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La Guerra Sottomarina Senza Limitazioni


Squadrag54

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Dopo la dichiarazione di zona di guerra delle acque che circondano le isole Britanniche, la guerra sottomarina iniziò il 22 febbraio 1915, a quella data i tedeschi disponevano di 67 sommergibili altri 7 erano in consegna, ma quelli effettivamente operativi erano solo 30, che seppur pochi, fra febbraio e aprile affondarono 195.000 tsl. Come controffensiva, gli alleati posarono campi minati, installarono cannoni sui mercantili ed allestirono basi d’idrovolanti sulla costa francese, tutte misure che si rilevarono insufficienti.

Fra marzo e aprile, vennero affondati due piroscafi, uno americano ed uno olandese, affondamenti che provocarono la morte di alcuni cittadini americani, le vivissime proteste di Washington, costrinsero Guglielmo II, al fine di non peggiorare le relazioni con gli Stati Uniti, ad ordinare di rispettare le navi neutrali, anche se vietò ai sommergibili di emergere per riconoscere la nazionalità delle navi, in quanto alcuni battelli erano stati affondati da navi civetta inglesi, mentre cercavano di riconoscerne la nazionalità. Il 7 maggio l’U20, affondo il piroscafo Lusitania, nuove proteste americane, ed il 5 giugni il Kaiser ordinò di non attaccare tutte le navi passeggeri, il 19 agosto l’U24 silurò il transatlantico britannico Arabic, con emissione di un ennesimo ordine limitativo ai sommergibili. Il 18 settembre, a seguito del siluramento del piroscafo americano Hesperian da 10920 tsl, avvenuto il 4 settembre, fu ordinato che i sommergibili operassero solo nel mare del Nord, e di attenersi alle regole internazionali, di fronte a questi ordini lo stato maggiore preferì sospendere la guerra sottomarina . nel 1915, le perdite di naviglio mercantile inglese causate da sommergibili, mine e navi corsare, ammontarono a 780.000 tsl. contro le 655.000 costruite.

Fra la fine del 1915 e inizio 1916, il fronte occidentale si immobilizzo, dimostrando come l’esercito non sarebbe riuscito a risolvere in brevi tempi il conflitto. La Marina ripropose di nuove la guerra sottomarina senza restrizioni, ingigantendo le sue possibilità, assicurandola distruzione di 600.000 tsl al mese ,cosa che avrebbe costretto la Gran Bretagna a chiedere la pace entro 6 mesi. Intanto nel febbraio 1916 l’ammiraglio Scheer, nuovo capo della flotta, ordino ai sommergibili di base nelle Fiandre l’attacco senza preavviso dei trasporti truppe e piroscafi armati. Il 24 marzo l’affondamento della nave passeggeri francese Sussex, provocò nuove protese americane , che indussero Guglielmo II a non inasprire la guerra sottomarina.

Ai primi di settembre, i sommergibili iniziarono ad attaccare con successo i trasporti che navigavano tra la Gran Bretagna ed il porto russo di Arcangelo, trasportando rifornimenti per i russi. In Atlantico i battelli raggiunsero le Canarie ed entrarono in Mediterraneo, uno giunse fino alle coste del Nord America. Al fine d’influenzare l’opinione pubblica, la marina inizio a divulgare i risultati ottenuti, il 7 ottobre, il Reichstag votò a larga maggioranza l’autorizzazione alla guerra sottomarina senza restrizioni.

Nel 1916, i cantieri tedeschi consegnarono 108 sommergibili contro 22 perduti, ora i tedeschi disponevano di 100 sommergibili. Nello stesso anno, le marine dell’intesa, avevano perduto 3.400.000 tsl, metà delle quali britanniche, per un totale di 4.000.000 tsl dall’inizio della guerra, i cantieri britannici lavoravano alacremente per ripianare le perdite, l’ammiragliato realizzo delle rotte pattugliate in vicinanza delle coste, dove dovevano convergere le rotte delle navi in arrivo, dette rotte furono inizialmente consigliate agli armatori, poi furono rese obbligatorie.

Il 9 gennaio 1917, Guglielmo II impartì all’ammiraglio Holtzendorff le seguenti istruzioni ” ordini di iniziare il 1 febbraio la guerra sottomarina senza restrizioni con la più grande energia “. Entrarono in azione 111 sommergibili, di cui 27 in mediterraneo, l’unica raccomandazione fatta ai comandanti fu quella di non sprecare siluri. Un terzo dei battelli disponibili, fu normalmente in mare, raggiungendo il massimo di 61 battelli nel giugno 1917. Fu dichiarata l’interdizione completa delle acque attorno alle isole britanniche e lungo le coste francesi fino a Capo Finisterre, verso nord fino alle isole Fähoër, mentre in Atlantico l’interdizione si espandeva fino al 20° meridiano Ovest. Erano inoltre interdetti l’oceano Artico ed il Mediterraneo, rimasero libere alcune strisce di mare per permettere i rifornimenti ai paesi neutrali e le navi ospedale venivano rispettate solo se percorrenti determinate rotte, tutte le navi che si addentravano nelle acque interdette erano soggette ad affondamento senza preavviso, tranne le navi americane a patto che rispettassero apposite istruzioni.

Ai comandanti dei sommergibili fu ordinato di attaccare ogni nave presente all’interno delle acque interdette, di non attaccare le navi da guerra, al fine di raggiungere le zone d’agguato al più presto, i trasferimenti dovevano essere effettuati in emersione sulle rotte più brevi ed alla velocità massima, una volta giunta in zona dovevano rimanervi fino all’limite dell’autonomia, anche se attaccati. Ogni battello riceveva frequenti notizie via radio, mentre il suo traffico doveva essere limitato al minimo. La durata delle crociere passò dai 7 giorni del 1914 a più di 30 per i sommergibili medi, 100 per gli incrociatori sommergibili e i piccoli UB ed UC toccarono punte di 50 giorni.

Gli alleati furono colti di sorpresa, in febbraio furono affondate 540.000 tsl, in marzo 593.000 tsl arrivando a 881.000 in aprile, tanto che Churchill, non escluse che si dovesse arrivare a trattare la pace entro settembre. Intanto le perdite continuavano elevate fino a luglio con 558.000 tsl.

L’economia occidentale fu presa dal panico, i premi assicurativi continuarono a salire sino ad arrivare a superare il valore delle navi, il costo delle nuove costruzioni decuplicò, i cantieri non riuscivano a smaltire gli ordini. La gran Bretagna non riusciva a soddisfare il fabbisogno di acciaio nitrati e minerali ferrosi. Le flotte mercantili britannica e francese vennero requisite. Per contrastare la minaccia, vennero istituiti speciali comandi autonomi per la difesa del traffico, vennero presentate le idee più strane, dalle motolance che dovevano oscurare i periscopi con sacchetti e cercare di rompere le lenti a martellate, fino all’idea di addestrare i gabbiani a defecare sui periscopi. Più realisticamente fu aumentata la costruzioni di cacciatorpediniere, che assieme alle bombe di profondità e all’idrofono iniziarono ad avere i primi successi, grazie all’affinarsi delle tecniche di ricerca e di sgancio delle bombe di profondità, ma il vero vincitore fu il convoglio. Nel maggio 1917 venne istituito il primo convoglio fra Gibilterra e la Gran Bretagna, da giugno tutto il traffico fra Stati Uniti ed Europa fu convogliato, poi si estese il convoglio a tutto il traffico, gli affondamenti scesero sotto le 400.000 tsl, arrivando a novembre asole 289.000 tsl. Su proposta americana, che nel frattempo era entrata in guerra, fu sbarrato con mine il mare del Nord fra le Orcadi e Bergen, lo sbarramento era formato da 24 linee scaglionate a profondità da 1 a 80 metri, a giugno del 1918 risultavano posate 73.000 mine, decine di migliaia furono posate nel kattegat e nella acque tedesche, fu rafforzato la sbarramento di Calais con 8 linee scaglionate fra i 6 e i 20 metri da Folkestone al Banco di Colbart e da questo fino a capo Gris altre 14 linee. In aprile e maggio 1918,la flotta inglese attacco le basi navali di Ostenda e Zeebrugge. Tutte queste misure, portarono alla perdita di 66 sommergibili, contro 87 consegnati, le perdite del naviglio alleato ammontarono a 6.350.000 tsl. Dall’inizio del conflitto erano entrati in servizio 258 battelli contro 113 perduti, sempre da tale data le perdita di naviglio assommavano a 11.500.000 tsl.

Quando nel giugno 1918 Scheer assunse il comando della flotta erano operativi 140 sommergibili, di cui 50 costantemente in mare. L’ammiraglio ordino altri 220 sommergibili, che portarono il numero dei battelli in costruzione a 376.

I sommergibilisti, che nel 1914 erano 347, al primo settembre 1918 erano arrivati a 5467 che conteggiando anche il personale di terra arrivavano a 18.000, 160 battelli operativi, le perdite rimanevano elevate, mentre i successi contro il traffico diminuivano, dopo un leggero incremento fra gennaio e marzo, con un massimo di 342.000 tsl, vi fu una decisa diminuzione, in settembre scesero a 188.000 tsl ed a ottobre furono 118.000 tsl. A fine ottobre , in concomitanza con i sondaggi di pace, fu ordinato a 128 sommergibili di cessare gli attacchi.

La guerra sottomarina era finita.

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