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I Rimorchiatori "ursus"


danilo43

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Ursus” è un tradizionale eponimo societario della R.R. Panfido-Venezia: varie unità, infatti, si susseguirono nel corso dei decenni tramandando lo stesso nome.

Prendo spunto per queste riflessioni, prendendo in esame alcune immagini pubblicate da Giannpietro Zucchetta e Lourdes Vecchione nel loro pregevole testo “R.R. Panfido & C. s.r.l. - dal 1880 rimorchiatori a Venezia” e da altre apparse nel volume “ In guerra sul mare. Navi e marinai italiani nel secondo conflitto mondiale” di Erminio Bagnasco, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2005; purtroppo, per quest'ultima, essendo esaurita l'opera a magazzino, ho dovuto giocoforza accontentarmi della ottima riedizione pubblicata in 4 volumetti nei Dossier di Storia Militare.

Secondo gli autori Zucchetta e Vecchione, il capostipite della serie degli Ursus appartenenti alla S.A. R.R. Panfido (questa era la ragione sociale originaria) sarebbe il rimorchiatore in legno, costruito a Nantes nel 1918, di 407,17 t.s.l., delle dimensioni di m. 43,10 x 8,29 x 3,72 , alternativa a triplice espansione da 745 ci.

La visita di prima classifica venne effettuata dal R.I.Na. a Venezia nel settembre 1932. (cfr. libro R.I.Na. 1940) ma il registro di classificazione, le numerose immagini, la memoria storica del personale navigante e dei tanti addetti ai lavori confermano la costruzione essere in acciaio .

 

uSLHm1.jpg

 

L'Ursus verrà confiscato dalla R. Marina all'inizio del conflitto, iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato e rinominato F 94. Affonderà a Lagosta il 31 dicembre 1941, silurato dal smg britannico Rorqual.

 

lLJMfL.jpg

Erminio Bagnasco op. cit, parte prima, foto n°128: Il Rimorchiatore requisito Ursus (F 94 di 407 tsl, già appartenente alla Soc. Rimorchiatori Riuniti Panfido di Venezia, ripreso in una giornata di "bora" al largo di Bocca di Lido, durante una missione di pilotaggio foraneo effettuata pochi giorni prima della sua perdita in acque Dalmate....

 

La didascalia apposta dal dr. Zucchetta a questa immagine mi lascia perplesso.

ydeu85.jpg

 

E' una nota foto, priva di attribuzione e non datata, dell'archivio Giacomelli, ma risulta evidente che si tratta dell'Ursus, costruzione in acciaio. Cfr le successive immagini dell'Ursus durante le operazioni di recupero del Cesare Battisti a Massaua nel 1936 e quella coeva alla realizzazione della riva e ponte dell'Impero anch'essa risalente al 1936.

Non mi pare sussistano dubbi, anche la datazione risulterebbe, pertanto, inesatta

yXNpNv.jpg

 

edQwKA.jpg

 

 

 

continua

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Prendo spunto per queste riflessioni, prendendo in esame alcune immagini pubblicate da Giannpietro Zucchetta e Lourdes Vecchione nel loro pregevole testo “R.R. Panfido & C. s.r.l. - dal 1880 rimorchiatori a Venezia” ...................

 

Essendo l'edizione fuori commercio e avendo notato il titolo del testo citato anche in un blog amico, credo di far cosa gradita riproducendone le parti essenziali per la corretta comprensione del post precedente.

 

R.R. Panfido & C. srl - dal 1880 rimorchiatori a Venezia

 

https://www.dropbox.com/s/r0mmwe9xzc2mph7/Rimorchiatori%20Panfido.pdf?dl=0

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Prima di iniziare con il prossimo Ursus, allego alcune altri rilievi al testo R.R. Panfido ...

 

pag 61 - Rimorchiatore Titanus : l'anno di costruzione è il 1936 e non il 1932; il cantiere è il CNOMV Giudecca, non il Savinem che aveva cessato nel 1917 l'attività iniziata nel 1906 presso l'isola veneziana della Giudecca a seguito della chiusura delle Fonderie Neville.

Le Fonderie Neville sebbene avessero effettuato lavori di ristrutturazione, nel 1906 cessarono la produzione e gli stabilimenti con i macchinari vennero rilevati dalla S.A.V.I.N.E.M. che ampliò le attività delle fonderie costruendo uno scalo di alaggio nel proprio cantiere.

La S.A.V.I.N.E.M., nel 1917, trasferì la propria sede, macchinari compresi, a Piombino e, al termine della prima guerra mondiale, l’intera area giudecchina venne acquisita dalla SACNAV con lo scopo di creare un grande stabilimento siderurgico e navale. All'epoca i cantieri occupavano un’area di circa 25000 m² e impiegavano circa 400-500 operai. La società era specializzata nella costruzione di draghe, pontoni e rimorchiatori anche d’alto mare.

I Cantieri Navali ed Officine Meccaniche vennero fondati dal conte Giuseppe Volpi, che nel 1917 fu uno dei maggiori artefici della realizzazione di Porto Marghera. Lo stabilimento venne ancora una volta completamente ristrutturato e intorno agli anni '30 entrò nell'orbita del CRDA - Cantieri Riuniti dell'Adriatico: conseguentemente a partire dal 1933 a far parte del neo costituito IRI. Direttore generale fu nominato l'ing. Cacciari (nonno dell'ex sindaco di Venezia), direttore amministrativo ing. O. Speri. La direzione tecnica venne affidata all'ing. A. Antonini (mio nonno), proveniente dal Cantiere San Rocco, sito a Trieste – Muggia, appartenente allo stesso gruppo cantieristico.

…........................................................

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Ursus II ex Nella

 

Per sostituire il mezzo confiscato dalla R. Marina, venne acquisito dalla Panfido, tra il 1940 ed il 1941, il rimorchiatore Nella, rinominato Ursus II (le successive immagini ed altre, sono state scattate durante il periodo di armamento a Venezia e le didascalie sono quelle originali dell'epoca, apposte sul retro foto).

Il Nella, costruito a Le Havre nel 1921, 338 t.sl., scafo in acciaio delle dimensioni di m. 43.02 x 8.72 x 4.60, alternativa a triplice espansione da 702 ci. (cfr. libro registro R.I.Na. 1940) verrà affondato il 20 febbraio 1944 a Viareggio.

SAI3g4.jpg

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7Aa2OY.jpg

aYpHNV.jpg

 

 

L'amico Ezio Trevisan, fortunato possessore del corposo archivio Panfido 1880 - 1973 (oltre 4500 foto inerenti navi, recuperi, rimorchi e flotta sociale, da me interamente digitalizzato) inviò a suo tempo al comandante Erminio Bagnasco una serie di immagini che vennero pubblicate nel suo testo “La guerra sul mare”. Una di queste, priva di datazione e precisazioni sul retro, rappresentava questo rimorchiatore militarizzato con l'insegna $ sul fumaiolo.

 

m2YuxM.jpg

 

La didascalia della foto pubblicata con il n° 374, così recita:

Venezia, settembre 1942. Il rimorchiatore requisito A.9 Ursus II. (338 tsl) già della S.A. Rimorchiatori Riuniti Panfido di Venezia. Costruito nel 1921 per conto di un armatore savonese era originariamente denominato Nella e aveva sostituito un primo Ursus affondato nel gennaio 1941 in Dalmazia (si veda foto 128). Andrà perduto a Viareggio per bombardamento aereo il 20 febbraio 1944 (g.c. E. Trevisan).

 

Le linee dello scafo sono molto diverse da quelle del Nella (cfr. foto precedenti) e l'insegna sul fumaiolo richiama, se non è proprio la stessa, quella della statunitense Dollars; di certo non appartiene né alla Panfido (logo RR) né alla R.M. In tale caso anche l'anno di attribuzione non sarebbe corretto.

Sono perplesso, forse qualche cosa mi sfugge.

 

EDIT: Ringrazio vivamente l'amico triestino Nereo Castelli, stimato Autore, assieme a Paolo Flegar di "D. Tripcovich & C" da me recensito in https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=45383&p=490638 che ha risolto il mistero: si tratta di un rimorchiatore costruito nel 1941 a Venezia dalla CNOM per la Società ILVA (SI sulla ciminiera), con il nome di Bagnoli ma subito requisito dalla Regia Marina.

Dopo varie disavventure belliche fu riportato a Venezia, dove nel 1953 diventerà il Carlo Secondo.

Ne fa fede questa foto del 1977, tratta da Navi e Armatori http://www.naviearmatori.net/ita/foto-147293-4.html dove si fa ulteriormente confusione tre primo e secondo.

 

Nun3j2.jpg

 

 

continua .

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Ursus (III) ex HMS W 55

 

Il successivo rimorchiatore a portare lo stesso nome del precedente, Ursus II, è un'unità di provenienza britannica: il Rescue Tug HMS St.Day W55 (ex Empire Minor) classe Saint, che sarà in armamento con bandiera italiana a partire dal 1949.

Era stato costruito dai cantieri Taikoo Dockyard and Engineering Co. (Hongkong) e varato nel 1919, 545 tsl, 1610 c.i.(cavalli indicati), un solo asse portaelica.

Nell'immediato dopoguerra l' ing. Emilio Panfido assieme al suo tecnico di fiducia (nonché amico di famiglia) ing. Antonini, mio nonno materno, si reca in Inghilterra per la visita preliminare di quell'unità che, reputata idonea per il futuro servizio, verrà trasferita a Venezia dove sarà soggetta a totale revisione di scafo e macchine, alternativa a vapore e caldaia; il tutto sotto la direzione del suddetto ingegnere. Così si trovava all'atto del sopralluogo:

 

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7Lyyd0.jpg

YWrHu5.jpg

Apprestamento al trasferimento; l'unità, con ambedue i nomi, affronterà il viaggio con le proprie macchine, ma con un rimorchiatore di scorta

 

Il mezzo sarà per molti anni a venire il fiore all'occhiello della Società, effettuando rimorchi d'altura in tutto il Mediterraneo e fuori degli stretti, trainando in Italia per la demolizione i relitti riportati in galleggiamento dalla stessa Società, dal Mar Rosso e dalle ex colonie in AOI.

 

3pwWBV.jpg

Uno dei primi "lavori" di rappresentanza, nel maggio 1949

 

glEtXZ.jpg

A Venezia

 

D7vKGh.jpg

Ancora a Venezia nel luglio 1953

 

continua ...

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A mio nonno, in ricordo dell'opera svolta, il comm. Giuseppe Panfido donò questo dipinto di cui non conosco l'autore, forse meno titolato dell'analogo firmato da Scarpa Croce (Ursus II, 1936) ma certamente di carattere più "marinaro" e a me molto caro.


Allego a seguire anche un'altra foto ripresa più o meno dalla stessa angolazione del quadro, per un facile raffronto.


L'Ursus rimarrà in armamento fino al 1962 data della sua vendita ad altra società e sotto il nuovo nome di San Ciriaco navigherà ancora a lungo.


All'epoca della cessione era già in costruzione presso il Cantiere Navale Breda di Portomarghera il nuovo Ursus, varato nel 1963.



fXtxLC.jpg


In navigazione nel Golfo di Trieste - olio su tela, di mia proprietà


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3w92we.jpg


L' Ursus II, autore il pittore veneziano Scarpa Croce. Olio su tela, proprietà famiglia Panfido



continua ...


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Ciao Vincenzo, ho controllato adesso; in effetti il pc ha fatto un po' di fatica a caricarle, dopo poco le vedo tutte, in totale sono 18.

Se non riesci a caricarle nuovamente te le invio privatamente e ripulite. Avvisami in mp e provvederò. Colgo l'occasione per dirti che a Milano e dintorni ho poche conoscenze nel settore.

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Ciao Vincenzo, ho controllato adesso; in effetti il pc ha fatto un po' di fatica a caricarle, dopo poco le vedo tutte, in totale sono 18.

Se non riesci a caricarle nuovamente te le invio privatamente e ripulite. Avvisami in mp e provvederò. Colgo l'occasione per dirti che a Milano e dintorni ho poche conoscenze nel settore.

Incredibile! o hai fatto qualche intervento oppure ogni pc si comporta come vuole! Da questo, le foto sono apparse subito! Interessanti tutte.

Grazie comunque per il tuo interessamento. Spero che qualche amico milanese di Betasom venga alla presentazione, magari dopo aver visto l'invito di Malaparte su https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=43645

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Concludo questa panoramica sui rimorchiatori Ursus, con le immagini dell'ultimo della serie, costruito al Cantiere Navale Breda di Portomarghera nel 1963.

Il mezzo è tutt'ora navigante, con base a Venezia, dal 2011 in proprietà della Società Vipp-Grandi Lavori che aveva precedentemente acquisito il Maximus ( cost. anno 1956), anch'esso tutt'ora navigante come nave da diporto.

http://www.culturanavale.it/documentazione.php?id=109

 

sCObkz.jpg

L'Ursus poco dopo il varo e sotto in un immagine più recente

 

Nm87Y7.jpg

 

Nel testo “R.R. Panfido & C. s.r.l. - dal 1880 rimorchiatori a Venezia”, a pag. 77, si afferma che questo rimorchiatore fu il terzo ed ultimo della flotta a portare questo nome: in realtà, come si è potuto constatare è il quarto Ursus. 

E' da precisare che nessuna costruzione in legno societaria adottò questo nome

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