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Il Forzamento Del Porto Di Trieste E Della Baia Di Durazzo


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http://www.cefalunews.net/cn/news/?id=50142

 

http://www.cefalunews.net/cn/news/?id=50019

 

28 maggio 1916 forzamento del porto di Trieste.

Dopo un anno di guerra, visto il perdurare dell’inattività della flotta austriaca , l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, decise di portare la guerra nei porti nemici. La prima missione avvenne il 28 maggio 1916, quando alla torpediniera 24OS (1) fu ordinato di attaccare il porto di Trieste. La nave era al comando del tenente di vascello Manfredi Gravina, sulla torpediniera per la sua profonda conoscenza della costa nemica, imbarca con il compito di pilota il tenente di vascello Nazario Sauro. Verso la mezzanotte, la torpediniera scortata da una squadriglia di cacciatorpediniere, lasci il porto di Grado, la notte piovosa e buia e senza luna. Giunti nelle vicinanze di Trieste, la scorta si ferma e rimane in attesa mentre la torpediniera prosegue a velocità ridotta, giunta nei pressi dell’entrata di Muggia, riduce ancora la velocità ed inizia la manovra per entrare in porto, riuscita a superare il posto di guardia, si inoltra nel porto, cercando un bersaglio nel buio. Viene avvistata la sagoma di un grosso mercantile ed il comandante decide di lanciargli contro i propri siluri che danneggiano il molo al quale è ormeggiata la nave, che a causa del buio non è stato notato da bordo. Gli scoppi allertano la base, si accendono i riflettori, ma gli austriaci non capiscono ancora cosa è successo, i fasci di luce puntano in alto alla ricerca di aerei, poi scendono verso la superficie del mare ed inquadrano la torpediniera che a tutta forza dirige verso l’uscita, nonostante la reazione nemica, la nave esce dal porto indenne, e ricongiuntasi con la scorta rientra a Grado.

  1. Caratteristiche della torpediniera 24OS: dislocamento 140/157 tonnellate, lunghezza ft 42.5m, larghezza4.64m, immersione 1.47m, velocità 27 nodi, autonomia 800mg a 14 nodi, armamento 1 57mm, 2 tls da 450, equipaggio 30 uomini. Apparteneva ad un gruppo di 39 unità, il cui progetto fu sviluppato dal cantiere Pattison di Napoli, ma dato che la costruzione delle unità avvenne in diversi cantieri, dopo il numero venne posta la sigla del cantiere di costruzione, in questo caso il cantiere Odero di Sestri (OS).

Bibliogarfia:

La Grande Guerra in Adriatico di Lucio Martino Il Cerchio Editore ed.2014.

Notiziario della Marina Aprile 2015

7 giugno 1916, forzamento della Baia di Durazzo.

Il porto di Durazzo, dopo l’abbandono da parte della Regia Marina, venne utilizzato dagli austriaci per rifornire le proprie truppe. Al fine di evitare i rifornimenti, la Regia Marina decise di attaccare il porto.

La sera del 6 giugno 1916, partone da Brindisi i MAS 5 e 7 rispettivamente al comando dei T.V. Gennaro Pagano di Melito e Alfredo Berardinelli, sono al rimorchio della torpediniere 38 PN e 34 PN e scortati da 4 cacciatorpediniere francesi. Alle 1.30 del 7 a cinque miglia da Capo Durazzo, lasciano il rimorchio e si avviano verso la rada, verso le 2.00, vengono avvistate 2 torpediniere nemiche che non appena doppiano il capo aumentano la velocità, cosa che impedisce ai due MAS di portarsi all’attacco, dopo aver atteso al largo un eventuale ritorno delle torpediniere, i MAS entrano nella rada ed avvistato il piroscafo Lokrum di 924 tsl, gli lanciano contro due siluri che colpiscono la nave al centro, rispettivamente uno all’altezza dell’albero di maestra e uno all’altezza dell’fumaiolo, il piroscafo affonda mentre gli austriaci credono ad un bombardamento di dirigibile, ma constatando poi che il mercantile è stato colpito da siluri ritengono che l’attacco sia dovuto ad un sommergibile, un secondo piroscafo più piccolo, non viene attaccato, in quanto i due MAS sperano che le esplosioni richiamino le due torpediniere appena uscite e risparmiano due siluri nel caso che appaiono sulla scena. Purtroppo le torpediniere nemiche non rientrano a Durazzo ed ai 2 MAS non rimane che dirigersi verso Brindisi, dove giungono nelle prime ore del mattino.

Bibliografia:

Le audaci imprese dei MAS di Ettore Bravetta casa editrice Giacomo Agnelli 1930

La grande Guerra in Adriatico di Lucio Martino il Cerchio iniziative editoriali.

 

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