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[Sondaggio] Potrebbe Interessare Un "esc" Configurabile? Se Si, Come?


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Ciao a tutti,

apro questo thread per raccogliere un po' di opinioni e confrontarci riguardo la possibilità di realizzare un ESC il più flessibile e configurabile possibile, da utilizzare sui nostri amati sottomarini.

L'idea è quella di progettare una board con un micro (Atmel e Arduino oriented) con un ESC + BEC + variazione fasi motore (per cominciare) direttamente da collegare alla ricevente......ma prima di partire "a razzo" preferisco discuterne con voi e magari pensare a qualcosa anche vicino alle esigenze della base!! Ovviamente sarà un progetto totalmente open HW/SW/Mechanical :biggrin:

 

Che ne pensate? Potrebbe essere di vostro interesse?

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perbacco!!! ma certo (non ostante nessuno abbia scritto in quattro giorni). una domanda.... che vuol dire praticamente "variazione fasi motore"?

sarebbe bello poter avere un esc che sia piccolissimo, capace di erogare ai motori moltissimi ampere, e da poter accettare alimentazione sia da ni-mh che da lipo, con un range di voltaggio che va dai 6volt ai 13/14volt di una lipo 3s (sto scherzando...... ma mica tanto però :laugh: )

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  • 3 weeks later...

varie volte stavo rispondendo a quanto da te proposto :wink: ma volevo farlo con qualcosa di più sostanzioso.....in ogni caso ancora non sono riuscito a formalizzare delle specifiche usabili per un progetto, però il tutto è "in cantiere"!!!

 

....per "variazione delle fasi" intendevo la possibilità di far ruotare l'asse del motore in senso orario e anti-orario ovvero dare la possibilità al sottomarino di andare avanti e indietro. Può eventualmente essere utile come funzionalità?

 

Invece riguardo le tue richieste sono tutte fattibili :biggrin: magari scendiamo maggiormente nei dettagli...formalizzo un po' di specifiche e partiamo con lo sviluppo :thumbsup:

 

Solo una curiosità, qualcuno conosce dei progetti open completi (schematici, PCB layout, firmware e via dicendo) per motori Brushed reperibili dalla rete per tale scopo? oppure il tutto è reperibile solo come componente "a scaffale" da acquistare e utilizzare?

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Ciao,

una implementazione semplice e minimale potrebbe essere costituita da un micro (PIC o AVR) a 8 pin collegato al chip SN754410.

 

Il microcontrollore interpreta il segnale PPM di due canali della RX e li converte in segnali PWM di pilotaggio dei due H-Bridge del SN754410.

 

Il SN754410 è un drive H-Bridge doppio quindi in grado di pilotare 2 motori, capace di erogare fino a 1A per motore, è possibile montarli in stack per aumentare la potenza erogata.

 

Il micro ha bisogno di 2 pin in ingresso, dalla RX, e 4 in uscita verso il SN754410, più GND e Vcc, utilizzerebbe l'RC interno come clock per misurare i segnali PPM negli ingressi configurati come interrupt e per produrre i segnali PWM sulle uscite, 2 pin per ogni motore, in questo modo, per ogni motore si vrebbero le seguenti funzioni:

 

- rotazione oraria a varie velocità

- rotazione anti oraria a varie velocità

- freno elettromagnetico

- folle

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Ciao gepard,

dritto a sodo :wink: molto interessante ma prima di partire con un'idea di implemantazione volevo provare a raccogliere un po' di specifiche e necessità, ovvero lo prevediamo per brushless o per brushed (preferirei quest'ultimo)? quanti motori converrebbe pilotare 2 o 4? in base ad essi, quanta corrente massima potremmo considerare? lo facciamo con BEC? di che tipo? prevediamo una board modulare per poter rispondere a varie necessità? e via dicendo.....

 

Riguardo il tipo di micro starei su un Atmel per avere una certa vicinanza al mondo di Arduino e permettere a tutti di poter modificare o riscriver il codice, secondo le proprie necessità, senza essere "eccessivamente" esperti. :biggrin:

 

Mentre per il p/n del ponte, è sicuemante un ottimo driver ma aspetterei di avere le risposte alle domande precedenti prima di vincolarmi a un p/n specifico.

 

Che ne pensi? secondo te quali potrebbero essere necessità comuni da prevedere e sviluppare?

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:huh: tu e gepard che lingua parlate? :laugh:

 

secondo me...

brushed imperat ancora per un pò nel mondo dei sub rc

il numero dei motori dierei massimo due... sub con 4 motori è difficile trovarne

siccome non credo che la mia idea di "corrente" sia la stessa di voi puristi ed esperti nel ramo direi... massimo in ingresso ni-mh 6 volt, più alimentazione da lipo 2s e 3s (opzionabili utilizzando un ponticello a seconda dell'alimentazione da usare), al motore invece direi di dargli una ventina di ampere, max 30 prevedendo la "variazione di fase" :wink:

 

 

P.S. dimenticavo il bec che secondo me è essenziale. dovrebbe erogare alla rx 5volt max 2 ampere, ed in caso la batteria lipo (le più delicate riguardo scariche eccessive) scenda sotto i 3 volt per cella deve tagliare l'alimentazione ai motori.

Modificato da andreavcc
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Penso che fare un ESC quasi-universale non sia la soluzione adatta, personalmente non mi piace nemmeno l'idea che il BEC sia integrato all'ESC, io sono per la filosofia unix like, ogni funzione ha il proprio programmino/dispositivo che fa una cosa sola ma la fa bene.



Per modelli medio grandi preferirei avere un pacco batterie dedicato per i propulsori, uno per le casse di zavorra e un altro per RX ed elettronica di controllo (questi ultimi posti a valle di un piccolo alimentatore stabilizzato la cui funzione principale è quella di togliere i disturbi causati dai motori dei servocomandi ed alimentarli).



Gli ESC per le casse di zavorra potrebbero implementare un sistema di fail safe automatico che comandi l'emersione quando il livello di carica della batteria, alla quale sono connessi, scende sotto un certo livello.



Per i battelli di medio piccole dimensioni, per questioni di spazio, non sempre è possibile mettere più di un pacco batterie, potrebbe essere necessario un BEC, ma anche in questo caso personalmente preferiei sia un componente a parte, specializzato.



Riguardo al numero di motori da controllare in un modello si può andare da un minimo di 1 o 2 a anche più di 4 (nel caso di un ROV o se si controllano le casse di zavorra con qualcosa di più efficiente di un relé).



Ecco una piccola checklist (avrò sicuramente dimenticato parecchie casistiche):



- il modello è di piccole dimensioni (es. scala 1:144) ?



in questo caso non c'è molto spazio interno per moduli elettronici e componenti di grandi dimensioni


possono utilizzare motori di piccole dimensioni che consumano poca corrente (tipo i brushed come i mabuchi economici o i motorini per esperimenti con celle solari)


i kit statici di partenza sono molto economici e possibilmente anche la conversione RC deve mantenersi su costi bassi



- il modello è di grandi dimensioni (es. scala 1:72 o più grandi) ?



tanto spazio interno


richiede motori più prestanti e che in genere consumano molta corrente, possono essere brushed, brushless o stepper


probabilmente non si va al risparmio per l'elettronica e la meccanica di controllo



- ha l'immersione dinamica ?


non richiede motori aggiuntivi


- ha l'immersione statica ?


richiede un motore aggiuntivo per ogni cassa di zavorra


Con un piccolo ESC per 2 motori brushed a basso consumo si coprono:

- tutti i modelli di piccole/medie dimensioni ad'immersione dinamica (singola e doppia elica)


- i modelli di piccole/medie dimensioni a immersione statica a singola elica con una sola cassa di zavorra.



Con un paio di tali ESC si coprono anche i modelli di piccole/medie dimensioni a doppia elica ad immersione statica con fino a due casse di zavorra.



Considera anche la questione della disposizione dei cavi e delle schede, alle volte potrebbe fare comodo avere un'unico ESC per gestire 4 motori (4 cavetti tripolari dalla RX, 4 coppie di cavi verso i motori, 1 coppia di cavi dalla batteria), altre volte potrebbe essere più comodo avere un ESC per ogni motore, altre volte invece potrebbe essere più comodo piazzare un ESC per 2 motori a poppa per i propulsori ed un'altro a prua per le casse di zavorra.



Ora, Vincenzo, se sei arrivato a leggere fin qui mi permetto di consigliarti di iniziare a realizzare l'elettronica che ti serve per il modello di Typhoon che stai costruendo, per avere un'idea dei vari problemi da affrontare e risolvere. Lo stai già facendo, vero ? :wink:

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uhm..... un pensiero il tuo, gepard, che a ben vedere non fà una piega....

penso di indovinare se dico che hai pensato al "sistema d'immersione" solo quello con pistone o pompa (peristaltica o ad ingranaggi che sia).

ma dopotutto, anche volendo fare un piccolo modello con sistema rcabs, gas, aspirato o semi-aspirato in effetti la cosa più triste che può succedere è l'avere un esc non utilizzato, quindi nulla di chè :wink:.

 

riguardo all'unix like personalmente non lo condivido per un solo motivo.... i cavi. un dispositivo in più significa altri cavi batteria/coso, altri cavi coso/rx..... avere una sola pcb (si chiama così la basetta dove fissare i componenti?) ti risparmia un po' l'effetto "spaghetti" dentro un wtc piccolo (un tipo VII in scala 1/72 ne può ospitare uno di diam. 50mm esterni :wacko: ), ma come sottolineato prima, è una mia opinione :smile:.

 

un ultimo pensiero riferito al numero di sorgenti d'energia, non lasciarti ingannare dalle dimensioni di un modello... la triste realtà è che per quanto spazio si abbia, non ce n'è mai abbastanza per fare le cose come si vorrebbe. un piccolo esempio: dai un'occhiata allo spazio interno disponibile in un tifone della engel kg (un bel bambino quasi adolescente col suo metro e settanta :wink: ) e prova a immaginare di voler mettere una batteria per i due propulsori, una per i due pistoni e una per l'rx + stabilizzatore... senza poi valutare i pesi...

non credo che sia proprio una cosa ottimale :wink:

 

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penso di indovinare se dico che hai pensato al "sistema d'immersione" solo quello con pistone o pompa (peristaltica o ad ingranaggi che sia).

ma dopotutto, anche volendo fare un piccolo modello con sistema rcabs, gas, aspirato o semi-aspirato in effetti la cosa più triste che può succedere è l'avere un esc non utilizzato, quindi nulla di chè :wink:.

 

Beh, mi riferisco a tutti i sistemi con attuatori elettromagnetici che devono essere comandati per lungo tempo (diversi secondi o permanentemente): pompe, compressori, pistoni con vite senza fine, elettrovalvole, etc.

 

Alla fin fine un ESC non è niente altro che un driver per carichi induttivi controllato da un segnale digitale che modula quanta energia elettrica deve essere fornita al dispositivo senza che questo si trasformi, per il resto dell'impianto, in un corto circuito succhia batteria...

 

Anche i servocomandi hanno già al loro interno un ESC in miniatura.

 

riguardo all'unix like personalmente non lo condivido per un solo motivo.... i cavi. un dispositivo in più significa altri cavi batteria/coso, altri cavi coso/rx..... avere una sola pcb (si chiama così la basetta dove fissare i componenti?) ti risparmia un po' l'effetto "spaghetti" dentro un wtc piccolo (un tipo VII in scala 1/72 ne può ospitare uno di diam. 50mm esterni :wacko: ), ma come sottolineato prima, è una mia opinione :smile:.

 

Se il "coso" non comprende anche la RX, anche avendo una solo "coso" esterno, i cavi "coso"/rx non li riduci affatto dato che ce ne vuole comunque uno per ogni canale/motore/attuatore da comandare

 

Di BEC ne serve uno solo per tutto il modello, collegato alla RX, da questa poi la tensione stabilizzata si propaga ai servo e a tutte le altre schede di controllo tramite i classici cavetti tripolari

 

E' però vero che per ogni ESC bisogna portare il + e il - della batteria, ma per questo basta creare un bus di alimentazione (un paio di tondini di rame o altro sistema, come per le lampadine a faretto da arredamento) da far passare lungo tutto il WTC a cui collegare il BEC e tutti gli ESC che servono

 

un ultimo pensiero riferito al numero di sorgenti d'energia, non lasciarti ingannare dalle dimensioni di un modello... la triste realtà è che per quanto spazio si abbia, non ce n'è mai abbastanza per fare le cose come si vorrebbe. un piccolo esempio: dai un'occhiata allo spazio interno disponibile in un tifone della engel kg (un bel bambino quasi adolescente col suo metro e settanta :wink: ) e prova a immaginare di voler mettere una batteria per i due propulsori, una per i due pistoni e una per l'rx + stabilizzatore... senza poi valutare i pesi...

non credo che sia proprio una cosa ottimale :wink:

 

Ovviamente va da modello a modello e alle scelte progettuali.

 

Anche con tanti "cosini" il sistema può funzionare anche con un'unica sorgente energetica.

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