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Cantiere Di Costruzione Cacciatorpediniere "audace" (Ex "kawakaze") 1917-18 Scala 1:350 Autocostruito


marcellodandrea

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grazie dj, ma poi che fine farebbe l'Audace ??? :smile:

 

Comunque, ho finito il trabaccolo, aggiungendo le briglie del bompresso, le sartie di gabbia, l'ancora e qualche altra piccola cosa. Manca ovviamente l'equipaggio per ora. Vi ricordo che è lungo ca. 4,5 cm.

 

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Ho cominciato a dipingere l'Audace. A breve qualche foto.

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Bene, ora comincia la verniciatura e quindi fase finale della costruzione dell'Audace, speriamo di non fare pasticci... icon_smile.gif


Ho fatto l'ancora (in plastica) sul lato sinistro della nave (quella di destra sarà calata a mare) L'ancora è quella della foto di riferimento del 1917 (nel 1918 e seguenti l'ancora è diversa). Non posso essere sicurissimo, ma credo di poter dire che l'ancora del 1917 è come quella del Kawakaze (la sorella, più che gemella, dell'Urakaze/Audace).

Ho messo poi le battagliole tutto intorno alle murate, lasciando aperto un passaggio poco avanti le gru delle scialuppe, là dove si vede passare il Re e contorno sia in salita (a sinistra) che in discesa (a destra) dall'Audace a Trieste. Sia le battagliole giapponesi a due catenelle della Artwox Mod, sia i figurini in 1:350 dell'Arsenal, mi sono stati gentilmente forniti da RegiamarinaMas, che distribuisce anche queste ditte.

 

Per finire ho dato due mani leggere di primer tamiya.

 

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Per dipingere lo scafo ho consumato le ultime gocce di grigio cinerino che avevo preparato un paio di anni fa e con cui ho fatto le ultime navi. In effetti la modulazione con il bianco l'ho fatto con uno smalto, perchè non avevo più neppure il bianco acrilico. In questa fase si vernicia tutto di grigio chiaro, poi si dipinge il ponte in grigio ferro (grigio scuro e blu, poi lavato con verde e rosso) a pennello e infine si riprendono tutti i dettagli. La parte alta del fumaiolo ha una banda bianca, mentre sopra è nero (ho usato una mascherina per fare il bordo diritto).

 

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Senza aggiungere qui troppe foto, se si guarda il filmato dell'Audace a Trieste al tempo 5:40:17, si nota che sul davanti della torretta di poppa (a poppavia del secondo fumaiolo) non c'è alcuna scaletta, come invece compare sul disegno del libro di Rastelli. Riguardando meglio la foto di riferimento, la situazione è la medesima. La battagliola della piattaforma circolare è chiusa, e al di sotto non ci sono scalette. Allora, come diavolo facevano a salire al cannone? Ho fatto alcune ipotesi: in un paio di foto dell'Audace a Trieste (sul sito Europeana) la parte posteriore della battagliola della piattaforma è senza rivestimento: forse lì c'era una scaletta? Mistero. Inoltre, in seguito, nelle foto tutta la parte anteriore della torretta viene schermata da un grosso telo in canapa che scende dalla piattaforma giù sul ponte. Forse la scaletta era lì dietro? Ma come facevano a salire se il telone gli sbatteva contro? Forse la scaletta era alloggiata su una botola più interna? Di nuovo mistero. Confesso che non so come risolvere il problema, così ho scelto una soluzione salomonica: ho chiuso la battagliola come da immagini, poi ho messo al di sotto il telo che scende fino al ponte (anche se nella foto di riferimento non c'è). Lì sotto, da qualche parte, state tranquilli che c'è una scaletta icon_smile.gificon_smile.gificon_smile.gif ...

 

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Un occhio alle varie foto permette di verniciare in modo corretto i dettagli. Ad esempio faccio notare le grosse bitte al termine del castello, dipinte di grigio chiaro e non scure come le altre più piccole.

 

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Non è venuta poi così male l'apertura fittizia sulla parte posteriore del castello, credo perciò che una volta coperta dal telo parasole come sull'altra foto del 1917 possa essere accettabile.

 

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Modificato da marcel
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.... Confesso che non so come risolvere il problema, così ho scelto una soluzione salomonica: ho chiuso la battagliola come da immagini, poi ho messo al di sotto il telo che scende fino al ponte (anche se nella foto di riferimento non c'è). Lì sotto, da qualche parte, state tranquilli che c'è una scaletta icon_smile.gificon_smile.gificon_smile.gif ...

......Non è venuta poi così male l'apertura fittizia sulla parte posteriore del castello, credo perciò che una volta coperta dal telo parasole come sull'altra foto del 1917 possa essere accettabile.

 

Si è vero posso testimoniare di averla vista lì sotto prima che venisse coperta dal telo :biggrin::biggrin:

Concordo con l'aperura fittizia sotto il castello, con il telo parasole si vedrà poco .... te la sei cavata molto bene ... come al solito :wink:

 

Ciao Giuseppe

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Beh, pazienza e andiamo avanti.

 

Ho messo le splendide decals dei codici identificativi gentilmente fattemi da kikko64 del forum modellismo+... quanto basta per fare 4 Audace, ma siccome sono un pochino delicate da maneggiare, meglio averne qualcuna di più a disposizione. Come per la decal del tavolato del ponte fatta per il Vespucci e qui usata per il trabaccolo, il tono bluastro è solo il colore del supporto di carta, la decal in realtà è trasparente.

 

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Prima di applicarle ho fatto la banda nera alla linea di galleggiamento. Ho sistemato una lunga mascherina con nastro adesivo di carta e dato una mano di nero ad aerografo. Lungo la linea di demarcazione ci sono, ovviamente, alcuni sbaffini minuscoli da correggere a pennello. Poi ho messo il nome a poppa

 

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e il codice a prua

 

68hr28.jpg

 

e infine ho dato due mani leggere di trasparente opaco acrilico. Dopo la rifinitura di altri dettagli e l'invecchiamento ad olio, seguiranno altre due mani di trasparente, che a quel punto diventerà leggermente satinato.

Ho messo anche la scaletta d'accesso al ponte di comando, che ora si può incollare al castello.

 

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Modificato da marcel
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Ho incollato la plancia sul castello e dipinto la testa dei comignoli di nero. Ho poi messo le scale dalla coperta al castello. Tutte le scalette appartengono ad un set generico (di scale) della Gold Medal Models.

 

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A questo punto ho completato l'invecchiamento dello scafo, lavando le sovrastrutture con bruno van dick diluito. Le colate verticali sulle murate (ce ne sono in quantità nelle foto di riferimento, ho cercato di rifare quelle principali negli stessi punti) sono nel solito bruno ad olio, un certo numero di puntini tirati in basso a pennello. Le scrostature di ruggine sono in acrilico. Le scrostature del lato destro sono riprese pari pari dalla foto di riferimento dove sono molto evidenti: l'andamento suggerisce che la vernice si sia scrostata in corrispondenza delle onde quando la nave era in navigazione in alto mare (forse nel trasferimento dall'Inghilterra all'Italia, nell'oceano). Sul lato sinistro ho replicato qualcosa del genere, per analogia.

La freccia indica la piccola manica a vento che compare, nella foto di riferimento, sotto la scaletta che sale in plancia.

 

b5jfxx.jpg

 

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Ho fatto i lanciasiluri da due tondini di plastica con dettagli in sprue stirato.

 

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Nella foto di riferimento la metà anteriore è dipinta in grigio scuro, il resto in grigio chiaro.

 

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Sempre in plasticard rimodellato da me ho fatto la scialuppa a mototre del lato sinistro, come si vede sulla foto 1917 dell'agenzia Bozzo. Qui sotto il dritto di poppa deve essere tagliato a misura.

 

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Ho fatto poi una pirobarca, dettagliata da me ma ricavata da una imbarcazione di una nave della prima guerra che non ricordo, devo aggiungere un po' di cordami e teli per coprire qualcosa... Le gocce di vinavil sono respingenti, da dipingere in color corda. L'altra barca è termoformata e dettagliata con listellini di plastica stirata o di plasticard, e dovrebbe essere una specie di piccola paranza adriatica.

 

 

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Qui in opera vediamo il lanciasiluri di dritta e, dietro la torretta, le gruette per i lanciasiluri (su molte foto si vedono benino in quella posizione) e gli oblò degli osteriggi sulla tuga: li ho fatti utilizzando vecchie decals di insegne aeree circolari in scala 1:700, poi dipinte in blu.

 

33ux386.jpg

 

poi il lanciasiluri di sinistra e l'imbarcazione

 

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Siccome non avevo tanta voglia di fare anche la scialuppa di destra, oltre tutto con un profilo difficile a rendere (per me) , ho alzato in verticale le gruette, come se avessero messo a mare la scialuppa (dato che la nave è ferma all'ancora).

 

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Ho messo anche il telemetro e il proiettore sulla controplancia, entrambi in tondini di plastica o metallo di vari diametri.

 

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Il diorama finale con qualche dettaglio in più. Dietro il trabaccolo penso che metterò al traino la scialuppa, qui termoformata ma non ancora dettagliata. Le altre due barche sono affiancate alla murata dell'Audace, peril momento mi sembra una composizione carina, ma poi si vedrà... icon_smile.gif

 

30iym34.jpg

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Ho fatto una seconda paranza (questa senza albero di bompresso) e ho pensato di mettere le foto di qualche passaggio in più. A destra la nuova barca termoformata (a sinistra quella precedente per confronto), con il tavolato del fondo (sprue stirato incollato con attak, così irrigidisce, su una sagoma in carta). Intorno al bordo della barca si vede incollato un incintone sempre di plastica sottile.

 

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Qui l'incintone si vede meglio, oltre al dritto di prua (sprue stirato, poi da tagliare) e il timone.

 

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In plastica sottile i sedili, più o meno come l'altra barca.

 

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Ho aggiunto 4 bitte a prua e fatto il pennone della vela, ammainata: la vela è di vinavil.

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Le tre barche con il primer bianco. La barca con il bompresso ha una vela che poi ho tolto e sostituito.

 

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Ecco le due barche da pesca verniciate. Quella con il bompresso ha la vela nuova, fatta sempre con il vinavil.

 

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Gli "occhi" dipinti a prua.

34zmws3.jpg

 

 

La pirobarca vista sopra, dipinta e con qualche accessorio. I due salvagente a prua sono di filo di rame arrotolato. Il fumaiolo dovrebbe essere sostenuto da 4 cavi ma li metterò alla fine (se no sicuramente li rompo).

 

nqts3o.jpg

 

 

Una possibile disposizione delle barche sul fianco del'Audace.

1ikk9h.jpg

 

 

Un'altra possibilità, con le barche meno raggruppate.

 

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Bene, ora è venuto finalmente il momento di finire l'Audace e di occuparmi, quindi, dell'armamento cannoniero. Il lavoro di indagine lo ha già fatto sul forum modellismo+ il c.te Galati, che ringrazio ampiamente come sempre. A breve ne riparliamo tutti assieme :smile:

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Veniamo ora all'armamento cannoniero. Per cominciare, inserisco un disegno con la sintesi di quanto dedotto dal c.te Galati confrontando le due foto dell'Audace 1917 e i libri che trattano dell'argomento.

Il disegno è tratto da wordmilitary.net, ma è praticamente identico a quello del libro di Rastelli (mostra in realtà i cannoni tutti uguali nel 1918). Ho aggiunto le frecce con il tipo di cannone. "V" sta per Vickers, sono le due mitragliatrici.

 

2edcg9k.jpg

 

 

Come mi spiegava il c.te Galati e come del resto si vede nelle foto, a differenza di quanto poi succederà in seguito con l'unificazione dei calibri, il cannone di prua è chiaramente più grosso di tutti gli altri e potrebbe essere il medesimo 120/40 presente anche sugli Indomito (quello che ho messo sull'Insidioso lo scorso anno). D'altra parte, nel filmato dell'Audace a Trieste nel novembre 1918 si vede bene il 102/35 di prua al tempo 05:53:19 ed è diverso. Il cannone in cima alla torretta dietro il secondo fumaiolo ha abbastanza chiaramente l'aspetto del pezzo antinave da 76/40 mod 1916.

Meno chiaro è il tipo dei pezzi sulla coperta, anche se si può escludere che siano come quello sulla torretta (cioè il 76/40 mod 1916). Il c.te Galati propone il 76/30 antiaereo, così come fa Rastelli nel suo libro.

Quanti sono complessivamente i pezzi da 76 ? Se si sta ai libri, il volume dell'USMM sui cctt italiani indica che la marina giapponese ne aveva richiesti in totale 4: 2 tra i fumaioli, uno a poppa e uno sulla torretta. Sempre il libro USMM dice che la nave arrivò in Italia disarmata e qui fu installato un armamento monocalibro di tutti 102/35. Anche le figure che lo illustrano riportano questa situazione (4 pezzi totali da 76 nel 1917, 7 pezzi totali da 102 nel 1918). Anche il libro di Rastelli riporta la medesima situazione con 4 pezzi da 76 in totale nel 1917 (... mi viene da pensare che uno abbia copiato l'altro senza verificare, né l'uno né l'altro...).

Ma appunto le due foto in nostro possesso del 1917 ci dicono che non è affatto vero. A prua c'è un 120/40 (o comunque un pezzo più grosso di un 102/35) mentre a poppa ci sono complessivamente 6 pezzi più piccoli e, in particolare, quello sulla torretta è sicuramente un 76/40 mod 1916 dato il peculiare aspetto.

 

Io non ho le competenze per dire una parola definitiva sul tipo di cannoni che compaiono sulla coperta. Nella foto di riferimento si vedono sia i due pezzi sul lato destro della coperta, sia quello a poppa (si vede che ci sono, ma non si vede bene l'affusto purtroppo).

 

Mi chiedo però se il tipo dei pezzi in coperta sia piuttosto questo

 

 

cioè un 76/40 antinave mod. 1912, perché il 76/30 di cui ho le immagini è questo qui (vedi a metà pagina)

 

http://www.forumscuoladimodellismo.com/t2449-regio-ct-classe-rosolino-pilo-picogio-chiuso

 

e non riconosco la sagoma dell'affusto. Devo perciò chiedere aiuto di nuovo al c.te Galati e a chi altri pensa di poter fare qualche considerazione. ciao grazie a tutti :smile: :smile::smile:

Modificato da marcel
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Per curiosità, qualcuno sa che tipo di cannoni siano questi al museo di La Spezia ?

 

http://www.fiammeblu.it/displayimage.php?album=5284&pid=27052#top_display_media

 

Dato il disco grafico sul terzo cannone, dovrebbe essere uno di quelli mostrati in questo topic

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=30469

 

ma purtroppo le foto non sono più disponibili.

Modificato da marcel
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Allora, comincio con il 120/40 di cui non ho trovato immagini in rete almeno di questa versione navale: comunque, ho aggiunto i pochissimi dettagli che si vedono dalle foto (sia dell'Audace che dei Pilo che lo avevano in dotazione). Tutto il cannone è fatto con tondini di plastica di vari diametri. La canna è rastremata. Il pezzo è colorato così come appare nella foto di riferimento.

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Allora, comincio con il 120/40 di cui non ho trovato immagini in rete almeno di questa versione navale: comunque, ho aggiunto i pochissimi dettagli che si vedono dalle foto (sia dell'Audace che dei Pilo che lo avevano in dotazione). Tutto il cannone è fatto con tondini di plastica di vari diametri. La canna è rastremata. Il pezzo è colorato così come appare nella foto di riferimento.

 

depe9y.jpg

 

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Sul davanti della plancia ho sistemato un grosso contenitore che si vede nella foto di riferimento e che, presumo, conteneva i proiettili per il cannone.

 

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Ho fatto poi le due Vickers da 40/39 e il pezzo da 76/40 Ansaldo mod. 16. Qui la colorazione è stata più difficile da decidere, solo il pezzo da 76 si vede benino.

 

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Seguiranno i pezzi in coperta, stando ai libri dei 76/30, ma devo guardare meglio...

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Ciao Marcello
vedo che i lavori procedono molto bene. Avevo un dubbio su l'affusto del 76/40 che ricordavo che dai disegni fosse di tipo a piedistallo, ma poi visionando meglio la foto che ti ho mandato confermo che il piedistallo è del tipo a piattaforma così come da te realizzato (se correttamente datata la foto vince sempre).
Per gli altri pezzi in coperta sono su affusto a piedistallo ma non si capisce bene se si tratti di 76/30 o 76/40 :blush: anche se varie fonti riportano 76/40 (??).

 

Ciao Giuseppe

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Beh, come puoi immaginare i pezzi sono incollati con una punta di colla (tra l'altro, non ho usato l'attack per avere il tempo di posizionarli per bene), quindi se ci sono errori si fa sempre a tempo a correggerli facilmente... rifacendo il pezzo :smile:

 

Degli altri pezzi parliamo alla prossima, dubbi ne ho.

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Ciao a tutti,

ho corretto il 76/40 su suggerimento del c.te Galati, in effetti la parte anteriore dell'affusto è coperta, in questi giorni avevo per l'appunto scaricato una serie di foto di vecchi dragamine/rimorchiatori, tutti armati col 76/40 mod 16 dove si vede la copertura anteriore...

 

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Per quanto riguarda i cannoni sulla coperta (76/30 come riportato da vari libri), io coltivo qualche dubbio che se possibile dovreste aiutarmi a risolvere.

Sintetizzando al massimo, senza stare a caricare tante foto, se io comparo la forma dei due cannoni di prora (un 76/30 e un 76/40 di modello diverso da quello sopra) di questo modello del Mosto (la foto quasi in fondo alla pagina, la terzultima dal fondo, li riunisce tutti e due)

 

http://www.forumscuoladimodellismo.com/t2449-regio-ct-classe-rosolino-pilo-picogio-chiuso

 

con la forma dei cannoni sulla coperta della foto di riferimento dell'Audace, ... ecco, a voi che sembra? Non vi voglio influenzare, le mie osservazioni le dico dopo.

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Tornando ai cannoni della coperta, prima di tirare a concludere ho un problema.

Come aveva suggerito en passant il c.te Galati , anche Maurizio Maggi mi fa notare "che bisognerebbe essere sicuri che i cannoni fossero proprio dei 76.30 e , magari , non dei 76.23".

Ecco, io non ho la più pallida idea di come siano i 76/23. Qualcuno ha un'immagine che possa aiutarmi?

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Ok, ecco dunque le mie osservazioni. Siccome non conosco bene la terminologia, metto delle frecce colorate per comparare i vari elementi, così che possiate seguirmi meglio possibile.

 

 

(dettaglio da foto di riferimento, primo cannone di coperta a dritta dell'Audace, marzo 1917)

 

2edw12s.jpg

 

 

Dunque, le frecce indicano i caratteri principali che mi fanno sospettare che il primo cannone a dritta sulla coperta della foto di riferimento dell'Audace sia un 76/40 Ansaldo 1897 mod 1912 e non un 76/30 o un 76/23.

Si confronti con la foto qui sotto (tratta da Agenziabozzo.it su un ct classe Indomito direi) , numero per numero:

 

204h9s.jpg

 

 

1: che cosa è? (un pistone per frenare il rinculo?) comunque luci e ombre su quell'elemento sembrano uguali in entrambi le foto.

2: l'aspetto "curvo" e avvolgente di quella parte, causato dalla sommatoria della forma della culla sotto più la parte più grossa del cannone proprio sopra (che cosa è, la camera di scoppio?).

3: la mancanza di grossi pistoni sopra, che invece sono presenti nei pezzi da 76/23 e 76/30. Qui poi sul lato sinistro dovrebbe esserci il mirino nella foto sotto, in quella sopra non si vede niente.

4: questo è più soggettivo, ma la lunghezza del cannone, anche se in prospettiva, mi sembra parecchia per le corte canne dei 76/30-23.


Ammetto poi che se andiamo a vedere l'altro pezzo più a poppa, questi elementi sono assai meno evidenti, ma la risoluzione è anche molto scarsa.

 

(dettaglio da foto di riferimento, secondo cannone di coperta a dritta dell'Audace, marzo 1917)

 

28tyiq8.jpg

 

Tuttavia, c'è (forse), un altro elemento interessante anche in questa foto. Mi sono dimenticato di evidenziarlo, ma cerco di essere chiaro. Banalmente, mi sembra abbastanza chiara la presenza di un affusto conico al di sotto della culla (affusto che escluderebbe il 76/23) e la mancanza dei due grossi pistoni al di sopra (che escluderebbe il 76/30).

Ovviamente, non posso dire niente per il cannone all'estrema poppa, né per quelli sul lato sinistro (nulla vieta infatti che quelli fossero 76/30 o 23). Comunque, per analogia, io sarei dell'opinione che al momento della foto di riferimento dell'Audace (marzo 1917) i 5 cannoni di coperta (5 perché se ne vede due sul fianco destro e gli altri di conseguenza dando per scontato che quello a poppa fosse imbarcato) della nave fossero tutti 76/40 identici a quelli imbarcati sugli Indomito, come nella foto sopra (poi ricordiamoci che anche dalle foto si prendono granchi, naturalmente... e siate buoni con il sottoscritto icon_smile.gif ).

 

Proprio oggi ho consultato anche (qualcuno mi aveva mandato la pagina e io me ne ero completamente dimenticato) di Bagnasco-Cernuschi: Le navi da guerra italiane 1940-45, Albertelli 2003: (sintetizzo) consegnata disarmata nel dicembre 1916, dal gennaio 1917 a Napoli per completare l'allestimento ed entrata in servizio il 1 marzo 1917 con 1x120/40 e 4x76/40. Per finire i 4x76/40 sono presenti anche sul libro sui cctt italiani dell'USMM ed. 1966, datato 1917 e senza le Vickers. Ecco che dunque questo tipo di cannone non è assente nella bibliografia.

 

 

Siccome ho parlato del 76/23, il c.te Galati mi ha mandato un dettaglio di foto dove si vede. Ve lo segnalo, così potete confrontare anche voi: il pezzo è mostrato sul libro di E. Bagnasco: Le armi delle navi italiane... pg 69 - pezzo da 76/23 a prua del dragamine Vedetta, 1941 (attenzione, aggiungo io, perché altre foto del Vedetta in rete lo mostrano con un pezzo diverso da questo). In quanto al 76/30, di foto in rete ce ne sono parecchie.

 

Dunque per concludere, se la datazione della foto di riferimento è giusta (marzo 1917), credo di poter dire (grazie anche alla vostra collaborazione, alla comparazione con gli altri modelli di cannoni etc. etc.), che appunto nel marzo 1917 a Brindisi l'armamento dell'Audace fosse così composto, almeno per quanto possiamo essere sicuri qui:

1 x 120/40 (ignoro quale modello sia - avete qualche disegno ???) sul castello
1 x 76/40 Armstr 1897 mod 1916-1917 su torretta a poppavia del secondo fumaiolo
5 x 76/40 Ansaldo 1897 su affusto mod 1897-1910 sul ponte di coperta
2 x 40/39 Vick mod 1915 ai lati della timoneria ausiliaria a poppa

e naturalmente i lanciasiluri.

Modificato da marcel
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Come già detto a vedere le foto penso che il cannone tanto conteso fosse proprio un 76/40 soprattutto per il fatto che dalle foto non mi sembra di vedere i due recuperatori presenti invece sul 76/30.
Il tipo dovrebbe essere questo 76/40 presente sul Fuciliere del 1909 ...

 

4ju7w3.jpg

 

Quindi in finale direi che l'armamento ormai è definito così come hai ben descritto e documentato.

Scusa Marcello, non vorrei complicarti la vita, ma mi sembra che nel post #70 alla quarta foto è presente anche un armamento antiaereo leggero montato su trepiedi che se non sbaglio dovrebbe essere una mitragliera da 6,5 Colts che però non mi pare di aver visto sulla foto di riferimento (ti sei salvato :wink: ).

 

Ciao Giuseppe :biggrin:

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Sì sono Colt. No nella foto di riferimento non ci sono perché compaiono solo su quelle del novembre 1918 (non sono a conoscenza di foto dell'Audace comprese tra il marzo 1917 e il novembre 1918, in teoria è possibile che le Colt siano state montate nel 1917 quando la nave ha assunto l'armamento finale monocalibro). Salvo... :wink: (salvo smentita... :tongue: )

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Ho preparato i cannoni con un facile sistema che presumo conoscano tutti, sistemandoli sopra un pezzettino di nastro bi-adesivo.

 

29y5y0h.jpg

 

Non ho idea di come fossero dipinti questi cannoni, anche se la canna sembra chiara dalla foto di riferimento. Per il resto, mi sono rifatto allo "stile" del pezzo da120 a prua.

 

2wdyfpw.jpg

 

34npmvm.jpg

 

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Ho cominciato a mettere i teli parasole, per il momento tra la plancia e il primo fumaiolo.

(dettaglio di foto, Audace novembre 1918 a Trieste, da Europeana 1914-18)

w1im0.jpg

 

Si nota nella foto sopra alcune caratteristiche: 1-il candeliere centrale dove è appoggiato il cavo è sul tetto del secondo casottino da prua; 2-il cavo scorre a sinistra del lungo comignolo; 3- il cavo dopo il candeliere 2 si sdoppia a V e va ai lati del primo fumaiolo (si noti che il grosso camino tra 1 e 3 ha la testa chiara e non nera e che il comignolo in 2 è più alto di quanto mi sembrava all'inizio).

Dunque ho sostituito il comignolo (più alto) davanti e sistemato i cavi come da foto. Non ho nessuna immagine di come siano sistemati i cavi ai lati del fumaiolo, ammetto che ho tirato a indovinare una sistemazione plausibile (come proseguono verso poppa lo vedremo poi). La testa del grosso camino davanti al fumaiolo qui è ancora nera, ma successivamente l'ho corretta e ridipinta in grigio chiaro (è chiara anche sulla foto di riferimento). I candelieri alti a murata sono sottili fotoincisioni di recupero. Ho messo i rinforzi alla base di ogni candeliere alto.

 

347civo.jpg

 

280muis.jpg

 

 

Nella foto dell'agenzia Bozzo il comignolo sbuca fuori ben visibile dal telo parasole, che arriva poco prima del candeliere 2. Per essere così, o c'è un foro in corrispondenza del comignolo o i teli sono due distinti per destra e sinistra. Ho scelto la seconda soluzione.

 

2emcvhk.jpg

 

Il grosso tubo verticale davanti al fumaiolo ora è interamente in grigio chiaro (se là sopra non è nero o annerito, e quindi non è un camino, allora che diavolo è?).

 

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2dky5jp.jpg

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Andando verso poppa, i cavi dei teli parasole sono presenti ma il loro andamento non è così evidente. Comunque, nella foto di riferimento si vede un cavo che va chiaramente dalla torretta dietro il secondo fumaiolo (quella con il cannone) all'albero di maestra, perché c'è un certo numero di (? cosa sono) paraschegge (forse) appesi al cavo. Per la stessa ragione si identifica un cavo che va dalla torretta in avanti, al secondo fumaiolo.

 

Tra i due fumaioli il cavo ha un andamento più complesso. Arriva sdoppiato, come sappiamo, ai due lati del primo fumaiolo. Da qui probabilmente (non c'è altra possibilità logica anche se non si vede bene) si riunisce poco dopo, su un candeliere a poppavia del fumaiolo medesimo, prosegue unico fino ad un candeliere sul cielo del casottino con i due comignoli, poi si sdoppia di nuovo e va ai lati del secondo fumaiolo.

 

(Audace 1917, foto di riferimento, dettaglio)

65sn4i.jpg

 

(Audace 1918 a Trieste, dettaglio)

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Nella seconda foto, si noti che il cavo sdoppiato prosegue oltre il secondo fumaiolo (freccia verde), il ché confermerebbe l'ipotesi fatta per il primo fumaiolo, cioè che il cavo si ricongiunga dietro andando a convergere a "V" su un candeliere centrale immediatamente a poppavia e poi proseguendo singolo verso poppa.

 

Già che c'ero, ho aggiunto anche due coppie di salvagente a ciambella che compaiono nella foto di riferimento (nn. 2 e 3) e su quella dell'agenzia Bozzo, oltre che la copertura in canapa delle battagliole accanto alle bocche da fuoco (nn. 1, 4, 5, 6)

 

(entrambe i dettagli dalla foto di riferimento, Audace 1917)

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Ed ecco il modello:

 

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Nella foto seguente, dietro il secondo fumaiolo, non c'è ancora un candeliere e il cavo sdoppiato a V. Avevo messo il cavo tra il secondo fumaiolo e la torretta e pensavo che fosse semplice, ma a quanto pare devo aggiugnere un candeliere e fare un raccordo a V tra questo e i lati del fumaiolo.

 

 

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Ho aggiunto degli strani "cosi" ... :smile: che vedo nella foto di riferimento e nelle varie foto e filmati a Trieste (al tempo 05:01 sono in bella mostra accanto al re) appoggiati ai cavi dei teli parasole centrali e sulle battagliole della coperta (nella seconda e terza foto qui sotto, sono appoggiati alle battagliole sotto il telo parasole dietro la plancia così come sul cavo che va verso poppa dal secondo fumaiolo all'albero di maestra). Inizialmente pensavo fossero paraschegge fatti con sacchetti di sabbia, ma il c.te Galati mi informa che si tratta di salvagente formati da salsicciotti di tela (dieci per ogni salvagente) riempiti di sughero macinato, in seguito di sughero a strisce fino alla seconda guerra mondiale, per poi evolvere nei più noti giubbotti individuali. Date le dimensioni e lo spessore, non ho trovato niente di meglio che farli con striscioline di carta dipinte in vari toni di bruno marrone, a simulare i diversi salsicciotti uno accanto all'altro.

 

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Modificato da marcel
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Adesso sarebbe il momento, prima di passare alle sartie degli alberi etc., di capire un attimo se è il caso o meno di mettere uno scalandrone abbassato sul fianco della nave (in fin dei conti è ferma alla fonda), e dove. La foto seguente

(dettaglio di foto da forum russo, Audace 3 novembre 1918 a Trieste)
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mostra una scaletta di accesso nell'unico punto dove io vedo questa scaletta anche in foto posteriori (questa dovrebbe essere la foto più vecchia con questa scaletta in vista; la nave comunque non è alla fonda, ma ormeggiata al molo Audace dal lato opposto a quello dove si fermerà per la visita del Re, cioè il molo qui è sul fianco sinistro della nave). Tra l'altro, la lunga passerella utilizzata per sbarcare il re a Trieste una settimana dopo (rispetto a quando è datata questa foto, comunque l'aspetto della nave sembra coerente) è situata proprio in quel punto (e sul lato opposto per la ripartenza).

E' per questo motivo che ho lasciato uno spazio vuoto nella battagliola sul lato destro a quell'altezza.

Il problema, credo sia chiaro, è: come facevano ad abbassare e alzare la scaletta? Siccome non c'è una gruetta specifica in quella posizione (in pratica, immediatamente davanti la gru dell'imbarcazione), l'unica possibilità che vedo è che i cavi della scaletta vadano a dare di volta, appunto, alla gru dell'imbarcazione. CHE NE DITE ?

 

(naturalmente c'è anche la possibilità che la scaletta sia abbastanza leggera da non avere bisogno di una gruetta, e i cavi siano semplicemente fermati ad una galloccia sul ponte o qualcosa del genere).

Presumo, ma non lo so, che in giro ci fossero anche delle aste di posta, ma queste non le vedo in opera in nessuna foto che ho dell'Audace, per cui lascio perdere.

Modificato da marcel
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Allora, ho messo la scaletta (una vecchia fotoincisione) semplicemente così come si vede nella foto del novembre 1918. A stretto rigore non so se nel 1917 fosse così, ma in qualche modo dovevano pur salire a bordo... Seguendo sostanzialmente il disegno del libro di Rastelli ho poi messo i cavi dei fumaioli, nonché sartie e sagole degli alberi.

La nave ora è incollata sulla basetta, la sostanza biancastra alla base è vinavil che serve a riempire i sottili spazi che possono rimanere tra scafo e cartoncino. Ho modificato il colore del cartoncino, rendendolo più grigio: se la data è il marzo, ho pensato che l'acqua fosse più fredda e quindi ci sta che fosse anche più grigia. Ho evidenziato le onde con grigio più chiaro, seguendo una direzione del vento che concordasse più o meno con le vele del trabaccolo (vedi indietro). Le "valli" sono lavate con blu, che verrà fuori una volta dato il vernidas e che si nota un po' nell'ultima foto.

 

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Le due sartie (in effetti non so se agivano come sartie) basse che vanno al casottino davanti al primo fumaiolo sono presenti sul disegno, mentre le altre due sopra, che dal casottino salgono sopra la coffa, sono in riferimento a quanto si vede nelle foto.

 

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Apparentemente nelle foto le sagole delle bandiere vanno più o meno alle battagliole sul bordo posteriore del castello, in una posizione comune in altre navi.

 

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La pirobarca (circa) completata...

 

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Sulla foto di riferimento (marzo) a prua si vedono marinai con blusa e pantaloni chiari. Sono color canapa chiaro? I berretti (nella foto) sono blu presumo. Quello vestito di "nero" davanti al primo fumaiolo è un ufficiale presumo, la divisa è blu scuro?

Modificato da marcel
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Una cosa che ho messo e che mi sono dimenticato di far notare è la scaletta di accesso alla coffa, sul lato destro dell'albero. Per quanto capisco era di corda (ma i pioli erano rigidi stando alle foto) e scendeva più o meno libera fino al ponte di coperta. Ho usato una fotoincisione della RegiamarinaMas.

 

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Le paranze anche queste (quasi) terminate.... A quella con il bompresso ho aggiunto il fiocco, sempre in vinavil.

 

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Gli aerei delle radio, semplificati a doppi per mia incapacità a farli quadrupli (qui nel 1917 con sostegni a croce, poi circolari), sono di sprue stirato

 

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Il diorama (quasi) terminato... Il mare a questo punto è coperto di una mano di vernidas.

 

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Ci sono altri fili della radio che scendono dietro l'albero di trinchetto ma non ho idea di dove finiscano, così li ho portati al termine del castello. Due cavi li assicurano dietro, verso il ponte di coperta. Anche questi sono semplificati, dovrebbero essere ugualmente quadrupli con tre sostegni a croce. Si nota la catena dell'ancora di dritta che cala in acqua: la catena è fatta di filo di rame intrecciato e schiacciato, come al solito.

 

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Adesso, il lavoro più grosso che rimane è mettere i marinai (figurini Arsenal in resina) sulla nave e le altre imbarcazioni. Ma vado al mare qualche giorno e ci lavorerò, perciò, a settembre :smile:

Modificato da marcel
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Veramente compliementi vivissimi per il lavoro svolto sia nella realizzazione che nella ricerca storica per attingere fonti per la riproduzione del modello.

 

L'effetto che ne risulta è davvero realistico e bello.

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  • 3 weeks later...

Oggi ho difficoltà ad accedere al sito di tinypic, per caricare le foto. Ho modificato l'ancoraggio a basso delle due antenne radio che scendono dall'albero così come si vede su una foto tratta dal sito europeana 14-18. Ho anche aggiunto le bandiere, al bompresso e sugli alberi. Spero di poter caricare il tutto domani. ciao a presto
:smile:

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Allora, come dicevo sopra ho modificato le due antenne che scendono dall'albero, perché mi sono convinto che quella specie di trapezio (da circo equestre) che si vede nella foto qui sotto indicato dalla freccia rossa e che penzola verso la base dell'albero sia in realtà la struttura dove si agganciano le due antenne radio.

 

 

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Ho messo poi le bandiere, in carta dipinta a pennello, seguendo la distribuzione della foto di riferimento. Ho aggiunto anche l'insegna sabauda sul bompresso e un po' di casse e masserizie varie sul trabaccolo e sulla pirobarca.

 

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Ora mancano gli "omini" dei vari equipaggi, poi il diorama sarà più o meno terminato. Ciao a presto.

Modificato da marcel
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Nel forum modellismopiù MaurizioMaggi mi fa notare che se le bandiere sono al vento il trabaccolo avrebbe una disposizione delle vele incongrua. Ho modificato allora le bandiere lasciandole flosce, quindi in una situazione senza vento o quasi.

 

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Ho cominciato a mettere l'equipaggio, A breve le foto, poi avremo sostanzialmente finito... :smile:

Modificato da marcel
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  • 2 weeks later...

Con l'inserimento dei figurini di equipaggio (una cinquantina di figure della ditta l'Arsenal in resina) Il diorama con il modellino del ct Audace è terminato. Inserisco perciò alcune foto finali. Ringrazio sinceramente tutti quelli che hanno seguito questo wip e mi hanno aiutato con documenti, suggerimenti e osservazioni (qui e nel forum di modellismopiù).

 

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E per finire alcune foto in bianco/nero, sperando che vi piacciano.

 

 

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Di nuovo grazie a tutti e ... alla prossima (devo finire l'Aldebaran, poi si vedrà, in effetti volevo fare un Leone)... :smile::smile::smile:

Modificato da marcel
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Sono estasiato ..... :smiley19::smiley19::smiley19:

si sente l'odore del mare ed il gridare dei gabbiani ....

... in questo wip mi sono divertito anch'io e ringrazio Marcello perchè nel seguirlo ho imparato molte cose...

 

grazie e complimenti da Giuseppe :wink:

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  • 2 months later...

Più bello dell'originale. Complimentoni !! :smiley19: :smiley19: :smiley19:

Marcel, nei primi post hai scritto: I disegni sono quelli di Maurizio Brescia tratti dal volume n. 17 di Rastelli sulle Navi italiane della II GM etc. (ed Albertelli).

Puoi riportare la bibliografia completa oppure l'immagine della copertina? ?

Grazie infinite.

Modificato da salpao
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ciao Salpao

 

il libro è

Achille Rastelli: Torpediniere (ex Ct) tipo Pattison e Orlando, Navi Italiane della II g.m., vol.17, Albertelli 1994.

 

Che c’entrano i tre pipe con l’Audace ? non lo so, forse Rastelli voleva mettere a confronto i due tipi di navi, i piccoli tre pipe e il ben più robusto Audace. Può darsi che qualcun altro qui nel forum sappia rispondere.

 

Tieni presente comunque che il profilo (quello di Brescia) è corretto (poi a seconda dell'anno di riferimento devi fare qualche aggiustamento è ovvio) , mentre il disegno in pianta probabilmente è sbagliato (oltre che sommario), in particolare il castello dovrebbe essere leggermente più stretto se lo scafo era la copia esatta di quello dell’Urakaze.

 

 

ciao scusa il ritardo non avevo visto il tuo post.

Marcello

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Complimenti vivissimi Marcel, per la accuratezza della tua realizzazione conseguente ad una accurata e minuziosa ricerca storica.

Incredibili i particolari e quella foto in b/n che in un primo momento mi era parsa un'immagine d'epoca :smiley19::smiley19::smiley19:

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  • 3 weeks later...

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