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Brevi Note Sulla Marina Romana


malaparte

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Trovo su un vecchio numero di Storia e Dossier del novembre 1997 un articolo di Roberto Bartoloni "Marina Romana: lungo i fiumi e sul mare" che riporta alcune informazioni interessanti, che qui riassumo brevemente e senza pretese (anche ad uso del nostro Monopelagus)

 

- la forma mentis del Romano escludeva la marina come degno strumento bellico, benché necessario. Tant'è vero che mentre per accedere ai ranghi dei legionari occorreva la piena cittadinanza, generalmente tra i marinai, almeno fino alla Constitutio antoniniana del 212 dC, accedevano uomini liberi ma privi di cittadinanza, i cosiddetti "peregrini". Del resto, la predilezione per il combattimento su terraferma si evince dall'invenzione dei "corvi".

 

- Dopo aveve sconfitto Cartagine ( e poi Grecia ed Asia Minore) Roma riprese a trascurare la marina da guerra, tanto che com'è noto crebbe la pirateria, vero incubo per i commerci. Ultimo sussulto di importanza per le forze navali fu al tempo dele guerre civili fra Ottaviano e Marco Antonio: la battaglia di Azio del 31 aC fu l'ultimo grande scontro navale. Una volta reso il Mediterraneo un bacino privato, la marina tornò ad essere sorela minore dell'esercito.

 

- Si diede però impulso alla marineria fluviale, nel quadro di sussistenza alla truppe, soprattutto in zona nororientale. Il controllo delle vie fluviali fu fondamentale, potendo rapidamente apportare truppe, viveri e materiali anche a distanza di centinaia di chilometri. Esempio fu nel corso della prima guerra dacica condotta da Traiano tra 101 e 102 dC. Decebalo, comandante dei Daci aveva imviato un contingente verso est per irrompere nella pianura mesiaca e prendere d'assalto le sguarnite guarnigioni, che si trincerarono e sarebbero state travolte se npn fosse arrivato rapidamente soccorso tramite le navi della flotta mesiaca via Danubio.

 

- a presidio di Reno e Danubio erano poste tre flotte: la classis Germanica (Reno), Pannonica (medio Danubio) Moesica (basso Danubio)

 

- a contrasto dela pirateria, la flotta marina aveva il suo da fare a scortare i convogli e a pattugliare. Erano dislocate la classis Alexandrina (settore egiziano) Pontica (Bosforo-Mar nero) Syriaca (Asia Minore) Britannica (Mare del Nord) e ovviamente le due flotte pretoriae, la Misenensis e Ravennas. L'importanza di queste due flotte si rispecchia anche nelle speciali missioni affidate ai distaccamenti di loro personale a Roma: i Misenati erano adibiti al servizio interno all'Anfiteatro Flavio (si presume quando si trattava di stendere il velarium, il telone destinato a riparare all'ombra gli spettatori, per la cui messa in opera occorreva personale in grado di operare con vele e funi (pardon, cime....); i ravennati erano di servzio in occasione delle finte battaglie navali per spettacolo.

 

- I "peregrini" avevano la ferma più lunga fra tutti i corpi militari romani: 26 anni almeno!!!. In premio, avevano, alla fine, la cittadinanza romana. Gli ufficiali però, erano romani a tutti gli effetti. A proposito di scala gerarchica:

  • praefectus classis, di rango equestre, spesso coadiuvato da un subpraefectus
  • navarchus, trierarchus: causa scarsità di docyumenti, non è chiaro lo status gerrachico di costoro, ma forse il navarchus aveva il comando di più navi, il trierachus comandava una sola unità
  • centurio: dato che questo grado indica il comandante di un reparto combattente, il centurio classicus comandava una quota di fanti di marina
  • i marinai erano chiamati genericamente milites, ma erano divisi in remiges (rematori), nautae (addetti alla manovra) epibathes (combattenti)
  • per altre funzioni (dolabrarius, aupiciarius ecc), rimando alla scheda

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Modificato da malaparte
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Interessantissimo, Valeria, grazie di aver postato!

Certo, ormai i libri di Monopelagus sono già scritti, ma magari queste indicazioni possono servire per il mio nuovo wargame del De Bello Navali. Per esempio, la mappa con le flotte potrebbe risultare molto utile.

 

A proposito: una flotta basata proprio a Ravenna?

Come si chiamava il sua praefectus? :smile:

 

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Modificato da Ocean's One
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Interessantissimo, Valeria, grazie di aver postato!

Certo, ormai i libri di Monopelagus sono già scritti, ma magari queste indicazioni possono servire per il mio nuovo wargame del De Bello Navali. Per esempio, la mappa con le flotte potrebbe risultare molto utile.

 

A proposito: una flotta basata proprio a Ravenna?

Come si chiamava il sua praefectus? :smile:

 

.

 

Su wikipedia (lo so quello che tutti qui pensano di Wikipedia ma qui non si scende troppo nel tecnico per rischiare di leggere m....e) c'è un elenco (uno stralcio) con i nomi dei prefetti della flotta presso Ravenna.

Pare che per un periodo sia stato il medesimo della flotta di Miseno.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Classis_Ravennatis

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Dir, ma anche i tuoi antenati hanno sempre abitato a Ravenna?

(Ho cercato nell'elenco dei praefecti della Classis Ravennatis, ma non vedo il tuo trisavolo... :smile: )

Ok, perdonatemi la battuta.

 

In realtà, il tema è molto interessante, anche se dispiace un po' vedere la scarsa considerazione che i Romani avevano per la marina da guerra. Lo sapevamo già, ma fa comunque dispiacere.

Sostanzialmente, ai tempi dell'Impero Romano la Marina si occupava solo di anti-pirateria, no? Meno male che Monopelagus ha ambientato le sue storie nel periodo della Repubblica, quando almeno ci fu l'apogeo della Marina Romana contro la perfida Carthago.

__________

 

Fra l'altro, vedo sopra che c'è anche il link sulla composizione della flotta, con i nomi di molte unità. Potrebbero servirmi per rendere un po' più credibile il wargame del De Bello Navali. Vediamo un po'...

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Ho l'impressione ch eil prossimo raduno potrebbe proprio tenersi nel ravennate...e a proposito http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0075760-lantico-porto-classe-riapre-battenti

 

PS per monopelagus: per quanto sono riuscito a risalire la mia famiglia ha sempre risieduto tra romagna e veneto, chissà....

Modificato da Totiano
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