LColombo Inviato 20 Luglio, 2015 Segnala Share Inviato 20 Luglio, 2015 (modificato) Due mesi fa una spedizione di subacquei, basandosi sul diario del superstite Adriano Tovo, ha condotto un'esplorazione sull'isolotto di Barr Musa Kebir (Mar Rosso) e nelle acque antistanti l'isola, luogo della perdita, nel giugno 1940, del Macallè (primo sommergibile italiano affondato nella seconda guerra mondiale) e dell'odissea del suo equipaggio. Mentre il relitto in sé non è ancora stato localizzato (è prevista una nuova spedizione con mezzi idonei: dovrebbe giacere a 400 metri di profondità), è stato trovato lo "squarcio" aperto dallo scafo nella barriera corallina, alcuni rottami tra cui un'antenna, e la tomba dell'unico caduto del Macallè, il sottocapo Carlo Acefalo (rivolta, hanno notato, verso l'Italia). Articolo completo: http://www.thenorthernecho.co.uk/news/local/northdurham/durham/12963667.Forgotten_Durham_diary_leads_divers_to_lost_WW2_submarine/ Modificato 20 Luglio, 2015 da LColombo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marpola* Inviato 21 Luglio, 2015 Segnala Share Inviato 21 Luglio, 2015 Molto interessante.Grazie! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 21 Luglio, 2015 Segnala Share Inviato 21 Luglio, 2015 credo che l'Amm Sandroni ne sarebbe stato felice. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GM Andrea* Inviato 21 Luglio, 2015 Segnala Share Inviato 21 Luglio, 2015 credo che l'Amm Sandroni ne sarebbe stato felice. Concordo... Tra l'altro si citano le memorie del sergente silurista Adriano Tovo; sarebbe utile reperirle Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LColombo Inviato 21 Luglio, 2015 Autore Segnala Share Inviato 21 Luglio, 2015 (modificato) Tra l'altro si citano le memorie del sergente silurista Adriano Tovo; sarebbe utile reperirle Qui ce ne sono alcuni estratti: http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=359 Nonché: https://scontent-lga1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/t31.0-8/10847751_1112254768789883_1421061058663801868_o.jpg https://scontent-lga1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xfa1/t31.0-8/11218590_1112254775456549_1033238157784940411_o.jpg Modificato 21 Luglio, 2015 da LColombo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 24 Aprile, 2016 Segnala Share Inviato 24 Aprile, 2016 Nell'occasione del mio recente post sul ritrovamento dei resti del sottocapo Carlo Acefalo https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=45460&do=findComment&comment=491821 ho cercato di reperire quanto è possibile sulla vicenda del Macallè. Mi vorrei scusare vivamente con LColombo che, mi accorgo solo ora, aveva già dato un resoconto in questa sede. Nel già citato sito, http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=359, peraltro ottimo e di mia frequente consultazione, ho trovato un incongruenza di cui non riesco a darmi una motivazione: all'estratto del diario del silurista Adriano Tovo di cui riporto il punto saliente: fa seguito questo commento: Mi è stato d'obbligo rileggere, con rinnovato piacere il bel libro di Rapalino e Schivardi “Odissea di un sommergibilista. Ebbene la versione del silurista Adriano Trovò, perlomeno su questo punto, collima esattamente con quella del GM Sandroni (op. cit. pag. 100). Per chi non fosse in possesso del testo riproduco a seguire la pagina. A Lorenzo ancora le mie scuse Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bob Napp* Inviato 30 Aprile, 2016 Segnala Share Inviato 30 Aprile, 2016 (modificato) Concordo... Tra l'altro si citano le memorie del sergente silurista Adriano Tovo; sarebbe utile reperirle Non consiglierei di dedicare aspettative e troppo tempo nel tentativo del reperimento di quelle memorie, se non per una lettura volta alla mera curiosità di leggere da chi ha vissuto gli eventi, senza darne valore dì realtà storica. Infatti, purtroppo, troppo spesso tali opere appaiono ricche di inesattezze ancorché di (comprensibili e veniali) invenzioni, forse dovute al fatto che esse siano state scritte tempo dopo gli accadimenti, e traspaia chiaramente che il protagonista fosse stato si presente ai fatti, ma in ambienti e posizioni che gliene impedivano la piena percezione. Le sue ricostruzioni mi sembrano risentire delle limature che il tempo fa inevitabilmente alla memoria, delle chiacchiere fatte con i commilitoni, del fatto di aver vissuto gli accadimenti conoscendone solo parzialmente la loro completezza, della volontà di enfatizzare alcuni eventi al fine di sensazionalizzarne gli esiti... Cose queste, come ho detto, che si riscontrano spesso nelle fonti dirette, e che solo gli storici più preparati sanno come utilizzare correttamente.Tutto ciò naturalmente nulla toglie al Tovo, che era davvero presente in quei terribili frangenti a bordo del Macallé, e che ne ha portato il peso della memoria per tutta la vita... Modificato 1 Maggio, 2016 da Bob Napp Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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