Vai al contenuto

Convoglio Napoli Biserta 7 Marzo 1943


moroto

Messaggi raccomandati

Buongiorno, sto cercando informazioni su un mercantile affondato nei pressi di Filicudi il 6 o 7 marzo 1943. Vi trovò la morte un mio parente e fu sepolto a Lipari, questa nave faceva parte di un convoglio con i piroscafi Estier e Balzac. La nave che mi interessa affondò il giorno prima dei piroscafi e delle torpediniere, qualcuno può aiutarmi????

Grazie 1000 Moroto

Link al commento
Condividi su altri siti

Si tratta della motonave Ines Corrado, colpita da bombardieri nemici il mattino del 7 marzo e affondata verso le 0300 della notte seguente. Il giorno 8, fra le 1230 e le 1330, andarono perdute anche le altre due unità del convoglio, i da te ricordati piroscafi tedeschi (ex francesi) Henri Estier (mina) e Balzac (bombardamento), oltre a una torpediniera di scorta, il Ciclone (mina).

 

Sull'Ines Corrado, carica di 5000 tonnellate tra fusti di benzina, artiglierie, carri armati e automezzi, non fu possibile domare l'incendio sviluppatosi. Il comandante militare (TV Ivo Vancini, già protagonista l'anno prima di eventi del tutto analoghi sulla Vettor Pisani) si adoperò per trasferire il personale - circa 200 uomini - sulle torpediniere di scorta, per trasbordare per ultimo, assieme al comandante civile e a 17 uomini.

I feriti furono imbarcati sulla Tp. Cascino, che diresse per Trapani. Gli altri superstiti dell'Ines Corrado furono in seguito trasferiti sulla Nave Ospedale Capri

 

p.s.: visto che sei nuovo sul forum ricordati di presentarti in Quadrato :wink:

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo (notizie principalmente tratte da “Il vero traditore” e “Navi mercantili perdute” nonché, se non ricordo male, da Uboat.net e Warsailors): si trattava di una moderna (impostata il 15 gennaio 1940 e completata nel novembre 1942 nei Cantieri Navali del Tirreno di Riva Trigoso) motonave da carico da 8061 tsl (una delle più grandi battenti bandiera italiana), matricola 2344 del Compartimento Marittimo di Genova, appartenente alla Società di Navigazione Corrado con sede nella stessa città; requisita dalla Regia Marina a La Spezia il 1° gennaio 1943.

 

Il convoglio che ne vide la perdita lasciò Napoli alle 2.30 del 6 marzo scortato dalle torpediniere Ardito, Cigno, Orione e Generale Antonino Cascino; nell'ultimo tratto il convoglio avrebbe dovuto dividersi e Balzac ed Estier avrebbero dovuto raggiungere Tunisi alle 15.30 del 7, mentre nel tratto finale la Ines Corrado doveva raggiungere Biserta alle 16 dello stesso giorno.

“ULTRA” intercettò le informazioni relative al convoglio, preavvisando i comandi britannici che l’arrivo dei tre mercantili (più un quarto, il Nuoro, poi non partito), partiti da Napoli, era previsto a Tunisi per il pomeriggio del 7; gli attacchi aerei erano stati organizzati in base a queste informazioni.

Alle 7.45 del 6 marzo, l’Ardito vide un bombardiere tedesco Junkers Ju 88 gettare una bomba di profondità a 34 miglia per 264° da Punta Licosa (Calabria), 3 km a dritta del convoglio; il convoglio virò a sinistra per evitare eventuali attacchi da parte di sommergibili che si trovassero in quella direzione, e l’Ardito (CC Silvio Cavo) venne distaccata per attaccare il sommergibile; ottenuto un contatto alle 1300 metri, lo bombardò con due pacchetti di cariche di profondità fino a perdere il contatto alle 9.35. Probabilmente l’Ardito affondò in questa azione il sommergibile britannico Turbulent (CC John Wallace Linton).

Il mattino del 7 marzo, alle 9.15, bombardieri britannici attaccarono il convoglio; la scorta reagì con un intenso fuoco contraereo ed anche i caccia della scorta aerea contrattaccarono, ma la Ines Corrado venne colpita, incendiata ed abbandonata dall’equipaggio 40 miglia ad ovest-sud-ovest di Marettimo. Orione, Ardito e Cascino furono distaccate per l’esistenza, mentre a proseguire furono la Groppo (al comando del capitano di corvetta Beniamino Farina, il caposcorta) e la Cigno (CC Carlo Maccaferri) con i due residui piroscafi, l’Henry Estier ed il Balzac, ambedue ex francesi. La Ciclone venne loro incontro da Biserta per pilotarle sulla rotta di sicurezza, poi ci furono i nuovi attacchi aerei e le mine; non mi dilungo visto che qui l’interesse è focalizzato sull’Ines Corrado.

La Ines Corrado, dopo i soccorsi descritti da GM Andrea, continuò a bruciare sin verso le tre del mattino dell’8 marzo, quando andò a fondo; non conosco la posizione dell’affondamento, ma quando fu colpita, alle 9.20 del 7 marzo, era in 37°47’ N e 11°23’ E, ad ovest di Marettimo.

 

Qui c’è una foto del varo: http://www.naviearmatori.net/ita/foto-9675-4.html

Modificato da LColombo
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie L Colombo per le importanti notizie, si può confermare che non vi fu nessun mercantile affondato presso Filicudi il 7 marzo 1943? Se la nave dove era imbarcato il cugino di mio nonno era la Ines Corrado allora non è possibile che sia stato sepolto a Lipari, ma a Trapani, devo indagare...... Ora si trova al cimitero militare di Motta St Anastasia, Catania. Un altra cosa come ci si presenta al quadrato ????

Grazie ancora Moroto

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie L Colombo per le importanti notizie, si può confermare che non vi fu nessun mercantile affondato presso Filicudi il 7 marzo 1943? Se la nave dove era imbarcato il cugino di mio nonno era la Ines Corrado allora non è possibile che sia stato sepolto a Lipari, ma a Trapani, devo indagare...... Ora si trova al cimitero militare di Motta St Anastasia, Catania. Un altra cosa come ci si presenta al quadrato ????

Grazie ancora Moroto

Link al commento
Condividi su altri siti

Un altra cosa come ci si presenta al quadrato ????

Grazie ancora Moroto

 

Basta aprire una discussione nell'apposita sezione: https://www.betasom.it/forum/index.php?showforum=46

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie L Colombo per le importanti notizie, si può confermare che non vi fu nessun mercantile affondato presso Filicudi il 7 marzo 1943? Se la nave dove era imbarcato il cugino di mio nonno era la Ines Corrado allora non è possibile che sia stato sepolto a Lipari, ma a Trapani, devo indagare...... Ora si trova al cimitero militare di Motta St Anastasia, Catania.

 

Dunque, "Navi mercantili perdute" non registra nessuna perdita per i giorni 5 e 6 marzo 1943; unica perdita del 7 marzo è la piccola motonave Maggio da 331 tsl, ma in acque ben lontane (incendiata da attacco aereo e portata all'incaglio a Susa, Tunisia) e l'8 sono andate perdute solo l'Ines Corrado ed un piccolo motoveliero da 19 tsl, il Maria delle Vittorie (in porto a Palermo). Sul fatto che la nave in convoglio con Estier e Balzac fosse l'Ines Corrado non ci sono dubbi; da dove viene la notizia che dava la nave come affondata al largo di Filicudi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Caro L Colombo la storia di Filicudi è stata tramandata dalla mia famiglia da mio nonno a mio padre ed ai figli dello scomparso, i quali anni fa si recarono proprio a Filicudi ed un pescatore disse che la nave del padre poteva perfino vedere in profondità. Penso che sia stata tutta una bufala, ora ho chiesto ulteriori notizie ai parenti che però vivono in Austria. Sto scrivendo la storia di questa persona si chiamava Girolamo Gaspari ed é stato professore di filosofia allievo ed amico di Giuseppe Lombardo Radice ed insegnante di Chiara Lubich, nel 1940, in quanto misti lingue ( ladino) aveva optato per la Germania ed era finito sulle navi come tenente di artiglieria. Muore il 7 marzo 1943 appunto sul Ines Corrado ed é sepolto al cimitero germanico di Motta St Anastasia vicino a Catania.

Ps, mi sono presentato al circolo spero che vada bene....Moroto

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti questo è quello che ho trovato sulla scomparsa del mio parente:

" In una lettera ufficiale del Oberkommando Nordsee del 22 ottobre 1943 si dice:

 

"In seguito allo scritto No. 41 117/43 del 14-8-43 le devo ora confermare che suo marito ha trovato la morte nei combattimenti

descritti nella relazione della Centrale trasporti marittimi Napoli (Seetransporthauptstellestelle Neapel).

 

Secondo un documento della Marina di Guerra Italiana di Lipari trasmessaci solo il 18.10.1943, la salma di suo marito

é stata sciaquata a Filicudi , trovata il 13.4.1943 verso le ore 16.44 e successivamente sepolta nel cimitero di questa cittá."

 

In una lettera indirizzata alla vedova firmata da MORITZ BAUER 00657 egli scrive:

 

"Delle circostanze sulla morte di suo marito dalle scarse notizie Le vorreo comunicare questo:

 

In seguito ad una esplosione sulla nave causata da un torpedo o una mina, il dott. Gaspari, insieme ad altri ufficiali

di marina che facevano servizio sul Ponte, é stato ferito gravemente. Un membro dell'equipaggio ondeggiante in

aqua lo ha visto evidentemente giá morto sulla nave affondente. L'avvenimento si é verificato il 7 marzo incirca alle ore 12.35".

 

Il nome della nave non si trova da nessuna parte. "

 

Un bel mistero se è morto sulla Ines Corrado il 7 marzo al largo delle Egadi è possibile che sia rimasto in acqua fino al 13 aprile e che le correnti lo abbiano trasportato fino a Filicudi, è un corpo in acqua per 36 giorni come si può essere conservato, lo hanno identificato con la piastrina????

Link al commento
Condividi su altri siti

Malgrado ne sia scettico, tecnicamente è possibile. Corpi di aviatori americani caduti in Adriatico sono stati in mare per lunghi periodi prima di venire recuperati;

In particolare il cadavere di un membro dell'equipaggio di un B 24 è stato ritrovato fuori Ancona, dopo oltre un mese dall' abbattimento, avvenuto nel Golfo di Trieste. Aveva addosso il life jacket ed è stato identificato dalla piastrina; non è l'unico caso.

Nella prima tratta dell'ipotetico percorso di circa 160 nm, dal Canale di Sicilia a Filicudi, i mesi primaverili sono i più favorevoli per il gioco delle correnti; avvicinatisi alle Egadi queste sono costanti verso levante per tutto il periodo dell'anno. Nella carta dell'allegato mese di marzo, puoi grossolanamente carteggiare e rendertene conto. Ovviamente in linea di massima e da "prendersi con le pinze".

Nel PDF trovi la pubblicazione completa dell'Idrografico. http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/comandienti/scientifici/idrografico/Documents/download/II%203068%20Atlante%20della%20correnti%20superficiali%20dei%20mari%20italiani.pdf

I documenti da te riportati erano in lingua tedesca e, se li conservate ancora, ti è possibile riprodurre l'originale ?

KD2KN1.jpg

Modificato da danilo43
Link al commento
Condividi su altri siti

Trovo un Korvettenkapitän Moritz Bauer alla K.u.K. Marinesektion , Cancelleria operativa, 2° Reparto, Wien III Bezirk; Marxergasse 2.

L'incarico era più o meno lo stesso. Chissà se dopo quasi 30 anni si trattava della stessa persona ! Viste le classi richiamate non lo ritengo impossibile.

http://de.wikipedia.org/wiki/K.u.k._Marinesektion

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...