Vai al contenuto

I Relitti Di Lissa


danilo43

Messaggi raccomandati

KOG2jK.jpg

 

In questa serata Alessandro Marzo Magno prenderà spunto partendo da uno dei suoi libri Il Leone di Lissa. Viaggio in Dalmazia” ponendo particolare attenzione ai relitti che giacciono al largo dell’isola. Davanti a Lissa infatti, si svolse la storia di una sconfitta che viene vissuta ancor oggi dalla Marina Italiana come una tragedia, come un’onta impossibile da cancellare: la battaglia di Lissa, svoltasi nel Mare Adriatico il 20 luglio 1866, nelle ultime battute della terza guerra d’indipendenza vide l’inaspettato tracollo della flotta tricolore di fronte a quella asburgica. In particolare, in questa devastante battaglia andarono perse due navi, con i loro capitani e gran parte degli equipaggi: la cannoniera PALESTRO (comandata da Alfredo Cappellini), sotto il fuoco delle granate avversarie, e, speronata dall’ammiraglia austriaca Erzherzog Ferdinand Max, la fregata corazzata RE D’ITALIA (agli ordini di Emilio Faà di Bruno), orgoglio di una marina che era stata faticosamente costituita intorno al nucleo delle due flotte dei precedenti regni di Sardegna e di Napoli.

Nelle acque che bagnano Lissa e dintorni sono stati ritrovati inoltre una trentina di velivoli, in gran parte bombardieri e caccia del secondo conflitto mondiale. Nulla di strano considerato che nel 1944 Lissa ospitava un aeroporto di emergenza per gli aerei alleati ed era dotato di una sola pista. L’ultimo rinvenimento, grazie ad un sub fiumano, è datato 2009.

Insomma il nostro mare racchiude una storia…la nostra storia, che piano piano affiora per insegnarci sempre qualcosa. Un tesoro, a volte nascosto, che avvolto nel mistero ci spinge ad indagare e a prendere coscienza di eventi e tragedie che accomunano uomini e popoli di oggi come di allora.

Nella seconda metà del XVIII secolo, l’abate Alberto Fortis, intellettuale di cultura illuministica, fece diversi viaggi in Dalmazia: allora faceva parte della Serenissima repubblica di Venezia; un arcipelago di 1152 isole di cui solo poche decine abitate. I viaggi in Dalmazia dell’abate Fortis, raccontati nei suoi libri, fecero conoscere questo angolo incantato del Mediterraneo a tutta l’Europa dei lumi. A duecento anni dalla morte dell’abate, Alessandro Marzo Magno torna nei luoghi di quei viaggi, girando tra città e isole, raccontando storia, tradizioni e sapori di quelle terre e di quei mari, riscoprendo legami tra le due sponde dell’adriatico negati e rimossi dalla tragica storia del ‘900.

“Due guerre mondiali, il fascismo, il comunismo, la dissoluzione della Jugoslavia: nel XX secolo gli eventi politici hanno reso l’Adriatico un mare sempre più largo, e l’incomprensione tra le due sponde sempre più profonda. Sebbene invasa dal turismo di massa, la costa della Dalmazia è oggi una terra estranea al nostro immaginario, semisconosciuta come lo era ai tempi dell’abate che nel 1774 raccolse le memorie dei suoi molti viaggi nei “domini da mar” della Serenissima, a quei tempi dimenticati e abbandonati a se stessi. Alessandro Marzo Magno ripercorre lo stesso itinerario attraverso le molte isole che punteggiano la costa, scoprendo un mondo sospeso tra un passato multietnico che non esiste più e le tracce di un nazionalismo che brucia ancora, dove la modernità si mescola a tradizioni che paiono immutate dai tempi dell’abate Fortis. A Morter l’autore incontra le donne che lavorano i fusti delle ginestre per fabbricare scarpe; a Lissa va sul luogo in cui sorgeva il leone di pietra in ricordo dei caduti asburgici nell’omonima battaglia; a Zara scopre le vestigia miracolosamente intatte dell’antica città, tante volte distrutta da assalti e bombardamenti, e altrettante volte ricostruita.

http://www.subrarinantes.it/?post_type=dd_events&p=2175

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma in quel di Lissa, delle nostre navi perse in quella tristemente famosa battaglia è rimasto qualche relitto? Oppure essendo state per lo più navi lignee è rimasto ben poco?

Della PALESTRO e della RE D'ITALIA è rimasto qualcosa?

Link al commento
Condividi su altri siti

Eccome!

 

1-3.jpg

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=21936

 

http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2011/01/16/NZ_07_APRE.html

 

http://www.editfiume.com/archivio/lavoce/2005/inpiu/storia050604.pdf

 

Questo per quanto concerne la Re d'Italia. Della Palestro non so nulla; qualcosa ci sarà sicuramente, ma non so se sia stato localizzato. Considerando che la Palestro esplose prima di affondare, probabilmente il relitto sarà in gran parte od interamente distrutto.

Modificato da LColombo
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...