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Debriefing ~ Betex01


serservel

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Ecco il mio briefing per la partita di giovedì 24 aprile, scusate il ritardo.


La missione che ho proposto era un po' diversa e, soprattutto, mi serviva quale test per future missioni ed era così impostata: il 30° Gruppo Navale formato dalla portaerei Cavour, dalla rifornitrice Etna, dalla fregata Espero e dalla FREMM Bergamini (quest'ultima l'unica unità di superficie pilotata) era scortata dai sottomarini Carlo Fecia Di Cossato e Salvatore Todaro; la formazione stava attraversando un gruppo di isolette sulla costa occidentale del corno d'Africa, diretta a sud.

Gli equipaggi erano così composti: Nave Bergamini al comando di Drakken e dall'allievo di plancia serservel, l'SSK Di Cossato al comando si Squalo Bianco e Blowyaz, l'SSK Todaro al comando di Regia Marina e Iscandar. La copertura aerea è garantita da un Atlantic pilotato da Von Faust.


Avviata la missione, cerchiamo di individuare le rispettive posizioni e subito sentiamo l'assenza di contatti da parte del Di Cossato: sappiamo che si trova in testa al gruppo, ma non risponde ai nostri segnali; intano il Todaro, che ci aveva fatto sapere di avere difficoltà a dare copertura acustica alle unità dalla retroguardia, decide di spostarsi a NORD (lato dritto della formazione).

Mentre Drakken comincia a farmi scuola della fregata, dispongo una boa per sondare il fondale e faccio predisporre gli elicotteri.
Da SUD (lato sinistro della formazione) Drakken nota un elicottero levarsi in volo e girare attorno al gruppo navale: ci interroghiamo sul da farsi e, vedendo che non dava segnali ostili, lo lasciamo in pace.

Dopo una mezz'oretta, un mercantile a NORD invia un segnale di soccorso: una tug armata ha rilasciato un barchino di pirati, i quali dirigono a grande velocità con intendi ovviamente ostili.
Mentre penso che il barchino sia troppo vicino alla sua vittima e già penso a come reagire per riprendere il mercantile, Drakken mi sorprende e distrugge il barchino con un Silex.

Sfortunatamente, tutto questo ci fa perdere di vista l'elicottero avvistato in precedente: questo ha deciso di dar fastidio proprio ora e si mette a cercare con contatti subaquei, trovando casualmente il Todaro che stava risalendo per ricevere i messaggi radio. L'elicottero, inquadrato l'obiettivo, lo attacca con bombe di profondità e lo danneggia seriamente. Ancora una volta, Drakken interviene ma l'azione non può essere tempestiva perchè l'avversario procede radente l'acqua e dietro l'Etna, tuttavia viene disintegrato dal cannone di bordo.


A quel punto sono spiazzato, perchè la prima parte di missione, che prevedeva una serie di compiti per fermare il mercantile sequestrato ed arrestare i pirati, va in fumo. Per proseguire, chiedo a Von Faust e Drakken di distruggere il mercantile: questo fara scattare un trigger di emergenza (previsto per sopperire a questa eventualità).

Distrutto il mercantile, da due porti situati sulle coste orientali e occidentali di un'isoletta a SUD compaiono due fregate apparentemente ostili; oltre a questi, l'Espero rileva e segnala via link un SSK. Queste tre unità sono dirette su di noi e la fregata in AI manovra per disimpegnarsi dalla formazione ed attaccare.


Sorprendentemente, anche il Cavour si attiva e sul suo ponte di volo compaiono due F-35B, i quali si levano in volo per distruggere unom dei porti da cui erano partite le fregate nemiche.

La battaglia infuria, ma le due navi avversarie vengono presto distrutte. Il sottomarino, vista la situazione, ripiega e fugge via. Von Faust, intanto, viene colpita da qualcosa, forse da uno dei cannoni dei nemici, e termina la sua missione in volo rovesciato, avendo perso i motori.




Vista la mancanza di ulteriori contatti, chiudiamo e andiamo a vedere il replay. Con lo ST vediamo che a EST c'era un altro SSK nemico, il cui vettore d'attacco lo avrebbe portato a scontrarsi con il Cavour, ma l'aggressività di Qualo Bianco che lo aveva sentito, anche se non con chiarezza, lo aveva fatto fuggire.


La partita non è andata come pensavo, ma questo lo immaginavo dal principio; quello che è stato interessante è vedere i punti deboli emersi.
Ancora una volta, la scarsa comunicazione e coordinazione ha creato confusione: da una parte, SqualoBianco e Blowyaz non si sono fatti quasi mai sentire, dall'altra Regia Marina ci contattavano spesso via whisper. A questo punto, ci siamo chiesti se non sia più opportuno agire come fanno i Comandanti nella realtà, ovvero assolvere ai propri compiti (in questo caso, di scorta) senza contare sul contatto radio con gli alleati.

Tuttavia, mi pare di aver visto che affrontare uno scenario chiaro nella sua composizione ma oscuro negli obiettivi sia risultato comunque interessante e stimolante: siamo abituati a svolgere i compiti A, B, C..., variando il modo in cui li affrontiamo, mentre questa volta sapevamo di dover proteggere il gruppo navale, in guardia sulle possibili situazioni da affrontare.

Per concludere, abbiamo visto come le formazioni create con DW siamo abbastanza solide e affidabili: le unità combattenti reagiscono secono le loro dottrine, salvo rientrare in formazione e riprendere il loro posto quando la minaccia è risolta. Tutto questo anche considerando che le unità AI erano molto vicine tra loro.


Credo che proporrò ancora questi scenario, magari riducendo le AI e, col tempo, implementando qualche tecnica di editing dinamico.


Grazie a tutti per la serata

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Eccomi anche da parte mia.

 

Io mi aspettavo esattamente quello che è accaduto da questa partita, ovvero una partita dai risvolti non prevedibili e anche se si è tentato di prevederli si è rilevato comunque difficile avere un quadro della situazione "chiaro" come siamo abituati nelle nostre consuete partite.

 

Detto questo, concordo con simone sul fatto che questa partita ha messo in luce i punti deboli (scarsa coordinazione e comunicazione non perfettamente distibuita nello schieramento) e i punti forti (rapidità di reazione alla minaccia e una certa dose di capacità decisionale individuale).

La cosa positiva e nuova di questa missione oltre che avevamo come avversario esclusivamente unità in AI è stata la necessità di tenerci sempre in contatto (almeno da parte mia) in quanto lo scenario cambiava di continuo e le minaccie erano imprevedibili in direzione e tattica (vedi elicottero erroneamente lasciato in volo per troppo tempo, dandogli possibilità di attaccare la mia unità prima di essere abbattuto).

 

Sulla missione dell'unità comandata dal sottoscritto e da Iscandar c'è poco da dire, le bombe di profondità del Lynx hanno mandato in tilt tutti i nostri sensori rendendoci ciechi e sordi, in grado solo di sparare (ma avevamo bisogno di qualcuno che ci diceva dove sparare).

 

Grazie per la bella seppur breve serata!!

 

sicuramente missione da rifare con ovviamente scenario diverso ma impostazione simile.

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