Ministero Della Difesa Vs Mmi: Scarsa Comunicazione O Figuraccia Politica?

[serservel]

So bene che dalla base sono (giustamente) banditi gli articoli che trattano di politica, e difatti li evito con tutte le mie forze, ma in questo caso credo che la politica sia solo una parte del problema che sembra esserci nelle Istituzioni.

Come è avvenuto nel corso degli anni passati, venerdì 30 gennaio la Marina Militare ha pubblicamente annunciato l'imminente partenza di Nave Grecale per l'Oceano Indiano, dove dovrebbe sostituire Nave Andrea Doria nella missione anti-pirateria Atalanta; inutile però andare a leggere il comunicato sul sito WEB della MMI perché non esiste più, cancellato in seguito a quello che vado a raccontare.

Successivamente al comunicato ufficiale il senatore Gasparri e il presidente della commissione Difesa della Camera Vito hanno protestato in base a due motivi, il primo riguarda la penosa e ridicola vicenda che riguarda i sottufficiali Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e la loro detenzione in India, che avrebbe portato ad una decisione in Parlamento per la quale il Governo si dovrebbe astenere da nuovi contributi se prima non si risolve la questione, mentre la seconda è prettamente politico-economica e riguarda la mancanza dell'approvazione del decreto di proroga della nostra partecipazione alle missioni internazionali.

Il secondo motivo assume molto l'aspetto di una scusa gigante perché molto spesso capita che il decreto venga approvato anche alcune settimane dopo causa impegni dell'agenda di Governo, se veramente si volesse essere tanto puntuali il Governo avrebbe dovuto ritirare in fretta e furia circa 4.000 militari operativi in teatri quali l'Afghanistan, i Balcani e il Libano (senza contare le altre missioni meno conosciute).

Riguardo la prima faccenda, è sicuramente lodevole che ci si sia ricordati dei marò ma il Parlamento non ha mai preso una decisione ufficiale, non ha mai approvato alcun tipo di risoluzione che blocchi ogni nuova operazione militare; attenzione alle parole perché sono importanti: Atalanta non è una nuova operazione, l'Italia vi partecipa da anni e protegge anche i nostri mercantili! Non mandare una nostra nave, oltre a renderci ridicoli agli occhi del mondo, è comunque un danno perché indebolisce la missione anti-pirateria, mettendo in pericolo anche i marittimi italiani.

L'ennesima cosa fatta a metà, o comunque l'ennesima occasione per far baccano, facendo però solo danni.

A questo punto ci si sarebbe aspettato che il Ministero della Difesa ribattesse punto su punto e continuasse per la sua strada, sicuro di quello che faceva, ma sarebbe stato chiedere troppo: il Ministro Pinotti ha rilasciato uno stringato comunicato:

 

Nessun impiego della Fregata Grecale in missione antipirateria

In merito alle notizie circa la partenza della fregata Grecale per la missione antipirateria Atalanta, si smentisce l’impiego dell’unità navale nel bacino somalo.

La nave ha terminato le operazioni di approntamento connesse con le normali operazioni della Marina militare nel bacino mediterraneo.

 

Praticamente il Ministro ha sbugiardato la Marina Militare, che agli occhi dei più può sembrare un'organizzazione che opera fuori controllo! Invece è esattamente il contrario perché è il Ministero ad essere tornato frettolosamente suoi suoi passi, smentendo tutto e bloccando il dispiegamento di Nave Grecale.

Tuttavia, secondo l'articolo di Analisi Difesa da cui ho tratto queste informazioni, questo atteggiamento sarebbe in linea con il modo di fare del Ministro Pinotti, che da quando è in carica ha dimostrato una brutta tendenza a censurare le notizie al pubblico, oltre a inimicarsi molti vertici della FFAA e non riuscire a impedire quei tagli che le stanno mettendo in difficoltà.

A questo punto non riesco a immagina re come proseguirà la vicenda: la Marina ha bloccato tutto su ordine del Ministero, ma gli uomini sono pronti e immagino che l'Andrea Doria stia già rientrando (o lo farà entro pochi giorni).

E' ammirevole che i politici vogliano bloccare le operazioni in attesa di sviluppi positivi sulla vicenda dei marò, ma fin'ora sono solo chiacchiere a cui non hanno fatto seguito i fatti e usare Girone e Latorre per dare spallate al Governo lo trovo riprovevole, tanto quanto trovo assurdo che il Ministro Pinotti torni sui suoi passi e, così facendo, ridicolizzi la MMI quando può ribattere con giusta causa alle critiche.

Fonte: Analisi Difesa, "Ministro VS Marina: cronache penose dalla Terra dei Cachi"

[dott.Piergiorgio]

Parlando dal punto di vista squisitamente operativo, la polemica politica non influenza più di tanto l' avvicendamento (anche se influenza la logistica) in quanto una nave mandata oltremare per definizione ha l' apparato motore messo a punto e capace di navigare più veloce del pianificato. quindi si tratta di una tempesta in un bicchiere d' acqua.

 

Non so in che data il politico (d' opposizione) abbia avviato la polemica, ma rammento che fino all' altroieri il calore politico era sul bianco-bluastro (attenzione: cAlore, non cOlore...)

 

ordinaria amministrazione, e per me si puo' chiudere il dibattito.

 

dott. Piergiorgio.

[serservel]

Parlando dal punto di vista squisitamente operativo, la polemica politica non influenza più di tanto l' avvicendamento (anche se influenza la logistica) in quanto una nave mandata oltremare per definizione ha l' apparato motore messo a punto e capace di navigare più veloce del pianificato. quindi si tratta di una tempesta in un bicchiere d' acqua.

 

Non capisco cosa intendi dire, cosa c'entra l'apparato motore di una nave con il cambio improvviso del suo dispiegamento o meglio, in questo caso, il mancato avvicendamento con il Grecale?

 

Non so in che data il politico (d' opposizione) abbia avviato la polemica, ma rammento che fino all' altroieri il calore politico era sul bianco-bluastro (attenzione: cAlore, non cOlore...)

 

Ammetto che anche qui non capisco cosa intendi con "calore bianco-bluastro"?

 

ordinaria amministrazione, e per me si puo' chiudere il dibattito.

 

Mica tanto "ordinaria amministrazione": per la prima volta il Ministero della Difesa nega la veridicità di quello che dice una delle sue FFAA, blocca una nave il cui dispiegamento era già stato programmato e l'addestramento del suo equipaggio focalizzato proprio su questo, e tutto questo non per esigenze operative ma perché il giorno della pubblicazione del comunicato stampa da parte della Marina, alcuni politici protestano tirando in ballo delle motivazione non appropriate: ti pare normale e/o di ordinaria amministrazione?

 

E' un po' come se il mio capo mi programmasse una trasferta di lavoro, mi preparasse biglietti, soldi etc. e lo comunicasse ai clienti, salvo poi bloccare tutto perché uno dei miei colleghi protesta, magari perché aveva sentito dire che dal quel cliente non si sarebbe più andati perché paga in ritardo o perché non ci ha restituito qualcosa di nostro.

L'analogia potrebbe essere un po' forzata, ma il senso è quello.

 

e per me si puo' chiudere il dibattito.

 

Ti dispiace se invece magari andiamo avanti lo stesso con la discussione?

[malaparte*]

Ti dispiace se invece magari andiamo avanti lo stesso con la discussione?

Infatti: la discussione è ovviamente aperta. Anch'io non ho capito alcuni punti, come, tra gli altri, la faccenda del Calore che non è colore....

Avevo notato la faccenda . mi pare sull'ANSA (o sul Corriere? Boh...) ed ero rimasta perplessa , moooltio perplessa.

[Massimiliano Naressi *]

Vicenda degna della penisola dei penosi in cui viviamo, strano che nessun organo di stampa ci abbia inzuppato l biscotto, e sì che ce n'era per far polemica...

[danilo43*]

Questo è il bel risultato conseguente alla politica delle illuminate renzi's girls.

 

 

Praticamente il Ministro ha sbugiardato la Marina Militare, che agli occhi dei più può sembrare un'organizzazione che opera fuori controllo! Invece è esattamente il contrario perché è il Ministero ad essere tornato frettolosamente suoi suoi passi, smentendo tutto e bloccando il dispiegamento di Nave Grecale.

Fonte: Analisi Difesa, "Ministro VS Marina: cronache penose dalla Terra dei Cachi"

 

In un paese che si rispetti il Capo di Stato Maggiore avrebbe rassegnato le proprie dimissioni, quantomeno per salvaguardare la propria dignità e quella dell'Istituzione che rappresenta. Sono già passati alcuni giorni e l'ammiraglio de Giorgi non si è ancora pronunciato.

Non sono però d'accordo con Simone sulla sua locuzione: penosa e ridicola vicenda che riguarda i sottufficiali Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Pur comprendendo bene il contesto in cui viene impiegata non vedo nulla di ridicolo, se mai di tragico.

[serservel]

Non sono però d'accordo con Simone sulla sua locuzione: penosa e ridicola vicenda che riguarda i sottufficiali Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Pur comprendendo bene il contesto in cui viene impiegata non vedo nulla di ridicolo, se mai di tragico.

 

Capisco cosa intendi danilo, mi permetto solo di puntualizzare che il mio uso dei termini si riferiva alla pena per i marò e i loro cari, oltre al modo ridicolo con cui la politica ha condotta questa storia lungo i governi che si sono succeduti...

[danilo43*]

Era nella premessa che comprendevo bene il contesto in cui viene impiegata, ma non mi suonava bene. Meglio, da parte tua, averlo precisato.

[dott.Piergiorgio]

iniziamo a spiegare... (non è spocchia, ma rassegnazione):

 

mea culpa per il termine metallurgico per dire che fino a sabato il clima politico era arroventatissimo, quindi la polemica era da mettere in conto. Aggiungiamo al crogiolo che il governo ha vinto largamente le elezioni presidenziali, senza troppe divisioni interne, e si capisce che non è questo enorme problema; ordinaria amministrazione della polemica di parte.

 

sull' ininfluenza della "mancata" (in realtà ritardata) partenza, senza stare a fare calcoli cinematici sulle rotte Taranto-Suez e Suez-Gibuti, per la MMI cambia poco, salvo il maggiore consumo di combustibile dovuto a una più elevata velocità di navigazione per raggiungere l' aerea operativa. i due o tre giorni necessari per il raffreddamento del ferrume politico possono essere recuperati in tutto o in parte navigando, diciamo, a 20-22 nodi invece che 14-15.

 

E in generale, sulla sordina reale o presunta attribuita alla volontà dalla Ministro della Difesa, non mi esprimo.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

[danilo43*]

Per noi mortali è più esplicativo il comunicato ANSA, direi più o meno in linea con Piergiorgio :

 

Come mai questo corto circuito tra Marina e Difesa? Secondo quanto è stato possibile ricostruire, nave Grecale sarebbe effettivamente destinata ad avvicendare l'Andrea Doria nella missione Atalanta, in base ad una programmazione che necessariamente viene fatta molti mesi prima e che non tiene conto delle "variabili politiche". La programmazione prevede che, terminate una serie di esercitazioni e concluso l'approntamento, la nave salpi domenica (1° febbraio) da Taranto, con destinazione Corno d'Africa, per ricongiungersi alle altre unità del dispositivo Atalanta. Per giungere a destinazione sono necessarie un paio di settimane: un margine di tempo considerato sufficiente per l'approvazione del decreto missioni. Così, in caso di ok alla partecipazione ad Atalanta, la nave sarebbe già stata sul posto pronta ad entrare in azione; in caso di una improbabile bocciatura, invece, avrebbe fatto marcia indietro, svolgendo comunque quell'attività di navigazione che è prevista per ogni unità della flotta della Marina. Formalmente, però, senza il decreto che dà il via libera, domenica il Grecale non può salpare per nessuna missione anti pirati ed è per questo che l'annuncio ha spiazzato, costringendo la Difesa ad una smentita ufficiale.

 

Rebus sic stantibus, nave Grecale dovrebbe comunque essere prossima a salpare. Attendiamo nuove dall'intellicence tarantino.

[malaparte*]

Grazue, Danilo. L'ANSA a volte "sbrocca", ma stavolta mi ha permesso di capire cosa è (ufficialmente) successo, anche se nel comunicato ci sono un po' troppi congiuntivi e condizionali per avere certezza (dio benedica la lingua e la grammatica italiana! Ecco, forse, perché si sta cercando di annullare congiuntivi e condizionali Perchè permettono di capire meglio!!!)....

Stiamo a vedere che succede.

Modificato 3 Febbraio, 2015 da malaparte

[dott.Piergiorgio]

la variabile politica non prevedibile con precisione è che nei giorni scorsi governo e parlamento erano impegnati nelle attività connesse coll' elezione del Presidente, che è finita per sovrapporsi quasi del tutto colla programmazione operativa, ben antecedente la contingenza politica specifica.

 

Poichè entrambe le maggiori parti politiche sono responsabili di questa complicazione, nulla vieta dal pdv politico che si facciano esercitazioni, diciamo, tra Corfù e Suda, magari insieme a Nave Etna; unica controindicazione, l' irritazione di oltre 1000 elettori in un collegio urbano già maldisposto verso gli eletti (per le note vicende industriali), che non avranno avuto occasione di un pieno saluto ai propri cari prima della partenza; ma non so dire sulla fattibilità di questa "manovra" dal pdv operativo, in quanto il via libera non ha certo tempi certi.

 

Comunque, per citare il M° Fellini, la Nave andrà, comunque.

 

Tengo a precisare che il mio apparente cripticismo su questo tema è dovuto a un mio imperfetto stile di astrazione politica (dovendo evitare di entrare nello specifico dei singoli partiti ed attori)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

[serservel]

Però, da quel che leggo, alla fine è stata tutta una facciata: Nave Grecale parte comunque a sostituire Nave Andrea Doria, solo con qualche giorno di ritardo e senza comunicati.

 

Il fatto è, come leggevo in alcuni articoli,cche il dispiegamento di una nave è un qualcosa che va programmato per tempo e non può sottostare ai tempi della politica; se poi quest'ultima decide che un'operazione va sospesa i nostri torneranno indietro ma, fino ad una decisione ufficiale, la macchina operativa va avanti.

[madmike]

Si, il problema come sopra evidenziato e' derivato sicuramente dal fatto che il governo ha voluto avere PRIMA la copertura parlamentare POI la partenza ufficiale della nave.

 

Un mero problema di comunicazione, nulla di più.

[serservel]

Un mero problema di comunicazione, nulla di più.

 

Che però dovrebbe presentarsi sempre, visto che la copertura parlamentare non arriva quasi mai prima della partenza della nave e, in questo caso, ancora non è arrivata.