione, alla presenza del Capo di Stato Maggire della Marina. Dispiace solo che nelle allocuzioni nessuno si sia ricordato che quelal torretta è stata salvata grazie all'associazione Betasom e al suo lungo impegno dopo averla rintracciata.

 

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Dopo il buffet, divorato in compagnia di Alessandro, accompagno il nostro Regia Marina a bordo del battello che tante volte ha pilotato (o vosto pilotare) con Dangerous Waters, perchè veda dal vivo cosa rappresenta, guida d'eccezione il comandante del battello. (ma qui è giiusto sia Alessandro a raccontare)

 

E' ora di riprendere la UVolvo e dirigere verso casa. Una due giorni faticosa, ma che nei prossimi anni potrebbe vedere betasom coinvolta ancora piu da vicino..

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Eccomi a riportare anche le mie impressioni ed esperienze di questi splendidi 3 giorni.

 

Inizio dal principio

 

Venerdi 21 Aprile

 

Ore 10:00 partenza con la mia U4 direzione Gaeta, traffico zero, autovelox troppe (spero di averle viste in tempo tutte, lo scopriremo tra qualche giorno).

Tempo 2 ore e arrivo nei pressi dell'albergo, faccio un velocissimo contatto telefonico con Nicola Carbotti per capire dove andare dopo la sistemazione in albergo e mi accingo a prendere possesso della mia camera (o almeno c'ho provato).

Immaginate la mia faccia quando all'albergo non hanno la minima idea di chi io sia, a mio nome non c'è nulla sui loro registri e io come "prova" ho solo il PM di conferma di Totiano che qualche giorno prima mi diceva che era tutto confermato e che dovevo andare in quel preciso albergo.

Tempo 30 minuti circa e forse qualcosina in più si sistema tutto grazie ad un giro di telefonate e contatti tra i vari organizzatori dell'evento e ottengo la tanto agognata chiave della stanza.

Sistemate valigia e vestito per il giorno dopo vado incontro ai miei compagni di avventura.

 

La location della mostra dei sommergibili (ovvero il posto dove eravamo sistemati noi) è una vecchia se non addirittura antica chiesa da poco restaurata e prossima ad una nuova innaugurazione e consacrazione (ma attualmente non lo era).

Al suo interno sono sistemati i pannelli fotografici e due modelli della classe Todaro che molti di noi gia conosciamo perchè sono stati nostri ospiti anche in quel di Treviso e in altre mostre.

Insieme ad essi faceva bella mostra la nostra console di DW (seguiranno foto quando le scarico dal cellulare) ovvero la mia postazione per questi giorni che gia dalla giornata di venerdi si preannunciavano "impegnativi".

Nel frattempo accanto a noi il monumento ai sommergibilisti ovvero la nostra torretta dell'R12 faceva bella mostra di sè coperta da una rete verde in attesa della cerimonia del giorno dopo.

Il monumento e anche la nostra location sono situati esattamente accanto all'entrata della base navale e di conseguenza anche vicino al posto d'ormeggio dove il Sommergibile Pietro Venuti iniziava a ricevere la calorosa e numerosa accoglienza riservatagli da chi era presente a Gaeta in questi giorni. (secondo i numeri diffusi la sera, nel solo pomeriggio di Venerdi hanno visitato il Venuti circa 300 persone)

La gente è iniziata a venire, l'affluenza è sempre stata su numeri alti all'interno della mostra e noi siamo sempre stati super-impegnati con bambini grandi e piccoli incuriositi dalla nostra console e dal periscopio sistemati vicino ad essa, vere calamite capaci di attrarre decine se non centinaia di persone in questi 3 giorni.

Stanchi ma non vinti dalla fatica arriviamo all'ora di chiudere i cancelli e di goderci una meritata cena.

Dopo la cena e qualche chiacchera fuori dal ristorante ci ritiriamo nei nostri alloggi e io dopo una doccia ristoratrice vado a letto.

 

Sabato 22 Aprile

 

La mattina dopo una ottima colazione in albergo raggiungo la nostra location intorno alle ore 9:00 come da accordi con gli altri, la cerimonia di innaugurazione inizierà alle ore 11 e prenderà probabilmente tutta la mattinata ma noi abbiamo da fare per preparare tutto per dopo poichè durante la cerimonia non avremo modo di accedere alla mostra.

Io essendo un civile mi sistemo nella parte "civile" della cerimonia ovvero in mezzo al pubblico e mi godo lo splendido evento, iniziato abbastanza puntuale alle ore 11 come da programma.

Il monumento durante tutta la cerimonia è stato coperto non più dalla rete verde ma da un drappo azzurro con un tricolore nel mezzo e tenuto attaccato al monumento da ragazzi in divisa credo dell'istituto nautico credo di Gaeta (Totiano mi correggerà se sbaglio).

La cerimonia inizia con il picchetto d'onore che uscito dalla base navale si sistema frontale al palco, da dove le autorità a turno terranno un breve discorso di saluto al monumento.

Le autorità che a turno hanno preso la parola sono state il Sindaco di Gaeta, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana e il capo dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, prima di loro un Marinaio Donna (non ho visto il grado che aveva in quanto non sono proprio riuscito a vederla sul palco perchè coperta da dove ero da altre persone accanto a lei ma ne sentivo la voce) ha tenuto un breve discorso sulla storia della Falsatorre dell'R12, dall'ideazione della Classe R da parte della Regia Marina al suo abbandono e successivo ritrovamento e restauro ed esposizione.

Arrivati intorno alle 13:00 a cerimonia finita, in compagnia di Totiano ci dirigiamo al pranzo, il nostro pasto viene allietato da varie persone che incontriamo con il Dir che mi faceva da Virglio con Dante indicandomi ogni singola persona (tutte per me quasi sconosciute) e presentandomele quando esse si avvicinavano per salutarlo.

Dopo una quasi corsa (e un caffè) per ritornare alla mostra (distante tantissimo dal luogo del pranzo) il Dir riesce a farmi "intrufolare" nel Venuti approfittando che era ancora nell'orario di chiusura alle visita (apriva alle 15:00, noi ci siamo arrivati intorno alle 14 e qualcosa).

 

Durante la visita di qualche anno fà a Taranto avevo avuto modo di visitare lo Scirè e quindi avevo gia una idea di come era fatta una classe Todaro (o U212A) di cui il Pietro Venuti (insieme al Romeo Romei non ancora consegnato) ne è un esponente della seconda serie (o Batch 2 in gergo navale).

Dopo una agevole discesa (la salita non lo sarà altrettanto) e non prima di aver tentato di andare giù a mare impigliandomi nella passerella e "salvato" da chi era lì credo proprio per evitare ciò (ovvero di evitare un involontario bagno a mare), vengo accompagnato nella visita addirittura dal comandante la cui conoscenza avevo gia avuto modo di fare il giorno prima alla console di DW durante una sua visita alla nostra location.

Comandante del Pietro Venuti che ringrazio per la disponibilità e la professionalità con il quale ha spiegato a noi ospiti (non ero solo in questa visita) tutte le postazioni e location dell'unità da prua a poppa andando dai tubi lanciasiluri ai timoni di poppa passando per la camera di manovra alla sala macchine insonorizzata (eh si, tutto ciò che può far rumore sul sommergibile viene chiuso in una sezione appositamente insonorizzata e chiusa da una porta).

Ma torniamo un momento in camera di manovra, lì il Comandante ci fa vedere una delle novità della seconda serie, ovvero il periscopio optronico e ci mostra alcune delle sue caratteristiche mostrandocele direttamente mentre lo adopera per inquadrare il mondo circostante all'unità alternando visualizzazioni in modalità termica a normale visuale con una definizione Full HD e con una nitidezza e pulizia dell'immagine degna delle migliori fotocamere e video camere al mondo.

Dopo aver passato molto tempo a bordo e aver lasciato colpevolmente (ma per una giusta causa come ha detto il Dir) soli i miei compagni di avventura alla mostra è ora di uscire dal Venuti e ringraziare il Comandante per la visita.

La salita alla scaletta come al solito quando si tratta di me chiuso in spazi stretti è stata un po' complicata e dopo aver fatto preoccupare un po' il Dir sono riuscito ad venire fuori dal Venuti e a tornare alla mostra, ci aspettava una giornata lunga e piena di gente.

 

Alla mostra (iniziata alle ore 15:00) veniamo letteralmente assaliti dalle persone tanto che la cena me l'hanno dovuta portare sul posto dato che io non riuscivo a trovare una finestra di uscita e a sganciarmi dalla tanta gente.

La gente era interessata e incuriosita da tutto quello che vedeva, abbiamo avuto gente informata ma anche gente del tutto "ignorante" (in senso letterale del termine ovvero che ignora cosa è un sommergibile soprattutto cosa ci facciamo in Italia con dei sommergibili).

La console si comporta egregiamente e non abbiamo mai sofferto avarie di alcun genere.

Finita anche questa giornata lunga, emozionante e bellissima mi dirigo in albergo e al mio letto.

Secondo i numeri il Pietro Venuti è stato visitato nel solo pomeriggio di ieri (dalle 15:00 alle 20:00) da più di 700 persone.

 

Domenica 23 Aprile

 

Dopo la colazione e il check out mi dirigo verso la mostra che raggiungo prima delle ore 9:00.

Mentre avviamo tutte le varie apparecchiature una fila sempre più lunga si forma ai cancelli di ingresso della base piena di visitatori tutti per il Venuti.

Essendo il raduno sommergibilisti terminato il giorno prima, la giornata di domenica è stata caratterizzata da visitatori turistici, tanti bambini come sempre ma anche tante famiglie in visita a Gaeta approfittando di una splendida giornata di sole in riva al mare.

Causa trasferta di lavoro che mi attenderà lunedi 24 lascio gli ormeggi alle ore 13:00 dopo aver salutato e ringraziato i miei compagni di avventure mi rimetto in viaggio e arrivo nella Capitale alle ore 15:00.

 

FINE

 

Ora i ringraziamenti.

 

Un grazie a Totiano per il supporto organizzativo

Un grazie al gruppo Sommergiblisti di Taranto, Cosimo Caputi, Nicola Carbotti, Antonio Russo e gli altri il cui nome colpevolmente mi sfugge.

Poche parole per loro, GRANDI! e GRAZIE! la mostra era PERFETTA

Un grazie anche all'AMNI per il supporto logistico e per tutto il resto relativo al raduno.

 

Per le foto io non ne ho fatte tante, non ho avuto il tempo libero di farle, chi mi segue su facebook ne ha potute vedere qualcuna che ho postato in diretta durante la cerimonia ma che Totiano nel suo riassunto ha gia abbondantemente coperto quindi non ne metterò vista anche la qualità dubbia della fotocamera del mio cellulare.

 

Alla prossima

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No Dir, la STV Varagnolo ha accompagnato la madrina alla benedizione del monumento.

A leggere le caratteristiche dell'R12 (e non del Venuti) era un'altra donna, credo ufficiale anch'essa.

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Il giorno dopo la parte ufficiale: riunione a palazzo della cultura alal presenza del decano dei sommergibilisti, Amm. Arena, vine firmata la dichiarazione di intenti propedeutica alla nascita di statuto e associazione

 

Auguri ai colleghi sommergibilisti, pero come al solito sono stati i dragatori ad aprire la strada

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Il sito della Marina riporta l'avvenimento: Inaugurato a Gaeta il 1° Monumento nazionale al sommergibilista

 

Tra le ultime foto si vedono Totiano e la consolle DW donata alla Componente.

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