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Dalle Alpi All'alto Mare. Il Ruolo Della Marina Militare Italiana Nella Tutela Degli Interessi Nazionali (1861-2013) - Patrizio Rapalino


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Titolo: Dalle Alpi all'alto mare. Il ruolo della Marina Militare italiana nella tutela degli interessi nazionali (1861-2013)

Autore: Patrizio Rapalino

Editore: inEdibus

Anno: 2014
Pagine: 399
Dimensioni: cm 13x18
Prezzo: €.22,00 (diritti d'autore devoluti all'Istituto Andrea Doria)

Reperibilità: facilissima (in qualsiasi libreria online)

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Pubblico con piacere una recensione sull'ultimo libro, freschissimo di stampa, del capitano di vascello Patrizio Rapalino, direttore della Rivista Marittima.

Dalle Alpi all'alto mare non è il "solito" volume di storia navale: ha un taglio del tutto inconsueto.

Nell'analizzare 150 anni di storia della nostra Marina l'Autore adotta il punto di vista privilegiato di direttore di una rivista che ha sempre privilegiato la libera circolazione delle idee e il confronto con le più diverse discipline.

Ne nasce un racconto che non è una mera enunciazione di nomi e fatti, bensì un susseguirsi di continui richiami a temi quali stratgeia, tattica, geopolitica, etica, economia, logistica, organica, sociologia, fino a materie prettamente tecniche (artiglieria, arte marinaresca etc.). In questo si fa sentire la pluriennale esperienza dell'Autore quale docente presso l'Istituto di Studi Militari Marittimi e in Accademia Navale, di scrittore e - last but not least - di Ufficiale di Marina che per diretta esperienza personale sa di cosa sta parlando (finlamente qualcuno che descrive cosa comportava rimorchiare un incrociatore pesante a Matapan!).

Avvalendosi di una vasta bibliografia, comprendente numerosi articoli della RM, di documenti conservati presso l'USMM o da raccolte personali (come quella dell'amm. De Giorgi), l'Autore traccia in modo scorrevole e avvincente la storia della Forza Armata e del modo in cui, fra alterne fortune, ha tutelato gli interessi nazionali, a volte senza che la distratta Nazione se ne accorgesse: una storia di errori ma anche di successi, che - gli uni come gli altri - sarebbe miope dimenticare, se non altro quale lezione per il futuro.

Di facile e piacevole lettura, e introdotto da una prefazione del Capo di SM della Marina, il testo è pubblicato nell'ormai collaudato formato della collana Navalia dell'editore inEdibus.

Merita aggiungere infine che i diritti d'autore verranno devoluti all'Istituto Andrea Doria

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Grazie per la segnalazione, sembra un libro molto interessante specialmente - come hai sottolineato - per il gran numero di discipline coinvolte.

Pensi che questo libro potrebbe contribuire a migliorare la "coscienza marittima" dei lettori, aiutandoli a comprendere le molteplici potenzialità della Marina Militare?

 

Dato che l'opera - cosa abbastanza inusuale ma lodevole - copre un arco temporale che termina l'anno precedente alla pubblicazione, vorrei chiederti quanto spazio viene dedicato agli avvenimenti recentissimi.

 

Grazie

Michele

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Grazie per la segnalazione, sembra un libro molto interessante specialmente - come hai sottolineato - per il gran numero di discipline coinvolte.

Pensi che questo libro potrebbe contribuire a migliorare la "coscienza marittima" dei lettori, aiutandoli a comprendere le molteplici potenzialità della Marina Militare?

 

Dato che l'opera - cosa abbastanza inusuale ma lodevole - copre un arco temporale che termina l'anno precedente alla pubblicazione, vorrei chiederti quanto spazio viene dedicato agli avvenimenti recentissimi.

 

Grazie

Michele

 

La finalità del libro è esattamente "migliorare la coscienza marittima dei lettori"...e mi sembra vi riesca egregiamente.

Il testo è aggiornato alla fine del 2013, e grande spazio viene dedicato alle ultime missioni della MM

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:laugh: Ho acquistato molti libri a causa delle tue recensioni! :laugh: Mi sa che anche questo farà la stessa fine! :laugh:

 

...(finlamente qualcuno che descrive cosa comportava rimorchiare un incrociatore pesante a Matapan!).

Questo è un punto di mio grande interesse!

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  • 1 month later...

L'ho recentemente finito di leggere e devo dire che ha soddisfatto tutte le aspettative.

Alla già completa rencensione di GM Andrea (senza la quale, probabilmente, non l'avrei acquistato) aggiungo che a mio parere il più importante pregio di questo libro sta nell'ampiezza dell'arco temporale considerato: si tratta quindi di un'ottima sintesi relativa a una parte importante dell'attività svolta dalla Marina, dalla sua fondazione fino ad oggi.

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  • 6 months later...

finalmente sono riuscito ad averlo e (soprattutto) a leggerlo con agognata calma.

GM Andrea non ha reso giustizia all'autore e non o dico perchè lo conosciamo (nick "Rap" sul forum) ma perchè è uno scritto di caratura superiore, anche se deve essere diviso in due parti.

La prima parte, fino agli anni 70, è un eccellente saggio di strategia marittima. Forse alcuni non concorderanno con alcune affermazioni, ma ogni parola del libro è ponderata e trova una sua corretta giustificazione. Finalmente si smette di parlare, con tanta superficialità, di Italiani "voltagabbana" , ma si enunciano motivazioni e scenari (e retroscena) politici che fanno capire come l'Italia si comportasse esattamente come ogni altro stato europeo, che le decisioni non erano dettate dal "salire sul carro del vincitore" ma da profonde analisi della situazione per ottenere una sola cosa: la crescita e il benessere della nazione. E una nazione con 8000 Km di coste, sprovvista di materie prime, non può non capire che il mare è fondamentale per la sua economia e la sua stessa esistenza in vita.

 

La seconda parte del libro è forse meno chiara. Si mescolano le difficoltà tattiche e strategiche della marina postbellica (pallida rimanenza della grande flotta necessaria al potere marittimo) con le difficoltà politiche per ottenerne il rinnovamento e soprattutto mantenere quelle capacità minimali necessarie a un paese moderno. Ma forse sono semplicemente eventi troppo recenti per essere analizzati nella loro totalità, un po come solo oggi si iniziano ad analizzare con un certo distacco (e anche grazie agli archivi degli alleati recentemente disponibili) certi eventi dell'ultima guerra.

 

Che si legga tutto d'un fiato, quasi come un avvincente romanzo, non è una novità ma ormai acclarata qualità degli scritti dell'Autore.

 

Personalmente ne farei un testo obbligatorio di lettura e studio obbligatorio nelle scuole e, confesso, qualche spunto per le conferenze nelle scuole l'ho già impiegato.

Forse sarebbe piu chiaro il significato di cosa significa "confinare con il mare"

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  • 1 month later...

Concordo con il commento di Marco/TOTIANO

Forse sarebbe piu chiaro il significato di cosa significa "confinare con il mare"

"CONFINARE CON IL MARE"! Azzzeccatissimo (sì, proprio con 3 "z"! :laugh: ) termine che apre ad una serie infinita di riflessioni. Il C.V. RAPALINO ne ha fatto un compendio col risultato d' aver scritto un libro denso di concetti e considerazioni: magari qualche capitolo è un pò lungo...

 

Alle pagg. 248 - 249, a proposito di alcune critiche nei riguardi dell' Amm. A. JACHINO, scrive il C.te RAPALINO:

 

"Alcuni lettori potranno dire che tali considerazioni risentono del senno di poi e che fornire una valutazione negativa sulle decisioni tattiche prese da un ammiraglio di grande statura morale (.....) può essere inopportuno da parte di un ufficiale in servizio permanente effettivo, che tra l' altro ha insegnato e insegna presso lo stesso istituto di formazione".

 

Personalmente non m' identifico con quei "alcuni lettori".

 

Infatti la Storia può esser studiata in modo "sterile" memorizzando persone, date, eventi e poco più, oppure in modo "fertile".

In questo caso è inevitabile che si finisca nel campo dei "se", dei "ma" e del "senno del poi". Sta nella preparazione e nell' equilibrio dello Storico a fare considerazioni che abbiano pur sempre un collegamento con la realtà e che sian motivate.

 

Per cui, a mio parere, il C.te RAPALINO ha fatto bene a manifestare le proprie contrarietà circa gli eventi presi in considerazione. Tuttalpiù si può non esser concordi su certe conclusioni, ma questa è un altra faccenda...

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