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Quando Tuonano I Grossi Calibri - Enrico Cernuschi E Andrea Tirondola


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Titolo: Quando tuonano i grossi calibri - Punta Stilo 9 luglio 1940

Autori: Enrico Cernuschi e Andrea Tirondola

Casa editrice: Ufficio Storico della Marina Militare
Anno di edizione: 2016
Pagine: 399

Dimensioni (cm): 21x17
Prezzo: € 54,00, ridotto € 36,00

Reperibilità: facilissima

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Quando tuonano i grossi calibri è un libro nuovo e di nuovo genere. Frutto di oltre 25 anni di ricerche negli archivi europei, australiani e statunitensi, quest’opera non narra soltanto la storia, finalmente completa, della battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940 combattuta tra le squadre italiana e inglese, ma descrive, secondo i criteri della più recente storiografia anglosassone e mondiale, l’intera curva d’evoluzione del sistema-paese Italia sotto il duplice profilo economico e del Potere Marittimo (in realtà le due facce della stessa moneta), dall’Unità fino a quella memorabile giornata.

In quell’occasione, infatti, la storia del nostro Paese, dopo cent’anni di preparazione, giunse a un bivio che la Marina italiana inforcò con sicurezza traghettando la comunità di lingua italiana nel futuro “miracolo economico” e nel mondo odierno, G8 incluso.

L’alternativa, correttamente identificata come tale sin dagli anni Trenta dai padri nobili della futura Repubblica, da Luigi Einaudi a Epicarmo Corbino e Guido Carli, sarebbe stata la condanna al sottosviluppo nell’ambito di un sistema globale asfittico e protezionistico.

 

Proprio perché le conseguenze immediate e di lungo periodo del “momento della verità” del 9 luglio 1940 furono decisive, la narrazione di quelle due ore di fuoco è sempre stata, da parte degli avversari di un tempo, sbrigativa e lacunosa, come scrisse l’Ufficio Storico della Marina Militare sin dal 1959.

 

Grazie a nuove, fortunate ricerche condotte negli archivi inglesi e alla collaborazione di studiosi di tutto il mondo, i rapporti di missione originali del luglio 1940 (il cui accesso agli studiosi al TNA è strettamente regolamentato a causa del precario stato di conservazione di alcuni di essi) e le fotografie sono finalmente emersi e il quadro finale non soltanto combacia con quello italiano, ma chiarisce e risolve, uno dopo l’altro, fino alla sorpresa finale narrata nell’ultima appendice, tutti i numerosi “gialli” venutisi a creare, durante e dopo la guerra, da una parte e dall’altra in merito al reale andamento di quello scontro.

 

Proprio la possibilità e la necessità di chiarire fino all’ultimo dettaglio, minuto per minuto, lo svolgimento di quell’azione, hanno suggerito, a loro volta, la realizzazione, a beneficio del lettore, di una ricca cartografia dedicata alle varie fasi della battaglia, redatta in modo assolutamente innovativo, basata sul confronto costante dei rapporti delle due parti e che supera e cancella tutte le ricostruzioni precedenti.

 

La natura decisiva di quello scontro è confermata, infine, dalla presenza, in appendice, di un’altra analisi inedita (redatta anch’essa su documenti insospettabili di origine britannica rivelati oggi per la prima volta) in merito alle contemporanee vicende terrestri del 1940, in Africa, lette alla luce del Potere Marittimo.

 

Completano l'opera alcune tavole a colori relative alla ricostruzione computerizzata di come dovevano apparire, nelle fasi salienti della battaglia, le diverse formazioni attraverso le Apparecchiature di Punteria Generale (A.P.G.) di bordo. Un punto di vista inedito, rigorosamente basato sui dati estratti dai riferimenti archivistici consultati, che consente al lettore un più completo coinvolgimento nella ricostruzione degli eventi.

 

In sintesi, dunque, siamo davanti a un’opera corale, frutto di un grosso e felice sforzo di studio, di ricerca ed editoriale da parte di un’affiatata band of brothers il cui risultato finale conferma, sulla solida base dei documenti inglesi del tempo, i risultati conseguiti dalla Marina italiana nel corso di quella giornata. Ma è ancora più importante il fatto che da quelle stesse carte (destinate in origine a non essere mai rivelate) risulta in pieno, anche dopo la fine della seconda guerra mondiale, lo spirito di profonda lealtà dell’ammiraglio britannico Andrew Browne Cunningham nei confronti della Marina italiana in omaggio ai quei sentimenti di onestà e onore che caratterizzano, da sempre, la solidarietà degli uomini di mare di ogni bandiera.

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