Totiano* Inviato 15 Maggio, 2015 Segnala Share Inviato 15 Maggio, 2015 Sono sicuro che gli appassionati gia conoscono il nuovo tentativo di battere record del grande Soldini. Il sito che monitorizza la San Francisco Shanghai è a questo link: http://maserati.soldini.it/?lang=it Il 10 maggio alle ore 1:52:50 GMT (le 3:52:50 italiane e le 18:52:50 locali del 9 maggio) Maserati è partita da San Francisco alla volta di Shanghai per cercare di stabilire il miglior tempo possibile sulla rotta San Francisco-Shanghai, la Rotta del Tè. L’obiettivo del team di Maserati – capitanato da Giovanni Soldini – è quello di stabilire un record nuovo (ratificato dal WSSRC World Sailing Speed Record Council) su una rotta antica. Sulla Rotta del Tè che collegava il commercio tra l’America e la Cina (una rotta parallela rispetto alla più classica Londra-Hong Kong), a metà dell’800 i più avventurosi e moderni clipper dell’epoca si sfidavano tra loro in veri e propri record di velocità. Il più veloce fu Swordfish che nel 1853 compì la tratta in 32 giorni e 9 ore, con una media di 225 miglia al giorno. Ma un post in particolare mi ha colpito (non che il prolema non fosse conosciuto...) L’ISOLA DI PLASTICA 13 mag 2015 Riceviamo da bordo e pubblichiamo. Scrive Giovanni Soldini: “Stiamo navigando sempre belli veloci sulla nostra rotta. Ma un grosso problema si sta rilevando la quantità pazzesca di oggetti di plastica che galleggiano in mare. Continuiamo ad avvistare boette, pezzi di cima galleggianti, pezzi di cellofan, pneumatici di automobili, pezzi di rete, grosse sfere nere di plastica alla deriva, insomma una miriade di oggetti consunti dal mare e dal sole che navigano insieme a noi intorno all’alta pressione. A qualche centinaio di miglia a nord della nostra posizione si trova la tristemente famosa isola di plastica ma evidentemente i suoi confini non sono così netti e i rifiuti viaggiano per buona parte di questo mare. Questa notte abbiamo lottato un paio d’ore per cercare di liberare il timone sinistro da una cima galleggiante di plastica e continuiamo a vigilare verso prua per cercare di evitare ì moltissimi oggetti che incontriamo.“E` una sensazione triste di impotenza e rassegnazione quella che si prova davanti a uno spettacolo cosi devastante. Veniamo dal triangolo d’oro dell’intelligenza umana, la Silicon Valley, dove immensi capitali sono concentrati in poche mani che ogni giorno pensano e inventano il nostro futuro. Lungo la costa della California ogni anno centinaia di balene risalgono la corrente per andare a nutrirsi nel Pacifico del nord e a prima vista sembra che il mondo, questo mondo, stia pensando anche a un futuro sostenibile. Ma a sole mille miglia da costa la visione è ben diversa e lo scempio si presenta davanti ai nostri occhi nella sua immonda crudezza. E’ questa la vera faccia del progresso? E’ questo quello che ci aspetta? Mari pieni di plastica, pesci e uccelli morti avvelenati. Forse invece di pensare solo al nostro tecnologico futuro dovremmo investire risorse per difendere da noi stessi le risorse di questo pianeta”. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marpola* Inviato 16 Maggio, 2015 Segnala Share Inviato 16 Maggio, 2015 Buon vento a Sodini! Sono sicuro che ce la farà..... Però che tristezza quell'isola di plastica.... ....povero oceano! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Secondo Marchetti Inviato 16 Maggio, 2015 Segnala Share Inviato 16 Maggio, 2015 Su Wikipedia inglese c'è una voce abbastanza interessante sulla "chiazza di spazzatura" http://en.m.wikipedia.org/wiki/Great_Pacific_Garbage_Patch Sono allo studio progetti per raccogliere e riciclare quella massa di plastica. Una cosa che ho appreso solo ora è che anche l'Indiano e il Nord Atlantico hanno le loro isole di plastica. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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