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Notiziario Della Marina Giugno 2014


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Lo scorso venerdì, ho ricevuto copia del Notiziario di giugno.

All'interno, in occasione del 10 giugno ma sopratutto, in occasione del Centenario.. vengono illustrati i coinvolgimenti della Regia Marina durante la Grande Guerra...

In quarta di copertina, è riportato il Bollettino della vittoria navale esposto a Palazzo Marina..

Durante il fine settimana, ho rielaborato graficamente il bollettino e ora lo pubblico a vostro beneficio :smile:

 

15s22hi.jpg

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Sintatticamente e logicamente , meglio del "Bollettino della Vittoria" (I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. = i resti, e SOLO I RESTI!!!, avevano disceso con orgogliosa sicurezza le valli !!!! :biggrin:

Modificato da malaparte
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XII Novembre 1918 ? OK che allora non c' erano tweets, farcebook & co. ma una settimana... e il testo rivela una notevole sobrietà e retorica alquanto contenuta rispetto allo stile comunicativo in auge in quel periodo; quindi reputo che, pur essendo ben conscio della solennità e posterità del documento che scriveva, Di Revel non si sia certo soffermato a limare..

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Il testo è in realtà di Gabriele d'Annunzio; Thaon di Revel, che il 1° novembre* in vista dell'armistizio aveva chiesto al Poeta di predisporlo, si limitò poi a emendare alcuni passi polemici contro l'ex nemico.

Si veda il saggio di Guglielmo Salotti (scopritore di questa notizia) D'Annunzio, Thaon di Revel e il "Bollettino della Vittoria navale", in Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, giugno 2002.

 

 

* v. errata corrige più sotto

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Il testo è in realtà di Gabriele d'Annunzio; Thaon di Revel, che il 1° novembre in vista dell'armistizio aveva chiesto al Poeta di predisporlo, si limitò poi a emendare alcuni passi polemici contro l'ex nemico.

Si veda il saggio di Guglielmo Salotti (scopritore di questa notizia) D'Annunzio, Thaon di Revel e il "Bollettino della Vittoria navale", in Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, giugno 2002.

Quoto il buon Chimera... e aggiungo.. :smiley19: :smiley19:

Notizia veramente interessante. Mi semba di ricordare che l'annata 2002 non sia on-line. Domani telefono e vedo se riesco a recuperare l'articolo.

Voglio proprio approfondire. Non ho mai letto gli scritti dell'Ammiraglio di Revel (o almeno non ricordo di averlo fatto).. però, avevo avuto il sospetto che la targa fosse "opera" del poeta d'Annunzio.

Comunque la "Targa" che ho postato, è disponibile per chi volesse stamparsela in formato A/3 o A/4 (invio il file "buono")... Personalmente, per un progetto che avanzerò a settembre :ph34r: , l'ho stampata in A/4 (su carta pergamenata)... a me piace molto, spero che piaccia anche a... :ph34r::smile: :smile:

Modificato da Visitatore
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Sintatticamente e logicamente , meglio del "Bollettino della Vittoria" (I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. = i resti, e SOLO I RESTI!!!, avevano disceso con orgogliosa sicurezza le valli !!!! :biggrin:

A mio avviso, bisogna distinguere tra gli aspetti sintattico-grammaticali e quelli più propriamente emotivi, emozionali e di riscontro a livello personale del "Bollettino della Vittoria".

Se guardiamo all'uso dei pronomi, della forma e della sintassi non c'è nulla da dire.

 

Tuttavia, il "Bollettino della Vittoria" non soltanto si riconduce ad uno dei momenti più fattivi e - diciamolo pure - positivi e gloriosi della nostra storia unitaria, ma per tante generazioni ha rappresentato (e mi auguro continui a rappresentare) il simbolo della conclusione di quella che può essere considerata la Quarta Guerra d'Indipendenza, con il completamento dell'unità italiana e l'entrata delle terre irredente a far parte della continuità statale, storica e nazionale di quella che, con un termine oggi desueto, viene denominata "Patria".

 

Uno dei primi ricordi che ho della mia infanzia è il 4 novembre del 1968, quando mio nonno mi porto con sé alla cerimonia per il 50° della Vittoria al Monumento ai Caduti di Celle Ligure.

Avevo meno di dieci anni: forse è proprio da allora che cominciai ad interessarmi di queste cose e a nutrire un senso della Patria - e dell'Amor di Patria.

Un "senso" che persone come mio nonno - Cavaliere di Vittorio Veneto e combattente della prima guerra mondiale (anzi, prestò servizio in Marina dall'aprile 1914 al maggio 1919) - avevano ben presente, e hanno cercato di trasmetterci, al di là del fatto che sembrerebbe che solo "i resti" dell'esercito austro-ungarico "avevano disceso le valli ecc. ecc.".

Anzi, penso che ai reduci della Prima guerra mondiale - magari orgogliosi di aver dato il proprio contributo - non solo sfuggisse il dettaglio, ma credo che non glie ne importasse niente qualora lo avessero saputo.

A livello personale, il "Bollettino della Vittoria", insieme al testo lanciato in mare da d'Annunzio a Buccari e ad alcuni altri, è uno dei pochi che so a memoria, e mi piace ripeterlo tra me e me quando attraverso le valli del Veneto o quando mi trovo su quello che un tempo era il "fronte dolomitico": non soltanto perché mi ricorda la "Vittoria", ma anche quelle centinaia di migliaia di militari (soprattutto fanti delle trincee, con fasce mollettiere e moschetto '91), che - per consentire di conseguire questa "Vittoria" - ci hanno pure lasciato la pelle.

In questo senso, il "Bollettino della Vittoria" fa parte non soltanto dell'immaginario collettivo di chi tiene a queste cose, ma costituisce parte di un patrimonio morale, militare ed emotivo che - senza paura di volerlo ammettere - è composto anche da questi elementi.

 

In definitiva, a me il "Bollettino della Vittoria" piace così. E' come una bella donna, che ha un piccolo neo che la rende ancora più attraente e desiderabile.

Modificato da Alagi
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@ Alagi, non posso che condividere il tuo essere Italiano.

Dopo le tue belle parole ... mi viene da farvi una domanda:

Se riesco a convincere tutti i miei superiori (non sono poci).. ad omaggiare una 70ina di ospiti con una copia su carta pergamenata del Bollettino in questione.. magari accludendo la storia della sua nascita (d'Annunzio, tagli ecc..), pensate che l'idea possa essere apprezzata? :smile:

 

@Bertuccia, è chiaro a cosa mi riferisco o devo essere più esplicito? :rolleyes::laugh: ..... ti voglio aiutare, mi sei simpatico :laugh: :laugh: ... 18/19

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A secco, bertuccia a chi??? :laugh: :laugh: :laugh:

Giuro non ci sto arrivando.... 18/19??? :smiley12:

Mumble, mumble, mumble....

 

EDIT: la notte porta consiglio.... ho capito!

Modificato da chimera
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Direi proprio di sì!

Hai recuperato poi il saggio in questione? Se occorre... :wink:

 

 

Dopo le tue belle parole ... mi viene da farvi una domanda:

Se riesco a convincere tutti i miei superiori (non sono poci).. ad omaggiare una 70ina di ospiti con una copia su carta pergamenata del Bollettino in questione.. magari accludendo la storia della sua nascita (d'Annunzio, tagli ecc..), pensate che l'idea possa essere apprezzata? :smile:

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p.s.: devo correggere quanto scritta più sopra: il 1° novembre è la data in cui il Poeta, a seguito di precedente richiesta, inviò il testo a Thaon.

 

Va detto che la chiusa dedicata agli "onesti e prodi marinai d'Italia" non è dannunziana, ma di pugno dell'ammiraglio

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Spero di essere fortunato.. nel senso che forse ho il bollettino in questione a casa... Ovviamente, se così non fosse egregio Andrea... ti chiederò di...

Comunque, su internet ho già trovato qualcosa...

@ Andrea, la battuta che stai attribuendo a Di Revel è riportata anch'essa sul Bollettino o ci sono altre fonti? Il mio intento, se riesco, è quello di far "risplendere" la verità storica.. e di riflesso, stupire i partecipanti.. chissà se ci saranno i Betasomiani :ph34r::rolleyes::smile: :smile:

 

@Bertuccia, secco a chi? secco a me??? :blink: mamm'hai (volevo scriverlo in romanaccio) visto bene? :laugh: :laugh:

Modificato da Visitatore
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