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Cantiere R.n. C.t. " Ugolino Vivaldi"


Lester Piggott

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Come già accennato nella presentazione , sono un modellista "in prestito" al modellismo navale.

L'idea che mi frulla da tempo, e che ora ho in cantiere, è una ricostruzione quanto più fedele possibile del Cacciatorpediniere cl. Navigatori "Ugolino Vivaldi" in scala 1:87 (la mia scala preferita che in fin dei conti è la scala h0 del modellismo ferroviario).

Ho scelto questa nave per ragioni affettive ,essendo la Nave su cui mio nonno ha perso la vita nelle concitate fasi subito post-armistizio nelle quali la Regia Marina ha perso anche la Corazzata "Roma" e con esse tante vite.

Il modello a cui mi riferisco è il "Vivaldi" allo stato del 1943, con tutte le opportune modifiche rispetto ai piani di costruzione originari.

Ciò che mi ha dato una grossa spinta ad iniziare è stata la bellissima Vs. discussione dal titolo " paper models"; lì ho colto tutta una serie di spunti, idee, possibilità e nozioni. Da lì infatti parto, ma come lì ho accennato, non essendo il mio modello completamente di carta , continuando in quel topic sarei andato abbondantemente fuori discussione.

I materiali che userò saranno di varia natura, poveri e facilmente reperibili.

Come suggeritomi , i disegni da cui parto, opportunamente modificati, sono i piani originali di costruzione ed il kit in scala 1:200 del "Pancaldo" di Bumagi.

Prima di iniziare a descrivere il mio "modus agendi" mi preme ringraziare Secondo Marchetti ed Alagi, ottime e cortesissime persone ,della cui presenza il forum è sicuramente onorato,che con tanta pazienza mi hanno dato un aiuto enorme.

Michele

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Il materiale fotografico e documentale riguardo questa unità e difficile da reperire o di altrettanta difficile interpretazione, soprattutto se lo si vuole rappresentare allo stato del 1943, per quello ritengo utilissime le Vs. realizzazioni in cartoncino del "Pigafetta" e del "Pancaldo".

Stando a quanto ho reperito finora, il "Vivaldi" rappresentava un "unicum" nella Classe Navigatori per alcuni particolari, primo fra tutti la prora con un tagliamare dal profilo completamente diverso da tutti gli altri, poi rispetto a Pancaldo e Pigafetta aveva le cubie nei masconi di prora a 2/3 dalla linea di galleggiamento e non nel trincarino.

Le differenze che posso apprezzare visivamente rispetto al Kit del Pancaldo sono:

1-Posizione delle cubie

2-Profilo del tagliamare

3-Altezza del castello di prora (quello del Vivaldi era leggermente più basso)

4-Gufo (da alcune testimonianze scritte, nel Vivaldi non era ancora stato installato, pur essendo stato predisposto)

5-Tuga di prora (quella del Vivaldi era più simile a quella del Pigafetta e non rinforzato da lastre come il Pancaldo)

6- gli scudi dei cannoni binati (nel Vivaldi erano più simili al Pigafetta, più ampi e coprenti, e non come nel Pancaldo)

7-i due complessi di mitragliatrici sul ponte di coperta a poppavia del camino di poppa (nel Vivaldi non erano presenti così come nel Pigafetta)

8-Camino di poppa (nel Pancaldo è stato ulteriormente abbassato, nel Vivaldi era simile al Pigafetta)

9- disposizione e numero degli oblò delle murate

10 - Altezza dell'albero di poppa (nel Vivaldi risulta essere di altezza e struttura identica a quello del Pigafetta, mentre nel Pancaldo era stato abbassato)

Tante altre piccole differenze che in corso d'opera cercherò di osservare, comunque quelle che ho elencato finora sono quelle più caratterizzanti e più macroscopiche.

devo quindi fare un mix tra kit del Pigafetta (jsc) , kit del Pancaldo (Bumagi) e piani di costruzione originali (considerando che non riportano strutture aggiunte in seguito ed altresì ne riportano che invece sono state disinstallate, vedi il secondo complesso di lanciasiluri etc.)

In ogni caso la scelta relativa al kit dal quale partire è stata per il kit del Pancaldo, la motivazione è che essendo la scala più grande, ha molti più dettagli e i passaggi per gli ingrandimenti sono meno, quindi diminuiscono la possibilità di errore.

Modificato da Lester Piggott
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Se qualcuno ha suggerimenti da dare riguardo altre eventuali caratteristiche tecniche , e differenze, benvengano! Non sono un esperto di navi!!! Vi ringrazio anticipatamente tutti e mi scuso se sono prolisso, ma mi piace essere preciso, anche perché ogni singola parola può essere preziosa sia per farvi capire bene come sto ragionando, sia perché quel piccolo contributo che posso dare io unito ai vostri interventi e suggerimenti possono essere utili ad altri.

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Fasi costruttive.

I materiali che ho iniziato ad usare sono:

1-forex

2-alluminio

3-similplasticard

4- doppino telefonico ed altri fili metallici di vario spessore

5-cartoncino

 

Il forex è un foglio di materiale plastico molto resistente, elastico, facilmente intagliabile (basta un cutter), carteggiabile, si può incollare con qualsiasi colla, verniciabile con ogni genere di colore. Acquistarlo ha dei prezzi alti, ma se avete amici o vi recate presso una normale serigrafia, saranno felicissimi di darvi dei ritagli, vengono infatti usati per cartellonistica pubblicitaria. Esistono di vari spessori, ma il più comunemente usato è quello da 3 mm, ottimo per i nostri scopi.

L'alluminio lo ricavo dai fondi delle teglie "usa e getta" che si possono facilmente acquistare a prezzi irrisori in qualunque supermercato.

Similplasticard; diciamo che intendo un po' di tutto, dal plasticard vero e proprio, alle ricariche telefoniche che conservo gelosamente , di cui mi forniscono tutti gli amici che ormai mi conoscono.

Cartoncino vari tipi, non bristol, non sono solito usarlo, uso ciò che riesco a reperire e che mi trovo in casa.

La mia intenzione è di usare il forex per l'ossatura dello scafo e l'anima delle sovrastrutture, l'alluminio per rivestimento esterno, sia dello scafo che delle sovrastrutture, un po' come si fa con le lastre fotoincise, io le incido a mano. Le colle che uso sono : cianacrilato in gel e vinavil a mo' di rinforzo. Per incidere l'alluminio uso una serie di lame di varia foggia (a seconda del tipo di lavoro) del cutter. Prima di usare l'allumino taglio il fondo delle teglie e lo spiano ben bene su un piano di marmo con una bottiglietta di succo di frutta, o con qualcosa di estremamente liscio e duro, spolverate bene il piano di marmo, onde evitare di imprimere sull'alluminio il segno di eventuali impurità! I colori che userò, per facilità di pulizia dell'aerografo, sono quelli che ho trovato indicati, leggendo qua e là, e che meglio identificano i colori usati dalla Regia Marina. Sono i lifecolor acr. ad acqua codici EU 613,614,614, riportano le due tonalità dello schema mimetico e il colore delle superfici calpestabili. Tutti i materiali che uso sono lavorabili senza necessità di grande attrezzatura. Forbicine per unghie, forbici dritte e grandi, cutter con varie lame e fantasia.

La scelta della rappresentazione è andata su un modello "water-line" , ma ho già predisposto la possibilità in seguito di inserire ad incastro l'opera viva.

Tutto sarà legato ai tempi che mi ci vorranno per finire il modello che misurerà circa 130 cm di lunghezza.

Come ho agito finora:

In primis ho ricavato il coeficiente di ingrandimento da 1:200 a 1:87, quindi (e questa è l'operazione che potrebbe essere più costosa, ma io non l'ho pagata) ho fatto stampare con un plotter (se avete amici ingegneri..) il kit del Pancaldo su fogli A1, sono 6 in tutto .

Occhio agli errori di passaggi, di impaginazione e di margini, ma con un po' di attenzione si ovvia.

Ritaglio man mano i pezzi che mi servono e li stampo , usando la funzione fotocopia, su fogli A4 adesivi. Fatto ciò li incollo sull'alluminio e sul forex a seconda delle necessità. Con comprovata esperienza vi posso garantire la tenuta di questa carta sia su una superficie che sull'altra, tanto da non ritenere opportuno staccarla una volta ottenuti i masters. La si può verniciare tranquillamente a patto di dargli prima un primer, che può tranquillamente essere della semplicissima vernice trasparente opaco acrilica, a base d'acqua.

Ho già intagliato l'ossatura dello scafo interamente in forex, comprese le ordinate , che ho già incollato, ed il ponte di coperta così come quello del castello di prora. Questi ultimi ancora non li ho incollati perché mi serve che siano piatti per le varie prove con le sovrastrutture. Ho intagliato anche i tutors delle sovrastrutture, diciamo "i pilastri" e le sagome, intorno ai quali andrà il rivestimento d'alluminio "fotoinciso" (con le mani ovviamente). Al momento sono a questo punto. Sui disegni ho apportato molte modifiche, quelle che ho già messo in pratica riguardano il taglio della prua (il Vivaldi ce l'aveva appunta e non arrotondata come Pancaldo e Pigafetta), e le cuibe sul trincarino che ho omesso.

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Iscandar ho fatto varie foto che posterò. Ora non c'è molto da vedere perché il lavoro grosso l'ho fatto sui disegni, comunque posto qualcosa se non altro per vedere le proporzioni. è difficile farcelo stare tutto nell'obiettivo del cell!! Ahahahahah! A presto.

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Ci sono riuscito! Allora, spiego un po', nel frattempo ho aggiunto qualcosa. Quello che vedete in bianco è il forex da 3mm di cui parlavo, ho fotografato anche le materozze degli intagli della tuga, semplicemente intagliata con un cutter, le ordinate le ho fissate alla mezzeria con cianacrilato e poi rinforzate con colata di vinavil. le anime della tuga le ho fissate una sull'altra con delle semplici viti per poterle agevolmente carteggiare, in questo modo ottengo una precisione assoluta. Sono 4 pezzi uno sull'altro. Il ponte del castello è solo presentato sull'ossatura, come dicevo non intendo al momento fissarlo. Per avere un termine di paragone sulle dimensioni, considerate che il tubetto di vinavil è da 250, le sole lance sono qualche millimetro più lunghe del pacchetto di sigarette in foto. Quando avrò qualche aggiornamento più interessante, a livello di foto, non mancherò di postarle, ora che ho scoperto come si fa.

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Ciao Marco. Quando inizierò non mancherò. Posso farti vedere uno dei lavori che ho fatto in passato, ma non mi dilungo perché andrei fuori tema.

Questa che posto è una piccola locomotiva italiana a vapore del gruppo 880.

In scala 1:87, la dimensione è all'incirca di 8 cm di lunghezza per circa 3 di larghezza, realizzata in scala esatta, con tutti gli aggiuntivi dove devono essere, e completamente in alluminio con le dovute piegature. Le chiodature le ho realizzate premendo semplicemente con uno spillo. I mancorrenti e le tubature sono in filo di rame e doppino telefonico.

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Quello che mi attendo dalla pubblicazione di questa discussione è , grazie al vostro contributo, di farmi rilevare errori e soprattutto tantissimi consigli. Mi piacerebbe anche che qualcuno di voi mi segnalasse materiale documentale su questa nave, e non spero tanto, ma mi piacerebbe vedere delle sue foto relative al periodo che mi interessa (1943),

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Ti ringrazio Marco, in effetti si, avevo già dato uno sguardo a questo sito. L'unica cosa veramente utile è la presenza dell'immagine della poppa del Vivaldi. Per il resto devo osservare il Pigafetta (ampiamente rappresentato) sapendo quali sono le differenze.

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Confesso di accorgermi ora di questo wip e quindi complimenti per il lavoro. Relativamente ai dettagli che citi all'inizio, tipo la posizione dell'occhio di cubia etc., e solo perché mi diverto a fare ricerca, tanto più che di queste navi non so niente, ho dato un'occhiata alle mie foto dei Navigatori e mi pare di capire che la posizione degli occhi di cubia sia variata in molte unità da una posizione sul mascone (al varo e per molti anni dopo) su fino al trincarino, così come mi sembra che anche il disegno del tagliamare sia stato modificato da rettilineo a curvo in molte unità ma non in tutte. Ad esempio per quello che posso vedere il Vivaldi già nel 1939 ha la prora e le cubie modificate come il Pancaldo, Malocello, Da Verrazzano e Da Noli nel 1942-43 (invece ad esempio il Da Recco ancora nel 1956 ha prora e cubie di vecchio tipo). Io non ho foto del Vivaldi nel 1943, ma giusto un disegno con una mimetica del 1942. Tu hai una foto del 1943 a cui puoi fare riferimento?

 

Per il resto ottimo lavoro di costruzione, interessante l'idea del forex. :smile:

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La linea del tagliamare aveva 3 differenti profili al 1943.

2 unità l'hanno mantenuta invariata fino alla fine della loro "carriera" (Da Recco e Usodimare) , il Vivaldi è stato il primo a subire la modifica, non so esattamente se a titolo sperimentale o se si è voluto optare per questa soluzione, approfittando del fatto che doveva essere sottoposto comunque a lavori a seguito dello speronamento ai danni del sommergibile Oswald. Tutti gli altri hanno avuto la stessa modifica. Il profilo del tagliamare del Vivaldi era unico. La curva molto meno pronunciata faceva si che a lavoro ultimato fosse di poco più di un metro più corto rispetto a tutti gli altri (esclusi i due che non hanno subito modifiche). Per quanto riguarda le cubie, da quello che mi risulta, escludendo sempre i due che non hanno subito le modifiche, il Vivaldi era l'unico che le aveva sui masconi , tutti gli altri sul trincarino. Non ho foto del Vivaldi del 1943 se non una panoramica del ponte del castello di prua ripresa dalla coffa dell'albero di prora. per il resto ho alcuni disegni e indicazioni dell'ottimo Alagi che valgono più di una foto!

Attendo comunque con vivissimo interesse fotografie e riferimenti da parte di tutti!!!!

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Marcel per quanto riguarda il forex.... Soprattutto Ottimo Materiale a costo zero.

Io l'ho scoperto al posto del compensato che usavo per riprodurre gli edifici del plastico.

Il compensato è un ottimo materiale, ma noioso da lavorare per via del traforo (Aprire finestre porte ec. portava via molto tempo nel quale si poteva fare altro) , col forex invece in pochissimo tempo e con un semplice cutter una finestra si apre in pochi secondi, con tagli netti e precisi. Nelle serigrafie questo materiale lo usano in fogli di 2 metri per 1,30, ci intagliano sagome e cartelloni, gli avanzi per loro sono , se non riutilizzabili, un grosso fastidio, e saranno ben contenti di liberarsene. Io così facendo ne ho una bella provvista.

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Esco un momento fuori tema giusto per far vedere che cosa si può fare col forex. Questo è il magazzino del plastico che ho realizzato, qui ancora non era finito, mancando molti dettagli. Tranne il carro frigo, non c'è nulla di commerciale, è tutto autocostruito in forex. Dal piano di carico , che è forex pieno disegnato a mo' di pietra ad opera incerta (fatto semplicemente disegnando con una penna e un po' di pressione, basta questo per "scolpirlo"), alle pareti, agli spioventi del tetto. Come tegole ho usato del cartoncino ondulato tagliato a striscioline, i profili della base sono strisce di carta adesiva per stampante, quella che uso anche per il Vivaldi, le parti in "legno" che vedete sono fiammiferi tipo "familiari" , Tutto il resto è forex, verniciato con acrilico, e passaggi anche di smalto sintetico, insomma quello che avevo a disposizione per effetti e invecchiamento. Anche la gru è di tipo italiano a basso tonnellaggio, usata negli scali medi, realizzata in toto da me, usando forex intagliato per la base , un bastoncino di bambu' per spiedi, opportunamente sagomato per braccio, e doppino telefonico non sbucciato per i contrafforti del braccio. La ruota e controruota è composta da due ingranaggi di macchinine dell'uovo kinder, e solo chi ha figli sa quante di queste cosette si ritrova casualmente in giro!!!! Ahahahahah!

Scusate l' off-topic, vi ho fatto vedere qualcosa in alluminio , ora qualcosa in forex. Dimenticavo, è tutto da 3mm di spessore.

 

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Ho riguardato meglio e in effetti devo correggere, il Vivaldi aveva la prora modificata ma le cubie sempre al solito posto. Aggiungo invece lo Zeno alle navi con prora e cubie modificate (una foto del 1941 con prima mimetica). Magari prima o poi farò anche un Navigatori, chi lo sa...

Riguardo il forex, si vernicia direttamente anche in acrilico senza fondi a smalto? Ok farò qualche prova. :smile:

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Il forex puoi verniciarlo con qualunque tipo di vernice. Si comporta come il polistirene. La vernice aggrappa meglio perché è un materiale microporoso, ed a differenza del polistirene non si scioglie con certe colle. Non ha bisogno di fondo. Nella mia "storia" modellistica ricordo le bestemmie quando tubi di pitot e antenne di kit mi si squagliavano usando la colla polistirenica della humbrol, oppure le deformazioni di alcune superfici che si ammorbidivano e tiravano, quando dovevo riempire varchi e fessure col molak!!! Bene , col forex non succede.

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La linea del tagliamare aveva 3 differenti profili al 1943.

2 unità l'hanno mantenuta invariata fino alla fine della loro "carriera" (Da Recco e Usodimare) , il Vivaldi è stato il primo a subire la modifica, non so esattamente se a titolo sperimentale o se si è voluto optare per questa soluzione, approfittando del fatto che doveva essere sottoposto comunque a lavori a seguito dello speronamento ai danni del sommergibile Oswald. Tutti gli altri hanno avuto la stessa modifica. Il profilo del tagliamare del Vivaldi era unico. La curva molto meno pronunciata faceva si che a lavoro ultimato fosse di poco più di un metro più corto rispetto a tutti gli altri (esclusi i due che non hanno subito modifiche). Per quanto riguarda le cubie, da quello che mi risulta, escludendo sempre i due che non hanno subito le modifiche, il Vivaldi era l'unico che le aveva sui masconi , tutti gli altri sul trincarino. Non ho foto del Vivaldi del 1943 se non una panoramica del ponte del castello di prua ripresa dalla coffa dell'albero di prora. per il resto ho alcuni disegni e indicazioni dell'ottimo Alagi che valgono più di una foto!

Attendo comunque con vivissimo interesse fotografie e riferimenti da parte di tutti!!!!

La modifica al tagliamare del Vivaldi è antecedente allo speronamento dll'Oswald, il Vivaldi rientrò operativo dopo la modifica nei primi mesi del '39.

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grazie Marco!!Mi è di grande aiuto soprattutto la seconda!! Sono tutte precedenti alle ultime modifiche, ma da quella posso desumere alcuni particolari che mi servivano!!! Grazie di nuovo!!

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Attenzione!!

Il disegno del tagliamare e l'andamento dell'insellatura come si evidenziano dalla fotografia della struttura interna della prora non sono quelli del Vivaldi, ma quelli degli altri "Navigatori" modificati nel 1939-40:

 

10f9f6h.jpg

 

Il Vivaldi [rif. 1 nel disegno], che fu il "prototipo" per le modifiche attuate sugli altri nove "Navigatori" modificati [rif. 2 nel disegno], aveva un'insellatura meno evidente e - soprattutto - il tagliamare meno arcuato e proteso in avanti: in questa configurazione, manteneva le cubie sui masconi, mentre le altre nove unità modificate avevano le ancore sistemate sul trincarino.

Dovresti quindi ridurre il "rialzo" del trincarino verso prora e modificare le linee del tagliamare, viceversa realizzerai lo scafo di uno degli altri "Navigatori" modificati e non quello del Vivaldi. :happy:

Modificato da Alagi
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State attenti cavalieri e fanti....

Arriva Maurizio e li stende tutti quanti....

 

Caro Lester... come si dice... ti conviene cambiare "l'etichetta al vino"

Visto che ci sei (e lavori bene), orientati su di un'altra unità della stessa classe...

 

ciaoooo

 

AH! a proposito.. bello il plastico ferroviario... bravo... poi quella del Forex non lo sapevo neanch'io...

grazie!

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Grazie Alagi dei disegni. In effetti avevo tenuto in considerazione quanto mi aveva descritto, e nel taglio del forex ho ridotto la curva, accorciando la lunghezza secondo la scala ,e riducendo il cavallino. trae un po' in inganno nella visualizzazione il disegno che c'è ancora sulla carta adesiva, si deve tenere presente la grossezza della linea del disegno, è stata infatti ingrandita dalla scala 1:200 alla 1:87. Rimuovendo la carta adesiva si vede chiaramente il profilo del tagliamare. Dovrò lavorare di lima, questo è il pezzo "grezzo" e sicuramente non è esatto perché sono andato "a naso". Il disegno postatomi è utilissimo!! Grazie alagi!

Per drakkar:

Lotterò nonostante la tempesta!! Voglio proprio questa unità!!! Ci sono motivi affettivi!!!!

Grazie dei complimenti!!!

Questo è il profilo una volta rimossa la carta adesiva

prua_zps719ff239.jpg

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colori da usare:

faccio una premessa.

le superfici da verniciare sono di varia natura, vari tipi di plastiche, alluminio, metallo zincato, carta e cartoncino.

lo smalto non va bene su tutto, invece i colori acrilici ad acqua, e i poliuretanici ad acqua vanno benissimo.

Opto quindi per , eventualmente , questi ultimi 2.

Molti pezzi presentano esteriormente la carta, che per quanto trattata, tende ad assorbire il solvente facendo in modo che i pigmenti si raggrumino sulla superficie rendendola irregolare e sporca. Inoltre io tendenzialmente uso l'aerografo, quindi per motivi di comodità, per lavarlo, diluire vernici etc. , ho una riserva di solvente tanto grande quanto liquido ci sta nella cisterna di casa!!! Diverso sarebbe con il solvente degli smalti sintetici. Userò anche i pennelli, ma per alcuni particolari.

Usando la funzione "cerca" del forum, ho avuto molti spunti, ho trovato molti riferimenti sul grigio cinerino (partendo dalla humbrol, di cui è riportato il codice), con le tabelle di conversione, ho acquistato l'equivalente della lifecolor ed ho provato a stenderlo. Non ho trovato invece riferimenti certi sul grigio scuro usato per la mimetizzazione.

Esiste un set della lifecolor che riporta i codici colori UA 613,614,615 per le due tonalità di grigio e per il ponte. Non so quanti sardi ci siano in questo forum, sicuramente anche loro potranno dirvi quanto difficile sia reperire materiale serio per il modellismo, insomma qui questo set è impossibile reperirlo, lo si può fare solo in rete. Tra l'altro nelle tavole di conversione, questi codici (del set) non sono contemplati, quindi impossibile scegliere un'alternativa usando il paragone.

Ho molta pratica con le vernici, ho scoperto, verniciando modelli ferroviarii i PURAVEST, che sono poliuretanici a base d'acqua, colori fedeli, facili da usare, stesi a pennello non lasciano schivature di sorta, e bellissimi da usare con l'aerografo. Oltretutto a flaconcino costano leggermente di più, ma considerando che ogni flacone contiene molto più prodotto, alla fine si risparmia.

Li consiglio caldamente.

Ebbene, ho notato che il grigio cinerino datomi dal negoziante, usando la tabella di conversione da humbrol (codice che ho reperito qui sul forum) a lifecolor, è pressoché identico al "grigioperla" usato in molte loco (caimano, tartaruga, tigre etc.) delle FS .

Mi sembra molto chiaro, c'è qualcuno che potrebbe confermarmi questo???

Altra cosa, visto che dovrei ordinare il set, potendo scegliere, preferirei usare i poliuretanici.

Nelle tabelle ufficiali i PURAVEST ancora non sono contemplati, ma guardando nel sito del produttore, tra i colori opachi, ho trovato dei colori che riportano queste diciture:

Grigio cinerino RM

Grigio scuro mim. RM

Grigio ponte RM

Possibile che si riferiscano a Regia Marina ??

Se si (e questo potrebbe dirmelo anche il produttore, direste voi..) , sono curioso di sapere se qualcuno di voi li ha mai usati!

Scusatemi se sono prolisso...

Alla fine tutto questo po' po' di roba l'ho scritta per dirvi alcune mie impressioni, ma anche per avere da qualcuno di voi, eventualmente, i codici colori della lifecolor ovviando al set.

Grazie dell'attenzione!!! E chiedo di nuovo scusa per la lunghezza del post!!

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Sto procedendo a settori.

Questa è una piccola serie di foto della tuga di prora. Ovviamente non è finita e la colorazione mi serve soprattutto per mettere in risalto i difetti, anche se la base che sto usando è il famigerato grigio cinerino corrispondente al 64 humbrol, che mi sembra troppo sul verde acqua chiaro!! Il cielo della plancia su cui poi andrà tutto il resto è solo presentato, di finito c'è solo il primo livello. Una volta corrette le imperfezioni passerò alle altre mani. Attendo suggerimenti consigli, e mi raccomando segnalatemi gli errori!!!!

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ok4_zps301e79f6.jpg

 

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Il link successivo è di un sito russo di appassionati della R.M./M.M.I. ed è una ricostruzione virtuale di un Navigatori;

alle pagine precedenti ci sono anche foto scippate dal volume di M.Brescia sui Navigatori.

http://forums.airbase.ru/2012/01/t84998,25--italyanskie-korabli-5.html

 

ciao,

Francesco

Modificato da C.te Galati
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Mi sembra tutto a posto per adesso. Potresti magari, per le prossime strutture, aggiungere altri pezzi all'ossatura di modo da fornire più superfici di appoggio e riscontro per i rivestimenti, specie nei pressi delle giunzioni, di modo da non avere rientranze. Già che lavori sull'1/87, fossi in te farei man bassa di accessori, come ad esempio le scalette a pioli, così da ottenere parti ben uniformi.

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Torretta telemetrica.

Presentata sola e insieme alla tuga.

Ora procedo alle stuccature, pulizia verniciatura, poi sistemazione della tuga di prora, incollo il cielo della plancia, poi procedo alla verniciatura, a dettagliarla ed a sistemare la torretta!!!

Si secondo, scalette e cose del genere sono già nei miei pensieri!!! Ahahahahah!!!

 

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Stando a quanto riportato nel libro di Maurizio Brescia sui navigatori, le 4 unità costruite a Fiume riportavano una coffa diversa rispetto alle altre unità. Queste erano Malocello, Pancaldo, Vivaldi ed Usodimare.

Stando a quanto reperito sul Pancaldo era stato montato il Gufo, così come su tante altre unità, del Vivaldi invece è riportato che era stato "predisposto" per essere dotato del Gufo, ma il precipitare degli eventi bellici non ha consentito questa operazione.

La mia domanda è questa:

Che sappiate voi, che cosa si potrebbe intendere per "predisposto" ?

Forse si intende preparazione dell'impianto interno senza modificare al momento la struttura esteriore della coffa??

O è stata asportata tutta la struttura della direzione di tiro per effettuare il montaggio del gufo ed è stata lasciata così????

So che le mie sono domande strane, ho quasi finito la tuga di prora e avere contezza di come si presentasse la coffa all'estate 1943 mi serve per rifinire e valutare anche gli ingombri. Vi ringrazio dell'attenzione!

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Stando a quanto riportato nel libro di Maurizio Brescia sui navigatori, le 4 unità costruite a Fiume riportavano una coffa diversa rispetto alle altre unità. Queste erano Malocello, Pancaldo, Vivaldi ed Usodimare.

Stando a quanto reperito sul Pancaldo era stato montato il Gufo, così come su tante altre unità, del Vivaldi invece è riportato che era stato "predisposto" per essere dotato del Gufo, ma il precipitare degli eventi bellici non ha consentito questa operazione.

La mia domanda è questa:

Che sappiate voi, che cosa si potrebbe intendere per "predisposto" ?

Forse si intende preparazione dell'impianto interno senza modificare al momento la struttura esteriore della coffa??

O è stata asportata tutta la struttura della direzione di tiro per effettuare il montaggio del gufo ed è stata lasciata così????

So che le mie sono domande strane, ho quasi finito la tuga di prora e avere contezza di come si presentasse la coffa all'estate 1943 mi serve per rifinire e valutare anche gli ingombri. Vi ringrazio dell'attenzione!

Nessuna delle 4 unità che hai citato è stata costruita a Fiume.

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Molta confusione!!!!

Sono un super pivellino del settore, per fare un lavoro in grazia di Dio sto sciroppandomi un sacco di materiale, e devo dire che non è per niente facile reperirlo!!! C'è una mole immensa , di tutto di più, però quello che mi serve nella fattispecie non c'è!!! Poco , molto poco!

Cerco di sfruttare la rete, la spremo, e non faccio altro che trovare cose interessantissime che però sono confutate dal sito che visito subito dopo!!! Qui viene fuori tutta la mia inesperienza "naofila" ! Mi sarebbe interessato acquistare un libro in particolare che sicuramente colmerebbe ogni vuoto , ma è andato esaurito da tempo e non saprei che canali percorrere per reperirlo!!!

Dispongo dei piani di costruzione del Vivaldi, e sembrerebbe tutto facile ed a posto, se non fosse che la configurazione e le dotazioni nel momento che mi interessa sono completamente differenti.

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Molta confusione!!!!

Sono un super pivellino del settore, per fare un lavoro in grazia di Dio sto sciroppandomi un sacco di materiale, e devo dire che non è per niente facile reperirlo!!! C'è una mole immensa , di tutto di più, però quello che mi serve nella fattispecie non c'è!!! Poco , molto poco!

Cerco di sfruttare la rete, la spremo, e non faccio altro che trovare cose interessantissime che però sono confutate dal sito che visito subito dopo!!! Qui viene fuori tutta la mia inesperienza "naofila" ! Mi sarebbe interessato acquistare un libro in particolare che sicuramente colmerebbe ogni vuoto , ma è andato esaurito da tempo e non saprei che canali percorrere per reperirlo!!!

Dispongo dei piani di costruzione del Vivaldi, e sembrerebbe tutto facile ed a posto, se non fosse che la configurazione e le dotazioni nel momento che mi interessa sono completamente differenti.

Vorrei complimentarmi con te, stai facendo un grande lavoro! Ma ti volevo chiedere quale sarebbe il libro "andato esaurito da tempo"?

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In questa serie di foto, che non sono riuscito a mettere in ordine cronologico, potete vedere le varie fasi di costruzione, dalla sistemazione dei disegni sull'alluminio in modo da procedere poi al taglio ed alle piegature, fino alla realizzazione. Tutto ancora è modificabile, così come non è definitiva la verniciatura. Potrete vedere anche come sto procedendo per la realizzazione del ponte, nella fattispecie il ponte del castello di prora fino al paraonde.

Ho realizzato l'antisdrucciolo a mano, ovviamente una volta verniciato si vedrà poco, e questo mi metterà al riparo dalle imperfezioni notevoli, sarà appena evidente dopo lavaggi, sporcature ed invecchiamento, il tanto che pasta per dare l'idea. Tutte le parti che vedete liscie sono quelle a cui dovrò ancorare le varie strutture. Ovviamente niente vi è di definitivo, tutto è "in progress", e tutto aperto a vostri suggerimenti, consigli e correzioni!!

N.B.: Lo spezzoncino che vedete a mo' di albero non è assolutamente l'albero, mi è servito per seguire l'angolazione del foro d'inserimento di uno degli elementi che reggeranno la coffa.

Grazie per l'attenzione.

 

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Nel frattempo sono andato avanti, e molte sovrastrutture sono state avviate e quasi concluse. Il grosso degli elementi è fatto, poi dovrò passare alla rifinitura e dedicarmi in toto agli armamenti, che sono sia caratterizzanti, sia di più difficile realizzazione. Ma prima voglio finire lo scafo, in un certo senso parte più "rognosa, almeno per il metodo che uso io.

 

 

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Continuo a cercare notizie , foto e documenti, nel frattempo procedo con la costruzione. In questa sequenza di foto ci sono le varie fasi di costruzione della tuga di prora che prende sempre più fisionomia, procedo ovviamente con le cose di cui ho acquisito certezza.

Le parti sono solo appoggiate la ponte.

Intanto ho proceduto con una prima verniciatura abbozzando la livrea mimetica. Quando sarà tutto dettagliato procederò con la verniciatura definitiva, lavaggi e sporcature, infime un po' di dry-brush (lumeggiatura), e sarà tutto pronto per essere fissato al ponte (quando lo scafo sarà finalmente terminato.

Rimango sempre con le orecchie tese a qualsiasi vostro suggerimento, consiglio, correzione!!!!

Grazie dell'attenzione!!!

 

fasi27_zpsc85d2258.jpg

 

fasi28_zpsf79dacad.jpg

 

tuga1_zps862a91dc.jpg

 

tuga2_zpsba229746.jpg

 

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Intanto si procede, questo elemento , che si trova nella coffa dove in altre unità si trova anche il GUFo, non so cos'è, perdonate la mia ignoranza, ma c'è ed allora l'ho fatto.

Sarei curioso di sapere che apparecchiatura è.

In una foto potrete vedere un battellino di salvataggio! Devo rifinirlo con le corde e col fondo. L'ho realizzato col forex, pensate che possa andare bene come forma e disposizione dei colori?? Grazie a tutti voi!!!!

 

avanti3_zpsbd6f8413.jpg

 

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avanti1_zps1a66ce19.jpg

 

avanti8_zps39013508.jpg

 

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avanti4_zps9278edfa.jpg

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L'aggeggio da installare nella coffa è la colonnina per la direzione del tiro notturno; il battellino mi pare vada benissimo così, anche come colori. In questa scala, quando avrai fatto il fondo, potresti anche aggiungerci il barilotto per l'acqua e la scatola per provviste che erano assicurati all'interno.

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Per diversificare e staccare un po', mentre lo scafo asciuga ( sono ancora all'ossatura, la sto rinforzando giorno per giorno prima di lavorare bene sulla rifinitura e sul rivestimento, sto facendo le gru. Ho usato uno spezzone da un mm di ottone e filo di rame da 0,7, cos' mantengo abbastanza la scala. Ho saldato i bracci al pilone, ed il pilone ad una puntina da disegno, in modo tale da avere un incollaggio sul ponte bello resistente. Ora mi devo documentare bene per riprodurre la disposizione delle corde. Sarebbe utilissimo un disegno, comunque vedo che cosa trovo sul web!!

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ecco le foto dei paranchi in abbozzo! Poi dovrò rifinirli con puleggie e cavi, in più il carley, mancante ancora del fondo. ha avuto una verniciatura di fondo, ed ancora si vedono troppo grosse le corde, appena asciugherà il rosso, che non so perché ci impiega tanto (smalto humbrol addirittura matt), forse è partito perché mi rimane pastoso, provvederò con lavaggi e poi una lumeggiatura !!! Il carley l'ho realizzato tagliando ad anello e sovraponendo due strati di forex da 3 mm di spessore. Sagomando a tubolare con carleggiatura, le corde con uno due filini di rame da meno di 1 decimo attorcigliati tra loro. Per completare questo battellino metterò come fondo del tulle a simulare la rete e striscioline di cartone a mo' di tavole di legno per il calpestabile.

 

IMG_20140521_173736_zpsb869c001.jpg

 

IMG_20140521_173742_zpsd025336a.jpg

 

IMG_20140522_125343_zps633baa82.jpg

 

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