malaparte* Inviato 30 Gennaio, 2017 Segnala Share Inviato 30 Gennaio, 2017 Di AUV (Autonomous underwater vehicles, in pratica droni sottomarini, anziché aerei) si è parlato altre volte su queste pagine. Mi fa piacere leggere in ben due pagine sul Guardian weekly, pubblicato anche on-line https://www.theguardian.com/science/2016/dec/29/new-technologies-bring-marine-archaeology-treasures-to-light che un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Benedetto Allotta dell'Università di Firenze, con il progetto Archeosub è impegnato a utilizzare AUV per la ricerca archeologica marina. Il che pare ovvio, ma obiettivo è trasformare l'alta ( e costosa) tecnologia militare e petrolifera in apparecchi leggeri ed economici, adatti a ricercatori che, com'è noto, sono sempre a corto di soldi (cash-strapped, in bolletta). Inoltre, e soprattutto, il team progetta di rendere gli AUV in grado di "dialogare" tra loro, come una sorta di Wi-Fi sottomarino, il che è parecchio complesso, molto più che creare una rete Wi-Fi terrestre. (influenza di diverse salinità, profondità, temperature, ecc) Intanto, resso le coste della Turchia è stato ritrovato Atlit Yam, un villaggio Neolitico sparito, forse per tsunami, intorno al 7000 A.C. A Marzamemi in Sicilia si sono esplorati i resti di una nave romana che trasportava marmi per una chiesa protocristiana del 6° sec. d.C. Il prossimo progetto è indagare nel Golfo di Baratti, dove fin dal 1974 si è individuato un relitto di 2000 anni fa con una vera farmacia d'epoca. Ho trovato anche un articolo in italiano qui http://www.villegiardini.it/archeosub-internet-delle-cose-larcheologia-marina/ Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 30 Gennaio, 2017 Segnala Share Inviato 30 Gennaio, 2017 Anche se la ditta è in svizzera, il Pluto (nelle "millanta" versioni) rimane tra le migliori realizzazioni al mondo, specie quando è nelle mani del suo creatore. Ma il mondo dell'interconnessione credo sia gia in corso: c'è una sorta di gara nel piazzare "sensori" sui fondali marini, specie nel Pacifico, che forse sono le antenne per il wifi subacqueo... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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