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Pattugliatore D'altura Per Bambini Classe "upadino"


Ocean's One

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Carissimi comandanti,

 

inizio oggi il thread sulla costruzione di un modello piuttosto particolare.

Non si tratta di una vera riproduzione in scala, ma di un grosso mockup pensato per accogliere un bambino al suo interno. Nella fattispecie, l'interessato è il mio nipotino, il bambino Edo.

Alcuni di voi avranno già visto il risultato in altra sede; qui invece voglio partire da zero e mostrarvi i passi della costruzione di questo grosso modello.

 

Come soggetto, mi sono concentrato su una nave di superficie moderna, una sorta di mini-Upad, perché la configurazione stealth con fiancate inclinate è quella che offre il massimi volume all'interno della sovrastruttura.

In realtà, l'abitabilità interna è stata il fattore che ha condizionato l'intero progetto. Le forme e le dimensioni dell'Upadino dipendono strettamente dallo spazio utile interno, unite alla necessità di mantenere misure esterne non esagerate e compatibili con l'ambiente domestico.

 

 

ERGONOMIA

Come primo passo, sono partito con la valutazione dimensionale del mio piccolo cliente.

Attualmente, il bambino Edo è alto 98 cm per 14 kg di peso. Seduto con le gambe a squadra, ingombra 55 cm in altezza per 58 cm in lunghezza. Ovviamente ho previsto una certa crescita, assumendo misure limite di 65 cm di altezza seduta per 70 cm di lunghezza, il che dovrebbe corrispondere a circa 115-120 cm di statura.

Da ciò scaturisce la misura dell'altezza minima della parte abitabile della nave, pari a 65 cm.

 

Dopodiché, ho deciso di prevedere un'apertura superiore per consentire al bambino Edo di affacciarsi all'esterno. Questa apertura gli permetterà anche di rimanere seduto su un piccolo sgabello, ad altezza tale da poter guardare tranquillamente fuori. Per un bambino della sua statura, una corretto sedile è alto circa 25 cm, il che porta l'altezza totale seduta del bambino a circa 80 cm.

Conseguentemente, la sovrastruttura (al netto dell'albero) non dovrebbe essere più alta di 70 cm, per non risultare troppo opprimente quando il bambino si affaccia all'esterno.

In larghezza, una sezione di circa 40x30 cm è più che sufficiente, stante l'esigua misura delle spallucce di mio nipote.

 

Infine, ho valutato le modalità d'ingresso.

Scartata una possibile porta laterale, non mi è rimasto che prevedere un'apertura poppiera. Da qui, il bambino passa a gattoni sotto al ponte di volo fino ad arrivare nella zona centrale, dotata di maggiore altezza interna.

Per non rendere troppo critico questo passaggio, la lunghezza del "tunnel" va limitata a soli 35-40 cm, mentre l'altezza minima per garantire un agevole passaggio a quattrozampe dev'essere di almeno 40 cm.

 

http://s25.postimg.org/muo57g9pr/00_01.jpg

_00_01.jpg

(il CAD era troppo freddo. Questo schizzo è molto più vissuto…)

 

 

PROGETTO

Come avete visto, i vincoli ergonomici sono piuttosto stringenti.

Ho cercato di mantenere una forma ragionevole con la soluzione che vedete in figura.

La grossa sovrastruttura centrale ha una parete frontale molto inclinata per alleggerire la sagoma della nave, pur mantenendo una sufficiente abitabilità. La plancia con le sue piccole finestrature è posta più o meno all'altezza degli occhi del bambino.

 

L'altezza di costruzione è stata la scelta più critica.

Un bordo libero di 25 cm era più o meno tassativo, viste le proporzioni dello scafo.

Tuttavia, rispetto alla quota del ponte principale, ho dovuto sollevare il ponte di volo di un interponte (15cm) per le necessità d'ingresso spiegate in precedenza.

Per bilanciare la linea dello scafo, ho adottato una simile altezza anche per la piccola tuga anteriore, nella quale (prima o poi) monterò un modulo Aster.

La larghezza di scafo è stata fissata in 60 cm, che consente al bambino Edo di girarsi agevolmente ma resta comunque compatibile con le quote degli armadi (vi spiegherò più avanti come si smonta e si piega lo scafo per essere riposto).

In ultimo, ho dimensionato la prua. Vista la larghezza di 60 cm, per risultare sufficientemente slanciata la prua dev'essere lunga almeno 75 cm, divisa in due sezioni diversamente angolate, come vedete dal disegno.

Ciò porta la lunghezza fuori tutto della nave a 2,05 metri e quella al galleggiamento ad 1,75 m.

 

 

Il risultato: una forma piuttosto originale, non proprio da pattugliatore d'altura ma forse più da grosso yacht (oppure da "Destriero"?). Però non mi dispiace: ha un suo fascino e, comunque, con tutti i vincoli di cui sopra è già un bel risultato, almeno credo.

 

 

Alla prossima, per parlare dei materiali utilizzati.

 

Saluti

Ocean's

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Che spettacolo!!

Sicuramente è meglio il disegno che hai postato che il CAD...

Io prendo appunti... ho una figlia e magari, un domani, fra 30 o 40 anni potrei essere costretto ad entrare nell'ambito delle costruzioni navali... :sleep::laugh::laugh:

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GM Andrea,

 

concordo: i sistemi d'arma sino allo studio.

Per intanto, è pronta la motorizzazione per far girare l'antenna del radar nautico e il set di luci di via, comandabili da un piccolo pannellino.

Ma è evidente che dovrà arrivare anche l'immancabile 76/62, motorizzato e comandato dall'interno della baby-COC.

Poi vedremo per il resto, a tempo debito.

Per intanto ho previsto due aperture laterali per lanciasiluri o RHIB, da cui per ora il bambino Edo può guardare fuori oppure imbarcare il suo equipaggio di playmobil…

_____________

 

Von Faust, Navy,

 

se qualcuno di voi volesse veramente seguire le mie orme, sarebbe per me una grande soddisfazione.

In questa sede cercherò di essere più dettagliato possibile, in particolare per le misure e le scelte di progetto, in modo da dare maggiori riferimenti.

 

A questo proposito, Von Faust, ti suggerisco di iniziare a riflettere sulla strada che eventualmente vorrai prendere.

Il punto fondamentale è capire se potrai tenere la nave sempre montata oppure, come me, dovrai farla pieghevole e scomponibile in più parti (per inciso, il mio obiettivo è di poterla riporre, appiattita a fisarmonica, sopra ad un armadio largo 150x60 cm.

Ovviamente, una soluzione fissa è più semplice e la consiglierei come primo tentativo. Addirittura, per non fare troppi passi in una volta sola, potresti anche iniziare ad ritagliare ed assemblare con lo scotch alcuni scatoloni di cartone, tanto per provare.

Per questo, spero che il mio disegno sulla carta quadrettata ti possa aiutare (se non si è capito abbastanza, ribadisco che 1 quadretto è pari a 5 cm).

Invece, io spiegherò più avanti le modalità di scomposizione e piegatura del mio modello.

 

Per ora vi saluto, alla prossima!

 

 

 

 

(edit: ma il 76/62 lo faccio con guscio stealth o a zuccotto? Il primo è più coerente, il secondo ha maggiore fascino!)

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_____________

 

Il punto fondamentale è capire se potrai tenere la nave sempre montata oppure, come me, dovrai farla pieghevole e scomponibile in più parti (per inciso, il mio obiettivo è di poterla riporre, appiattita a fisarmonica, sopra ad un armadio largo 150x60 cm.

 

 

Facci capire: stai dicendo che, OLTRETUTTO, trattasi di oggetto pieghevole e riponibile? :blink::ohmy::ohmy: Ma, invece di squadernare pubblicamente il tutto, chiedere segretamente il brevetto.... :ohmy: e venderlo all'IKEA? :biggrin:

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MATERIALI IMPIEGATI

 

Inizialmente, pensavo a qualcosa di semplice ottenuto da scatoloni di cartone. Non avrebbe dato particolari problemi né di realizzazione né di verniciatura (se si ha l'accortezza di fare le giunte con il classico nastro avana da imballaggio ma poi di ricoprirle con scotch di carta per renderle verniciabili).

 

Tuttavia, in breve tempo, è prevalsa l'intenzione di realizzare un modello più accurato, utilizzando un materiale plastico: il polipropilene alveolare, comunemente detto "polionda".

Questo è un materiale che tutti conosciamo, con il quale vengono per esempio realizzate delle cartellette portadisegni leggere ed economiche. Come vedete in foto, il foglio di polionda possiede degli alveoli interni, che gli donano una buona rigidezza in rapporto al suo minimo peso.

Normalmente si può trovare presso i grandi centri di bricolage, in fogli che vanno da 50x50 cm al metro e mezzo.

 

http://s25.postimg.org/cuu7nskvj/01_01.jpg

_01_01.jpg

 

Vi devo dire che, in realtà, disponevo già di questo materiale.

Una decina di anni fa avevo infatti realizzato dei pannelli di segnalazione per le gare di kart, come vedete in foto. Ormai però la nostra squadra si è sciolta, per cui ho pensato di dare nuova vita a questi pezzi, altrimenti inutili.

Ritagliandoli, ho potuto disporre di buona parte della polionda necessaria per realizzare l'Upadino.

 

http://s25.postimg.org/kq4r2lui7/01_02.jpg

_01_02.jpg

 

Lo spessore del materiale è 2,5 mm, la misura più comune.

Per incrementare la rigidezza dei miei pezzi, io li ho realizzati tutti in doppio spessore, sovrapponendo due fogli ed unendoli tra loro con strisce di biadesivo largo.

Va detto che la polionda è più rigida nella direzione delle "canne" (o alveoli). Pertanto, per i pezzi lunghi e stretti come le fiancate, ho unito i due strati mantenendone lo stesso orientamento. Al contrario, per i larghi elementi del ponte, ho sovrapposto i due fogli con gli alveoli disposti perpendicolarmente fra loro, in modo da avere una rigidezza bilanciata nelle due direzioni.

Nell'ultima foto vedete, come esempio, due pezzi relativi alla sezione di prua della nave.

Sovrapposti ed uniti con biadesivo i due strati, si può poi tagliare la sagoma con un comune taglierino.

Va usata l'accortezza di tenere ben compatti gli spigoli, per cui sul perimetro dei pezzi è meglio applicare del nastro adesivo largo (in foto è quello trasparente, ma quasi dappertutto ho preferito il prodotto telato tipo "americano" che ha un adesivo molto più efficace).

 

http://s25.postimg.org/8mzff1jfz/01_03.jpg

_01_03.jpg

 

Più avanti vi dirò del rivestimento finale, realizzato con carta autoadesiva tipo dc-fix o similare.

In sintesi: niente colla, né vernici, né utensili impegnativi, ma soltanto materiali puliti.

Si potrebbe tranquillamente lavorare in casa se non fosse per le grosse dimensioni della nave, che mi hanno comunque imposto di spostarmi in cantina…

 

Saluti,

Ocean's

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acutissimo Navy,

hai perfettamente ragione.

In effetti, ho usato proprio il nastro telato per tutte le giunzioni pieghevoli. Il nastro semplice delle foto precedenti serviva solo per livellare un po' lo spigolo prima di applicare la "carta" dc-fix.

Nelle foto seguenti puoi vedere un esempio di cerniera, relativa alla piega di mezzeria di una porzione di ponte.

 

Su ciascuno dei due pannelli, già parzialmente ricoperti in plastica autoadesiva, ho applicato degli spezzoni di biadesivo telato, seguendo un disegno incrociato.

Dopodiché ho unito di testa le due parti facendo passare dalla faccia opposta ciascuno dei pezzi di biadesivo, realizzando così una cerniera solida. Questa articolazione assomiglia un po' a quelle dei timoni dei vecchi aeromodelli in balsa (per chi ha fatto tempo a vederli!), che sfruttavano appunto segmenti incrociati di fettuccia in tessuto.

Infine, per ulteriore rinforzo, ho coperto tutte le giunzioni con una striscia di nastro telato "americano", avendo cura di applicarlo sulle parti al massimo angolo di piega, in modo da garantire un avanzo di nastro sullo spigolo che non ostacolasse la rotazione (vi ricordo che lo spessore dei pannelli non è trascurabile).

Infine, per una perfetta adesione, ho ripassato il tutto con un ferretto da stiro a temperatura non troppo elevata.

 

http://s25.postimg.org/vdibd4azz/03_01.jpg

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http://s25.postimg.org/ymwqjkz3j/03_02.jpg

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http://s25.postimg.org/f3s5a80bz/03_03.jpg

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http://s25.postimg.org/5lsea6enj/03_04.jpg

_03_04.jpg

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così? :biggrin:

 

sparviero.jpg

(io però ci metterei un motorino elettrico. Al giorno d'oggi...)

 

____________

 

(edit: in questo caso, disegni con bambino alto circa 115cm)

 

:wub: :wub:

 

questo non glielo dovevi fare a Navy... lo Sparviero no... adesso glielo devi fare per un bambino da 1,70 mt... :biggrin::biggrin::laugh:

 

@ Iscandar... quoto quoto quoto... :smiley19: :smiley19: Ti devo un brindisi.

@ Oceans.. va bene anche 1,67... :laugh: :laugh:

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Navy, Iscandar, siete troppo forti!

 

Allora, visto che siamo in tema di elezioni, invito ad un sondaggio in rete per scegliere la soluzione più consona per Navy:

- Lo Sparviero di cui sopra, riscalato per il "bambino" di 1,67m (se qualche comandante fa il telaio, io ci metto il resto)

- Prendere un Optimist, togliere l'albero, aggiungerci un piccolo fuoribordo e delle sovrastrutture consone

- Prendere la Vespa di Navy e carenarla in stile Sparviero (se poi in strada lo vogliono fermare per un controllo, ha sempre il 76…)

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Adesso però è bene tornare con i piedi per terra e vedere come ho realizzato le giunzioni fra le parti dell'Upadino.

Visto che il modello dev'essere smontabile, mi sono trovato nella necessità di unire, di testa, i diversi componenti. In aggiunta, parti pieghevoli come il pezzo di ponte visto in precedenza hanno bisogno di essere irrigiditi dopo l'apertura.

Per questi scopi, ho previsto una serie di bacchette trasversali metalliche, da inserire in opportuni tubetti di allineamento. La mia scelta è caduta su un tondo di alluminio di diametro 6mm, inserito in tubetti da 8x6 mm, anch'essi in alluminio. (Unica accortezza: all'atto dell'acquisto ho verificato in pratica l'effettivo accoppiamento, perché le due tolleranze sui diametri di 6mm avrebbero anche potuto generare interferenza e non gioco)

 

http://s25.postimg.org/4xjjr8fxr/03_05.jpg

_03_05.jpg

 

Come vedete in foto, i tubetti di guida vanno disposti su entrambe le parti da accoppiare. Qui vedete già montati i due relativi alla parte di ponte in esame, bloccati con nastro adesivo e poi rivestriti in dc-fix. Invece, i tre tubetti della parte adiacente sono per ora soltanto appoggiati a titolo dimostrativo.

 

Tenuto conto che il tondino di giunzione è lungo 60 cm, esso attraversa per intero la larghezza del modello e garantisce solidità all'insieme.

Con 5 di queste bacchette si riesce a raggiungere un'accettabile solidità di tutto l'Upadino. Vi mostrerò più avanti dove queste tondini sono effettivamente disposti.

 

Saluti

Ocean's

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Innocenti bambine...

Pensa invece come apprezzerebbero un modello simile, fatto in scala "barbie"!

Ne verrebbe fuori la riproduzione di uno yacht di una sessantina di piedi, che non è male...

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Torniamo ora al mio Upadino:

 

PIEGATURA

Come ho già scritto, tutta la nave è pensata per essere smontata e ripiegata fino all'appiattimento, in modo da essere riposta in poco spazio.

Vi illustro le modalità di smontaggio, che hanno avuto dirette implicazioni sul progetto, imponendo la realizzazione di cerniere e giunzioni, come spiegato poco fa.

 

Ecco la vista laterale della nave con evidenziate le parti pieghevoli/smontabili.

La seconda figura qui sotto mostra invece il modello all'atto della piegatura.

 

http://s25.postimg.org/cuyt1ja9b/02_01.jpg

_02_01.jpg

http://s25.postimg.org/l1qst40bz/02_02.jpg

_02_02.jpg

 

Per massimizzare l'abitabilità, la nave non possiede il fondo e dispone di un'unica ordinata trasversale inclinata, posizionata nel punto di giunzione fra la parte principale, a murate dritte, e quella di prua, che chiaramente ha una forma a "V".

In corrispondenza della linea inclinata gialla (5) si congiungono quindi il corpo principale, la sezione di prua e l'ordinata inclinata (quest'ultima comprende anche i due pannelli piani che costituiscono la piccola tuga prodiera).

Gli innesti fra queste parti sono tutti garantiti da tondini di alluminio da 6mm e relativi tubetti di guida.

Il piano completo prevede 5 bacchette principali, identificate dai piccoli cerchi di colore rosso evidenziati nella vista laterale: due sul ponte di volo, due sul ponte prodiero ed uno alla giunzione della tiga prodiera con la faccia anteriore della sovrastruttura.

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Per lo smontaggio, si inizia a separare la plancia (1) e l'albero (2), che possono essere facilmente riposti grazie alle loro dimensioni limitate.

Dopodiché, si procede a separare la sezione di prua (3), che può essere piegata ed appiattita in corrispondenza della mezzeria del ponte prodiero (4, in rosa nella vista laterale).

Dopo il completo appiattimento, la sezione di prua misura circa 80x60x3 cm.

Il passo successivo è separare l'ordinata inclinata (5, in giallo nella vista laterale), che viene poi appiattita spianando le sue due pieghe.

A questo punto, non resta che appiattire il corpo principale con un movimento a fisarmonica, piegando in mezzeria tutti i pannelli trasversali (indicati in arancio nella vista laterale).

Più precisamente:

- la faccia anteriore della sovrastruttura (6) si piega verso l'interno

- la faccia posteriore della sovrastruttura (7) si inflette anch'essa verso l'interno

- il ponte di volo (8) si piega verso l'alto, ovvero verso l'esterno della nave.

- infine, le due murate (9) dello scafo si ribaltano verso l'alto, andando a sovrapporsi alla pareti laterali della sovrastruttura per un completo appiattimento.

 

Dopo queste operazioni, la parte principale dello scafo assume dimensioni di circa 135x55x10 cm, idonee ad un facile rimessaggio.

Modificato da Ocean's One
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COSTRUZIONE

Alcune fasi della realizzazione del corpo principale

(chiedo scusa per la qualità delle immagini, prese in cantina in condizioni di illuminazione da Navy Seal...)

 

http://s25.postimg.org/d6o47735b/04_01.jpg

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http://s25.postimg.org/kb5xg8aen/04_02.jpg

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La giunzione fra la parte principale e l'ordinata inclinata, fatta con la tecnica dei tubetti di alluminio.

Sugli stessi attacchi più avanti si monterà la sezione di prua.

http://s25.postimg.org/4tifcj3xr/04_03.jpg

_04_03.jpg

 

Per mantenere le murate in posizione, l'unica ordinata inclinata si è rivelata insufficiente.

Ho quindi realizzato delle baionette smontabili, piegate esattamente dell'angolo previsto fra scafo e sovrastruttura stealth (circa 160°) ed inserite in un tubetto fissato su una piastrina in polionda, a sua volta bloccata con biadesivo alla murata dello scafo.

Il tutto è completamente smontabile all'atto del ripiegamento.

 

http://s25.postimg.org/5kb5ib6b3/04_04.jpg

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http://s25.postimg.org/8buf8x4tr/04_05.jpg

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http://s25.postimg.org/bhf0z4nfz/04_06.jpg

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Concordo con voi che per ora non si veda un gran che: grandi superfici di colore grezzo e nessun dettaglio.

I prossimi post andranno meglio; inizierò a mostrarvi la plancia e poi l'albero.

Saluti

 

Ocean's

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dai, dai, Von Faust!

Inizia a a costruire, non farli crescere troppo... :smile:

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PLANCIA

Per la realizzazione della plancia, innanzitutto ho definito le misure principali.

Il bambino Edo, seduto, è alto 55 cm, quindi i suoi occhi sono posti ad un'altezza di circa 45 cm da terra.

Tenendo conto di un minimo di crescita, è bene che la fila di finestrini della plancia si estenda da quota 44 a quota 50 cm. Ciascuna finestratura sarà di dimensioni 6x6 cm, piuttosto proporzionata nella scala dell'Upadino.

Alcuni di questi finestrini saranno effettivamente aperti: 4 sul davanti e 1 su ogni lato. Gli altri saranno invece solamente evidenziati con carta adesiva nera, ciò per non infragilire troppo le pareti della sovrastruttura.

Nelle prime figure qui sotto vedete la realizzazione della plancia, in doppio strato di polionda.

La definizione esatta delle misure è stata un po' problematica, viste le pareti inclinate e la necessità di conteggiare anche lo spessore della polionda stessa.

Alla fine la soluzione migliore è stata quella di tagliare rimanendo un po' abbondante e rifilare dopo verifica in opera. Anche l'uso di un cartamodello per una prova preliminare mi ha dato una mano.

 

http://s25.postimg.org/bbbfq9qy7/05_01.jpg

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http://s25.postimg.org/m3dlj3vsf/05_02.jpg

_05_02.jpg

 

Qui sotto vedete la plancia temporaneamente montata sulla sovrastruttura.

Per il fissaggio ho usato ancora un tondino trasversale in alluminio, che scorre in una serie di tubetti fissati sul bordo interno della plancia, in modo da garantire un facile smontaggio (ricordiamo che la plancia e l'albero verranno tolti prima del ripiegamento della nave)

 

http://s25.postimg.org/6qtup2wmn/05_03.jpg

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Infine, ho iniziato a rivestire la plancia e parte della sovrastruttura con carta autoadesiva.

Ho utilizzato il mio fido ferretto, che 20 anni fa usavo per il rivestimento degli aeromodelli in Monokote/Solarfilm.

La plastichina dc-fix, scaldata opportunamente, aderisce molto meglio e riesce a seguire bene la forma di spigoli e parti in rilievo. Non è un vero e proprio termorestringente, ma è facilmente deformabile a caldo per essere applicata anche su sagome complesse (ovviamente se scomposta in "fazzoletti" di dimensione adeguata).

 

http://s25.postimg.org/rc8mgze7j/05_04.jpg

_05_04.jpg

 

Quest'ultima foto inizia a dare l'idea di cosa ci si debba aspettare a modello finito.

La tonalità di grigio che ho trovato mi sembra adeguata ad una nave della MM.

http://s25.postimg.org/haz6txbqn/05_05.jpg

_05_05.jpg

 

Saluti, alla prossima.

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Me li vedo giù in due girare per casa.

Sai...ci pensavo oggi (pedalando, che come sai lascia divagare il pensiero... :rolleyes: ) Spero tu abbia una casa grande...occhio, perchè mi è venuto in mente quando da ragazzetta alle medie la mia giostra preferita era l'autoscontro...preparati a battaglie di LIssa casalinghe...

Ocean, non sai cosa puoi aver creato nei ricordi delle generazioni future!!!!! :smiley19:

Modificato da malaparte
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Sai, forse invece me ne sto rendendo conto...

Ti assicuro che la faccina sorridente del mio nipotino parla chiarissimo! :rolleyes:

____________

 

Nuovo aggiornamento sulla costruzione:

 

ALBERO

Per la realizzazione della testa d'albero mi sono palesemente ispirato alle nostre più recenti unità.

La piattaforma esagonale "Bergamini-style" è stata ricreata con 4 strati sovrapposti di polionda, per raggiungere uno spessore significativo. Uno scasso quadrato ne consentirà il montaggio accurato sull'albero sottostante.

In questa foto manca ancora il rivestimento in carta autoadesiva grigio chiaro.

http://s25.postimg.org/vsadvhui7/06_01.jpg

_06_01.jpg

 

Il supporto tronco-piramidale a 12 facce per le antennine secondarie, ottenuto disponendo una serie di pezzi in polionda attorno al tubetto di cartone di un nastro adesivo esaurito.

http://s25.postimg.org/7kpsqy6jz/06_02.jpg

_06_02.jpg

 

Le due parti dopo l'assemblaggio:

http://s25.postimg.org/5ipbcp8kv/06_03.jpg

_06_03.jpg

 

Dopo rivestimento con dc-fix:

http://s25.postimg.org/jnv4eihm7/06_04.jpg

_06_04.jpg

 

Infine, ecco l'aggiunta delle 6+4 antenne piane perimetrali, ottenute con piccoli pezzi di carta autoadesiva di una diversa tonalità di grigio.

http://s25.postimg.org/no29qr833/06_05.jpg

_06_05.jpg

(foto fatta con luce totalmente diversa. Il colore grigio sembra cambiato, ma non è così)

 

 

La grossa sfera del radome principale arriverà più avanti, una volta acquistata una palla per albero di Natale di dimensioni idonee (diam. 10 cm)

Modificato da Ocean's One
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Ulteriore aggiornamento.

Ecco realizzata la parte inferiore dell'albero, di forma tronco-piramidale ed estesa in avanti con le due mensole per ulteriori sensori.

L'altezza dell'albero è di circa 25 cm, che sommata a quella della testa d'albero e del radome a palla porterà l'altezza totale dell'Upadino a circa 110 cm (ovvero più alto del mio nipotino Edo…)

La struttura dell'albero è stata realizzata in singolo strato di polionda, visto che la larghezza ridotta delle parti garantisce in ogni caso sufficiente rigidezza all'insieme. Ho applicato dei rinforzi solamente alla parte interna degli spigoli, dovrebbero bastare.

 

In questa foto vedete l'albero già rivestito ed assemblato insieme alla testa realizzata in precedenza.

http://s25.postimg.org/dhc7rjs1b/07_01.jpg

_07_01.jpg

 

Come potete capire, ho dedicato il mio impegno a realizzare un albero abbastanza realistico.

In effetti, l'Upadino corre un po' il rischio si sembrare un banale "scatolone". Ha forme semplici, fiancate lisce e pochi dettagli a causa della configurazione stealth: battagliole e scalette esterne sono assenti, le bitte sono a scomparsa, il ponte di prua è libero da catene o altre attrezzature marinaresche.

Per dargli maggiore realismo devo percorrere altre strade, riproducendo i dettagli di radar e dotazione elettronica, applicando segni e scritte realistiche sul ponte di volo, dettagliando l'armamento.

 

Per ora insisto sul primo punto.

Oltre al set di antennine ESM già posizionate, l'albero deve ricevere anche di un radar nautico e un sensore IRST, da collocarsi sulle due mensole inferiori.

Inoltre, la piattaforma esagonale è stata completata con sei piccoli blocchetti che simulano gli interrogatori IFF, ad imitazione di quanto avviene sulle FREMM reali.

La foto mostra questo dettaglio, insieme alla palla di Natale che userò per il radome sferico, che per adesso è soltanto appoggiata e non ancora verniciata.

http://s25.postimg.org/ircl53mwf/07_02.jpg

_07_02.jpg

 

Per ora, questo è quanto. Arrivederci,

Ocean's One

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  • 3 weeks later...

ALBERO - IMPIANTO ELETTRICO

Ulteriore aggiornamento dopo qualche giorno di latitanza.

 

Vi mostro le foto relative al completamento dell'albero.

Pensando all'uso "ludico" della nave, ho ritenuto opportuno aggiungere qualche funzione che il mio nipotino potesse direttamente comandare: un radar rotante e un set di luci a LED.

Ho previsto un semplice impianto elettrico alimentato con due pile stilo, con i relativi interruttori azionabili dall'interno della nave.

 

(In futuro, ripensando a quanto ha scritto GM Andrea, mi piacerebbe anche fare l'armamento telecomandato. Il 76/62 motorizzato e comandabile dall'interno sarebbe uno spasso per il bambino Edo: forse arriverà più avanti. Per il momento vi presento soltanto il radar e le luci…)

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Alcune fasi della lavorazione.

 

Realizzazione delle due antenne sferiche comunicazioni satellitari, realizzate con una pallina di Natale diam. 5cm e un pezzo di scatolina tonda per stuzzicadenti.

Ecco la foto, prima della loro verniciatura.

http://s25.postimg.org/rj4se45v3/08_01.jpg

_08_01.jpg

 

 

Componenti elettrici: motore+riduttore per rotazione radar nautico e LED per le luci di via.

http://s25.postimg.org/kredb9gvj/08_02.jpg

_08_02.jpg

 

 

Le luci di via assemblate. Il loro corpo è ottenuto da un'ulteriore scatolina trasparente per stuzzicadenti.

In foto si vede la luce sinistra già parzialmente ricoperta di DC-fix, mentre quella di destra è ancora senza ricopertura)

http://s25.postimg.org/j25a37167/08_03.jpg

_08_03.jpg

 

 

L'impiantino elettrico del piccolo pannello di controllo per luci e radar, posto alla base dell'albero e raggiungibile dall'interno della nave.

http://s25.postimg.org/3upaiu9bj/08_04.jpg

_08_04.jpg

 

 

Estensione laterale dell'albero, che funge da supporto per le luci di via e per le due antenne sferiche satellitari. (Alcuni cavi sono in via di assemblaggio).

http://s25.postimg.org/w8uq2pwvj/08_05.jpg

_08_05.jpg

 

 

Insieme dell'albero una volta completato.

Sulle due mensole anteriori si vedono il radar nautico (rotante) e una testa IRST (la quale, affinché il bambino Edo gradisca, possiede un suo proprio sistema di illuminazione).

Sulle due estensioni laterali si vedono le antenne sferiche satellitari e le sottostanti luci di via, già accese.

Manca solo la grossa "palla" del radar principale in testa d'albero.

http://s25.postimg.org/vkqgxinjj/08_06.jpg

_08_06.jpg

 

 

Alla prossima. Saluti,

Ocean's

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Uno Spettacolo! :smiley19: :smiley19:

Domanda? Il bambino a cui è diretto il "Vascello"... sta vedendo le fasi di realizzazione o sarà una sorpresa?

Mi piacerebbe sapere, quali sono le sue impressioni su quello che gli stai costruendo....

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Navy,

una sorpresa sarebbe stata la cosa migliore, ma purtroppo non è stato possibile.

 

Innanzitutto, perché mio nipote è troppo furbo: ha iniziato a sospettare qualcosa quando, diversi mesi fa, lo tenevo in braccio mentre guardavamo insieme lo speciale X-tra' di RID su FREMM ed UPAD

Gustandoselo fino all'ultima figura, Edo ha confermato la bontà dell'idea che stavo covando, ma ha anche iniziato ad aspettarsi qualcosa sul tema navale...

La situazione è peggiorata poco più avanti, quando la sorellina maggiore, che ormai sapeva delle mie intenizioni, non ha saputo tenere la bocca chiusa ed ha ceduto alla solidarietà fraterna.

 

Infine, durante la stesura del progetto, ho dovuto necessariamente rilevare le misure del bambino Edo per verificare l'abitabilità della nave.

Questo non mi ha lasciato scampo: "Ma zio, pecchè mi misuri? Pecchè dici che ci sto dentro? Dove dentro?"

Ed io, minimizzando: "...ma no, niente, è solo per vedere se ci starai nella tua nuova nave..."

"La mia nave? Una nave come la Bbbeggamini?!?"

(Voi capite benissimo come uno si sciolga di fronte ad un piccoletto che parla della "Bbbeggamini", vero?)

 

Quindi, avanti tutta, ma prevedendo numerosi aggiornamenti al nipotino sullo stato di avanzamento dei lavori! Non posso non coinvolgerlo.

Poi, ad un certo punto, verifica finale dell'abitabilità con bambino Edo al seguito, giusto per verificare tutte le misure della nave...

 

_____________

 

La faccina sorpresa e felice del mio nipotino: non ha prezzo.

Per tutto il resto, c'è Betasom...

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Ulteriore avanzamento.

Il rivestimento in grigio chiaro è a buon punto.

http://s25.postimg.org/d4uluu6y7/10_01.jpg

_10_01.jpg

 

In questa foto si vede lo scafo appiattito per il rimessaggio.

E' stato ultimato il rivestimento in pellicola adesiva di questa parte del modello.

http://s25.postimg.org/756ur6m5r/10_02.jpg

_10_02.jpg

 

Al corpo dell'Upadino viene assemblata la paratia inclinata anteriore, che fornisce rigidezza all'insieme. Solidali a questa paratia ci sono i due elementi piani che costituiscono la piccola tuga anteriore.

Se poi l'Upadino sarà in versione "Full Combat", in questa posizione ci potrà stare un modulo per Aster 15.

Vedremo… (anzi, deciderà il bambino Edo :smile: )

http://s25.postimg.org/gls2k2gmn/10_03.jpg

_10_03.jpg

 

Adesivi per griglie di ventilazione ed altri dettagli, ritagliati e composti con differenti tonalità di grigio..

In questa foto gli adesivi sono appoggiati in maniera provvisoria per valutarne l'effetto estetico.

(Per gli adesivi, più avanti avrò bisogno di qualche dritta per il distintivo ottico…)

http://s25.postimg.org/ugqd2jb1r/10_04.jpg

_10_04.jpg

Modificato da Ocean's One
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Beh! Se tuo nipote dice Bbbeggamini.... quale nome vorresti dargli??

 

Comunque, hai fatto un lavoro straordinario... complimenti.

 

prima che me ne dimentichi: hai provato a vedere se la nipotina sa dire Mmmaggotttini o Pasan.. :doh::laugh:

 

Ti volglio aiutare :wink: , Da Maristanav ti faccio riservare un paio di posti d'ormeggio alla banchina Scali. :rolleyes::smile:

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Carissimo Navy,

Apprezzo molto la tua intensa partecipazione a questa discussione!

 

Per i due posti alla banchina Scali, grazie! Però fammi capire meglio: uno è previsto per questa nave, ma l'altro non sarà mica per lo Sparviero per quel famoso bambino alto 1.70, di cui dicevamo con Iscandar??? (... e ridajje!)

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Ulteriori immagini dei lavori.

La parte principale dello scafo completamente rivestita.

http://s25.postimg.org/skzhkjq9b/11_01.jpg

_11_01.jpg

 

Si procede con il rivestimento del ponte di volo.

Ho cercato di riprodurre il meglio possibile le grafiche MM.

http://s25.postimg.org/91uwb6rhr/11_02.jpg

_11_02.jpg

http://s25.postimg.org/45r9jhrcf/11_03.jpg

_11_03.jpg

 

Come vedete, il distintivo ottico per ora è "P599", ma ci sto ancora facendo delle pensate prima di ritagliarlo per le fiancate.

Ho scelto il numero 599 per mantenere un po' di comunanza con le FREMM, visto che per mio nipote ormai questa nave è la "Bbbeggamini" (come del resto ha constatato anche Navy).

F599 dovrebbe essere l'identificativo della 10a unità della serie FREMM, per ora non ancora finanziata, se non erro. E' quindi un numero che, pur riferendosi a questo programma, mi lascia ancora un minimo di libertà perché per ora non corrisponde ancora ad una nave reale. Non faccio quindi un'eresia totale assegnandolo ad una nave di fantasia come questa.

 

Invece, l'eresia l'ho fatta assegnando il codice "P" seguito da un numero che inizia con "5", quando invece i pattugliatori della MM hanno identificativi "P4xx" (ma qualcuno mi sa spiegare il perché? Per le unità logistiche ci sta un numero di 4 cifre che inizia con il 5, ma per i pattugliatori il 4 iniziale non me lo spiego).

Certo, come dimensioni la nave è un pattugliatore: nella particolare scala che sto seguendo dovrebbe corrispondere a circa 85m x 12m x 1500 ton. La "P" è d'obbligo, a meno di chiamarla corvetta.

Vorrei però tenere il "5" del numero: ci sono affezionato perché ce l'hanno tutte le nostre unità maggiori. Questa cifra significa più di tutto che la nave è italiana, e questo è un aspetto che vorrei mettere bene in evidenza.

Poi, si andrà a perdere un po' di rigore, ma tanto il rigore non è certo il punto di forza di questo modello…

Cosa ne dite, tengo P599?

Modificato da Ocean's One
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Si procede con una prova preliminare per gli adesivi delle fiancate.

Come potete vedere, il font sembra abbastanza simile alla realtà, ma sono perplesso sulle dimensioni.

Mi sembra infatti un po' grande. Forse ci poteva stare negli anni '70, ma ad oggi gli identificativi sulle fiancate delle ultime navi (FREMM) mi sembrano più piccoli e meno appariscenti.

http://s25.postimg.org/9rljgg4hb/sticker_test_0.jpg

sticker_test_0.jpg

 

Cosa ne pensate?

In questo caso, l'adesivo è alto circa metà del bordo libero dello scafo.

In scala, sono 11cm di carattere su 21cm di bordo libero, che nella realtà corrisponderebbero a circa 1,7 metri di numero su 3,3 metri di fiancata.

 

Qualcuno mi può dare indicazioni più precise?

Mi chiedo se esistano delle normative per gli identificativi ottici delle navi della MM, in termini assoluti per classi di navi oppure relativi, in proporzione all'altezza della fiancata. Nel secondo caso, come ho detto, il numero che ho fatto è pari circa alla metà del bordo libero, mentre dalle foto delle FREMM il rapporto sembrerebbe più vicino ad 1/3 (e quindi con numero più piccolo)

Ovviamente si tratta di un modello di fantasia e non mi serve la precisione assoluta, né il mio nipotino si preoccuperà mai di un dettaglio simile, ma una qualsiasi indicazione mi sarebbe comunque utile. Ringrazio in anticipo chi mi potrà aiutare.

Modificato da Ocean's One
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Come sempre... sei un fenomeno. :smiley19: :smiley19:

 

Il distintivo ottico (così si chiama realmente il "numero di fiancata") ha una dimensione ben precisa..

se mi dai un po di tempo, di procuro la "regola" per le dimensioni...

per quanto riguarda il numero iniziale... non ricordo, devo controllare.

:smile:

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Carissimo Navy,

 

non sai quanto mi sia stato utile la specifica che mi hai mandato! :smiley19:

 

Fra l'altro, ho capito che l'altezza dei caratteri del distintivo ottico è fissa per ogni classe di navi e non è propozionale alle dimensioni effettive dello scafo: è questo il motivo per cui i numeri mi sembravano piccoli sulle fiancate delle vere Bergamini, che in effetti sono navi piuttosto grandi.

Anche per il numero posso seguire il tuo consiglio.

In effetti, se per mio nipote la nave è la Bbbeggamini, diamole pure il numero 590, perché no? L'importante è che ci sia il 5 iniziale, che significa Italia!

 

A questo punto, resta solo la scelta della classe di navi.

La mia scelta iniziale era "P", ma ci posso ripensare, visto che gli stessi "pattugliatori di squadra" classe Soldati hanno l'identificativo "F".

Del resto, navi piuttosto armate e con buona velocità possono tranquillamente passare nella classe delle fregate, o almeno delle corvette; il "low profile" tenuto con la denominazione di "pattugliatore" non è una cosa che condivido molto.

 

Ecco allora la mia ipotesi di Upadino "Full Combat", che vedete nel disegno: 1500 ton, un modulo per Aster15, 2/4 Otomat, i lanciasiluri, il solito 76/62 e il ponte per 2 droni o 1 elicottero leggero.

Guardandolo così, penso che più sia corretto definirlo corvetta, e quindi tenere il distintivo "F", giusto?

 

http://s25.postimg.org/9ibk7f2cv/Upadino_FC.png

Upadino_FC.png

Modificato da Ocean's One
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