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Il Sommergibile Misterioso...


magico_8°/88

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Salve C.ti prendendo spunto dal post della XIX licenza "Smg. Pullino" a Francavilla al Mare

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=45741&p=494972

 

e da una richiesta particolare di Danilo43 pubblico volentieri le foto del prototipo di sommergibile prestatoci dal Museo Navale di Venezia.

 

In verità si tratta di un "recupero" dell'ultimo minuto sotto mia "interessata" richiesta visto poi che lo stesso era stato relegato data la non eccezzionale "forma" nei fornitissimi magazzini del museo.

 

Prototipo%20sommergibile%20Venezia.0logo

 

Prototipo%20sommergibile%20Venezia.1logo

 

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Da quello che si è potuto supporre visto che lo stesso era accompagnato da una generica descrizione "Modello di sommergibile del XIX secolo" che si trattasse di qualche modello progettuale di nave cannoniera semi-sommergibile a propulsione a ruota...

Prima cantonata, quelle che a prima vista sembravano le pale di un sistema a ruote si è dimostrato poi più correttamente un sistema di timoni di immersione data sia la dimensione delle pale che anche la disposizione dei montanti che fermavano i timonii e che non avrebbero permesso la rotazione totale delle stesse.

Poi da una più attenta ricognizione e pulizia sono stati trovati due piccole fessure circolari a circa due terzi della poppa a forma di coda di castoro che presumevano la possibile presenza di due assi d'elica, mancanti nel nostro modello.

 

Per le dimensioni del progetto possiamo fare riferimento hai due pezzi d'artiglieria presumibilmente da almeno 120-150 mm quindi una nave sommergibile da oltre 3.000 t.

 

Altra considerazione la totale mancanza di un timone a poppa ed anche la mancanza per l'epoca (anche questa presunta) di un qualsiasi sistema di espulsione di fumi da combustione quindi la conferma possibile di un progetto tutto elettrico.

 

Come vedete tante supposizioni e tanti forse...voi che ne dite?

 

magico_8°/88

 

ps Appena possibile posto le foto della situazione attuale del modello

Modificato da magico_8°/88
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Durante la visita si parlava di un sommergibile progettato dalla repubblica di Venezia.

 

Scartabellando la rete ho trovato presso un sito (che citerò a corredo dell'articolo) un documento che riporto qui integralmente.

L'autore dell'articolo è un certo Guglielmo Zanelli. e il sito è http://www.ammm-info.net/images/ammm/documents/archive/newlsetter/AMMM_News_4.pdf

 

L'articolo è il seguente che riporto qui integralmente comprensivo di note

 

Le prime notizie relative ad un modello italiano di sommergibile
arrivano dal Veneto e precisamente dall’Archivio di Stato(1) della
città di Venezia. Si tratta della presentazione in Senato di 6 pagi-
ne manoscritte di cui le prime due contengono una supplica al
Serenissimo Principe e quattro sono la descrizione progettuale
del modello di una barca per navigare sott’acqua.
A quel tempo Venezia era impegnata nella guerra di Candia contro
l’invasore turco: erano passati già ventiquattro anni, il conflitto
non cessava e le forze militari erano allo stremo. Si rendeva
necessario un intervento che ne risollevasse le sorti.
Cesare Ianise presenta dunque questo modello di barca
sommergibile, ideato dal fratello Giovanni Battista, ai Sette Savi
che ne dispongono l’invio al Reggimento dell’Arsenale per
l’approvazione.
Il fine del sommergibile era violare il porto de La Canea nell’isola
di Candia(2) trasportando alcuni incursori che avrebbero potuto
assaltare e conquistare la fortezza locale per poi distruggere le
navi dell’armata di mare ottomana attraccate al porto.

Il progetto era abbastanza articolato: la struttura della barca
sarebbe stata dotata di ali e coperta stagna con tre soli respiri
per chi trasportava; avrebbe avuto la dimensione opportuna a
seconda del numero di persone; avrebbe avuto inoltre una
zavorra fissa che ne avrebbe assicurato l’immersione completa
e una mobile che doveva essere calata sul fondo del porto per
permettere al battello l’emersione.
Inoltre i respiri, allo scopo di mimetizzarsi durante la notte con la
schiuma del mare, avr
ebbero dovuto
essere completamente bianchi.
Il progettista suggeriva anche delle tattiche che ne avrebbero
permesso uno sfruttamento migliore in campo militare.
Non sappiamo se il prototipo di sommergibile sia stato realizzato,
se ne sono rimaste tracce e soprattutto dove sia andato a finire
il modello presentato al senato. Il mezzo progettato da Ianise
era abbastanza insidioso, quindi utile all’armata veneziana in
quel particolare momento bellico, e considerando la competenza
tecnica dell’Arsenale di Venezia avrebbe potuto essere realizzato
in breve tempo e senza difficoltà.
Di fatto però l’Arsenale non realizzò alcun prototipo di barca
per navigar sotto acqua. Come mai?
Lo spunto per risolvere la questione ci viene offerto
direttamente dalla data del documento, 9 settembre 1669: tre
giorni prima Francesco Morosini, Capitano Generale da Mar e
futuro Doge, aveva concluso la pace con i turchi cedendo loro
l’isola di Candia ed ottenendone in cambio la salvezza e l’onore
delle armi.
La notizia si diffuse nei giorni seguenti per cui venne meno
l’obiettivo principale del sommergibile: la liberatione del Regno
di Candia.
Il modello potrebbe essere stato archiviato nella Sala dei modelli
dell’Arsenale e potrebbe aver avuto lo stesso destino
(distruzione o saccheggio) di altri modelli a seguito della
devastazione delle truppe francesi nel dicembre del 1797.
Di sicuro si possono individuare delle lacune progettuali e,
parallelamente, evidenziare soluzioni particolarmente felici che
dimostrano una analisi profonda dei problemi tecnici. In
particolare, una di esse rimase attuale per quasi un secolo vis-
to che venne riproposta nella prima versione del battello
subacqueo di David Bushnell nel 1773.
Non esistendo alcuna altra testimonianza di
barche per
navigare sotto acqua
, questo modello può essere considerato a buon diritto il più antico progetto italiano di battello
sommergibile.
1
Fondo del Senato, Notatorie di Collegio: il modello risale al 9
sett. 1669 ed è stato ritrovato nel 2003 da Guglielmo Zanelli.
2
Si tratta dell’attuale isola di Creta.

 

 

Non sò se parla della medesima unità ma forse parliamo di qualcosa di ancora più "antico" vista la data dei documenti usati come fonte per l'articolo.

Nel PDf c'è anche un disegno ma non riesco a riportarlo qui

Modificato da Regia Marina
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come "certo" GUglielmo Zanelli? è tra i piu arguti e profondi esperti dell'Arsebale della Serenissima, a lui si deve l'unica guida decente dell'Arsenale!

 

Nota per Fabrizio, data l'epoca della targhetta siamo ai primordi della propulsione elettrica, che arrivera un po piu avanti, in efffetti... ma è plausibile

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Grazie a Fabrizio ed Alessandro. Il modello lo avevo notato ma non ho fatto a tempo a leggere le targhette, essendomi perso completamente in biblioteca ...

Interessante che anche la Serenissima sia stata un'antesignana nella progettazione di battelli subacquei, Da quanto riportato dallo Zanelli l'impiego di tale mezzo seguiva una dottrina modernissima: violazione di un porto nemico in immersione, sbarco di incursori e fanti da mar....

Probabilmente se Francesco Morosini non avesse concluso la pace con i turchi, ne avemmo viste delle belle !

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Continuo l'articolo fotografico con le immagini del battello dopo la "ristrutturazione" del dottor Sergio Mariotti

 

Prototipo%20sommergibile%20Venezia.6logo

 

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In queste due ultime foto si evidenziano sia la posizione dei timoni al lato dello scafo che i due pezzi d'artiglieria in torretta coperti da scudi "ripegabili" al lato della torretta.

 

Resta interessante la conformazione dello scafo e quella poppa estremamente lunga che non so quanto potesse influire nella navigazione in immersione...

 

magica_8°/88

Modificato da magico_8°/88
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Noto la mancanza dei timoni verticali ovvero quelli direzionali (o come si chiamano in gergo tecnico), è una mancanza del modello (forse integrati nella parte mancante relativa alle eliche) oppure avevano altre idee sul come fare il timone?

 

Mi scuso per la mancata attribuzione della dovuta fama all'autore dell'articolo postato da me ma sulla storia veneziana sono un libro bianco, completamente vuoto in fatto di conoscenze in merito.

 

Interessante la modalità di chiusura dei cannoni, nemmeno sui sommergibili delle due guerre mondiali si avevano soluzioni similli.

Mi chiedo se fossero protezioni per coprire il cannone durante le operazioni di fuoco o protezione dall'acqua oppure se la copertura fosse ideata con funzioni di evitare disturbi idrodinamici al battello.

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come "certo" GUglielmo Zanelli? è tra i più arguti e profondi esperti dell'Arsenale della Serenissima, a lui si deve l'unica guida decente dell'Arsenale!

 

Il CV Guglielmo Zanelli non ha certo necessità di presentazione nell'ambiente veneziano.

Per i “foresti” ricordo che da 40 anni, a vari titoli, è accreditato presso l'Arsenale di Venezia.

Tra gli ultimi prestigiosi incarichi quelli di Vice Direttore dell'Ufficio Tecnico della MM e Capo Ufficio Infrastrutture di COMAR Venezia. Ora in congedo, prosegue l'attività presso l'Arsenale come valente storico e ricercatore.

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