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Le Navi Corsare Tedesche Nel Primo Conflitto Mondiale


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Buongiorno comandanti, spero di farvi cosa gradita pubblicando questo articolo, uscito oggi.

 

 

 

 

http://www.cefalunews.net/2014/?id=44402

 

 

La guerra da corsa tedesca.

Prima del trattato di Parigi del 1856, la guerra da corsa, veniva effettuata con navi ed equipaggi civili, autorizzati dal proprio stato, tramite apposita Patente di Corsa, a compiere atti di guerra contro le navi e le coste nemiche. Parte del bottino ricavato, doveva essere ceduta allo stato, mentre il resto veniva diviso tramite apposite percentuali fra l’equipaggio e l’armatore. Possiamo affermare, che la differenza fra corsaro e pirata, fosse molto labile.

Dopo il 1856, la guerra al traffico marittimo, fu autorizzata solo alle navi militari, che dovevano consegnare tutto il carico allo stato e venivano ricompensati sempre in percentuale. Inoltre, perché la nave catturata, fosse considerata buona preda, dovevano essere portati i registri di carico davanti all’apposito tribunale delle prede, che analizzati i libri, ho dichiarava la nave buona preda, e quindi si provvedeva alla confisca e alla ricompensa, oppure rilasciava la nave, in quanto fermata ingiustamente, pertanto le navi dovevano essere equipaggiate con una parte dei marinai della nave “corsara” detto equipaggio da preda, ed inviata in patria per il procedimento da parte del tribunale. La norma prevedeva che le navi potevano essere affondate solo in rare eccezioni, e comunque in tutti i casi l’equipaggio doveva essere tratto in salvo.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, la Germania, aveva navi da guerra sparse nei vari possedimenti coloniali, pertanto decise di rispondere al blocco inglese, con la guerra da corsa, sia per interrompere i traffici mercantili nemici sia per rifornire le navi soprattutto di carbone.

Dell’Emdem e della sua crociera abbiamo già trattato, ora vedremo le altre navi utilizzate per la guerra da corsa.

Il Königbserg, incrociatore leggero varato il 12/12/1905, armato con 10 cannoni da 105mm e 10 da 52mm, con una velocità massima di 24 nodi, nel marzo del 1914, fu inviato nell’Africa Orientale Tedesca ( l’attuale Tanzania), al comando del capitano di fregata Max Looff, dove arrivò a Dar es Salam il 6 giugno, dopo soste a Cagliari, Napoli, Messina, Port Said e Aden.

Alla fine di luglio Looff, rendendosi conto della possibilità della guerra contro l’Inghilterra, decise di salpare alfine di non farsi sorprendere nella baia di Dar es Salam. Il giorno 4 agosto, mentre era in navigazione, venne a sapere dello stato di guerra con Francia, Russia e Inghilterra. Nel pomeriggio del 6 agosto, ferma il cargo inglese City of Winchester , che affonderà il giorno 11 dopo averlo depredato del carbone e viveri, che gli permettono di navigare sino al giorno fino al giorno 19, quando arriva sulle coste africane nei pressi di capo Guardafui, dove aveva fissato l’appuntamento con la carboniera Somali . Che però non e sul posto, con sole 200 tonnellate di carbone e poca acqua, non rimane altro che attendere la nave , che giunge il 21. il 23 effettuato il rifornimento l’incrociatore salpa facendo rotta verso il Madagascar, non trovando prede in quelle acque, ai primi di settembre, si ricongiunge con il Somali presso l’isola di Aldabra . essendo il mare troppo agitato per effettuare il trasbordo del carbone, su suggerimento del comandante della carboniera, si dirigono verso il delta del Rufiji, del quale avevano carte particolareggiate grazie ai recenti rilevamenti della nave idrografica Möwe. Qui giunti, risalgono per 8 miglia uno dei canali del delta, fu inviato un telegramma a Dar es Salam, dove il governatore appena ricevuta la notizia organizzo un invio di rifornimenti. Il 19 settembre, dopo aver effettuato il rifornimento e la revisione dell’apparato motore, Looff, viene a sapere che una nave da guerra inglese è ancorata a Zanzibar, si tratta dell’incrociatore inglese Pegasus, intento anche lui nella revisione delle caldaie.

Il Königsberg, lascio il delta la sera stessa. Alle ore 04.00, fu battuto il posto di combattimento, alle 05.05 viene rilevato il Pegasus a 5 miglia di distanza e Looff ordina di aprire il fuoco con l’armamento principale, alla terza salva l’incrociatore inglese viene colpito, nel frattempo anche gli inglesi, aprono il fuoco anche se la nave tedesca è fuori dalla loro portata, in una decina di minuti, tutti i cannoni del Pegasus, sono ridotti al silenzio, dopo 20 minuti di combattimento il comandante inglese, ordina di ammainare l’Union Jack e di alzare bandiera bianca, Looff, fa sospendere il fuoco e mentre il Pegasus brucia e imbarca acqua, inizia a bombardare la stazione radio di Zanzibar, e al fine di far credere di aver minato le acque, getta in mare 14 casse per la cordite vuote e fa rotta verso sud, con l’intento di raggiungere l’atlantico di li rientrare in patria. Solo poche ore dopo, una delle motrici dell’incrociatore, andò in avaria a causa della rottura di un pistone, che gli ufficiali di macchina, dichiararono irreparabile con i mezzi di bordo. Pertanto Looff, fece di nuovo rotta verso il delta e tornò al suo nascondiglio. Con l’aiuto dei contadini tedeschi, si provvide a far giungere le parti da riparare fino alla ferrovia che giungeva a Dar es Salam. Looff consapevole dei lunghi tempi di riparazione, fece mimetizzare la nave, creò dei posti d’osservazione sulle vicine colline e sbarcando l’armamento secondario creo difese antisbarco.

Intanto gli inglesi, dopo l’attacco a Zanzibar ed il bombardamento di Madras da parte del Emden, inviarono nell’oceano Indiano altri 3 incrociatori leggeri di recente costruzione. Il 19 ottobre, l’incrociatore Chatham, ferma il vapore tedesco Präsident e scopre che i suoi ordini sono di portare carbone nel fiume Rufiji. Il 30 ottobre l’incrociatore è alla foce del fiume e dagli interrogatori degli indigeni, riceve conferma che sul fiume vi è una grande nave. La mattina seguente entra nel canale più ampio del delta ed apre il fuoco, che però risulta impreciso, Looff, non avendo riferimenti preferisce non rispondere e decide di sposarsi ancora più a monte. Il 2 novembre, anche gli incrociatori Weymounth e Dartmouth, giungono alla foce, non conoscendo la profondità dei canali, i tre incrociatori, si limitano a pattugliare i numerosi canali che sfociano in mare, intanto arriva anche la corazzata Goliath, il 9 di novembre fu affondato alla foce del canale maggiore il mercantile Newbridge, sicuri di bloccare la nave, non sapendo che i tedeschi erano a conoscenza di altri canali navigabili. Cosa realmente bloccava l’incrociatore, era la scarsità di carbone, che non gli avrebbe permesso una lunga navigazione ed il numero di navi che pattugliavano la foce che cresceva sempre di più. Pertanto Looff, decise di spostarsi ancora più a monte, andando ad incagliarsi su un banco di sabbia. Il 19 novembre viene effettuato un volo di ricognizione, con un idrovolante Curtiss, noleggiato a Durban. Ma solo il 22 novembre il pilota avvista la nave a 10 miglia all’interno del fiume, cosa non ritenuta possibile dagli inglesi, che decisero ulteriori ricognizioni, intanto tutti i tentativi fatti per inoltrarsi nel fiume con le lance furono respinti dalle postazione predisposte. Intanto il Königsberg, si sposta in un altro canele navigabile inoltrandosi ancora di più nel fiume, ora è a 15 miglia dalla costa. L’arrivo della stagione delle piogge, ferma tutte le operazioni. Intanto sia gli inglesi, che i tedeschi, studiavano il mezzo per uscire dallo stallo che era venuto a crearsi. I primi decisero di utilizzare i monitori ( chiatte a fondo piatto, armate cannoni di grosso calibro, utilizzati per il tiro contro costa) mentre i secondi prepararono un piano per rifornire la nave. Il 19 febbraio parti da Amburgo un cargo, carico di carbone e altri rifornimenti, la mattina del 14 aprile, il cargo giunse nel luogo dell’appuntamento, ma trovò le navi inglesi, che avevano intercettato il messaggio con cui annunciava il suo arrivo e lo affondarono, anche se il comandante riuscì ad arenarsi sulla riva. La perdita del carbone, fu la fine dell’incrociatore, Looff, vide sfumare la possibilità di prendere il mare e scomparire nell’oceano, si preparo alla battaglia, fece dipingere lo scafo di verde, e aumentò la protezione della coperta.

I monitori giunsero alla fine di giugno ed il 6 luglio si portano sul Rufji e alle 6.47 , diretti da un aereo, aprono il fuoco contro l’incrociatore tedesco, alle 7.00 il Königsberg, apre a sua volta il fuoco, che risulta subito più accurato di quello inglese, alle 7.31 riescono a mettere a segno un colpo sull’incrociatore, mentre alle 7.40 uno dei monitori, riceve due colpi a bordo, uno sul cannone di prua ed uno che apre falle nello scafo tali da costringerlo a ritirarsi momentaneamente, alle 8.10 anche il secondo monitore viene colpito anche se non con gravi conseguenze, per resto della mattinata, continua lo scambio di colpi ma senza danni per i due contendenti. Alle15.35, i monitori con le canne arroventate dall’utilizzo, si ritirano, dopo aver sparato 633 colpi da 152mm, di cui solo 4 colpirono la nave tedesca.

Il giorno 11, i monitori tornarono sul fiume, questa volta il primo ad aprire il fuoco fu l’incrociatore tedesco. Alle 11.25, dopo pochi minuti, due colpi colpirono il monitore, uno nei pressi del cannone ed uno a poppa, cosa che lo costrinse al ritiro, alle 12.45 un colpo da 152mm, colpi una riservetta dei cannoni da 105mm del Königsberg, provocando un esplosione, cosa che provocò la diminuzione dei cannoni che rispondevano al fuoco, alle 12.53 sull’incrociatore era rimasto attivo un solo cannone, per un colpo ricevuto in un deposito munizioni, si dovette allagare il compartimento, cosa che causò la fine delle scorte di munizioni. Ormai il tiro inglese si faceva sempre più preciso, tanto che Looff alle 13.30 ordino l’abbandono nave che fu fatta affondare, tramite lo scoppio di un siluro alle 14.00.

Nonostante, le poche navi affondate, il Königsberg, ebbe la capacità di bloccare una grande quantità di navi da guerra inglesi e distrasse i due monitori dallo scenario dei Dardanelli, per il quale erano stati approntati.

Nei giorni seguenti, i tedeschi, asportarono tutto il materiale recuperabile dalla nave, compresi i cannoni da 105mm e l’equipaggio continuò a combattere a fianco delle truppe terrestri.

Il Dresden, unità gemella del Emden, fu varata il 05 ottobre del 1907 ed entro in servizio il 14 novembre 1908, alla vigilia della guerra, si trovava nel mar dei caraibi, il 25 luglio, fu sostituito dal Karlsruhe ed il 31 lascio Haiti per rientrare in Germania al comando di Fritz Lüdecke, ma ricevette subito l’ordine di fermarsi ai caraibi, visto l’imminente stato di guerra. Tra il 6 e 8 agosto, fermo ben sei navi, che però dopo la visita dei documenti furono lasciate andare, il 15 affonda il mercantile Hyades, ed in seguito cattura la carboniera inglese Holmwood dalla quale si rifornisce di carbone prima di affondarla. A questo punto Lüdecke, decide di passare in Pacifico e unirsi alla squadra di von Spee, il 18 settembre riceve l’ordine di raggiugere il Leipzig e di incrociare con lui al largo del Cile. Il 12 ottobre, si unisce alla squadra e la segue fino alle Falkland, dove riesce a sfuggire alla distruzione, grazie alla sua posizione di retroguardia alla maggiore velocità, raggiunto Lo Stretto di Magellano, si nasconde nei suoi fiordi, in cerca di combustibile, fino che al 19 di dicembre riesce a rifornirsi dalla carboniera Sierra Cordoba, e inizia il suo peregrinare fra Atlantico e Pacifico, fino a che con il combustibile all’osso, dirige verso l’isola cilena di Juan Fernandez, dove richiede via radio un rifornimento di carbone. Viene inviatagli, la carboniera Gotha, mai messaggi intercettati e decrittati dagli inglesi, svelano la sua posizione. Il 7 marzo, arrivano all’isola 3 incrociatori inglesi, fra cui il Glasgow che nonostante la neutralità delle acque Cilene, si avvicino al Dresden ed apri il fuoco, costringendo Lüdecke ad ammainare la bandiera, protestando violentemente per la violazione della neutralità, poi diede ordine di affondare la nave.

IL Karlsruhe, venne varato 11 novembre 1912 ed entrò in servizio il 15 gennaio 1914, moderno incrociatore leggero, lungo 142 metri, largo 13.7 metri, dislocava 6191 tonnellate, le caldaie alimentavano due turbine, che gli permettevano di raggiungere la velocità di 28.5 nodi, era armato di 12 cannoni da 105mm, quattro in torri scudate in coperta ( due a prua e due a poppa), i rimanenti in barbette laterali.

Come prima missione, venne invito nell’estate del 1914, nel mar dei Caraibi a rilevare il Dresden, al comando del Capitano Kohler. Allo scoppio delle ostilità, la nave si trovava in mare, il comandante Kohler, ben sapeva che la squadra inglese forte di quattro incrociatori gli dava la caccia, pertanto decise di nascondersi nella vastità dell’oceano, dirigendosi verso le coste brasiliane dove iniziò la guerra da corsa. Kohler, dispose le sue carboniera, in maniera da aumentare il suo raggio d’azione il che gli permise fino al inizio di novembre, di catturare 17 navi, affondandone 16, per un totale di 76500 tonnellate di stazza. All’inizio di novembre, Kohler, decise di ritornare nei Caraibi per attaccare le installazioni portuali, il giorno 4, quando si trovava in prossimità delle Barbados, una violenta esplosione nel deposito munizioni di prua, asportò l’intera sezione di prua, uccidendo diversi marinai, compreso il comandante, la nave affondò in 30 minuti, i 129 superstiti, furono raccolti dalle carboniere, che viaggiavano con la nave. Le cause dell’incidente s’imputarono allo scoppio delle munizioni, dovuto al forte riscaldamento dei locali, dovuti sia alle alte temperature, atmosferiche, sia quelle dovute alle caldaie. Gli inglesi, vennero a conoscenza dell’affondamento della nave solo il 15 marzo, fino ad allora 11 navi da guerra continuarono a dargli la caccia.

Oltre alle navi da guerra, nella guerra da corsa, furono impiegate navi mercantili, agli inizi soprattutto navi passeggeri, scelte per la loro velocità e stazza, anche se si dimostrarono voraci di carbone. Le più importanti furono: Kronprinz Wilhelm, nave da 24900 tonnellate di stazza, con una velocità di 23.3 nodi, fu il corsaro di maggiore successo, in 8 mesi affondo 14 navi , sino al 11 aprile 1915, quando si fece internare negli Stati Uniti, a causa delle pessime condizioni delle sue macchine.

Kaiser Wilhem der Grosse, nave da 24300 tonnellate di stazza, con una velocità di 22.5 nodi, lascio la Germania il 4 agosto, prima che gli inglesi ponessero il blocco, il 26 agosto, mentre effettuava operazioni di carbonamento, fu sorpresa dall’incrociatore Highflyer , che l’affondo dopo un violento scontro. Fino a quel momento aveva affondato un peschereccio e due mercantili per più di 10000 tonnellate.

Printz Eitel Friedrich, nave passeggeri da 16000 tonnellate di stazza, con una velocità massima di 15 nodi, lascio Tsing tao, assieme alla squadra di von Spee, di cui fu alle dipendenze sino ad ottobre, quando si sgancio e diresse verso l’atlantico, dove catturo o affondò 11 navi, per un totale di 33424 tonnellate, fino all’11 marzo 1915, quando senza più carbone entro nel porto di Newport in Virginia dove si fece internare.

Così la minaccia delle navi corsare tedesche era stata sventata, il traffico mercantile verso l’Inghilterra, doveva affrontare solo i sommergibili Tedeschi, che a causa della loro autonomia, riuscivano ad operare solo nelle acque prossime all’Inghilterra ed in Mediterraneo. Pertanto il comando tedesco, decise di inviare nuovamente delle navi da corsa nei mari fuori dalla portata degli U-Boat, vennero scartati gli incrociatori che necessitavano nel mare del Nord, le navi passeggeri, che a causa dell’alta velocità avevano autonomie ridotte. Si decise di approntare normali navi mercantili, che oltre alla grande autonomia, avevano la possibilità di immagazzinare carbone nelle proprie stive. Ne furono modificate diverse, ma solo alcune ebbero successo, fra queste vi furono la Möwe, , il Wolf II ed il Seeadler, questa fu l’ultima nave corsara a vela.

Il Möwe, fu la più famosa per numero di navi affondate, nel corso di ben due crociere, al termine delle quali riuscì a tornare in patria. Si trattava di una nave varata con il nome di Pungo nel 1915, con una stazza di 9800 tonnellate ed una velocità di 14 nodi, ma con un autonomia di 8700 miglia. La nave fu rinominata Möwe, in onore della nave idrografica autoaffondatasi in Africa Orientale Tedesca all’inizio della guerra. Il mercantile fu armato con 4 cannoni da 150mm, uno da 105mm e due lanciasiluri, mentre nelle stive furono imbarcate 500 mine.

la prima crociera inizio il 27 dicembre del 1915,al comando di Dohna Scholdien , per prima cosa, la nave posò 250 mine nelle vicinanze della base inglese di Scapa Flow, si diresse poi verso le coste francesi, dove posò il resto delle mine alle foci della Gironda. Poi si diresse verso l’Atlantico centrale e meridionale, nella sua crociera che si concluse il 4 marzo del 1916, la nave affondo ben 14 navi e catturo il piroscafo Appan, che utilizzo come nave prigione per gli equipaggi catturati, sulla quale trovo ben 18 casse d’oro dirette in Inghilterra, a cui devono aggiungersi due mercantili affondati sulle mine posate alla foce della Gironda e la corazzata King George VII affondata il 6 gennaio per urto contro una mina posata nei pressi di Scapa Flow.

La nave, dopo essere stata revisionata, sempre al comando di Dona Scholodien, ora Capitano di Fregata, riprese il mare alle 16.00 del 22 novembre, durante la crociera furono affondate 23 navi, mentre una il cargo Yarrowdale, che una volta catturato risultò trasportare motori di auto , acciaio ed altri materiali ritenuti strategici per la Germania, inviato tramite un equipaggio da preda in patria, dove giunse il 31 dicembre. La crociera del Möwe terminò ai primi di aprile del 1917. Una volta rientrata in patria la nave fini la guerra come posamine nel Mar Baltico.

Il Wolf II, era il mercantile Wachtfels, da 11200 tonnellate, con una velocità di 10.5 nodi ed un autonomia di 32000 miglia, fu armato con 6 cannoni da 150mm, uno da 105mm, quattro lanciasiluri e 465 mine e novità assoluta per i tempi, fu imbarcato un piccolo idrovolante, al fine di estendere il raggio d’avvistamento della nave. Al comando del Capitano di Corvetta Karl Nerger, partì da Kiel il 30 novembre 1916.il comandante decise di trascurare il Nord atlantico, dove imperversavano i sommergibile e si diresse verso l’Atlantico meridionale, dove posò una parte delle mine al largo del Capo di Buona Speranza, proseguendo la navigazione, posò le altre mine davanti ai porti di Bombay e Colombo, mine che causarono l’affondamento di due mercantili, per 13904 tonnellate. Continuo la crociera nel Pacifico. Dopo 15 mesi di crociera e più di 100000 miglia percorse, erano state affondate 13 navi per un totale di 38142 tonnellate. Il 21 febbraio 1918 la nave rientrava a Kiel dopo una crociera di 452 giorni.

Il Seeadler, goletta a tre alberi, ex statunitense Pass of Balmaha, catturato nel giugno 1915, fu armato di 2 cannoni da 105mm, e gli fu montato un motore diesel, che gli permetteva di raggiungere i 9 nodi. Il comando fu affidato a Felix von Luckner, che all’età di 14 anni aveva intrapreso la via del mare imbarcandosi su diversi velieri. Salpo dalla Germania, il 21 dicembre 1916, attraverso l’Atlantico settentrionale, ed inizio la guerra da corsa nell’Atlantico meridionale, passo poi attraverso Capo Horn ed entro in pacifico, qui non ebbe la stessa fortuna che in Atlantico, fino al giugno 1917, quando gli stati uniti entrarono in guerra. Dopo l’affondamento di due mercantili americani, il 29 luglio si ancorò sull’isola di Mopelia, dove il 2 agosto un onda anomala scaravento il veliero sulla barriera corallina, incagliandolo. Dopo 35000 miglia percorse e 14 navi affondate per 30099 tonnellate, il Seeadler aveva finito la sua carriera di nave corsara.

 

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