malaspina* Inviato 10 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 Comandanti, pochi giorni or sono, in prima serata, avevo trovato sul canale 56 del digitale terrestre la trasmissione di Focus che stava passando un argomento sulle innovazioni. In questo caso parlavano della subacquea, partendo dai primi esordi di marinai greci che respiravano immersi con una lunga canna vuota (ho i miei dubbi che funzioni veramente), fino ad arrivare a tempi più recenti in cui l'uso dell'elmo stagno da palombaro ha permesso all'uomo di scendere a profondità impensate. Dopo questa Focus ha detto che solo nel 1943, grazie al comandante Cousteau, utilizzando dei prototipi di Aqua Lung, in pratica dei respiratori, ha dato il via a quella che è diventata la subacquea moderna in cui l'uomo si può muovere senza vincoli dalla superficie. Forse a Focus non hanno ben chiaro che mentre il pur ammirabile comandante Cousteau effettuava le sue uscite in mare a fini divulgativi, già da anni in nostri operatori con apparecchiature simili minavano le navi nella rada di Gibilterra, ad Alessandria d'Egitto altri facevano saltare due corazzate, il comandante Ferraro da solo era uso nottetempo minare mercantili in sosta in rada ad Alessandretta. Questi per fare alcuni esempi dei più eclatanti. In oltre spesso chi redige queste trasmissioni dimentica che il termine di "sommozzatore" è stato coniato dall'ing. Angelo Belloni, che faceva questi esperimenti ben anni prima del noto francese. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serservel Inviato 10 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 Anche io ho visto quel servizio e sono scattato quando ho visto le inesattezze e le mancanze di un servizio del genere: come al solito finiamo nel dimenticatoio, superati da stereotipi avversi... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 10 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 che esistano inesattezze sono d'accordo con voi, però occorre ricordare che con gli apparati ARO si hanno forti limitazioni, in profonditàsia, nell'autonomia e nell'utilizzo, pena cadere nella pericolosa euforia da ossigeno. mentre con gli apparati ARA e successive miscele, l'unico limite è la resistenza del corpo umano alla pressione, cosa che permette di esplorare e lavorare senza grandi limitazioni. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaspina* Inviato 10 Marzo, 2015 Autore Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 Nessuno ha detto questo. Conosco perfettamente le diverse tipologie di uso e limitazioni. Sta di fatto che nel servizio sono passati dai palombari all'ARA saltando a pie pari i nostri sforzi tecnologici. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 10 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 Il documentario è forse opera di giornalisti televisivi inglesi? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 10 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2015 (modificato) Vero che Cousteau- Gagnan furono i precursori dell'immersione ad aria, ma omettere gli illustri predecessori a circuito chiuso Non ho visto la trasmissione, ma credo che Alagi abbia visto giusto nell'individuare la regia Britannica. ... Sulla scia del post un ricordo personale e perdonate l' OT Venni brevettato sub da Duilio Marcante e il mio primo apparato fu l'ARO Cressi 57 B, di derivazione militare, con il quale mi immergevo (leggi pescavo ) normalmente e prolungatamente alla profondità di 18 m con puntate oltre i 25 senza aver mai subito episodi epossiemici. Quel limite, in base alle conoscenze di allora era indicato nel manuale che conservo tutt'ora; al giorno d'oggi la profondità massima per la respirazione in sicurezza di ossigeno non miscelato è di 12 m), Lo stesso Marcante ci raccontava di aver raggiunto in addestramento al Serchio i 40 metri, omettendo il lavaggio del sacco polmone. A questo proposito vorrei fare una precisazione e dare una affettuosa tirata di oreccchi a Marcello, in qualità di revisore del seguente articolo. http://www.marpola.it/Tecnica%20e%20Medicina/56.htm Come Ferraro, anche Marcante era stato un Gamma e mi parrebbe giusto ricordarlo. Modificato 10 Marzo, 2015 da danilo43 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 12 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 12 Marzo, 2015 Oltre alle imprecisioni, FOCUS certi concetti li fa, come dire, "cadere dall' alto". Ad esempio nei servizi dedicati alle "mega navi" i problemi relativi alla loro messa a punto vengono presentati come veri e propri imprevisti d quasii imposibile risoluzione. Poi naturalmente arriva il "genio" di turno che trova la soluzione! P.S. Tra i vari servizi di FOCUS dedicato alle navi ne ho visto uno dedicato al recupero della COSTA CONCORDIA: la MICOPERI è stata praticamente ignorata. Eran visibili solo gli operai con indosso la tuta di lavoro marchiata col logo della Ditta ravennate. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danilo43* Inviato 12 Marzo, 2015 Segnala Share Inviato 12 Marzo, 2015 I realizzatori dei servizi non conoscono la materia trattata, ma rilevo le maggiori imprecisioni soprattutto nella traduzione dei termini tecnici. Appannaggio non solo di Focus, ma della quasi totalità dei programmi televisivi. Ricordo uno dei servizi sul MOSE, dove erano state spiegate dettagliatamente le operazioni in corso di svolgimento è stato stravolto dal cretino di turno... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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