Massimiliano Naressi * Report post Posted June 2, 2014 (edited) TITOLO: L’U-BOOT DELLA MORTE (titolo originale No survivors) Autore: Edwyn Gray Editore: Longanesi (recente nuova edizione di Meridiano Zero) Anno: 1976 Formato: tascabile, 232 pagine (ed. Longanesi) Reperibilità: facile (usato in rete o nuova edizione) Costo: da 10 euro in su. Questo è il primo romanzo della serie creata dall’autore e avente come protagonista Konrad Bergman, giovane ufficiale sommergibilista nella Germania nazista. Lo si può definire il ‘romanzo di formazione’ del protagonista che, figlio di un comandante di u-boot scomparso durante la prima guerra mondiale, decide si seguire le orme paterne. Eccolo quindi affrontare l’impegnativo iter necessario per arrivare a comandare il suo primo sommergibile. Una volta al comando dovrà affrontare le dure prove e le scelte legate al suo nuovo ruolo che si uniscono al tormentato rapporto con una ragazza ebrea. Arrivato alla gloria e alla notorietà, gli viene affidata una missione speciale, apparentemente tranquilla, che prende una piega drammatica e imprevista poiché gli ordini che riceve sono perentori: Non ci saranno superstiti. L’autore trasporta il lettore nel mondo degli u-boot con abilità e documentazione che rendono bene la drammatica atmosfera dei sommergibili tedeschi durante la GM2. Egli infatti ha dedicato diversi saggi alla guerra navale e alle vicende dei sommergibili. Edited June 2, 2014 by Massimiliano Naressi Share this post Link to post Share on other sites
Massimiliano Naressi * Report post Posted June 2, 2014 L'U-boot della morte è presente anche nella roccolta di romanzi di Edwyn Gray dal titolo I dannati della guerra, edita nel 1978 da Mondadori. Share this post Link to post Share on other sites
malaparte* Report post Posted June 2, 2014 Vedo che è presentato come "lo Sven Hassel del mare" in edizione di un' epoca in cui non è che fosse dannatamente usuale come adesso proporre libri assortiti come "il Dan Brown italiano!!!" "il Carlo Lucarelli delle Puglie!" " Le cento sfumature di ... in salsa andalusa!" e via dicendo (il fatto che Sven Hassel fosse pubblicato appunto da Longanesi è incidentale.... ) Diciamo che l'abbinamentio promette bene. Colgo l'occasione per rammentare a tutti Sven Hassel (me lo ha fatto conoscere mia figlia) e già che ci sono anche Helmut Kirst, con il suo caporale, poi tenente, e infine borgomastro Asch (che mi ha fatto conoscere mio padre). Il passaparola in famiglia funziona... GHo visto che in biblioteca comunale c'è , di EG, U-Boot: Rotta su Tokio. Provvederò e grazie della "dritta". Share this post Link to post Share on other sites