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La Mia Guerra Fra I Codici Ed Altri Scritti - Eliso Porta


GM Andrea

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Titolo: La mia guerra fra i codici ed altri scritti
Autore: Eliso Porta (a cura di Umberta Porta)
Editore: Ufficio Storico della Marina Militare
Anno: 2013
Pagine: 164
Dimensioni: cm 24x17
Reperibilità: facile (http://www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/Pagine/Conizionidivendita.aspx)

 

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Il nome del capitano di fregata Eliso Porta, fra i migliori decrittatori del Reparto Informazioni della R. Marina nell'ultimo conflitto, è ben noto agli addetti ai lavori. E' lui il misterioso Principe azzurro le cui vicende sono narrate dal suo diretto superiore, Mario De Monte, nel classico Uomini ombra; la sua biografia tuttavia non era mai stata approfondita.

 

Grande merito va all'Ufficio Storico della Marina Militare per la pubblicazione di questo bel volume, curato dalla figlia di Porta, Umberta, e dall'amm. Giuliano Manzari, che raccoglie alcuni scritti di questo Ufficiale.

 

Dopo un capitolo introduttivo dedicato alla biografie e alle principali vicende di Porta, il volume presenta lo scritto inedito La mia guerra fra i codici. Porta descrive nel dettaglio il complesso lavoro dei decrittatori, l'organizzazione del suo ufficio e la peculiarità della decrittazione tattica, da lui di fatto ideata e che tanti utili servigi rese in guerra. Porta ebbe l'idea di creare creare dei gruppi di decrittatori imbarcati per potere interloquire immediatamente col comandante in mare, e in numerosissime occasioni s'imbarcò egli stesso. L'esordio avvenne nella sfortunata missione di Gaudo, ed è noto che la sua intuizione (così la definisce), derivante dalla tecnica dell'interpretazione del traffico, che a poppa del Veneto vi fosse la squadra da battaglia inglese fu ignorata da Iachino, cui pure fu evidenziata.

Porta dedica poi ampio spazio alla c.d. Operazione Pesca di beneficienza, il recupero dei codici tattici inglesi dal relitto del CT inglese Mohawk affondato dal morente Tarigo alle secche di Kerkennah.

Molto interessante è poi la descrizione di quanto si sia rivelata utile la decrittazione tattica per la difesa dei nostri convogli, in particolare con l'interpretazione dei segnali di scoperta lanciati dai ricognitori alleati: ciò consentiva di mettere subito in allarme il comandante in mare e di consentirgli di adottare le opportune contromisure (ad esempio, se il ricognitore forniva una posizione stimata del convoglio italiano più a ovest di quella reale, il capoconvoglio si spostava a est allontanandosi ancor più da dove lo sarebbero poi venuti a cercare).

 

Segue poi un epistolario fra Porta e alcuni personaggi di rilievo: il regista Francesco De Robertis, che alla vicenda del Mohawk dedicò il film Mizar; il noto Antonino Trizzino, che sul medesimo episodio scrisse un articolo; ma il meglio è il carteggio con Angelo Iachino, con cortesi ma reciproche contestazioni che ben confermano come l'ammiraglio (forse) non sia stato il miglior giudice di se stesso.

 

Infine, seguono alcuni scritti dedicati alla storia e alla tecnica della crittografia.

 

Segnalo volentieri questo volume, anche perchè il tema è il medesimo del recentissimo volume di Enrico Cernuschi ULTRA La fine di un mito ( https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=42708 ). Come i lettori potranno constatare, molte delle tesi di questo Autore sono confermate dalle memorie e dall'esperienza di Porta, che di quelle vicende fu uno dei principali protagonisti.

 

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  • 1 year later...

Bel libro su di un insolito argomento. Ad Eliso PORTA va il merito d' aver istituito "l' analisi del traffico r.t.". Praticamente dallo studio dell' intensità di tale traffico si poteva arguire se l' avversario avesse in programma una qualche operazione. Veniva poi la successiva opera del tentativo di decrittazione dei messaggi.

 

Purtroppo a Matapan non fu sufficientemente ascoltato dall' Amm. IACHINO...e come andò a finire lo sappiamo.

Invece il tanto criticato Amm. CATTANEO probabilmente si era fatto un quadro della situazione maggiormente realistico data la propria riluttanza nell' invertire la rotta per soccorrere il POLA.

 

A pag. 73 è riportata una lettera del C.te PORTA all' Amm. G. FIORAVANZO in cui definisce "bruttissimo" il libro del suo ex Superiore C.V. DE MONTE (UOMINI OMBRA).

Ho letto questo libro e non mi sento di condividere un tale giudizio negativo.

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